lunedì 3 giugno 2013

Nella centrifuga della Creazione

 Paramahansa Yogananda
Il solo crimine perfetto è il suicidio. Perché è unico e senza appello, al contrario dell'omicidio che deve ripetersi senza fine. Poiché realizza la confusione ideale tra il carnefice e la vittima.
Jean Baudrillard

La gente crede sempre che ci si uccida per una ragione. Ma si può benissimo uccidersi per due ragioni.
Albert Camus

Re e preti, nel condannare la dottrina del suicidio, hanno voluto assicurare la durata della nostra schiavitù. Intendono tenerci chiusi in una cella senza uscita, come quello scellerato della Commedia di Dante che fa murare la porta della prigione dove era rinchiuso lo sventurato Ugolino.
Nicolas de Chamfort

Aggancio “istintivo sincronico” delle parole:
  • omicidio, che deve ripetersi senza fine
  • si può benissimo uccidersi per due ragioni
  • assicurare la durata della nostra schiavitù…
Andando ancora maggiormente in profondità:
  • senza fine
  • due ragioni
  • durata.
Sino a quando "durerai (vivrai) per due ragioni (una non riconosciuta) sarai senza fine (ciclico)". Ossia, il tuo vivere in maniera inconsapevole, decreta il tuo stanziamento in questo reame 3d.
Che cosa hai dimenticato?
Che cosa, la Morte, cancella in te, di te?
A quale loop presti il fianco?
Ne sei conscio?
Perché temi di morire?
Che cosa, pensi, possa esistere al di là del raggio della Morte?
Esiste, secondo te, qualcosa... oltre la Morte?
 
Nella genesi del suicidio, gioca un ruolo importante la componente emulativa. Per questo motivo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato delle linee guide per indirizzare il comportamento degli operatori dell'informazione e dei mezzi di comunicazione di massa, ai quali è affidata la richiesta di un comportamento responsabile

Lo status giuridico del suicidio in diritto italiano è oggetto di dibattito ma, secondo la dottrina dominante, questo è un atto lecito e comunque non può essere punito (ed infatti non è prevista alcuna sanzione civile o penale nei confronti di chi tenta il suicidio)…

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L’Ebraismo, alla luce della sua grande attenzione per la santità della vita, ha tradizionalmente considerato il suicidio come uno dei peccati più gravi. Il suicidio è sempre stato vietato dalla legge ebraica in tutti i casi. Non è visto come un'alternativa accettabile, anche si è costretti a commettere alcuni peccati cardinali per i quali si dovrebbe rinunciare alla vita piuttosto che peccare…

Coloro che commettono suicidio e coloro che aiutano altri nel compierlo agiscono al di fuori di una pletora di motivi…

Ci sono nove suicidi nella Bibbia…

Nel Cattolicesimo, la morte per via di un atto di suicidio liberamente scelto è considerata un grave peccato mortale. Il principale argomento cattolico è che la propria vita è proprietà di Dio, e distruggere tale vita vuol dire imporre il proprio dominio su ciò che è di Dio...

L’Islam, come le altre religioni abramitiche, considera il suicidio uno dei peccati maggiori e completamente dannoso per il proprio viaggio spirituale…

Per i Buddisti, poiché il primo precetto dice di trattenersi dalla distruzione della vita, compresa la propria, il suicidio è chiaramente una forma di azione negativa. Tuttavia, a differenza del Cristianesimo e di altre religioni occidentali, il Buddismo non condanna il suicidio, ma piuttosto ne annuncia le ragioni. Un’antica ideologia Asiatica simile al seppuku (hara-kiri) continua ad influenzare i Buddisti oppressi verso la scelta dell’atto del suicidio d’onore, per esempio il suicidio di Thich Quang Duc per auto-immolazione per protestare contro il governo di Ngo Dinh Diem in tal modo può essere visto più come un suicidio d’onore e come una protesta. Anche in tempi moderni, i monaci Tibetani hanno usato tale ideale per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet e contro le violazioni dei diritti umani compiute dalla Cina contro i tibetani…

