Un giovane calciatore di Mutina F.C. Foto gentilmente concessa dalla società |
Anziché fare "gruppo", essere un'occasione per fare sport con i coetanei e uno spazio socio-ricreativo le scuole calcio sono sempre più un ambiente "ultra-competitivo", dove il compagno di squadra non è un amico, ma un "concorrente" con la quale lottare per ottenere un posto in squadra, con il sogno di raggiungere il successo e indossare, in futuro, la maglia di qualche grande club e diventare ricchi e famosi, "possedere la Ferrari" e giocare la Champions League.
I bambini meno bravi vengono relegati ai margini, gli viene data scarsa considerazione e spazio persino negli allenamenti; per i bambini "problematici" - affetti da piccoli disturbi - invece non c'è proprio spazio.
Un gruppo di genitori di Modena, stanchi e delusi da queste logiche, ha deciso di unirsi, auto-finanziandosi e impegnandosi per dare vita a qualcosa di diverso: una società sportiva che metta al centro il bambino, e non altri interessi. Un ambiente dove viene accolto anche per chi è meno fortunato degli altri; un ambiente dove ai bambini viene insegnato a fare gruppo, stare insieme per divertirsi, insomma i valori che il calcio dovrebbe rispecchiare, sopratutto in tenerà età.
Un'iniziativa così - senza dubbio lodevole, un "modello" che dovrebbe essere esportato anche nelle altre città - in questo paese però non sembra ricevere il supporto che meriterebbe, ma anzi - speriamo di sbagliarci - sembra essere ostacolata, come emerge nel corso dell'intervista che abbiamo realizzato con il sig. Giuseppe Ariota, Presidente dell'Associazione.
Ci auguriamo caldamente che il Comune di Modena si attivi per mettere a disposizione della società le strutture sportive necessarie per svolgere le proprie attività. Iniziative come questa devono essere agevolate, e non certo ostacolate. Ma quando una iniziativa in Italia si scontra con gli interessi di qualche 'lobby'...
Di seguito vi proponiamo la trascrizione dell'intervista che abbiamo fatto al sig. Giuseppe Ariota, Presidente di Mutina Calcio
Staff nocensura.com
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Siamo con il presidente sig. Ariota
Giuseppe della Mutina Football Club, una nuova scuola calcio nata a
Modena.
Ci dica sig. Ariota come nasce
Mutina Calcio?
Innanzitutto buongiorno a
Lei e grazie per averci permesso di parlare della nostra iniziativa,
che come tutte le iniziative nascenti, ha necessità di un pizzico di
visibilità tra i media per poter farsi conoscere.
Mutina Football Club,
nasce dalla volontà di un folto numero di famiglie, provenienti da
altre società dilettantistiche e dove al loro interno, non hanno
trovato il giusto spirito associativo. Sia per cattive gestioni
societarie di vario genere, come è ad esempio capitato nella società
di mio figlio e... ed anche perché purtroppo abbiamo constatato
sulla pelle dei nostri figli, che ormai anche quelle che per statuto
societario dovrebbero essere semplici società sportive atte
all’accoglimento ed all’avviamento delle più svariate attività
sportive, ossia senza fini di lucro e che assolutamente non
dovrebbero ne discriminare né tantomeno selezionare, in realtà non
sono altro che un grosso vivaio ultra selettivo con l’unico scopo
di fare dei bambini un futuro e possibile salvadanaio societario.
Ci spiega meglio?
In pratica, molte società
sportive, tendono a selezionare i bambini cercando di accaparrarsi
quelli più bravi e quelli che un domani potranno essere più
redditizi, so che è brutto a dirsi ma è così. Per cui l’unico
insegnamento e l’unico input che viene trasmesso ai nostri ragazzi
è quello del prevalere sull’altro, dell’egoismo e dell’agonismo
anche in tenera età.
