Penso
vi sia capitato tante volte di sognare di volare o di cadere dal letto,
o di svegliarvi la mattina con la netta sensazione di aver toccato con
mano i vostri sogni, di averli vissuti come reali...
Esiste una spiegazione a tutto questo, esiste qualcosa che va oltre alla normale comprensione di tutti i giorni, qualcosa che va oltre al solito materialismo: esistono i VIAGGI ASTRALI. Ma cosa e' un Viaggio Astrale per l'esattezza e cos'e' che spinge sempre più persone ad avvicinarsi a queste esperienze?
Il Viaggio Astrale o come viene spesso definito Esperienza Extracorporea o nella famosissima sigla inglese OOBE (Out of body experience - esperienze fuori dal corpo) non e' altro che la possibilità per noi stessi di uscire dal nostro corpo ed agire consapevolmente nell'altro lato della realtà la quale ai nostri sensi ed occhi fisici appare impercettibile ed invisibile, ma non e' altro, a seconda del proprio grado di evoluzione che il primo stadio dopo la morte, sovrastante il mondo come lo vediamo tutti i giorni ma regolato da leggi diverse... prima tra tutte il dominio da parte delle nostre emozioni, l'assenza di peso e la straordinaria possibilità di passare attraverso le cose....
Tutte le notti l'uomo viaggia in astrale e sarebbe una cosa normalissima se solo ne fosse cosciente quando vive l'esperienza, ma a pensarci da svegli razionalizzando le idee appare impossibile, e proprio per questo che lo scopo di imparare ad uscire volontariamente dal proprio corpo e quello di diventare coscienti di quello che facciamo e non di farlo trasformare dal nostro io in forma di sogno...
Succede spesso di avere delle esperienze, esserne coscienti, viverle, esserne certi pure al rientro nel corpo e poi durante il giorno il proprio subconscio cerca di soggiogarci facendoci credere che era solo un sogno, e' una dura lotta contro se stessi, vi sembrerà strano ma succede... All'inizio e' difficile accettarlo, e' ci vogliono molti tentativi per giungere a fare un viaggio astrale cosciente, ma poi superata la barriera tutto verrà da solo, noterete poi che con la pratica non serviranno più le tecniche per sdoppiarsi ma tutto accadrà da solo quando vi metterete a letto...
Sempre più gente si avvicina al viaggio astrale, c'e' a chi succede per caso di avere un' esperienza cosciente, (può succedere!!), spesso accade a chi ha degli incidenti gravi o è sotto anestesia da qui i famosi racconti di persone che vedono sospese a mezz’aria la scena del soccorrimento al loro incidente o la loro operazione in sala operatoria. Altri provano e riprovano ma non giungono mai a nulla evidentemente non e' il momento giusto, altri riescono con il primo tentativo ed altri gradualmente, ma l'obiettivo e' riuscire a farlo coscientemente.... Gia dalle prime volte che una persona si avvicina all'argomento del viaggio astrale noterà dei cambiamenti nel corso delle proprie notti.
IL PRIMO PASSO PER AVVICINARSI AL VIAGGIO ASTRALE E' SAPERE CHE ESISTE
Parliamo delle OBE (Out of body experience), chiamata anche "Esperienze fuori dal corpo" o "Viaggi astrali". C'è da premettere che a differenza dei sogni lucidi, i quali hanno un riconoscimento scientifico, il fenomeno delle OBE ancora non ha trovato una prova sperimentale che ne dimostri l'origine. La domanda resta dunque aperta: le OBE sono veramente la possibilità di uscire (con l'anima) dal corpo fisico, oppure dei particolari sogni lucidi? Chi ha avuto dei Viaggi astrali può confermare che queste esperienze sono abbastanza diverse dai sogni lucidi, sia in fatto di sensazioni che consapevolezza. I ricercatori invece sono propensi a credere che tutto sia dovuto alla capacità del cervello di creare immagini e realtà endogene in assenza di input sensoriali.
Cos'è il Viaggio Astrale?
