Incapace di far cambiare la posizione della Russia sul
problema ucraino, l’Occidente sta tornando ai metodi della Guerra Fredda
e non si stanca di ripetere che il sistema di difesa missilistica non
e’ diretto contro la Russia. Tuttavia, il problema dello scudo si
ripropone tutte le volte che tra Mosca e Occidente sorgono delle
divergenze, mentre gli elementi di questo sistema vengono dislocati
sempre piu’ vicino alle frontiere della Russia. Questa volta il pretesto
e’ la crisi in Ucraina. Dice il direttore del Centro di ricerche sulla
congiuntura strategica Ivan Konovalov.
Il problema dello scudo antimissile e’ di vecchia data, ma ancora oggi gli USA, la NATO e la Russia non riescono a trovare dei punti di convergenza. La Russia vuole che venga garantito, con garanzie giuridicamente vincolanti, che il sistema non e’ diretto contro il suo potenziale strategico. L’Occidente non vuole dare queste garanzie. In questi giorni poi la situazione si e’ aggravata in seguito agli avvenimenti in Ucraina.
Quando il progetto dello scudo europeo e’
stato lanciato, la spiegazione ufficiale era la necessita’ di difendersi
dai missili iraniani. Oggi nei rapporti con l’Iran sono stati raggiunti
importanti progressi, ma lo scudo antimissile continua ad essere
ampliato.
Va detto che il segmento polacco della difesa
antimissile ha la funzione di intercettare i missili a medio e corto
raggio che la Russia non ha. Il programma nucleare dell’Iran non ha
nulla a che vedere con lo scudo americano in Europa. Allora, a cosa
serve questo sistema? Ecco l’opinione di Piotr Zolotariov, vice
direttore dell’Istituto di studi sugli USA e Canada dell’Accademia delle
scienze della Russia.
A mio giudizio questo sistema deve essere visto in un contesto che non si limita al problema dei missili strategici e, piu’ in generale, missili nucleari. Non a caso gli americani stanno portando avanti il loro progetto di Prompt Global Strike, cioe’ del colpo globale, che prevede l’uso di missili strategici con testate convenzionali e di altre armi di precisione – cosiddette armi della sesta generazione. In sostanza, il sistema di difesa antimissile garantisce alla rispettiva parte dei vantaggi. Lo scudo europeo e’ inteso innanzitutto come un sistema di comando che permette di dispiegare e controllare le armi di cui sopra.
Commentando
le dichiarazioni dei rappresentanti occidentali sull’eventuale
allargamento delle sanzioni alla Russia, che adesso includono anche il
dispiegamento di elemendi dello scudo antimissile in Polonia, il
ministero degli Esteri della Russia ha rilevato che i tentativi di usare
nei confronti di Mosca il linguaggio del piu’ forte e di minacciare i
cittadini della Russia non conducono da nessuna parte, e ha avvertito
che le sanzioni, che non sono la scelta della Russia, non resteranno
senza adeguata risposta.
In particolare, il ministero
dela Difesa della Federazione Russa sta installando lungo il perimetro
del paese dei radar di nuova generazione che sono in grado di garantire
la sicurezza anche nel contesto delle future minacce aeree e spaziali.
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