giovedì 29 settembre 2016

Francia: divieto totale della plastica da tavola


La Francia è di fatto il primo paese al mondo a mettere al bando piatti, tazze e utensili in plastica. Benché il divieto sia atteso da tempo, è importante sottolineare che non entrerà in vigore immediatamente, infatti i produttori avranno tempo fino al 2020 per adeguarsi.

I prodotti che sostituiranno quelli in plastica dovranno essere formulati usando materiali compostabili di origine biologica. Questi cambiamenti avranno un impatto notevole quando saranno effettivi in tutta la Francia, dove secondo alcune stime il numero di bicchieri di plastica gettati nella spazzatura lo scorso anno ammontava a 4,73 miliardi. Solamente l'un percento di questi viene riciclato.     

La Francia ha recentemente messo in atto una serie di interventi in direzione della ecocompatibilità nell'ambito della legge sulla transizione energetica per la crescita verde. La Francia aspira  a divenire leader mondiale nella riduzione delle emissioni di gas serra e nel sostegno all'ambiente. Lo scopo è abbracciare un'economia circolare di smaltimento dei rifiuti che spazia dalla progettazione dei prodotti al loro riciclo.

Le borse di plastica sono già vietate in Francia


A luglio, le borse di plastica erano già completamente vietate alle casse dei supermercati, ed il divieto sarà esteso anche ai reparti di produzione a partire dal 1° gennaio 2017. Sono circa 17 miliardi le borse di plastica usate ogni anno nei supermercati francesi. Inoltre, la Francia ha approvato all'inizio di quest'anno una legge che richiede ai supermercati di donare il cibo invenduto a enti di beneficienza.   

I gruppi ambientalisti sono soddisfatti della direzione presa verso il divieto di piatti e posate di plastica. Secondo gli esperti, gli oceani di tutto il mondo conterranno più plastica che pesce entro l'anno 2050, e saranno necessarie azioni diffuse coraggiose come questa per cercare di salvare la situazione e contribuire alla pulizia delle acque.

La plastica non è biodegradabile e si frantuma in piccole particelle che sono molto pericolose per la fauna selvatica. Le specie marine in particolare fanno fatica a distinguere queste particelle dal cibo. Infatti, si stima che oltre un milione di uccelli marini e 100.000 mammiferi marini muoiano ogni anno a causa della plastica presente negli oceani. Inoltre, la produzione degli utensili e delle borse di plastica richiede l'utilizzo di milioni di barili di petrolio ogni anno.   

A rischio non sono solo la fauna selvatica e l'ambiente; alcuni tipi di plastica comportano una serie di pericoli per la salute degli esseri umani. Un materiale plastico composito, il bisfenolo A (BPA), è un noto distruttore del sistema endocrino, ed è stato associato a tumore alla mammella, infertilità, malattie cardiache, danni al sistema nervoso e obesità.

L'industria della plastica tenta di bloccare il divieto


Come prevedibile, il settore degli imballaggi di plastica sta tentando in ogni modo di evitare che il divieto diventi effettivo. L'associazione europea dei produttori di imballaggi Pack2Go Europe annuncia che si batterà contro questa legge, che, sostengono, violerebbe il loro diritto di fabbricare gli imballaggi come ritengono più opportuno e spingerebbe le persone produrre più rifiuti.   

Il Washington Post specifica che i sostenitori del divieto avrebbero voluto che entrasse in vigore prima, ma il ministro francese dell'ambiente Segolène Royal aveva inizialmente considerato il provvedimento come "anti-sociale", in quanto le famiglie con reddito più basso tendono ad usare piatti e posate di plastica. Questo ha portato al rinvio della messa al bando al 2020.   

Se altri paesi seguissero l'esempio della Francia, sarebbero di grande aiuto per migliorare i gravi problemi che stanno devastando il nostro ambiente. Secondo Eco Watch, 10 tonnellate di frammenti di plastica finiscono ogni singolo giorno nell'Oceano solamente a Los Angeles, tra cui sacchetti della spesa, bottigliette e cannucce.

Oltre la metà della plastica utilizzata dall'uomo è usata una sola volta e poi gettata via, con una quantità di plastica buttata ogni anno sufficiente a circondare il nostro pianeta per quattro volte. La situazione è già fuori controllo, e saranno necessari cambiamenti significativi come quello attuato in Francia per invertire la rotta.


Isabelle Z.


Traduzione a cura di: Emanuela Lorenzi 

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