venerdì 7 giugno 2013

Ritornello atlantideo (2013-2015) – i protocolli di un savio fautore della Pax Americana

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Questo non è un parto della mia fantasia. Sono le analisi di un membro dell’élite statunitense che preferisce mantenere l’anonimato ma non riesce a trattenersi dall’esporre le sue opinioni in un forum internazionale online (classico ganassa).

Per comodità possiamo chiamarlo Mustafà Mond. La sua visione del mondo rivela la tensione hybristica che condurrà alla rovina l’impero americano (così lo definisce lui stesso). È la mentalità di un bullo e sapete cosa succede ai bulli? Le sue vittime, alla fine, si coalizzano contro di lui e gli insegnano come si sta al mondo.

Sarà verosimilmente la Siria a scatenare l’inferno, perché l’esercito sta battendo i ribelli, e questo è chiaro già da aprile (però non ai media italiani):

È l’ennesima sconfitta americana e con buona pace del nostro Mustafà Mond, i bulli non si possono permettere di perdere l’aura di invincibilità.

23 nazioni europee e, in un diverso voto, 71 nazioni ONU, hanno preso le distanze dalla NATO. Le stesse Nazioni Unite, al di là della facciata, mostrano una notevole indipendenza di giudizio e d’azione:

Il Nobel per la Pace non può permettersi di perdere la Siria, è in gioco la credibilità della NATO/Nuova Atlantide.
 
Andranno fino in fondo e ci ritroveremo in guerra.

Per un utile confronto, segnalo le posizioni pubbliche dello stratega Zbigniew Brzezinski sugli stessi temi:

MORALITÀ E CINISMO

Non è tortura finché un tribunale americano non decide che lo è.
Per quanto riguarda l’influenza morale, è un concetto privo di senso nella geopolitica. Di che influenza morale possiamo parlare quando usavamo l’Agente Arancio, o demolivamo il Vietnam del Nord con i B-52, orchestravamo colpi di stato in America Latina, dividevamo la popolazione negli anni ’60 e costringevamo un presidente a dimettersi, facevamo a pezzi la Jugoslavia per conto dei nostri alleati tedeschi negli anni Novanta? Quando abbiamo promesso alla Russia che non avremmo esteso la NATO verso est e poi abbiamo fatto l’esatto contrario?

La geopolitica è fatta di strategia ed interesse egoistico. Non importa se ci piace o no o come la gente ci percepisce. Con il passare del tempo gli Stati Uniti continueranno ad agire per perseguire i propri interessi in tutto il mondo e l’odio non potrà che aumentare. È necessario che gli americani crescano e smettano di coltivare questa idea che sia imperativo che gli altri popoli ci amino.

ARABI

La maggior parte delle masse medio-orientali non è allo stesso livello evolutivo di quelle occidentali o di gran parte del mondo. L’unica cosa che l’Occidente e il resto del mondo possono fare fino a quando esse non evolveranno è utilizzare gli scismi interni al mondo arabo per proteggere i propri interessi … oppure schiacciarli con una guerra totale per poi ricostruire tutto, come in occasione della seconda guerra mondiale (ma non è un’opzione fattibile né è morale). Sarebbe bello se potessimo isolarli con dei muri ed ignorarli, ma le forniture di petrolio sono di vitale importanza per l’Europa e l’Asia (solo il 10% delle forniture statunitensi viene dal Medio Oriente ed è un dato in calo).
Carthago delenda est: è applicabile al Medio Oriente.

PAX AMERICANA

Gli europei si sono combattuti per secoli fino a quando gli Stati Uniti hanno pacificato il continente. Le nazioni asiatiche dell’Estremo Oriente sono state anch’esse in lotta per secoli, fino a quando gli Stati Uniti hanno portato stabilità. Gli americani si sono uccisi a vicenda nella più sanguinosa guerra civile della storia dell’umanità. E così via. Alla fine, matureranno ed avranno la loro illuminazione. Speriamo.
Dopo un eventuale ritiro dei legionari (sic!) americani, gli europei ricomincerebbero ad ammazzarsi. I cinesi non si fiderebbero mai dei giapponesi e viceversa. Si riaccenderebbe la corsa agli armamenti. Piccole nazioni come Paesi Bassi, Filippine, Singapore, ecc. sarebbero inghiottite dai loro vicini più potenti o diventerebbero delle marionette [mentre adesso cosa sono? NdT].

