Il timo (Thymus vulgaris),
conosciuto anche come erbuccia o sermollo, è un arbusto di dimensioni
ridotte e dalle foglie di colore verde-grigio e piuttosto piccole, dal profumo intenso ed immediatamente avvertibile, in particolar modo sfregandole tra le dita. .
La fioritura del timo
avviene tra la primavera e l'estate, con la comparsa di fiori di colore
rosato. L'impiego del timo è particolarmente indicato per il
trattamento delle affezioni che interessano le vie respiratorie. Esistono centinaia di varietà di timo, alcune delle quali sono caratterizzate da un piacevole aroma di limone.
Le proprietà del timo
Il timo può vantare un inaspettato contenuto vitaminico, sia in riferimento alla vitamina C che alle vitamine del gruppo B. Contiene inoltre timolo, linaiolo e sali minerali. Si tratta di una pianta officinale ed aromatica, che presenta al proprio interno un olio essenziale e sostanze benefiche grazie alle quali al timo vengono attribuite proprietà balsamiche, anticatarrali ed antisettiche.
Tra i sali minerali contenuti nel timo troviamo manganese, ferro,
potassio, calcio e magnesio. Il suo contenuto di vitamina C permette di
contribuire la resistenza dell'organismo alle infezioni ed all'azione
dei radicali liberi.
Il timo è inoltre considerato un tonico ed uno stimolante dell'apparato digerente, dunque utile a favorire una buona digestione. E' inoltre ritenuto da parte della medicina alternativa come un vero e proprio antibiotico naturale. Esso è altresì considerato come un diuretico e risulta quindi utile in caso di ritenzione idrica ed al fine di favorire il buon funzionamento del sistema linfatico.
L'impiego del timo nella propria
alimentazione e sotto forma di bevanda ottenuta per infuso può
contribuire alla regolarizzazione del flusso mestruale. Uno studio condotto
da parte della Leeds Metropolitan University ha indicato il timo come
un possibile rimedio benefico nel trattamento dell'acne. Al timo vengono infine attribuite significative proprietà antiossidanti nella protezione delle membrane cellulari.
Gli utilizzi del timo
Dal punto di vista della cura naturale della salute, il timo viene utilizzato soprattutto sotto forma di sciroppo
e di infuso, da impiegare in caso di malattie delle vie respiratorie,
di tosse e di raffreddore. L'olio essenziale di timo può essere
impiegato in caso di naso chiuso per effettuare dei suffumigi con acqua bollente, al fine di contribuire a decongestionare e liberare le vie respiratorie.
L'infuso di timo viene particolarmente indicato per risolvere problemi di gonfiori intestinali
e di aerofagia dovuta a cattiva digestione. L'infuso di timo trova
inoltre impiego nella preparazione di un collutorio naturale adatto
all'esecuzione di risciacqui e gargarismi, da effettuare in caso di
alito cattivo o di mal di gola. Il timo è un disinfettante ed antibatterico naturale
che contribuisce a contrastare i germi che possono provocare tali disturbi. Altri utilizzi dell'infuso di timo ne prevedono l'impiego nei
pediluvi, al fine di alleviare la sensazione di stanchezza e di
affaticamento che potrebbe presentarsi a fine giornata a livello degli
arti inferiori. L'infuso di timo freddo rappresenta inoltre un ottimo
rimedio da utilizzare come ultimo risciacquo in caso di capelli deboli, per rinforzarli.
L'impiego del timo in cucina, come
spezia da utilizzare per il condimento delle pietanze e per la
preparazione di zuppe e di minestre, permette di proteggere il proprio
organismo in maniera naturale dalle malattie da raffreddamento tipiche dell'inverno e può contribuire a stimolare il buon funzionamento del nostro sistema immunitario. Per la preparazione di infusi o di decotti a base di timo si impiegano solitamente 5 grammi dello stesso per ogni 100 grammi d'acqua.
In cucina l'aggiunta di timo durante la cottura o come condimento per i legumi può contribuire a facilitare la digestione
degli stessi ed a permettere che non compaiano problemi di gonfiore
intestinale. Un vasetto di timo collocato sul davanzale, sul balcone o
in cucina permette di allontanare naturalmente gli insetti.
Come coltivare il timo
Il timo, che appartiene alla famiglia
delle labiate - la stessa della maggiorana - è un arbusto resistente che
può essere coltivato come pianta aromatica poliennale. La sua
coltivazione può avvenire a partire dai semi o mediante talea. La semina del timo può avvenire in semenzaio dall'inizio della primavera fino al mese di giugno.
Il trapianto del timo dal semenzaio
al vaso potrà avvenire a circa due mesi di distanza dalla semina.
Durante l'estate la piantina di timo potrebbe richiedere annaffiature
piuttosto abbondanti. Subito dopo la semina, ricoprite i semi con un
leggero strato di terriccio e procedete alla prima annaffiatura. Si consiglia di effettuare la talea
in tarda primavera o nel mese di agosto, a partire da piante resistenti
e di età compresa tra i due ed i quattro anni, prelevando porzioni di
7-10 centimetri.
La raccolta del timo
avviene dalla primavera alla fine dell'estate, indicativamente da
maggio ad agosto. Della pianta si utilizza in modo particolare la parte
aerea, con riferimento dunque sia ai fiori che alle foglie. Il timo
fresco può essere conservato in frigorifero in un contenitore forato per
circa cinque o sei giorni. L'essiccazione del timo deve essere
effettuata all'ombra. Il timo essiccato deve in
un luogo fresco, asciutto ed al riparo dalla luce in barattoli a
chiusura ermetica, preferibilmente in vetro. Le sue caratteristiche
rimarranno intatte per un periodo compreso tra quattro e sei mesi.
Marta Albè
fonte foto: bbc.co.uk
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