Il Viaggio Astrale è la possibilità di abbandonare il proprio corpo e viaggiare con l'anima. In verità non c'è solo il corpo fisico e l'anima, ma ci sono ben 7 corpi:
1) il fisico, 2) l'eterico, 3) l'astrale, 4) il mentale, 5) lo spirituale, 6) il cosmico, 7) il nirvanico.
Il corpo eterico può viaggiare nello spazio, ma non nel tempo. Il corpo astrale può viaggiare sia attraverso lo spazio che nel tempo, ma solo in direzione del passato, non verso il futuro. Il quarto corpo, il mentale, può viaggiare sia nel passato che nel futuro. Il quinto corpo, quello spirituale, oltrepassa il regno del tempo e dell'individualità. Può viaggiare nel passato dell'intera esistenza, ma non nel futuro. Due persone che siano giunte entrambe alla realizzazione del quinto corpo possono viaggiare insieme, altrimenti è impossibile. Normalmente è impossibile avere un viaggio in comune con altri, ma dal quinto corpo in poi, lo stesso viaggio può essere vissuto da più persone contemporaneamente. Il sesto e il settimo corpo sono troppo complessi per poterne parlare. Viste le possibilità che offre il Viaggio Astrale è ovvio che questo non va intrapreso per futili motivi ma per un desiderio di crescita spirituale.
Tutti noi durante la notte, mentre dormiamo, abbandoniamo il nostro corpo fisico. Il corpo astrale infatti può lasciare il corpo fisico con grande facilità e spostarsi da un luogo all'altro. A volte queste esperienze possono essere rielaborate dalla nostra mente e ricordate sotto forma di sogni. Non tutti i sogni però possono essere originati da un'esperienza fuori dal corpo, infatti se mentre dormiamo una persona ci mette, ad esempio, uno straccio bagnato intorno alle caviglie è possibile che cominciamo a sognare di attraversare un fiume. Questo è chiaramente un sogno causato dal corpo fisico e non causato da un'esperienza fuori dal corpo.
Per riuscire a fare un Viaggio Astrale bisogna restare svegli nel corpo che si addormenta. Normalmente quando ci addormentiamo passiamo dallo stato di coscienza a quello di incoscienza, ma noi non siamo il nostro corpo, è quindi possibile restare coscienti mentre il corpo si addormenta. A questo punto si possono avvertire delle vibrazioni, è questo il momento per provare ad uscire dal corpo, lentamente. Ognuno deve trovare il suo metodo, senza farsi prendere dall'emozione altrimenti si ricade subito dentro il corpo e ci si sveglia (cioè si torna ad essere coscienti nel corpo fisico). Quando fate un Viaggio Astrale trasferite la vostra coscienza in un altro corpo.
Dal Sogno Lucido al Viaggio Astrale
Un'altra possibilità per uscire dal corpo ci viene offerta dal Sogno Lucido. Se si riesce a sperimentare lo stato di Sogno Lucido, mentre siete nel sogno, dovete desiderare che il sogno finisca ma senza svegliarvi! Attenzione, non dovete desiderare di svegliarvi ma solamente che il sogno finisca. A questo punto vi ritroverete coscienti nel corpo che dorme, non vi resta che desiderare di uscire dal corpo, alzarvi e quindi andare a farvi un giro lasciando il vostro corpo fisico. Per le prime uscite è sempre meglio comunque non allontanarsi troppo dal proprio corpo fisico.
Dormiamo, perché?
A questa domanda i ricercatori non hanno ancora dato una risposta precisa, anche se alcuni elementi ci posso far intravedere una risposta plausibile. Partiamo da una constatazione di fatto: dormire è un esigenza primaria, senza la quale un essere vivente può anche morire. Questo spinge a pensare che sia un fenomeno alquanto complesso, con un ruolo profondo, derivato sicuramente da un'esigenza primaria del cervello stesso. Il sonno è forse nato come strategia di risparmio e recupero energetico, ma anche come momento di riorganizzazione di alcuni processi psichici, come memoria ed apprendimento.
Cos'è che ci fa dormire?