GLI OBIETTIVI GEOPOLITICI

Ci sono un sacco di minacce che terranno occupata l’Alleanza Americana (sic!).
Sovvertire delle aspiranti potenze egemoni regionali è una priorità strategica per gli Stati Uniti. Il contenimento della Cina è stato accelerato, come potete aver constato da voi stessi se avete prestato attenzione alle iniziative degli Stati Uniti nel Pacifico nel corso degli ultimi due anni. Poi ci sono i russi e la loro Unione Eurasiatica e l’influenza iraniana, un altro punto critico che sarà affrontato attraverso l’alleanza tra Turchia ed Arabia Saudita.

Qualunque nuovo presidente continuerà a gestire il mondo nel segno della dottrina della Pax Americana: (1) controllo degli oceani e protezione delle linee commerciali, che dà agli Stati Uniti il controllo del sistema del commercio internazionale e assicura che tutte le principali economie mondiali traggano vantaggio dal collaborare con gli Stati Uniti; (2) il sovvertimento di tutte le possibili potenze egemoni regionali che possono presentare una sfida per il sistema statunitense (nel prossimo decennio: Cina, Russia, Iran).

A meno che il popolo americano non decida di accettare un drammatico declino del suo tenore di vita e ricchezza, tutti i presidenti continueranno a gestire l’impero secondo gli interessi geopolitici di cui sopra, dal momento che è nel migliore interesse degli Stati Uniti il mantenimento della loro egemonia globale. Gli standard di vita e ricchezza di Europa, Giappone, Corea del Sud, Australia, Cina, India, Russia, ecc. scenderebbero drammaticamente se il sistema statunitense dovesse andare in pezzi e la competizione senza quartiere dovesse prevalere.

Tutte queste sciocchezze senza senso sul mondo multipolare lasciano il tempo che trovano. Il futuro appartiene agli Stati Uniti e ad alcuni blocchi regionali.
Siamo in grado di rimuovere qualsiasi nazione dal sistema del commercio internazionale (vedi Cuba, Iran, Corea del Nord, ecc.). Questa è la sorgente della potenza americana sul resto del mondo. Europa, Cina, Giappone, India, Brasile, Corea del Sud, ecc. beneficiano di questo sistema.

Il diritto internazionale esiste solo perché gli Stati Uniti sono disposti ad applicarlo. Se decidessimo di modificarlo a nostro vantaggio, lo faremmo.

Gli Stati Uniti continueranno con il multilateralismo finché gli interessi americani possono essere assicurati in questa maniera; diversamente, non si sentiranno vincolati da istituzioni che avevano un significato in un’altra epoca.

Abbiamo guadagnato questo diritto con il sangue e il denaro che abbiamo speso per costruire la Pax Americana. Gli attacchi dei droni vanno a vantaggio dei non-barbari di oggi. Non c’è motivo per cui gli Stati Uniti dovrebbero tornare allo status quo degli anni 90, quando un paio di missili erano l’unica risposta alla minaccia terroristica. Gli USA puniscono chiunque si metta sulla loro strada e quella dei loro alleati. Nessuno è in grado di sfidare l’egemonia globale americana.

Quale nazione ha oltre 700 basi in tutto il mondo e delle forze navali più potenti della somma delle marine del resto del mondo? Che nazione impiega i droni come giudice, giuria e boia contro i nostri nemici? Quale nazione ha la valuta di riserva mondiale assieme al controllo del sistema monetario internazionale? Che nazione ha un’economia più grande della somma della seconda e terza economia mondiale? Che nazione ha a malapena il 5% della popolazione mondiale ma consuma il 25% delle risorse del mondo? Quale nazione è accusata di imperialismo culturale? Che nazione ha pacificato Europa dopo secoli di incapacità di essere in grado di farlo da soli, portato stabilità nell’Estremo Oriente e garantisce risorse per le economie mondiali?

Come nel caso dell’impero romano e britannico, molti americani respingono l’idea di impero e non la riconoscono. Però è un dato di fatto. Molti inseguono infantilmente il desiderio di essere amati dal resto del mondo. Roma non era amata.

Questo sarà lo status quo per la maggior parte di questo secolo, per cui sarà meglio che vi abituiate.

Tra Russia e Stati Uniti la Cina sceglierà gli USA e l’India non si alleerà mai con Pachistan e Cina contro gli Stati Uniti. Non c’è un nuovo ordine mondiale alternativo a questo, che è agli albori. Il resto è retorica.

