I pannolini a pois per galline sono diventati un business da milioni di dollari. Lo spiega bene Julie Baker, creatrice di Pampered Poultry, "galline viziate". Alle prese con la pupù che le sue galline "domestiche" continuavano a lasciare in giro per casa, ha pensato bene di cucire per loro un pannolino di stoffa su misura, dotato anche di due bottoni.
Una cosa tira l'altra, e alla fine, è
nata un vero e proprio commercio. Anche perché, negli Stati Uniti, le
statistiche mostrano che un numero sempre più crescente di famiglie sta
sostituendo gatti e cani con le galline come animali domestici. "Un sacco di miei clienti li usano come abiti. Vogliono che le loro galline sembrino carine", spiega Julie, di Claremont, che ormai vende da 50 a 100 pannolini alla settimana.
Il suo negozio online vende anche selle: non servono per cavalcare le povere bestiole, ma per proteggerle dai galli durante l'accoppiamento, quando afferra la femmina per la schiena e le tira le piume.
Ma Julie non è l'unica a vendere
pannolini: basta fare una rapida ricerca su internet per accorgersene.
Derek Sasaki e Traci Torres, marito e moglie, ad esempio, hanno
trasformato l'accessorio in un'impresa multimilionaria con MyPetChicken.com, dove i pannolini non sono che una piccola parte delle vendite insieme ad alimenti specializzati, accessori e pollai. Forse non tutte le galline saranno contente, ma in America è questo il prezzo che devono pagare per potere entrare in casa. E per rispondere ai canoni estetici umani.
Roberta Ragni
Nessun commento:
Posta un commento