La popolarità della coalizione di
governo in Germania ha raggiunto un record negativo.
L’opposizione, al
contrario, in generale rafforza le sue posizioni. Ed è impossibile
immaginare cosa dovrebbe accadere per cambiare questa tendenza. Questa
situazione ricorda in qualche modo una nave che sta affondando
lentamente, finita prima su una scogliera chiamata “rifugiati”, ma che
finora è rimasta a galla. Fino a un certo punto, questa situazione è
ammissibile, ma una volta in tale situazione la nave si capovolgerà. Lo
stesso, molto probabilmente, accadrà con la coalizione di governo in
Germania. Se si tenessero oggi le elezioni, non otterrebbe la
maggioranza parlamentare.
Quando non c’è margine di forza, e non
c’è consenso nemmeno tra i partiti “gemelli” della CDU della Cancelliere
Angela Merkel e CSU del Ministero degli Interni Horst Seehofer,
entrambi partiti “Cristiani”, per non parlare dei sospetti
Socialdemocratici (SPD), allora la ragione del crollo del Gabinetto può
essere trovata molto rapidamente.
Ciò non è ancora avvenuto, anche se il
recente conflitto sui “rifugiati” tra una Merkel politicamente
indebolita e Seehofer, ha mandato il gabinetto dei ministri sull’orlo
del collasso.
Secondo i sondaggi dell’opinione
pubblica, i partiti di governo CDU, CSU ed SPD hanno già perso un
elettore su sei. Pertanto, secondo un’indagine condotta dall’Istituto
Insa, svoltasi dal 16 al 20 agosto, l’unione CDU/CSU, quasi in disarmo, è
sostenuta dal 28% degli intervistati. L’SPD gode del sostegno del
16,5%. Rispetto alla settimana precedente, hanno perso l’uno per cento
dei sostenitori.
Perciò, i partiti di coalizione di
governo sono al 44,5%, che è molto meno della maggioranza parlamentare.
Come testimonia il capo dell’Insa Hermann Binkert, le percentuali di
CDU/CSU e SPD non sono mai state così basse.
Più avanti nella lista delle preferenze
degli elettori seguono “Alternativa per la Germania” (AfD) – 16%,
“Alleanza 90/I Verdi” – 13,5%, Die Linke – 12%, Partito Liberale
Democratico – 10%. Queste cifre indicano che se la coalizione
“Giamaica”, insostenibile già all’epoca a causa della posizione di
principio dei liberali, si ripresentasse oggi, solo il 51,5% degli
elettori voterebbe CDU/CSU, Partito Liberale Democratico e “Verdi”. E
domani?
Domani, anche questa opzione potrebbe
non essere possibile, e la Germania, dopo le prossime elezioni
anticipate, potrebbe in pratica rimanere senza un governo. Per crearlo,
il governo dovrà invitare la sinistra, che paralizza tutte le sue
attività. Tutto ciò contribuirà solo ad un’ulteriore crescita di
popolarità della nazional-conservatrice AfD, che cercheranno di impedire
che arrivi al potere, perché nessuno è più spaventoso per
l’establishment di questo partito.
Per la politica nazionale, questa
situazione è irta di ogni sorta di sorprese. Le ragioni che hanno minato
la popolarità dei partiti al potere rimangono, e le principali sono gli
pseudo-rifugiati tedeschi.
Il fatto che la migrazione illegale diventi
sempre più legale, non cambia le cose. Per i tedeschi, è importante, in
definitiva, non come queste persone entrino nel paese, ma che sempre più
impediscano loro di vivere, e che i migranti, alcuni dei quali hanno
già ottenuto il diritto legale di portare i loro numerosi parenti in
Germania, sono diventando troppi. Tutto ciò rovina la reputazione della
“cancelliera dei rifugiati” Merkel.
Tra i membri della coalizione di governo
ci sono relazioni piuttosto tese. Sono uniti solo dall’ordine
internazionale di essere al potere, e dal timore di perderlo, bruciato
alle elezioni anticipate. In precedenza, a molti osservatori sembrava
che le contraddizioni tra CDU/CSU da un lato, ed SPD dall’altro, fossero
le più importanti. Tuttavia, il primo serio conflitto è scoppiato
all’interno del blocco dei partiti “Cristiani”.
E se Grecia e Spagna non avessero
accettato i migranti illegali, è improbabile che Merkel e Seehofer
avrebbero potuto negoziare. Qualsiasi nuova crisi migratoria, come la
rottura dell’accordo con la Turchia sul ritorno dei “rifugiati”, con la
loro successiva importazione legale in Europa occidentale per via aerea,
che ha ridotto il flusso migratorio dall’est, potrebbe nuovamente
esacerbare queste relazioni.
Ma è ancor più probabile che la crisi
inizi dopo le elezioni regionali bavaresi in autunno, perché gli
elettori locali non si accontentano del compromesso tra Monaco e Berlino
nel campo dei migranti. Dopo le serie pressioni di AfD sulla CSU in
Baviera, questo conflitto potrebbe scoppiare di nuovo.
Se il paese dovrà sopravvivere a
problemi economici e sociali, tra cui, tra gli altri, la guerra
commerciale con gli Stati Uniti, allora i Socialdemocratici potrebbero
far partire il divorzio.
Altrimenti rimarrebbero comunque gli elettori
fedeli, a favore dei quali verranno ridistribuiti i mezzi dei cittadini
più ricchi, che semplicemente non saranno compresi. Qualunque variante
del collasso della coalizione di governo farà precipitare la Germania in
una prolungata crisi politica, dopo la quale il paese si troverà una
figura politica senza precedenti.
Questa crisi avrà le conseguenze europee
più gravi, poiché in tale stato, senza un governo a tutti gli effetti,
la Germania non sarà in grado di adempiere pienamente al ruolo di
locomotiva europea. La Germania non sarà inoltre in grado di sostenere
attivamente i piani di Parigi e Bruxelles per creare un super-Stato
europeo sulla base dell’UE, riguardo al quale Berlino è ancora cauta.
È chiaro che la Germania sarà in gran
parte persa per la politica mondiale. L’autorità della singola Merkel
per la sua piena partecipazione agli affari del mondo non è sufficiente.
Tutti sono ben consapevoli che questo politico fuori controllo dovrà
presto andarsene comunque, e il suo successore non continuerà
necessariamente la stessa politica, specialmente vedendo come il suo
predecessore si è bruciato a causa di essa.
Pertanto, è necessario monitorare da
vicino ciò che sta accadendo in Germania, che non ha acquisito una reale
stabilità dopo le ultime elezioni. Su un’arena politica così sfuggente
tutto è possibile, e in qualsiasi momento.
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Articolo di Sergej Latyšev pubblicato su Katehon il 24 agosto 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
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