Quella che potrebbe essere un’esperienza traumatica per i popoli dell’Iraq, Panama, Serbia, Pakistan, Somalia, Grenada, ecc. non è altro che un evento transitorio per il popolo americano. Noi non subiamo le conseguenze dei nostri interventi in tutto il mondo e questo provoca ancora maggior risentimento. Non diversamente dagli inglesi e dai romani al tempo dell’impero e da qualunque grande potenza nel corso della storia umana.

Gli Stati Uniti hanno appreso dall’Impero Britannico: divide et impera, intervenendo solo quando l’equilibrio di potere in una regione è diventato svantaggioso, prevenendo ogni coalizione regionale / blocco che possa sfidare l’egemonia americana [Europa confederata, ma tanto gli euroscettici questo non lo vogliono capire: gli basta aver trovato un capro espiatorio NdT].

FINANZA AMERICANA

Il tetto del debito non ha alcuna importanza. Gli Stati Uniti non potranno mai volontariamente fare default. Il tetto del debito è solo una reliquia procedurale. Così funziona l’attuale sistema monetario. Gli Stati Uniti rimarranno la superpotenza economica, per l’abbondanza di risorse e perché sono ancora uno dei maggiori esportatori del mondo. Il mercato interno è di gran lunga il più ricco del mondo. Inoltre la Cina è una tigre di carta poiché non esercita alcuna influenza sugli Stati Uniti ed è zavorrata da 800 milioni di persone che vivono con un dollaro al giorno.

IRAN

Se l’Iran chiude lo Stretto di Hormuz anche solo per un secondo, ciò sarà usato come pretesto (sic!) per distruggere le sue forze armate e infrastrutture attraverso continui e massicci attacchi aerei.

La guerra con l’Iran non è affatto imminente. È solo diplomazia e manipolazione dell’opinione pubblica internazionale. Le uniche operazioni contro l’Iran in Iran saranno clandestine, per una miriade di ragioni. L’obiettivo è abbattere Assad, alleato dell’Iran. Un importante vantaggio per l’Arabia Saudita e la Turchia.

Roma se l’è cavata piuttosto bene dopo aver spazzato via Cartagine dalla carta geografica. Lo stesso è successo agli Stati Uniti dopo aver aiutato a distruggere l’impero tedesco, quello giapponese e quello sovietico. Mi aspetto che la Repubblica Islamica subirà la stessa sorte se l’Iran continuerà ad operare aggressivamente contro gli interessi americani nella regione.

SIRIA

Il regime siriano, alleato dell’Iran, dev’essere rimosso con qualsiasi mezzo necessario, dato che questo metterà i bastoni tra le ruote delle strategie egemoniche iraniane nella regione.
L’opzione militare in Siria è complicata, con conseguenze impreviste per i partner alleati americani nella regione (Israele, Turchia, Arabia Saudita). La Siria non è la Libia. Gli iraniani sono già in Siria e renderanno la vita difficile a qualsiasi intervento militare (vedi Iraq) e potrebbero portare ad un’escalation della guerra. L’isolamento internazionale e un golpe, approfittando della guerra civile, è la migliore opportunità per azzoppare l’egemonia iraniana senza un intervento militare diretto. Alcuni regimi ci mettono un po’ a cadere [N.B. lo scriveva due anni fa, ora persino Al Jazeera e Washington Post ammettono che Assad sta avendo la meglio, NdT].

Gli Stati Uniti possono pubblicamente asserire di prendere le distanze dai ribelli, mentre li aiutano attraverso Turchia, Arabia Saudita e Qatar. È una buona occasione per sconfiggere l’Iran e volgere al peggio le sue sorti nei territori palestinesi e in Libano.

Speriamo che il regime tirannico di Assad venga deposto entro un paio di anni [lo scriveva nell’agosto del 2012].

I russi non faranno nulla per la Siria quando la situazione si farà delicata [agosto 2012 / smentito nel maggio 2014: russi direttamente impegnati con una flotta, armi antinavali ed antiaeree – è così che si arriva alla propria Stalingrado, senza rendersene conto].
Gli Stati Uniti possono agire a propria discrezione perché Russia e Cina non sono abbastanza potenti per sfidarli su una questione come la Siria. La scelta di non intervenire militarmente dipende dal fatto che non è l’opzione migliore. Finché c’è caos, a Washington va bene così.