Tutti gli esseri viventi possiedono dei cicli che hanno lo scopo di sincronizzare le loro funzioni biologiche con il periodo di rotazione della terra (24 ore). Anche l'uomo possiede questi orologi interni e uno di questi è il ritmo "sonno-veglia" che si regola su quello naturale terrestre del ritmo "notte-giorno". Questo ciclo circadiano (cioè che ha un ciclo di 1 giorno) modifica i livelli di vigilanza degli uomini entro l'arco di tempo di 24 ore; ma non solo, influenza anche la temperatura, le secrezioni ormonali, le variazione del volume del sangue, ecc... Tutto questo meccanismo viene regolato da un piccolo numero di cellule (poche decine di migliaia) situate nella zona dell'ipotalamo.
Il dormire comporta l'attivazione di numerosi centri cerebrali che regolano il passaggio degli impulsi nervosi, quindi si può affermare che mentre si dorme il cervello non riposa o lavora di meno, ma semplicemente lavora in maniera differente, comunque allo stesso modo attiva e complessa. Come avviene l'addormentamento?
Semplificando, attraverso due sistemi. Il nucleo soprachiasmatico (situato nell'ipotalamo), in corrispondenza di una variazione della luce percepita dagli occhi, stimola la produzione di alcuni ormoni che, insieme ad altri segnali, mettono in moto i meccanismi dell'addormentamento. Un'altra leva è il debito di sonno accumulato: più è lungo il tempo dell'ultimo sonno, più un soggetto prova sonnolenza e desiderio di dormire. Si è ipotizzato, a tal proposito, che il cervello durante la veglia accumuli delle sostanze chimiche che portino, col passare delle ore, un effetto soporifero.
I meccanismi dell'addormentamento.
Stimolato l'ipotalamo, parte un flusso di segnali verso il tronco (una parte primitiva del cervello che presiede alcune funzioni della sopravvivenza: respirazione, sesso, fame, ecc..). Dal tronco successivamente vengono inviati due segnali rivolti, uno alla zona che presiede lo stato di veglia, l'altro al talamo. Il talamo ha la funzione di modulare il passaggio di informazioni da e per la corteccia cerebrale (che è quel sottile strato esterno del cervello che presiede alle funzioni "nobili": linguaggio, logica, immaginazione, ecc...). Il talamo in fase di addormentamento riduce i segnali tra il resto del cervello (e del corpo) con la corteccia cerebrale.
Con questo accendere e spegnere alcuni interruttori, il cervello si ritrova in una nuova situazione, dove i centri della veglia sono bloccati e le comunicazioni con l'interno ed esterno dell'organismo sono attenuate. A questo punto ci si addormenta.
Questo meccanismo è abbastanza delicato e basta poco per disturbarlo portando così ad allungare i tempi di entrata nel sonno. Basti pensare come sia difficile addormentarsi quando siamo ansiosi, oppure quando abbiamo sete, fame, freddo, caldo o sentiamo dei rumori fastidiosi.
Le fasi del sonno.
Durante il sonno il cervello attraversa varie fasi che si ripetono ciclicamente. Attraverso dei macchinari: EEG (elettroencefalogramma) che rileva le onde cerebrali, EOG (elettroculogramma) che analizza i movimenti oculari, EMG (elettromiogramma) che misura la tensione muscolare, si possono identificare le varie fasi che attraversa il sognatore durante il sonno. Vediamo in dettaglio queste cinque fasi:
- Stadio W: Il soggetto è disteso nel letto, rilassato ma ancora vigile e si sta preparando ad addormentarsi. L'EEG registra in questo periodo onde Alfa mentre l'EOG mostra qualche isolato movimento oculare, l'EMG indica invece un moderato grado di tensione. Generalmente in questa fase di veglia si hanno vivaci fantasticherie.
- Stadio 1:
E' uno stato molto leggero di sonno, caratterizzato da una variazione dell'EEG in cui le onde da Alfa vengono gradualmente sostituite da quelle a frequenza più bassa. L'EOG in questo caso rileva lenti movimenti oculari e l'EMG si comporta come nello Stadio W. Essere svegliati in questa fase porta a ricordare delle immagini "ipnagogiche" anche molto vivide e bizzarre. Lo Stadio 1 dura pochi minuti e quando si ha un altro cambiamento dell'EEG si entra nell'altro Stadio...