Nell’Induismo, commettere suicidio è spesso considerato un peccato alla stregua dell’omicidio di un’altra persona, con la possibile eccezione della pratica del sati. Le scritture affermano genericamente che morire per suicidio (e per ogni tipo di morte violenta) porta a diventare un fantasma, destinato a vagare sulla terra fino al momento in cui si sarebbe dovuti morire se non ci si fosse suicidati…

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Nel Cattolicesimo, la morte per via di un atto di suicidio liberamente scelto è considerata un grave peccato mortale.
 Il principale argomento cattolico è che la propria vita è proprietà di Dio, e distruggere tale vita vuol dire imporre il proprio dominio su ciò che è di Dio...
Capita l'antifona? Tu sei "proprietà di Dio"...
Perché il suicidio è pressoché unanimemente riconosciuto come l’atto più grave a cui una persona può sottoporsi? Perché? Dal momento in cui – questa società globale – spinge indirettamente, silenziosamente, sottilmente, maliziosamente, argutamente, sadicamente, etc. verso una situazione di tensione interiore, talmente elevata, tale da agganciare il magnetismo estremo delle regioni del proprio suicidio?

Un “gesto estremo” che, tuttavia, viene praticato da una minoranza della popolazione mondiale, per via di:
  • paura
  • attaccamento
  • convenzioni.
La “responsabilità” è una pia illusione, essendo – di fatto – una “rinuncia travestita d’altro”.
Ciò "che trattiene", segue un copione ben preciso e, pur essendo legge, prevede sempre almeno una eccezione, secondo funzione biodiversa del costrutto dell’Universo.
Una “via perseguibile” esiste sempre, anche quando ogni apparenza e logica sfidano a dimostrare il contrario.

Nell’Induismo, commettere suicidio è spesso considerato un peccato alla stregua dell’omicidio di un’altra persona, con la possibile eccezione della pratica del sati
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Il suicidio è una definizione energeticamente pesante, trovata per allontanarti dalla ricerca di "altro"; come ad esempio... il "lasciare il corpo volontariamente" (Conosci Te Stesso).
Paramhansa Yogananda entrò nel mahasamadhi (la cosciente uscita finale di uno yogi dal corpo) a Los Angeles, California, il 7 marzo 1952, al termine del discorso che pronunciò durante un banchetto organizzato in onore dell'Ambasciatore dell'India Binay R. Sen.

Il grande Maestro dimostrò a tutto il mondo il valore dello yoga (tecniche scientifiche per realizzare Dio) non solo nella vita, ma anche nella morte. Alcune settimane dopo la scomparsa di Paramahansa Yogananda, sul suo volto immutato risplendeva la luce divina dell'incorruttibilità.

Harry T. Rowe, direttore del Cimitero di Forest Lawn Memorial Park (dove attualmente è sepolto il corpo del grande Maestro), inviò alla Self Realization Fellowship una lettera ufficiale della quale pubblichiamo alcuni brani:

"L'assenza di qualsiasi segno visibile di decomposizione sul corpo di Paramahansa Yogananda... A distanza di venti giorni dalla morte le sue spoglie non presentavano manifestazioni evidenti di decomposizione... Non apparivano segni visibili di deterioramento e di disidratazione dell'epidermide e dei tessuti del corpo. Questo perfetto stato di conservazione è, da quanto risulta negli annali mortuari, un caso senza precedenti... Quando il corpo di Yogananda fu portato qui, il personale del cimitero si aspettava di constatare, attraverso il coperchio di vetro della bara, l'avanzamento progressivo della decomposizione. La nostra meraviglia aumentava di giorno in giorno, perché, con il passare del tempo, non si verificava nessun cambiamento nella salma tenuta in osservazione. Il corpo di Yogananda si manteneva in un apparente stato di immutabilità straordinaria...