Come ho già detto nel novembre del 2011, la pressione e l’isolamento continueranno per tutto il 2012 e il 2013. Ci vorrà del tempo per rovesciare un regime come quello di Assad senza intervento militare. Se i siriani sono così stupidi da coinvolgere la Turchia, allora gli Stati Uniti avranno il pretesto per  passare dall’intervento clandestino a quello alla luce del sole [Lo scriveva nell’ottobre del 2012, NdT].

Chiunque emergerà sarà preferibile rispetto ad Assad e dipenderà dai regimi sunniti della regione. Sarà un regime debole che governerà su un paese destabilizzato. Gli Stati Uniti saranno in grado di esercitare la loro influenza con un governo islamista sunnita attraverso i classici incentivi finanziari (Banca Mondiale, FMI, ecc.). Questo non era possibile con Assad.

RUSSIA E CINA IN SIRIA

I cinesi e i russi sono degli utili idioti. L’inazione pubblica da parte delle potenze mondiali per fermare la violenza può essere facilmente imputata a loro mentre in privato la destabilizzazione permanente del regime di Assad sta procedendo a pieno ritmo.

I russi e cinesi stanno giocando a dama, mentre l’Alleanza Americana sta giocando a scacchi. Pubblicamente, l’Alleanza continuerà a lamentarsi che il loro veto impedisce di fare qualunque cosa, mentre segretamente lavorerà con sauditi e turchi per continuare il processo di destabilizzazione della Siria e limitare l’influenza iraniana.

La Siria guardava dall’altra parte mentre gli insorti affluivano in Iraq. Ora stiamo restituendole il favore.

DOLLARO CONTRO EURO

Il mondo non ha alcuna intenzione di smettere di usare il dollaro come valuta di riserva mondiale. Quello era un miraggio degli eurocrati privi di una prospettiva finanziaria. Gli investitori e la comunità finanziaria mondiale capiscono che l’Europa ha raggiunto l’apice della sua crescita e avrà maggiori problemi a causa del suo profilo demografico. Inoltre gli europei non hanno alcun potere politico o militare per sostenere la loro valuta né sono capaci di parlare con un’unica voce. L’élite politica ha fallito e ha perso la fiducia della comunità mondiale.

“L’Europa” è formata da 27 (o 17) economie diverse e relativamente piccole, con solo un paio in grado di avere un impatto significativo sul mondo. Gli Stati Uniti sono il paese più sviluppato del mondo con un profilo demografico positivo. Gli Stati Uniti hanno un impero militare, finanziario e politico che non ha paralleli sulla scena mondiale.
Vedremo chi ha ragione:
http://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/03/30/dollaro-contro-euro-e-come-carta-contro-forbice/

OBAMA

La gente che si aspetta che Obama si distingua da Bush deve capire la forza dei vincoli di politica interna ed estera. I presidenti americani sono deboli sul fronte interno e sono costretti ad essere realisti nella sfera internazionale: guerra di droni, graduale disimpegno dall’Afghanistan, contenimento ed accerchiamento di Iran, Russia e Cina, mantenere delle relazioni cordiali con il Brasile, l’unica nazione che potrebbe essere una potenza egemone a livello di emisferico, in futuro.

In politica estera, Obama ha continuato la dottrina della Pax Americana e l’ha resa ancora più potente e unilaterale, pur creando una parvenza di multilateralismo (!!!). Ha elegantemente tenuto conto del fatto che la questione israelo-palestinese era intrattabile e non era importante per gli interessi strategici americani. Sta mettendo i cinesi sulla difensiva. Sta ricalibrando e riequilibrando la politica estera americana dalla priorità al terrorismo e mondo islamico verso un’assunzione di responsabilità più eterogenea (Cina, Europa centrale, Medio Oriente, ecc.). Ha contribuito a sviluppare l’impero appena nato dopo un decennio in cui non si era compresa la potenza raggiunta (’90), seguito da un decennio di enfasi su un unico tema (il terrorismo). Sulla politica estera, non si può che encomiarlo.

DRONI

La CIA è responsabile di una gestione pasticciata dei detenuti della guerra al terrore. Almeno abbiamo adottato misure correttive. Droni, omicidi mirati e una morte rapida. Molto più pulito e molto meno chiassoso.

