Il Guerriero è concreto, pratico, efficiente, pragmatico. Non che il Guerriero non sappia sognare o che i visionari non abbiano un loro ruolo. Ma il Guerriero è prettamente uomo d’azione, anche se possiede un lato creativo, fantasioso, emotivo. Il fatto è che il Guerriero conosce la differenza tra il tempo dei sogni e quello per agire e non fa confusione tra essi.
Il Guerriero non recrimina, non si lamenta e non critica: affronta le situazioni e le risolve, in un modo o nell’altro. Il Guerriero più raffinato le risolverà in modo più elegante, quello più rozzo senza tanti fronzoli. Ma alla fine quello che conta è l’azione, fatta al meglio delle sue possibilità.
Ma il Guerriero sa anche aspettare, quando è il momento. Non si fa bloccare dalla paura, piuttosto sa attendere il momento giusto per agire. Non è controllato né dalla fretta né dalla paura. O almeno le sa riconoscere: è un primo passo. Esercita la pazienza e l’attenzione, per calibrare l’azione con l’intensità corretta al momento giusto.
Queste sono alcune delle qualità del Guerriero, ma non sono talenti ricevuti alla nascita. Anzi, rappresentano il modello da raggiungere, uno stato desiderato, una posizione quasi utopica. Sono le qualità che vede in fondo alla Via e che cerca disperatamente di raggiungere. Talvolta procedendo dritto, altre volte con sentieri tortuosi, ma sempre con quell’intenzione in mente. All’inizio del percorso riuscirà ad incarnare queste qualità solo ogni tanto, ma procedendo nel cammino ci riuscirà sempre più spesso. Un giorno gli verrà meglio, un altro peggio.
Ma il Guerriero non utilizza queste qualità per pavoneggiarsi, per mettersi in mostra; non le sbandiera ai quattro venti. Perché sa di essere un uomo e come tale imperfetto. Perché tutti possono sbagliare e sbaglia più spesso chi agisce, come il Guerriero, rispetto a chi non fa nulla. Perché non c’è infamia nell’errore, ma solo nella mancanza di volontà.
E soprattutto il vero Guerriero è armato con lo strumento della sincerità, che utilizza per guardarsi dentro. Osservare la piccolezza dell’uomo senza veli sugli occhi non può che far concludere al Guerriero che non c’è nulla di cui vantarsi, ma solo tanti spazi di miglioramento.
"Un guerriero sceglie una strada, qualunque strada, con il cuore, e la segue; e poi si rallegra e ride. Sa, perché vede che la sua vita finirà anche troppo presto. Vede che non c' è nulla che sia più importante di tutto il resto. Non c'è alcun vuoto nella vita di un guerriero. Tutto è pieno fino all'orlo. Tutto è pieno fino all'orlo, e tutto è uguale. Un guerriero si assume la responsabilità delle proprie azioni, anche delle più banali. Quando un uomo intraprende la via del guerriero diventa gradatamente consapevole di essersi lasciato per sempre alle spalle la vita ordinaria. Ciò significa che la realtà ordinaria non può più proteggerlo e che per sopravvivere dovrà adottare un nuovo modo di vita. Un guerriero non ha bisogno di una storia personale. Un giorno scopre che non è più necessaria, e la abbandona." Carlos Castaneda, da "La via del guerriero"
fonte: http://divinetools-raja.blogspot.it/2014/03/la-via-del-guerriero.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+RInteriore+%28R%C3%A8+Interiore%29
http://laviadelguerriero.wordpress.com/2011/04/28/le-virtu-del-guerriero/
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