- Stadio 2:
L'EEG inizia a rilevare onde lente, di ampiezza relativamente alta (complessi K) e onde di 12-14 Hz (fusi del sonno). L'EOG indica in genere piccoli e scarsi movimenti oculari e l'EMG rileva un tono muscolare più attenuato. In questa fase si hanno dei sogni meno bizzarri del primo Stadio ma anche molto lunghi.
- Stadio 3:
Quando almeno il 20% dell'EEG è occupato dalle onde Delta (onde di grande ampiezza di 1-2 Hz) si entra nel terzo Stadio.
- Stadio 4:
Se più del 50% dell'EEG è occupato dale onde Delta si ha il quarto Stadio, il più profondo. Durante gli Stadi 3 e 4 l'EOG non mostra movimenti oculari, mentre l'EMG rileva tono muscolare basso anche se può tendere ad aumentare notevolmente. Generalmente il ricordo dei sogni, in caso di risveglio dopo questo stadio, è scarso e frammentato.
- Sonno REM:
Dopo circa un'ora e mezza, la progressione degli stadi del sonno si rovescia e si ritorna, passando dallo Stadio 4-3 e 2, allo Stadio 1. Da qui l'EEG rileva un'altra attività, il sonno REM (Rapid Eye Movements), dominato da movimenti oculari sempre via via più veloci e da un tono muscolare praticamente assente. La fase REM viene chiamata anche del "sonno attivo", in contrasto con il "sonno tranquillo" delle fasi NREM (= Stadio dal 1 al 4). Svegliando un sognatore nella fase REM si rilevano sogni vivaci e particolareggiati. Il sonno REM è caratterizzato da una certa attività cerebrale simile alla veglia, il cuore tende a battere più forte e la respirazione si fa irregolare. Terminato il periodo REM si ritorna a seguire le fasi del sonno dallo Stadio 1 in poi...I periodi di sonno REM si ripetono in media 4 o 5 volte durante la notte, aumentando la loro lunghezza da 5/15 minuti (all'inizio del sonno) ad oltre 60 minuti (nella parte finale del sonno).
Varia di conseguenza anche il tempo che intercorre tra un sonno REM e l'atro: da 90 a 20 minuti. Con il trascorrere dei cicli di sonno, gli Stadio 3 e 4 tendono a diminuire, fino a scomparire a notte fonda. Rimangono così solo lo Stadio 2 e il sonno REM. Come si nota il 50% del periodo di sogno si concentra soprattutto nelle ultime due ore di sonno; dormendo un'ora in più del dovuto si sognerà quasi per tutto il periodo in aggiunta.
Le cinque caratteristiche dei sogni.
Anche se può sembrare strano l'attività onirica è stata paragonata ad alcune malattie psichiatriche, tipo la schizofrenia e la demenza organica. Nel sogno si possono identificare cinque aspetti caratterizzanti: allucinazione visiva e motoria, accettazione delirante di determinate esperienze come reali, distorsione spaziale e temporale, intense emozioni, amnesia della produzione onirica.
Le immagini che nascono durante i sogni non sono formate da informazioni sensoriali provenienti dall'esterno, ma da vivide allucinazioni soprattutto visive ed uditive: il soggetto vede e sente cose che non esistono. Ma non solo, questi segnali interni spesso sono organizzati in storie molto fantastiche ed incongruenti, ma il soggetto le percepisce come reali e logiche. Un sorta di delirio quindi, in cui fatti strani e bizzarri vengono ugualmente considerati veritieri anche se l'evidenza porta questi fenomeni fuori dall'ordinario. Nel sogno si avverte anche un'intensificazione delle emozioni tale da sfociare nel sentimento di angoscia, sorpresa, paura o euforia.