Potremmo sempre tornare a bombardare a tappeto le città: gli attacchi di droni sono un segno della misericordia americana nei confronti dei selvaggi (uncivilized) [cf. John il Selvaggio vs Mustafà Mond (A. Huxley, Brave New World), NdT]
 
GUERRE UMANITARIE

L’invasione dell’Iraq serviva più che altro a far rigare dritti i sauditi dopo che ci avevano chiesto di lasciare il loro paese in seguito all’11 settembre, ad inviare un messaggio all’Iran e alla Siria, ed era un messaggio rivolto a tutto il mondo, in risposta alla percepita debolezza americana negli ambienti geopolitici degli ultimi due decenni (Beirut, Somalia, innumerevoli attacchi terroristici contro gli interessi statunitensi e alleati durante gli anni 90, e così via).
L’Arabia Saudita si stava smarcando, il Pakistan esitava. L’Afghanistan non era bastato a dimostrare la nostra risolutezza.

Alla fine il messaggio ha avuto successo. L’Arabia Saudita è saldamente nell’alleanza e non ci sarà un riavvicinamento tra sunniti e sciiti. Inoltre, fino a quando il mondo islamico sarà in fiamme e frammentato, l’interesse strategico di prevenire l’emergenza di una potenza regionale che sfidi gli Stati Uniti resta intatto. Entro qualche decennio l’impero dovrà fare di una nazione un nuovo esempio. Qualcuno s’indignerà, ma va fatto.
Il fallimento dell’occupazione è stato un grande errore strategico, ma si possono perdere delle piccole guerre se non si perde quella grande. Gli inglesi hanno perso le colonie americane, ma il loro impero ha raggiunto l’apogeo solo un secolo dopo. Finché il petrolio fluisce del Medio Oriente, i nostri interessi sono al sicuro.

AMERICA LATINA

Gli Stati Uniti non hanno alcun un interesse strategico in America Latina a meno che non intervenga una forza esterna in grado di interferire nel nostro emisfero. Non vi è alcuna Unione Sovietica di cui preoccuparsi. Chavez, Morales, ALBA e gli altri pagliacci sarebbero già svaniti se ce ne curassimo davvero.

L’unica vera potenza in formazione è il Brasile, ma hanno ancora una lunga strada da percorrere prima di poter rivaleggiare con la potenza americana.

SECONDA GUERRA CIVILE AMERICANA?

L’esercito degli Stati Uniti non sarebbe in grado di controllare il popolo americano! Questa è un’idea assurda. Guardate quanto è stato difficile lottare contro le insurrezioni in Iraq o Vietnam. Gli USA sono vastissimi ed hanno una popolazione di 320 milioni di abitanti. Nessuna rivolta sarebbe controllabile. Inoltre l’esercito statunitense è composta da americani e distruggere o opprimere il proprio paese non sarebbe tollerato a lungo.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI UNA CIVILTÀ

Noi siamo il mondo civile, noi facciamo la storia, al momento.
L’”Occidente” è arrivato a dominare il pianeta grazie alla geografia e le cose non cambieranno tanto presto. L’Europa ha la pianura nord-europea, fiumi navigabili che permettono al capitale di fluire liberamente, ecc. Questo ha permesso all’Europa settentrionale di svilupparsi più velocemente e costruire flotte per espandere le loro economie in tutto il mondo.

Gli Stati Uniti hanno il fiume Mississippi che collega il Midwest ai bacini commerciali del Golfo del Messico, Pacifico e Atlantico ed altri canali che arrivano alle coste. Sono stati benedetti da una delle geografie più ideali del mondo per costruire una società. Chiunque controlli le suddette zone è destinato ad essere una potenza mondiale. Una volta che gli Stati Uniti catturarono New Orleans e controllarono il fiume Mississippi, era inevitabile che gli Stati Uniti si sarebbero trasformati in una potenza mondiale. C’è una ragione per cui l’Europa del Nord è più ricca di quella del sud, ed è la geografia.

Cina e India sono sfavorite dalla loro geografia e non saranno mai in grado di costruire società ricche come gli Stati Uniti o l’Europa. Non c’è abbastanza terra coltivabile in Cina e le precipitazioni sono troppo scarse. L’India è messa anche peggio in una regione che predispone alla sovrappopolazione ed alla mancanza di centralizzazione.