Non è certo una novità
quindi veder società già presenti sul territorio, qui a Modena ma
ovunque in tutta Italia, che si fondono con società sportive
agonistiche, vedi ad esempio, le tante scuole calcio legate ai grandi
club di Serie A che come unico scopo hanno quello di accaparrarsi già in
tenera età le future promesse del calcio. Insomma una selezione che
nulla ha a che vedere con i principi reali di un’Associazione
Sportiva Dilettantistica che a mio modesto parere dovrebbe perseguire
altri ed alti principi di aggregazione, socializzazione e di gioco
soprattutto in quella tenera fascia d’età che va dai 5 ai 10/12
anni.
Cosa intende per
salvadanai societari?
Forse non tutti sanno che
l’articolo 96 delle NOIF stabilisce che le ultime due società che
nel corso del recente triennio hanno contribuito alla formazione di
un Giovane (da 8 a 16 anni con vincolo annuale) hanno diritto al
Premio di preparazione nel caso in cui il calciatore si trasferisce
ad una nuova società e viene tesserato come:
- Giovane di serie (dai 14 ai 19 anni tesserato con il settore giovanile di una società professionistica)
- Giovane dilettante (dai 14 ai 18 anni tesserato con vincolo fino al 25°anno con una squadra dilettante)
- Non professionista (tesserato dal 18° anno con vincolo fino al 25° anno con una squadra dilettante)
Nel caso in cui nel corso
del triennio il calciatore ha frequentato sempre la stessa società,
quest’ultima ha diritto per intero al premio. Se l’atleta si
trasferisce a una società professionistica l’ammontare del premio
raddoppia; inoltre, nel caso in cui durante la stagione del
trasferimento il calciatore passa ad un’altra associazione, anche
questa è costretta a versare un’indennità nel caso in cui sia di
serie superiore rispetto a quelle precedente, in questo caso il
contributo da versare è dato dalla differenza tra i due premi
preparazione.
Tale contributo si
calcola tramite un coefficiente reso noto dalla FIGC e aggiornato al
termine di ogni stagione sportiva moltiplicato all’indice ISTAT sul
costo della vita che 1° luglio 2012 ammonta a 535,00 euro.
Questo in via ufficiale…
come si dice dalle mie parti… “a buon intenditor poche
parole”!
Quindi una società
per gli ultimi?
Assolutamente no, una
società che sin dalla nascita invece può vantare allenatori di
tutto rispetto, molto conosciuti almeno nel territorio
Emiliano, come il Mister Mirko Simone, che garantisco ha speso e
spende gran parte del proprio tempo non solo per il calcio ed il suo
insegnamento ma per quei fondamentali principi di solidarietà,
amicizia e gioco, correttezza e onestà. I basilari principi che crediamo dovrebbero essere fondamento peri i futuri cittadini
sportivi e non.
Solidarietà per
l’appunto, solidarietà anche per le fasce più deboli?
Se per deboli intende
tutti coloro che per problemi economici ad oggi hanno evitato di
avviare il proprio figlio ad una qualunque attività sportiva, Le
rispondo di sì. Come ho già detto, Mutina Calcio, vuole essere
un’associazione fatta dalle famiglie per le famiglie. Se si guarda
attualmente alle quote d’iscrizione per singolo bambino,
difficilmente troverete quote associative inferiori a 300 euro
l’anno, alle quali si aggiungono minino altri 100 euro per l’abbigliamento.
Ed a Modena è una stima al ribasso. Il nostro scopo invece è
cercare di calmierare i costi, soprattutto in questo momento non solo
di difficoltà ma dove lo Stato taglia le detrazioni per costi
sostenuti per le attività sportive dei propri figli. Mutina ha in
mente di poter proporre un prezzo equo, giusto cercando oltretutto di
venire incontro a quelle famiglie in difficoltà o che abbiano più
di un figlio da avviare allo sport.
E’ se per debole
intendiamo portatori di handicap?
Non vedo dove sia il
problema, lo sport è libero a tutti. Mutina Football Club come Le ho
già detto, non vuole essere un vivaio di giovani promesse a tutti i
costi, non vedo perché escludere dalle pratiche sportive quei
bambini che già possiamo considerare un po’ più sfortunati. Di
certo al momento non siamo attrezzati per casi particolari o gravi
deficit, ma posso assicurare che il nostro staff tecnico sarà ben
contento di poter avviare e lavorare con bambini con piccoli problemi
di comportamento o piccoli deficit mentali che non necessitino di
specifiche esigenze. L’importante è che come tutti i bambini,
venga a loro rilasciato, come nella maggior parte dei casi
fortunatamente, certificato di idoneità alle attività non
agonistiche.