Questo avviene perché vengono attivati i centri emotivi che si trovano del tronco cerebrale. I ricordi dei sogni sono spesso labili perché essi vengono memorizzati temporaneamente nel sistema molto fragile della memoria a breve termine, solo svegliandosi si ha la possibilità d'imprimere i ricordi onirici dentro una memoria più stabile e duratura. [/size]
Fonte: marcostefanelli.com
Esiste una spiegazione a tutto questo, esiste qualcosa che va oltre alla normale comprensione di tutti i giorni, qualcosa che va oltre al solito materialismo: esistono i VIAGGI ASTRALI. Ma cosa e' un Viaggio Astrale per l'esattezza e cos'e' che spinge sempre più persone ad avvicinarsi a queste esperienze?
Il Viaggio Astrale o come viene spesso definito Esperienza Extracorporea o nella famosissima sigla inglese OOBE (Out of body experience - esperienze fuori dal corpo) non e' altro che la possibilità per noi stessi di uscire dal nostro corpo ed agire consapevolmente nell'altro lato della realtà la quale ai nostri sensi ed occhi fisici appare impercettibile ed invisibile, ma non e' altro, a seconda del proprio grado di evoluzione che il primo stadio dopo la morte, sovrastante il mondo come lo vediamo tutti i giorni ma regolato da leggi diverse... prima tra tutte il dominio da parte delle nostre emozioni, l'assenza di peso e la straordinaria possibilità di passare attraverso le cose....
Tutte le notti l'uomo viaggia in astrale e sarebbe una cosa normalissima se solo ne fosse cosciente quando vive l'esperienza, ma a pensarci da svegli razionalizzando le idee appare impossibile, e proprio per questo che lo scopo di imparare ad uscire volontariamente dal proprio corpo e quello di diventare coscienti di quello che facciamo e non di farlo trasformare dal nostro io in forma di sogno...
Succede spesso di avere delle esperienze, esserne coscienti, viverle, esserne certi pure al rientro nel corpo e poi durante il giorno il proprio subconscio cerca di soggiogarci facendoci credere che era solo un sogno, e' una dura lotta contro se stessi, vi sembrerà strano ma succede... All'inizio e' difficile accettarlo, e' ci vogliono molti tentativi per giungere a fare un viaggio astrale cosciente, ma poi superata la barriera tutto verrà da solo, noterete poi che con la pratica non serviranno più le tecniche per sdoppiarsi ma tutto accadrà da solo quando vi metterete a letto...
Sempre più gente si avvicina al viaggio astrale, c'e' a chi succede per caso di avere un' esperienza cosciente, (può succedere!!), spesso accade a chi ha degli incidenti gravi o è sotto anestesia da qui i famosi racconti di persone che vedono sospese a mezz’aria la scena del soccorrimento al loro incidente o la loro operazione in sala operatoria. Altri provano e riprovano ma non giungono mai a nulla evidentemente non e' il momento giusto, altri riescono con il primo tentativo ed altri gradualmente, ma l'obiettivo e' riuscire a farlo coscientemente.... Gia dalle prime volte che una persona si avvicina all'argomento del viaggio astrale noterà dei cambiamenti nel corso delle proprie notti.
IL PRIMO PASSO PER AVVICINARSI AL VIAGGIO ASTRALE E' SAPERE CHE ESISTE
Parliamo delle OBE (Out of body experience), chiamata anche "Esperienze fuori dal corpo" o "Viaggi astrali". C'è da premettere che a differenza dei sogni lucidi, i quali hanno un riconoscimento scientifico, il fenomeno delle OBE ancora non ha trovato una prova sperimentale che ne dimostri l'origine. La domanda resta dunque aperta: le OBE sono veramente la possibilità di uscire (con l'anima) dal corpo fisico, oppure dei particolari sogni lucidi? Chi ha avuto dei Viaggi astrali può confermare che queste esperienze sono abbastanza diverse dai sogni lucidi, sia in fatto di sensazioni che consapevolezza. I ricercatori invece sono propensi a credere che tutto sia dovuto alla capacità del cervello di creare immagini e realtà endogene in assenza di input sensoriali.
Cos'è il Viaggio Astrale?
Il Viaggio Astrale è la possibilità di abbandonare il proprio corpo e viaggiare con l'anima. In verità non c'è solo il corpo fisico e l'anima, ma ci sono ben 7 corpi:
1) il fisico, 2) l'eterico, 3) l'astrale, 4) il mentale, 5) lo spirituale, 6) il cosmico, 7) il nirvanico.