UNIONE EUROPEA

Qualcuno potrebbe dire (e io non sarei d’accordo) che è l’Europa che sta ricominciando a somigliare alla Germania nazista. L’Europa comincia a regionalizzarsi. Avete leggi che prendono di mira i musulmani con il pretesto della laicità, nei Paesi Bassi, Francia, Italia. Dalla Svizzera, al Regno Unito, alla Francia, all’Italia, ecc. ci sono partiti eletti sulla base di programmi estremisti che farebbero sembrare moderato il Tea Party [dubito, NdT]. Deportate i Rom, trasformate gli “indesiderabili” in capri espiatori. Avete flash mob neonazisti in aumento in Germania. L’unica cosa che vi salva è che questo non è un mondo multipolare e ci sono centinaia di migliaia di legionari americani in Europa e intorno all’Europa che assicurano che l’Europa resti circoscritta ed impotente (!!!). [siamo vassalli, le loro sono truppe di occupazione, NdT]

Chi se ne frega di quello che gli europei o pakistani pensano del nostro presidente? È irrilevante e non ha alcuna incidenza sulla geopolitica. Dovrebbero essere molto più preoccupati di quello che pensiamo noi di loro (se lo facciamo).

CRISI DELL’EUROZONA

Le banche di investimento americane avevano scommesso che il mercato immobiliare non sarebbe mai crollato tutto d’un colpo. Si sono ritrovate insolventi a causa del crollo immobiliare. Possiamo parlare di derivati, CDS, modello di cartolarizzazione imperfetta, la mancanza di una regolamentazione efficace, le ripercussioni a lungo termine delle scelte della Fed dopo la recessione del 2001, l’abbassamento degli standard di prestito e molti altri fattori; tuttavia, nulla  di tutto questo assolve l’Europa per le proprie decisioni.

Sì, gli Stati Uniti sono stati il catalizzatore primario della crisi finanziaria del 2008 (così come della crescita economica che l’ha preceduta), ma allo stesso tempo gli Stati Uniti hanno salvato il sistema finanziario mondiale nel 2008 per impedire una catastrofe maggiore. Nel frattempo gli europei hanno esitato ad intervenire fin dall’inizio della crisi del debito sovrano, anche se era preventivabile. L’élite europea avrebbe potuto evitare un sacco di dolore all’Europa se avesse agito all’inizio del 2010.

Inoltre, gli Stati Uniti non hanno creato il corrotto stato greco [il regime dei colonnelli l’hanno sponsorizzato loro, fino a metà degli anni Settanta, NdT]. Non sono stati gli USA a costringere le banche europee a prestare denaro all’edilizia spagnola o irlandese, o per speculare sulle valute dell’Europa orientale, a sviluppare una relazione incestuosa con lo Stato [come se tutte queste cose non fossero accadute anche negli USA! NdT], ecc.

Gli Stati Uniti non hanno creato un’eurozona difettosa, che è il vero problema. L’Unione Europea non ha futuro. Solo l’Unione Sovietica la teneva unita. Nei prossimi anni si regionalizzerà, frantumandosi [Non sembra considerare la possibilità che possa unirsi contro gli Stati Uniti, una volta che le attuali classi dirigenti corrotte ed incapaci saranno rimosse, NdT]

GOLFO PERSICO

Il Qatar fa parte della alleanza sunnita che gli Stati Uniti hanno costruito per riequilibrare la potenza iraniana dopo il crollo del precedente contrappeso (Iraq). La Turchia dovrà sostituire l’Iraq, ma ci vorrà del tempo.

DEMOCRAZIA E GIUSTIZIA SOCIALE

La nostra è una Repubblica Costituzionale. La democrazia era vista con sospetto dai padri fondatori e oggi si capisce che avevano ragione. La democrazia odierna è poco più che la tirannia della folla e le elezioni si rivolgono unicamente al denominatore comune più popolare, non certamente alla classe colta e professionale, che ne prende le distanze per il degrado delle discussioni e l’utilizzo di slogan semplicistici e di luoghi comuni [non posso che dargli ragione, ma il compito dell’élite dovrebbe essere quella di educare la popolazione, non quella di accentuarne e sfruttarne l’inebetimento per promuovere i propri interessi egoistici a discapito di quelli collettivi, NdT].

Le sole persone che non riescono a vivere il sogno americano sono quelle che non ce l’hanno messa tutta, che hanno preferito il divertimento all’impegno e ora danno la colpa agli altri.

MESSICO

Se il Messico perde il controllo della guerra al narcotraffico estenderemo l’uso dei droni in Messico e se il governo protesta ci annetteremo la Baja California (!).

