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In questa nostra era post-storica, dove realtà e finzione
coincidono, chi detiene il potere materiale esercita un controllo esaustivo sui mezzi di comunicazione di massa.
La grande percentuale dell’editoria, della produzione e
dei mezzi di diffusione è sottoposta infatti ad un rigido controllo
da parte del vertice. Tutta questa massa di materiale comunicativo
assieme alla sua riproduzione incessante è essenziale per
creare e poi mantenere quel sistema artificiale definito ‘società civile’ tramite la programmazione della 'pubblica
opinione'.
La creazione e la diffusione della cultura POP
è
il mezzo attraverso il quale il potere mantiene se stesso e
maschera le sue reale fattezze. E' un elemento essenziale per la
costituzione della base della piramide, essenziale per
la solidità e continuità del vertice. Ciò premesso, sembra
davvero che alcune figure mediatiche del mondo dello spettacolo siano state create per anticipare
altre figure mediatiche, quelle dedite alla forma di
spettacolo più grottesca ed inutile che il vertice occulto sia riuscito a
concepire: la cosiddetta politica
contemporanea.
Nell’immagine sopra mostrata appare evidente, a mio parere, che
la proposizione di alcuni
personaggi del mondo dello spettacolo sia stata concepita per
programmare l’opinione pubblica rendendola predisposta
all'introduzione nelle scena politica di personaggi che sembrano
valide controfigure dei primi.
Si tratta solo di mere coincidenze oppure dobbiamo ritenere di
avere a che fare con un sistema mediatico organizzato, con regia unica, con lo scopo di simulare un mondo realistico per coprirne un altro decisamente reale
nel quale gli eventi accadono davvero e del quale non possediamo
nessun accesso privilegiato, potendovi accedere solo con l’intuito e la
meditazione? Sembra davvero che chi controlli
la politica controlli i media (e viceversa) in un'atmosfera di reversibilità totale, con le stesse identiche finalità e gli stessi metodi.
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