Il corpo eterico può viaggiare nello spazio, ma non nel tempo. Il corpo astrale può viaggiare sia attraverso lo spazio che nel tempo, ma solo in direzione del passato, non verso il futuro. Il quarto corpo, il mentale, può viaggiare sia nel passato che nel futuro. Il quinto corpo, quello spirituale, oltrepassa il regno del tempo e dell'individualità. Può viaggiare nel passato dell'intera esistenza, ma non nel futuro. Due persone che siano giunte entrambe alla realizzazione del quinto corpo possono viaggiare insieme, altrimenti è impossibile. Normalmente è impossibile avere un viaggio in comune con altri, ma dal quinto corpo in poi, lo stesso viaggio può essere vissuto da più persone contemporaneamente. Il sesto e il settimo corpo sono troppo complessi per poterne parlare. Viste le possibilità che offre il Viaggio Astrale è ovvio che questo non va intrapreso per futili motivi ma per un desiderio di crescita spirituale.
Tutti noi durante la notte, mentre dormiamo, abbandoniamo il nostro corpo fisico. Il corpo astrale infatti può lasciare il corpo fisico con grande facilità e spostarsi da un luogo all'altro. A volte queste esperienze possono essere rielaborate dalla nostra mente e ricordate sotto forma di sogni. Non tutti i sogni però possono essere originati da un'esperienza fuori dal corpo, infatti se mentre dormiamo una persona ci mette, ad esempio, uno straccio bagnato intorno alle caviglie è possibile che cominciamo a sognare di attraversare un fiume. Questo è chiaramente un sogno causato dal corpo fisico e non causato da un'esperienza fuori dal corpo.
Per riuscire a fare un Viaggio Astrale bisogna restare svegli nel corpo che si addormenta. Normalmente quando ci addormentiamo passiamo dallo stato di coscienza a quello di incoscienza, ma noi non siamo il nostro corpo, è quindi possibile restare coscienti mentre il corpo si addormenta. A questo punto si possono avvertire delle vibrazioni, è questo il momento per provare ad uscire dal corpo, lentamente. Ognuno deve trovare il suo metodo, senza farsi prendere dall'emozione altrimenti si ricade subito dentro il corpo e ci si sveglia (cioè si torna ad essere coscienti nel corpo fisico). Quando fate un Viaggio Astrale trasferite la vostra coscienza in un altro corpo.
Dal Sogno Lucido al Viaggio Astrale
Un'altra possibilità per uscire dal corpo ci viene offerta dal Sogno Lucido. Se si riesce a sperimentare lo stato di Sogno Lucido, mentre siete nel sogno, dovete desiderare che il sogno finisca ma senza svegliarvi! Attenzione, non dovete desiderare di svegliarvi ma solamente che il sogno finisca. A questo punto vi ritroverete coscienti nel corpo che dorme, non vi resta che desiderare di uscire dal corpo, alzarvi e quindi andare a farvi un giro lasciando il vostro corpo fisico. Per le prime uscite è sempre meglio comunque non allontanarsi troppo dal proprio corpo fisico.
Dormiamo, perché?
A questa domanda i ricercatori non hanno ancora dato una risposta precisa, anche se alcuni elementi ci posso far intravedere una risposta plausibile. Partiamo da una constatazione di fatto: dormire è un esigenza primaria, senza la quale un essere vivente può anche morire. Questo spinge a pensare che sia un fenomeno alquanto complesso, con un ruolo profondo, derivato sicuramente da un'esigenza primaria del cervello stesso. Il sonno è forse nato come strategia di risparmio e recupero energetico, ma anche come momento di riorganizzazione di alcuni processi psichici, come memoria ed apprendimento.
Cos'è che ci fa dormire?