RUSSIA

Gli Stati Uniti possono creare problemi in Russia attraverso le ONG e cose del genere

e gli Stati Uniti hanno sparato un altro colpo di avvertimento utilizzando le Pussy Riot come scusa per stigmatizzare pubblicamente la Russia,

avvertendo che possiamo causare disordini civili (come abbiamo fatto altrove). È un continuo botta e risposta. La Russia minaccia gli Stati Uniti di chiudere il corridoio nord

dopo che gli Stati Uniti hanno approvato una BMD riveduta

che è a sua volta una risposta all’invasione della Georgia [veramente era la Georgia, partner di USA e Israele, l’aggressore, NdT] dopo le “rivoluzioni” in Ucraina [rivoluzioni colorate, dottrina Brzezinski
e l’espansione della NATO verso est, ecc.

ISRAELE

La difesa degli interessi dei palestinesi è priva di valore strategico e danneggerebbe i nostri rapporti con un leale ed utile alleato.

Israele ha cercato di ottenere l’assenso delle ultime due amministrazioni alla partecipazione nell’attacco all’Iran, ma con scarso successo, perché a noi vanno bene le cose come stanno.
L’attacco all’Iran è stato pianificato per anni. Ma Israele vuole far credere che è sul punto di attaccare l’Iran, senza mai poterlo fare perché gli Stati Uniti glielo impediscono. Sa che un attacco fallimentare sarebbe estremamente controproducente. Quanto più si parla di un attacco pubblicamente, meno possibilità ci sono che Israele passi all’offensiva.

L’Iran vuol far credere che è sul punto di sviluppare armi atomiche. Gli Stati Uniti vogliono far credere che trattengono Israele, mentre stanno utilizzando il pretesto del programma atomico per imporre sanzioni e indebolire la potenza iraniana nella regione. Questo balletto va avanti ormai da anni.

Sono stati gli Stati Uniti / Turchia / Arabia Saudita a guidare la destabilizzazione della Siria. Israele era inizialmente contrario e preferiva Assad, perché lo conosceva ed aveva delle relazioni di collaborazione con lui. Tuttavia, con il ritiro dall’Iraq e l’Iraq diventato un alleato dell’Iran, gli Stati Uniti avevano bisogno di fare qualcosa per contenere l’Iran nel Levante e la Siria rappresentava un’opportunità strategica. Israele ha accettato suo malgrado, perché non aveva altra scelta e non gli dispiace nuocere all’Iran, anche se un governo sunnita potrebbe andare al potere a Damasco.

L’ossessione per Israele è insensata. Non controlla gli Stati Uniti, altrimenti Bush non avrebbe detto di no quando Israele voleva attaccare il programma nucleare iraniano. Si tratta di un piccolo paese con una proiezione di potenza limitata il cui principale interesse strategico è avere una frontiera stabile [Cazzate! Vuole annettersi la Palestina e sarà questo a fregare la Pax Americana, oltre all’avidità incontrollabile della finanza anglo-americana, NdT]. È una delle numerose nazioni che compongono l’Alleanza Americana.
Gli Stati Uniti e Israele hanno interessi comuni relativi al contenimento della potenza iraniana.

INFORMAZIONE E MEDIA

Usiamo i social media per creare disordini sociali se la cosa si allinea con i nostri interessi. Usiamo i mezzi di comunicazione per inviare messaggi politici ed influenzare l’opinione pubblica. La stragrande maggioranza degli articoli sul NY Times, WSJ, Guardian, Telegraph, ecc non rientrano in questa politica ma, di tanto in tanto, “fonti anonime” aiutano ad inoltrare certi messaggi geopolitici.

REGNO UNITO

Noi sovvenzioniamo il vostro sistema sanitario finanziando l’economia britannica. Se decidessimo di tagliar fuori la vostra piccola isola dalle risorse del Medio Oriente e l’accesso al bacino commerciale dell’Atlantico settentrionale, il Regno Unito dovrebbe costruire una marina abbastanza forte da proteggere le proprie linee commerciali e basi militari, sottraendo risorse al welfare. Siamo in grado di trasformare la Gran Bretagna in una Cuba, Iran, Corea del Nord, con un semplice ordine presidenziale e togliere agli inglesi o a chiunque altro l’accesso all’economia globale. Ma il Regno Unito non è la nostra “puttana”. Le nostre richieste non sono irragionevoli. Blair scelse liberamente di partecipare all’invasione irachena. Ogni popolo deve assumersi le sue responsabilità, senza scaricarle sempre sugli americani.

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