martedì 27 settembre 2016

C’è vita dopo la morte: lo dice anche la scienza

Confermata la vita dopo la morte: scienziati hanno scoperto che la coscienza continua anche quando siamo morti
Per dirla alla David Icke, da sempre sostenitore di questa tesi, “Tutto è una illusione, il cervello può essere facilmente ingannato nel credere che ciò che è falso è vero.” Da un articolo sulla rivista inglese, mainstream, “Express”, che traduco nel seguito, apprendiamo che [anche]gli scienziati mainstream, dicono che c’è vita dopo la morte.
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“In uno studio di più di 2000 persone, degli scienziati britannici hanno confermato che i pensieri VERAMENTE continuano dopo che il cuore si ferma.

Questa ricerca shock ha anche svelato la prova più convincente di una esperienza fuori dal corpo di un paziente dichiarato morto.

Si credeva che il cervello fermasse la sua attività 30 secondi dopo che il cuore smette di pompare sangue nel corpo [ma qui un medico antroposofico racconta altro… http://www.thelivingspirits.net/medici-controcorrente/dal-cuore-viene-la-saldezza-interiore-una-visione-antroposofica.html, ndt] e con questo cessasse la consapevolezza.

Invece, lo studio condotto dalla Università di Southampton mostra persone che hanno ancora consapevolezza fino a 3 minuti dopo che è stata pronunciata la loro morte. Dunque il cimitero, potrebbe non essere la vostra ultima fermata...


Una figura di primo piano nella ricerca, il Dr Sam Parnia ha detto:
"Contrariamente alla percezione, la morte non è un momento specifico ma un processo potenzialmente reversibile che avviene dopo che una seria malattia o incidente, fanno si che il cuore, i polmoni e il cervello cessino di funzionare.Se si facessero dei tentativi per invertire questo processo, questo si chiamerebbe “arresto cardiaco”, ma se questi tentativi non hanno successo, si chiama “morte
illusion icke

Dei 2060 pazienti da Austria, USA e UK intervistati per lo studio e che sono sopravvissuti ad un arresto cardiaco, circa il 40% ha detto di ricordare una certa forma di consapevolezza dopo essere stato dichiarato clinicamente morto.

Dr Parnia prosegue:
"Questo indica che più persone possono avere una attività mentale inizialmente ma perdono poi la memoria dopo che si riprendono, sia a causa degli effetti delle lesioni cerebrali o per i farmaci sedativi sulla memoria “
Molti pazienti hanno riportato esperienze fuori dal corpo. Tra coloro che hanno detto di vissuto una certa consapevolezza, solo il 2% ha detto che l’esperienza per loro è stata coerente con i sentimenti di una esperienza fuori dal corpo, in cui ci si sente completamente consapevoli e si può sentire e vedere ciò che accade intorno dopo la propria morte.
 
Circa la metà degli intervistati ha detto che l’esperienza non è stata di consapevolezza ma piuttosto di paura.

Tuttavia la scoperta più significativa dello studio, è quella di un 57enne. che è forse la prima esperienza fuori dal corpo confermata in un paziente.

L’uomo è stato in grado di ricordare con molta accuratezza ciò che accadeva intorno a lui dopo che fu dichiarato morto temporaneamente.

Il Dr Parnia continua:
"Questo è significativo, dato che si è spesso ipotizzato che le esperienze in relazione alla morte siano simili ad allucinazioni o illusioni che avvengono sia prima che il cuore si è fermato o dopo che il cuore è stato fatto ripartire con successo, ma non una esperienza che corrisponda ai “veri” eventi in presenza di un cuore che non batte. In questo caso, coscienza e consapevolezza sembra che siano accadute durante un periodo di tre minuti in cui non c’era battito cardiaco.
Questo è un paradosso, dato che il cervello tipicamente cessa di funzionare 20-30 secondi dopo che il cuore si è fermato e non si riprende fino a che il cuore non viene fatto ripartire.
Inoltre i ricordi dettagliati di consapevolezza visiva in questo caso sono stati coerenti con gli eventi verificati



Traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
http://www.thelivingspirits.net/sulla-morte-e-le-altre-vite/ce-vita-dopo-la-morte-lo-dice-anche-la-scienza.html

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