Tutti gli esseri viventi possiedono dei cicli che hanno lo scopo di sincronizzare le loro funzioni biologiche con il periodo di rotazione della terra (24 ore). Anche l'uomo possiede questi orologi interni e uno di questi è il ritmo "sonno-veglia" che si regola su quello naturale terrestre del ritmo "notte-giorno". Questo ciclo circadiano (cioè che ha un ciclo di 1 giorno) modifica i livelli di vigilanza degli uomini entro l'arco di tempo di 24 ore; ma non solo, influenza anche la temperatura, le secrezioni ormonali, le variazione del volume del sangue, ecc... Tutto questo meccanismo viene regolato da un piccolo numero di cellule (poche decine di migliaia) situate nella zona dell'ipotalamo.
Il dormire comporta l'attivazione di numerosi centri cerebrali che regolano il passaggio degli impulsi nervosi, quindi si può affermare che mentre si dorme il cervello non riposa o lavora di meno, ma semplicemente lavora in maniera differente, comunque allo stesso modo attiva e complessa. Come avviene l'addormentamento?
Semplificando, attraverso due sistemi. Il nucleo soprachiasmatico (situato nell'ipotalamo), in corrispondenza di una variazione della luce percepita dagli occhi, stimola la produzione di alcuni ormoni che, insieme ad altri segnali, mettono in moto i meccanismi dell'addormentamento. Un'altra leva è il debito di sonno accumulato: più è lungo il tempo dell'ultimo sonno, più un soggetto prova sonnolenza e desiderio di dormire. Si è ipotizzato, a tal proposito, che il cervello durante la veglia accumuli delle sostanze chimiche che portino, col passare delle ore, un effetto soporifero.
I meccanismi dell'addormentamento.
Stimolato l'ipotalamo, parte un flusso di segnali verso il tronco (una parte primitiva del cervello che presiede alcune funzioni della sopravvivenza: respirazione, sesso, fame, ecc..). Dal tronco successivamente vengono inviati due segnali rivolti, uno alla zona che presiede lo stato di veglia, l'altro al talamo. Il talamo ha la funzione di modulare il passaggio di informazioni da e per la corteccia cerebrale (che è quel sottile strato esterno del cervello che presiede alle funzioni "nobili": linguaggio, logica, immaginazione, ecc...). Il talamo in fase di addormentamento riduce i segnali tra il resto del cervello (e del corpo) con la corteccia cerebrale.
Con questo accendere e spegnere alcuni interruttori, il cervello si ritrova in una nuova situazione, dove i centri della veglia sono bloccati e le comunicazioni con l'interno ed esterno dell'organismo sono attenuate. A questo punto ci si addormenta.
Questo meccanismo è abbastanza delicato e basta poco per disturbarlo portando così ad allungare i tempi di entrata nel sonno. Basti pensare come sia difficile addormentarsi quando siamo ansiosi, oppure quando abbiamo sete, fame, freddo, caldo o sentiamo dei rumori fastidiosi.
Le fasi del sonno.
Durante il sonno il cervello attraversa varie fasi che si ripetono ciclicamente. Attraverso dei macchinari: EEG (elettroencefalogramma) che rileva le onde cerebrali, EOG (elettroculogramma) che analizza i movimenti oculari, EMG (elettromiogramma) che misura la tensione muscolare, si possono identificare le varie fasi che attraversa il sognatore durante il sonno. Vediamo in dettaglio queste cinque fasi:
- Stadio W: Il soggetto è disteso nel letto, rilassato ma ancora vigile e si sta preparando ad addormentarsi. L'EEG registra in questo periodo onde Alfa mentre l'EOG mostra qualche isolato movimento oculare, l'EMG indica invece un moderato grado di tensione. Generalmente in questa fase di veglia si hanno vivaci fantasticherie.
- Stadio 1:
E' uno stato molto leggero di sonno, caratterizzato da una variazione dell'EEG in cui le onde da Alfa vengono gradualmente sostituite da quelle a frequenza più bassa. L'EOG in questo caso rileva lenti movimenti oculari e l'EMG si comporta come nello Stadio W. Essere svegliati in questa fase porta a ricordare delle immagini "ipnagogiche" anche molto vivide e bizzarre. Lo Stadio 1 dura pochi minuti e quando si ha un altro cambiamento dell'EEG si entra nell'altro Stadio...