Il suo corpo non ha mai emanato l'odore della decomposizione... Il 27 marzo, quando il coperchio di bronzo fu abbassato sulla bara, l'aspetto fisico di Yogananda appariva identico a quello del 7 marzo. Era ancora intatto e incontaminato, esattamente come appariva la notte della morte. Il 27 marzo non avevamo ragioni evidenti per affermare che il suo corpo avesse subito alcuna visibile forma di decomposizione

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Ecco le "coordinate vibrazionali" dalle quali agisce il Nucleo Primo, con l’ausilio della presenza del Connubio e della “tecnologia” di cui è dotato.
Riesci a comprendere la differenza panoramica che caratterizza te e questa componente umana del Controllo?

Anche a Filtri di semplificazione accesi in SPS, non c’è differenza alcuna tra quello di cui può disporre il Nucleo Primo. ricorrendo alla sua alleanza con il Connubio e quello su cui può fare affidamento nel reame 3d, da così tanto Tempo sotto al proprio dominio.

Anche “semplificando”, il Nucleo Primo, costituito da umani fisici, può contare:
  • direttamente, su se stesso (la propria memoria)
  • indirettamente, sulla Massa (la memoria della Massa).
La funzione di “memoria” è alla base della rinascita dei “componenti” costituenti il Nucleo Primo; il nuovo “ri-nato” viene riconosciuto, in qualsiasi parte del Mondo esso nasca, poi, viene accolto nella comunità del Nucleo Primo, in maniera tale da essere “riarmonizzato” con il proprio passato, riprendendo da dove aveva terminato l’incarnazione precedente. 
Il Nucleo Primo, in questa esemplificazione, è costituito da umani in carne ed ossa, soggetti alle leggi “disgreganti” imperanti nel Mondo 3d.
La morte di un membro del Nucleo Primo viene seguita dal “ritorno”, che si può dipingere similmente ad un lancio col paracadute da altissima quota. È l’abilità, l’esperienza, le doti del “discendente”, che lo porteranno più o meno vicino alla zona di “rendez-vous”.
Il “mahasamadhi” è praticato usualmente, come il ricorrere ad una tecnica piuttosto che ad un’altra.

Ma, restando in un’ottica di “semplificazione”, è meglio che si rimanga orientati ad una visione molto più simile al processo di Morte che caratterizza ogni essere umano nelle 3d.
Processo che rappresenta “un confine” e non “il confine”.
Il come si affronta la Morte, nelle 3d, rappresenta un pesante cardine, nonché un grave fardello energetico che, di conseguenza, peserà sulla successiva reincarnazione, passando per un azzeramento totale della propria facoltà di memoria, suffragata dal “clima di attesa totalmente polarizzato col credo comune artificiale sotto controllo".

Ogni nuovo nato, nella società umana, è un condensato di energia senza memoria, unico e staccato da ogni continuità precedente. Per questo motivo, viene considerato un semplice “infante”:

il sostantivo infante, dal latino infans, ovvero colui che non ha ancora l'uso della favella, individua un bambino in tenera età…
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Un essere vivente del tutto “nuovo”, da educare secondo precetto, morale e consuetudine, sotto il dominio dell'attaccamento dei genitori, indiretti testimoni virali della trasmissione conservativa della "conoscenza disponibile confusa per unica, autentica e insostituibile, perchè senza alternativa apparente".
Osserva gli occhi dei "nuovi nati"; non mentono... Essi descrivono la presenza di uno Spirito senza età. Osservali bene, estraneandoti dalla visione usuale di "beata inconsapevolezza".
La comunità del Nucleo Primo, invece, riconosce il “ri-nato” e lo aggancia immediatamente al proprio programma di Vita pregressa, riunificando in questa maniera l’anello sensoriale della propria funzione.
La struttura di dominio del Nucleo Primo è, in un certo senso, riuscita a bloccare un “fermo immagine” di sé, e a protrarlo infinitamente nel Tempo successivo, bypassando la limitazione Temporale della “scadenza vitale del proprio complesso bio organico”, condizionando la Massa – al contempo – ad agire in maniera direttamente inversa, al fine di mantenerla “dispersa” in se stessa, allorquando si avvicina al processo a "collo di bottiglia", in accelerazione, della Morte e della successiva rinascita.

