mercoledì 5 giugno 2013

Tatuati e disperati

“E’ pur vero che non tutti i giovani sono come li sto dipingendo nell’articolo sotto, ma credo, che una buona parte di loro, lo sia – quando si trattano temi che riguardano le persone, le eccezioni sono sempre tante e implicite – ma vista l’eccezionalità della situazione socio/economica/morale/etica/ambientale che sancirà la fine del Sistema Liberista Relativista, non credo sia il momento di fare troppi distinguo e sconti a nessuno”.
 

Il mio linguaggio è sicuramente forte e diretto, “sopra le righe”, al punto da potere risultare offensivo, ma l’intento del mio argomentare è di scuotere questa gioventù allo sbando da quello stato di apatica narcolessia, dentro la quale il Sistema Potere li ha relegati e resi inoffensivi.”


In verità, la tanto decantata società del benessere, ha partorito dei mostri: degli zombi. 

Individui geneticamente modificati dalla sistematica assunzione di ormoni, estrogeni, anabolizzanti, coloranti, conservanti, aromi sintetici e intrugli chimici, infiacchiti fino all’inverosimile nel corpo e nello spirito da comodità invalidanti, dipendenze strutturali e disinformazione, ottemperando così alle regole stereotipate di un libretto di istruzioni che il Sistema Bestia ha consegnato loro in dote al momento della loro venuta al mondo, e che gli stessi, interpretano alla lettera in ogni suo punto, comma e nota.
 

Costretti così a declinare ogni ragionevole sforzo, adattandosi ad una sorta di baby prepensionamento e trascorrendo il resto della vita di fronte ad un computer, ingrassando a dismisura e precarizzando la loro salute, fisica e mentale.
 

E’ forse a questa massa di poveri invertebrati e disadattati – benché innocenti e inconsapevoli – che abbiamo delegato le sorti del pianeta immaginandoli capaci di una rivoluzione antropologica, culturale, sociale, etica e filosofica?
 

Eccoli li, ciondolare indolenti sulle spiagge d’agosto, imbellettati da tatuaggi e piercing simboli di una omologazione di massa, che intende ostentare forza, carattere e libertà, ma che in verità nasconde e maschera una devastante paura esistenziale e un’effimera libertà.
 

Eccoli li i nostri giovani, armati di telefono cellulare e scarpe da tennis che sembrano pronti a sferrare l’attacco mortale al cuore del Sistema. Guerrieri del nulla, piegati alla volontà della Bestia Liberista, uniformati e omologati, manipolati e plagiati, disattivati da ogni sussulto rivoluzionario, e resi sterili dal più recondita capacità di produrre futuro. E tutti laureati!
Eccoli li i nostri giovani, le nostre speranze, intenti a scialacquare soldi mai guadagnati, sfidando la fortuna contro le infernali slot machine, ingurgitando merendine industriali e bevande gassate – tutti fottutamente uguali – tutti fottutamente plagiati – tutti fottutamente laureati!!

Eccoli li i nostri giovani, alti come lampioni, senza massa muscolare, disarmonici, con la pancetta e il culo piatto – imbruttiti da uno stile di vita sedentario e parassitario, privati della forza di volontà e della consapevolezza – privi dei parametri di riferimento, scale di valori e principi etici. Un’umanità di lobotomizzati che immaginando di essere libera, da sfogo ai suoi peggiori istinti consumando, divorando come cavallette fameliche tutto ciò di peggio che il Sistema di Satana immette sul mercato.
 

Individui i cui comportamenti e scelte, sono condizionati/e in ragione del numero di spot visti e dalla loro capacità di persuasione. Una società che è lo specchio della televisione e viceversa, dove le responsabilità individuali, lasciano il posto alle suggestioni mediatiche, e i sentimenti, gli affetti, la quotidianità famigliare e le relazioni sociali, sono la replica (la sceneggiata) di una grande Soap Opera commerciale, permeata di una disgustosa auto/commiserazione e di una ironia ai limiti del patetico. Una popolazione, non di individui pensanti e senzienti, ma di clienti classificabili in base al loro potere d’acquisto.

Questa umanità di soggetti prodotti in serie generata dal capitalismo liberticida, non conosce la verità, e di conseguenza, la felicità. Ogni più remoto concetto di giustizia e libertà è stato cancellato dal loro DNA, sostituito dalle immagini subliminali di un progetto di omologazione senza precedenti nella storia del mondo.
 

L’uomo di quest’epoca bastarda, non è che la ripetizione in serie, di una eccezionale stupidità, assunta a regola comportamentale. E’ sempre più simile a tutta quell’infinita varietà di tecnologie, ludiche e infantili, con le quali, in forma psicotica, si rapporta con allarmante quotidianità, alimentandone la dipendenza, la tossicità e lo spirito di emulazione.
 

Questo processo di disumanizzazione e di snaturamento, ha avuto inizio alcuni decenni dopo la rivoluzione industriale per attestarsi, in seguito (in un tempo eccezionalmente breve e con un’accelerazione impressionante), in omologazione meccanica. Mai, nella storia del mondo, si era prodotta una tale mutazione degenerativa e, in un arco di tempo così corto!

Gianni Tirelli

http://www.stampalibera.com/?p=63658 

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