- Stadio 2:
L'EEG inizia a rilevare onde lente, di ampiezza relativamente alta (complessi K) e onde di 12-14 Hz (fusi del sonno). L'EOG indica in genere piccoli e scarsi movimenti oculari e l'EMG rileva un tono muscolare più attenuato. In questa fase si hanno dei sogni meno bizzarri del primo Stadio ma anche molto lunghi.
- Stadio 3:
Quando almeno il 20% dell'EEG è occupato dalle onde Delta (onde di grande ampiezza di 1-2 Hz) si entra nel terzo Stadio.
- Stadio 4:
Se più del 50% dell'EEG è occupato dale onde Delta si ha il quarto Stadio, il più profondo. Durante gli Stadi 3 e 4 l'EOG non mostra movimenti oculari, mentre l'EMG rileva tono muscolare basso anche se può tendere ad aumentare notevolmente. Generalmente il ricordo dei sogni, in caso di risveglio dopo questo stadio, è scarso e frammentato.
- Sonno REM:
Dopo circa un'ora e mezza, la progressione degli stadi del sonno si rovescia e si ritorna, passando dallo Stadio 4-3 e 2, allo Stadio 1. Da qui l'EEG rileva un'altra attività, il sonno REM (Rapid Eye Movements), dominato da movimenti oculari sempre via via più veloci e da un tono muscolare praticamente assente. La fase REM viene chiamata anche del "sonno attivo", in contrasto con il "sonno tranquillo" delle fasi NREM (= Stadio dal 1 al 4). Svegliando un sognatore nella fase REM si rilevano sogni vivaci e particolareggiati. Il sonno REM è caratterizzato da una certa attività cerebrale simile alla veglia, il cuore tende a battere più forte e la respirazione si fa irregolare. Terminato il periodo REM si ritorna a seguire le fasi del sonno dallo Stadio 1 in poi...I periodi di sonno REM si ripetono in media 4 o 5 volte durante la notte, aumentando la loro lunghezza da 5/15 minuti (all'inizio del sonno) ad oltre 60 minuti (nella parte finale del sonno).
Varia di conseguenza anche il tempo che intercorre tra un sonno REM e l'atro: da 90 a 20 minuti. Con il trascorrere dei cicli di sonno, gli Stadio 3 e 4 tendono a diminuire, fino a scomparire a notte fonda. Rimangono così solo lo Stadio 2 e il sonno REM. Come si nota il 50% del periodo di sogno si concentra soprattutto nelle ultime due ore di sonno; dormendo un'ora in più del dovuto si sognerà quasi per tutto il periodo in aggiunta.
Le cinque caratteristiche dei sogni.
Anche se può sembrare strano l'attività onirica è stata paragonata ad alcune malattie psichiatriche, tipo la schizofrenia e la demenza organica. Nel sogno si possono identificare cinque aspetti caratterizzanti: allucinazione visiva e motoria, accettazione delirante di determinate esperienze come reali, distorsione spaziale e temporale, intense emozioni, amnesia della produzione onirica.
Le immagini che nascono durante i sogni non sono formate da informazioni sensoriali provenienti dall'esterno, ma da vivide allucinazioni soprattutto visive ed uditive: il soggetto vede e sente cose che non esistono. Ma non solo, questi segnali interni spesso sono organizzati in storie molto fantastiche ed incongruenti, ma il soggetto le percepisce come reali e logiche. Un sorta di delirio quindi, in cui fatti strani e bizzarri vengono ugualmente considerati veritieri anche se l'evidenza porta questi fenomeni fuori dall'ordinario. Nel sogno si avverte anche un'intensificazione delle emozioni tale da sfociare nel sentimento di angoscia, sorpresa, paura o euforia.
Questo avviene perché vengono attivati i centri emotivi che si trovano del tronco cerebrale. I ricordi dei sogni sono spesso labili perché essi vengono memorizzati temporaneamente nel sistema molto fragile della memoria a breve termine, solo svegliandosi si ha la possibilità d'imprimere i ricordi onirici dentro una memoria più stabile e duratura. [/size]
Fonte: marcostefanelli.com
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.283.9
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