Tengo ad aggiungere anche
che in molti casi di lieve autismo, ritardi mentali e/o difficoltà
di integrazione o problemi di comportamento, lo sport e soprattutto
la pratica di uno sport di gruppo, aiuta il bambino all’integrazione.
Ovviamente non sono uno specialista e non ho alcun titolo per fare
affermazioni scientifiche, lo dico per quello che ho personalmente
potuto notare e letto informandomi.
Cosa vi manca?
Beh, Mutina Calcio a
livello statutario è già esistente, anche a livello organizzativo
avendo fortunatamente raccolto un largo consenso sin dall’inizio
ossia sin da prima della costituzione giuridica. Molte famiglie si
sono unite al progetto mettendo a disposizione la loro
professionalità, la loro buona volontà, oggi però ci manca una
struttura idonea per poter iniziare a settembre le nostre attività
sportive regolarmente. Sebbene in ritardo, abbiamo fatto richiesta al
comune di Modena per l’assegnazione di un impianto sportivo,
girando per la città, ce ne sono molti abbandonati che invece di
essere lì a marcire oltre che essere un costo notevole per
l’amministrazione comunale, se assegnatoci, concorrerebbe alla
realizzazione del nostro progetto.
Approfitto della domanda
anche per… evitando di essere polemico, inizialmente ci eravamo
rivolti a strutture già esistenti, ovvero a società che hanno già
in gestione impianti comunali, ma o ci è stato negato una qualunque
sorta di utilizzo, anche dietro compenso economico o nel concorrere
alle spese di gestione, o addirittura, forse per scoraggiare
l’iniziativa, una società in particolare che non voglio
menzionare, ci ha sì offerto l’utilizzo del campo sportivo, per
altro da loro inutilizzato, ma al costo di € 50,00 ad ora più
spese di acqua e luce. Capirete che per una Società che si
allenerebbe a turno per ogni categoria quasi tutti i giorni della
settimana con il sabato o la domenica a disputare gare di campionato
UISP, sarebbe qualcosa di impensabile! Confidiamo nella bontà
dell’amministrazione comunale che di certo avrà più buon senso di
coloro che vedono il calcio esclusivamente come fonte di reddito.
Come avete affrontato
le prime spese? E quelle per il sito internet che ci sembra davvero
ben fatto?
Per quanto riguarda le
prime spese, come ho già avuto modo di dirLe, ci siamo semplicemente
autofinanziati. Attualmente non abbiamo alcuno sponsor che ci
sostenga, anzi, qualora si facesse avanti qualche anima buona… può
prendere contatti con Mutina FC sia via email scrivendo a
info@mutinacalcio.it
o chiamando al numero 334.6338514 dove vi risponderà Mister Mirko,
che sarà pronto ad accogliere le vostre domande e il vostro aiuto
all’iniziativa. Il sito internet non ha costi, è stato realizzato
da me, per tanto non abbiamo dovuto pagare nessuno se non un piccolo
costo di registrazione del nome a dominio pari a € 7.00 circa
all’anno.
Molto attento alle
cifre…
Si, ne faccio
personalmente una questione di totale trasparenza e punto di forza
dell’associazione. Sarà infatti nostra prerogativa quella della
pubblicazione dei nostri bilanci, dei verbali delle assemblee, nomine
e tutto quello che riguarda la nostra associazione. Nulla di più
semplice che la totale trasparenza, cosa che difficilmente altri
possono permettersi…
Una vena polemica?
Forse…
Allora Grazie ed in
bocca al lupo per Mutina Calcio!
Grazie a Voi di NoCensura.com da tutte le Famiglie di Mutina Football
Club che ho qui, forse indegnamente l’onore di rappresentare!
Grazie!
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MutinaFC
fonte: http://www.nocensura.com/2013/06/ecco-cose-diventato-il-calcio-per.html
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