Non è necessario essere esperti di spionaggio per capire chi stia
mentendo clamorosamente nello scandalo delle intercettazioni della NSA:
basta usare la logica.
Ad esempio, per giustificare il programma segreto di intercettazioni, il capo della NSA, generale Alexander, ha dichiarato che
"questo massiccio utilizzo delle intercettazioni è servito a sventare
dozzine di attacchi terroristici" pianificati contro gli Stati Uniti.
Come
mai allora, signor Alexander, non avete mai eseguito un solo arresto
fra coloro che progettavano questi attentati? Volete dirci che siete
così bravi da individuare, fra miliardi e miliardi di comunicazioni
inutili, quelle che riguardano la pianificazione di un attentato, ma poi
non siete capaci di arrestare nemmeno uno di questi "pianificatori"?
Ma
poi, signor Alexander, come sarebbe possibile "sventare" un attentato
se non si arresta chi lo ha progettato? Cosa fai? Lo spaventi per
e-mail, dicendogli "stai attento che se ci provi ti faccio un mazzo
così"?
Secondo esempio: sempre per giustificare la segretezza del programma di intercettazioni, Alexander ha detto che "era nostra intenzione informare
dettagliatamente tutti i membri del Parlamento sulle attività in corso".
Peccato che solo qualche giorno fa Obama, per difendere il governo
americano, abbia dichiarato che "il programma di intercettazioni era
stato intrapreso con il pieno accordo del parlamentari, sia repubblicani
che democratici". Quindi, se già ve l'hanno autorizzato, di che cosa
dovreste informarli adesso?
Almeno mettetevi d'accordo prima di raccontare fregnacce, altrimenti ci fate veramente la figura dei cucù.
Terzo
esempio: per giustificare la rabbia che stanno rovesciando su Edward
Snowden (il whistleblower scappato a Hong Kong), quelli della NSA
continuano a ripetere che le sue rivelazioni hanno messo a rischio la
sicurezza dei cittadini americani, e per questo motivo vorrebbero farlo
processare.
E come sarebbe stata messa a rischio la sicurezza degli americani, signori della NSA, rivelando al mondo che voi intercettate tutte
le comunicazioni che viaggiano quotidianamente tramite la rete o via
telefono in tutto il globo? Pensare davvero che prima i "terroristi"
usassero regolarmente le email per "progettare" le loro azioni malvage,
ma che adesso che "sanno che li ascoltate" ci staranno molto più
attenti, ed eviteranno di farsi beccare?
"Stai all'occhio Salìm, ho saputo che la NSA controlla le email!"
"Oh
cazzo! E io che ho appena mandato ad Abdul la istruzioni per fare la
bomba, con tanto di indirizzo e orario per andare a piazzarla! Adesso
come facciamo?"
Se almeno i giornalisti si facessero queste
semplici domande, quando si sentono raccontare stupidaggini di questo
calibro. Invece niente, ormai sono diventati tutti delle amebe
decerebrate, capaci soltanto di copiare ad occhi chiusi i messaggi che
arrivano dalle agenzie di stampa.
Massimo Mazzucco
fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4268
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