Il “non perdere la memoria”, comporta dei notevoli “vantaggi matematici”, nei confronti di coloro che, invece, ripartono in maniera assente, alla completa mercè delle leggi Celesti di amministrazione dell’esperienza evolutiva di ogni Human Bit.

È come navigare per moti acquei estremamente variabili, con una barca a remi od un potente fuoribordo a motore. Il “controllo” che ne consegue - in termini d’immediatezza – è diametralmente opposto ed il vantaggio di cui si può disporre è altamente strategico e dominante.
Che cosa potresti architettare se avessi la matematica certezza di rinascere?
Anche, organizzare il tuo "assassinio"… per poi poter “vivere di rendita”?
Sei nella più grande storia, alimentato dallo Spirito dell’ispirazione. Più precisamente, nel suo ramo della storia deviata, in cui sei stato incanalato come parte dell’acqua del letto del fiume, dedicata e destinata ad altro processo e raffinazione.
Sei “utilizzato”, in questa tua forma 3d di attaccamento senza memoria a loop.

Sei stato allontanato dalla tua componente superiore e maggiore, ma ciò non è accaduto certamente per caso. Se sei “qua” è perché sei pronto e sei stato scelto. Ci sono altre “vie” da percorrere in funzione della tua caratteristica evolutiva:

tu sei in questa via per motivi di Natura individuale e, il Nucleo Primo, è il tuo docente indiretto.

Che cosa ti rimane da fare?
 
Alzarti ogni mattina e “correre”, oltre che a respirare ed onorare le tue funzioni organiche?
Naa… c’è dell’altro, nascosto tra l’erba alta del tuo giardino esistenziale.
Perché, tanto per partire, non lo metti in ordine?

Hoka Hey! È un buon giorno per morire
Il suo cavallo è pazzo (Cavallo  Pazzo)

Se... per te, la Morte è una funzione, dalla quale "si fa ritorno"… il tuo orizzonte cambia, il tuo orizzonte degli aventi muta, diventando un “oltre orizzonte”.

Come cambierebbe la società, se un simile accadimento divenisse sinonimo di una trasformazione sensata, piuttosto che di una disintegrazione?

Un “continuum” piuttosto che una “fine”…

Se una simile consapevolezza divenisse radicata a livello Massivo, s’instaurerebbe una riconfigurazione di questo piano di contenimento 3d. 
La ciclicità lo prevede, nel potenziale del suo apice, tuttavia – la stessa ciclicità – prevede anche il ritorno ad una fase “senza memoria”, per motivi funzionali ed infrastrutturali del costrutto auto educativo, inerente al “viaggio umano sulla via del Conosci Te Stesso”.

Tu non sei mai veramente “schiavo”, se mantieni la tua rotta su questa coordinata, perché il tuo “credo”, la tua “fiamma”, non ti abbandonerà mai…

Tu sai quello che ti hanno detto, oppure quello che hai imparato sulla tua pelle.

Quale ambito incide maggiormente in te?

In che maniera, il giudizio altrui ti condiziona?

La “storia” è la tua memoria?

Riesci ad immaginare qualcosa di talmente diverso, da risultare impossibile, se inquadrato secondi i cardini dell’attuale forma di convinzione imperante?

Ok. Se ci riesci, mantienilo fisso davanti a te e inizia a credere che sia reale quanto ciò che puoi toccare con mano.

Questo è l’inizio di una nuova Creazione, che passa da te per te.

Ma, sappi che… "quando sarai pronto te ne andrai" da questo piano della manifestazione e che, lo stesso piano che lasci, non può cambiare, perché “concepito dall’energia Padre/Madre per la tua auto educazione”.

Un piano della Creazione che, a suo Tempo, dovrai lasciare per intero.

Tu sei un nuovo Creatore…

Il Tempo/Vibrazione che ti distanzia da questa realtà, dipende da te.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/

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