lunedì 26 settembre 2016

Il 'Libro delle Facce' della Vanità

 
La vanità, il mio peccato preferito” - l’Avvocato del Diavolo
Il ‘Libro delle Facce’ è il più diffuso e noto (a)social network della rete. Questa ingegnosa piattaforma, che promette un apparente senso di condivisione e socialità, trae il suo principale nutrimento dal narcisismo e dall’esibizionismo dell’essere umano.
 
Propone interazioni obbligate, utilizzando spazi e formule costrittive, buone per ogni occasione e per nessuna. Che tipo di comunicazione diffonde? Una comunicazione sincopata, riduttiva, smozzicata e quindi ambigua ed incompleta. Si parla inoltre di una manipolazione e controllo delle emozioni tramite face book, quello che fanno le grandi reti mediatiche, cinema e TV da decenni.
 
Il sistema di aggregazione delle interazioni è ciò che di meglio possa chiedere una spia: il profilo di un utente è connesso in svariati modi a tutte le persone ed istituzioni che possano avere con lui una qual forma di interesse o relazione. Dai profili, anche dai più prudenti e minimali, è possibile quindi tracciare l’ombra sociale di un individuo o istituzione in modo immediato ed automatico. Siamo inoltre convinti che le informazioni inserite in face book siano potenzialmente molto più intrusive di quel che si pensa comunemente.
 
IL sedicente creatore di questa meraviglia (a)social si chiama Mark Elliot Zuckerberg, un elemento singolare dal passato non limpidissimo (pare pubblicasse dati personali degli studenti di Harvard senza permesso), dall'incarnato insolitamente diafano, un evidente ‘uomo di facciata’ (o di faccia?) che, con la sua compagna - rigorosamente di etnia diversa (come da copione) - si dispone a diffondere una grandiosa iniziativa di beneficenza.


Quando i magnati della new economy si adoperano per beneficienza, occorre essere molto guardinghi e cauti. Ricordiamoci delle inquietanti campagne pro-vaccinali di Bill Gates e Melinda, per esempio, solo per rabbrividire un poco. Si tratta di vaccinazioni, manipolazioni genetiche, agricoltura rigorosamente OGM, ed altre nequizie varie.  
 
L’iniziativa del buon Zuckerberg e della moglie Chan riguarda la sconfitta delle malattie: 13 miliardi di dollari donati per creare un Biohub, un centro multidisciplinare di indagine genetica. Bello, no? No. Intanto non si tratta di beneficenza ma di un investimento in una società di lucro, che produrrà cioè utili. Poi si notino gli obiettivi della sfuggente società:
Da ‘La Repubblica’: ‘Tra i primi obiettivi del Biohub, la creazione di un atlante delle cellule umane, basato sul sequenziamento genetico per esaminare in dettaglio le proprietà di ogni singola cellula, in modo da sviluppare nuovi metodi per individuare, contrastare e prevenire minacce come le malattie infettive.’
Da ‘Dday’: 'Tra questi ultimi, Mark e Priscilla ne hanno già annunciati due: Cell Atlas e Disease Project, tecnologie rivoluzionarie che prevedono, fra le altre cose, un chip in grado di mappare in tutte le cellule del corpo, monitorando continuamente le interazioni onde diagnosticare con tempestività il soggiungere di qualunque patologia. Qualcosa di simile, quanto meno a livello di finalità, ai progetti in fase di studio a casa Microsoft.'
La società sarà presieduta da Cornelia Bargmann, ricercatrice presso la Rockfeller University. Questa nuova società indagherà il dna anche con mezzi tecnologici per un monitoraggio interno, con un microchip da inserire in soggetti potenzialmente a rischio. Il microchip! Ci risiamo. 
 
L’obiettivo dei satanisti riuniti è quello di creare una nuova razza umana. Ci hanno provato con Hitler ed ora ci riprovano con il transumanesimo. Una razza docile, microchippata, ossia controllata a distanza, monitorata, senza segreti ... un pò come tutti gli utenti di facebook, no? 
 
Buon (a)social a tutti!
 

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