(Immagine presa dal web) |
Quando si parla di sesso ci si riferisce, in genere, non solo alle
caratteristiche che differenziano, a livello anatomico, l'uomo dalla
donna. Si parla di sesso, spesso e volentieri, riferendosi all'atto
sessuale vero e proprio inteso sia a livello creativo che a scopo
esperienziale-evolutivo fine a se stesso.
Il mondo di oggi sarà pure tecnologico, evoluto e via dicendo ma quando
si parla di sesso, ancora oggi, tanti sono gli strascichi che la maggior
parte dell'umanità si porta ancora dietro. Come ho già avuto modo di
accennare nel mio libro (L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT
EDIZIONI), si parla del sesso attraverso eufemismi o doppi sensi. In
realtà si scherza per non farne un dramma, visti i complessi
religioso-culturali che sottostanno dietro una semplice funzione
naturale.
Fare sesso è bello, non solo perché avviene uno scambio di esperienze ed
energie con l'altra persona ma, anche e soprattutto, perché l'atto
sessuale in sé, se fatto con totale presenza mentale, permette di
accedere al QUI E ORA attraverso la percezione del proprio corpo come
del corpo del partner partecipante all'atto. Purtroppo, però, il sesso è
stato da sempre visto sotto gli occhi indagatori ed inquisitori della
religione e, di conseguenza, della morale.
L'argomento sesso in sé non è tabù né peccato. La religione però,
attraverso secoli di brainwashing (lavaggio del cervello), lo ha
trasformato in blasfemia e trampolino di lancio per l'inferno, biglietto
di sola andata. Se il sesso fosse davvero peccato, come mai Dio ci ha
dotati tutti indistintamente (preti e suore comprese), di organi
genitali? Domanda banale ma determinante per scoprire come, in realtà,
il sesso visto come peccato sia UNA PURA INVENZIONE DELL'UOMO ALLO SCOPO
DI CONTROLLARE, ATTRAVERSO LA MANIPOLAZIONE E LA PAURA DI PECCARE, LE
PERSONE.
Il sesso fatto con amore, con il senso di mistero che lo ammanta, col
desiderio di riscoprire l'altro allo scopo di donargli piacere e per
scambiare energie ad altissimo livello evolutivo, è sicuramente non solo
bello ma DIVINO. Ovviamente la repressione e il senso del peccato hanno
portato a forme deviate di sessualità che degenerano nella pornografia e
tutte le sue derivazioni.
Del resto, non bisogna dimenticare come il senso del peccato, inculcato
nelle persone attraverso la religione, abbia portato ai cosiddetti
blocchi sessuali quali impotenza e frigidità, derivanti da un blocco a
livello mentale legato al senso di "disobbedienza" vissuto durante il
compimento dell'atto sessuale stesso. Chi ci può liberare dal senso di
colpa legato al compimento dell'atto sessuale? Nessuno, tranne noi
stessi attraverso l'adozione di un nuovo modo di pensare riguardo al
sesso.
Bisogna vivere il sesso come libero godimento delle proprie naturali
funzioni biologiche e fisiologiche togliendogli, al contempo, quegli
attributi che lo descrivono come sporco o peccaminoso. In quest'ottica,
il sesso andrà visto come modo di scambiare le energie con il partner
per evolvere e liberare il proprio potenziale attraverso la libera
espressione della propria sessualità.
Non bisogna cambiare il modo di fare sesso, semmai bisogna cambiare il
modo di pensare riguardo ad esso. Non occorre nessun libro sul sesso,
sul Kamasutra o quant'altro. Basta solo fare sesso con la mente sgombra
da pregiudizi e tabù per poter dare una nuova qualità all'atto sessuale,
trasformandolo da atto bestiale a celebrazione del Divino scambio di
energie presenti in ognuno di noi.
Vincenzo Bilotta
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