venerdì 24 agosto 2018

Principio e anello di congiunzione organico


Con questo Bollettino inizia una disamina frattale espansa molto (molto) particolare. Si potrebbe dire, una “evoluzione”, uno “step di crescita”, un passo in… “avanti”, etc. 
O, forse, più semplicemente, il raggiungimento/congiungimento di una consapevolezza altra (né migliore, né peggiore, tuttavia diversa da "prima", perlomeno in qualcosa che occorre proprio mettere a fuoco, poiché causale, centrale e portante). 
L’intuizione non viene da sola; quando non è un fulmine a ciel sereno, è il risultato di un certo “cammino (inclinazione)”.
La prosecuzione lungo la “via”. 
L’oltrepassare una “curva”, con la relativa espansione della prospettiva (ciò che “non risultava”, prima). 
Quindi, la “crescita” non è un fenomeno unico, ma (ma) di più, è un iter che sfocia nella conferma di quello che si “fa (pensi e fai, in coerenza)”.
Qualcosa che può essere scambiat3 anche per altro, quando la crescita è all’interno del paradigma AntiSistemico, e la consapevolezza è pressoché azzerata (alias, è anch’essa AntiSistemica e “tu” sei, quindi, solo l’ennesima sottodominante). 
Come puoi essere cert3 di non essere sempre nel solco dell’aratro “qua, così”? 
Quando il feedback ambientale non ti riflette quasi (ricorda che le percentuali che fissano il paradigma “qua, così”, riflettono la grande concentrazione di massa sotto dominante. Cioè: almeno nel rapporto 80/20, meglio se 90/10, quasi perfetto se al 95 percento, assoluto quando al 99 per cento… dato che esisti). 
Di conseguenza, un riflesso quasi nullo - relativo a questo Spazio (Potenziale) Solido - significa che:
l’intuizione “contro corrente”, supportata nel “cammino lungo la via” – che è sempre on line/on air – è una ragione logica di crescita.
“Ora”, sopravvivere per tutti questi anni nel “qua, così”, con un simile grado di “diluizione omeopatica”, significa, in ogni “caso”, avere maturato qualche capacità sufficientemente potente, tale da rimanere “qua”, seppure “così” (nella misura in cui la caratteristica “così”, risulta come in un certo senso… annacquata singolarmente). 
Quest3, per altri versi, è la grande concentrazione di massa giurisdizionale – nella “declinazione” – altr3: 
qua, altresì (anche)”. 
Quale è questa “ispirazione di spinta e conferma”
Occorre, innanzitutto, una introduzione, un excursus preparatorio e una discussione che porti alla conclusione.
Per iniziare... il discorso, va introdotto in questa maniera:
tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”. 

Assumi questo proverbio ed innalzalo di ottava, in maniera tale che inizi ad assumere (caricare) “sostanza più a monte”, relativamente al significato in ottica di “accorgerti della dominante per ‘fare’, di conseguenza”.
Quindi, il “dire” diventa l’intenzione (interesse) sotto dominante, il “fare” diventa la manifestazione del suo progetto (la sua estensione, espansione, giurisdizione) ed“il mare”?
Come puoi, forse, notare… ad una ottava (del significato) più “canonic3 (tradizionale)”, la sotto dominante era proprio “il mare” (ed è, ancora, così a quel livello dell’analogia frattale espansa):
cioè, la compresenza che si preoccupa di interferire tra “il dire ed il fare”.
Ossia, quella sorta di resistenza ambientale che si oppone al tuo ricordare, accorgerti, riproporti in altra “chiave”
Mentre, ad un livello "oltre" del significato, puoi renderti conto che è “altr3” ad essere “il mare.
Ossia? 
La componente infrastrutturale, caratteristica, frattale espansa… nella fattispecie il sistema operativo frattale espanso
Per questo motivo, la grande concentrazione di massa giurisdizionale, agisce in leva (per delegazione frattale espansa) sul “Genio” SO frattale espanso.
In delegazione”, poiché… detto agire (wireless) avviene per interposta funzione:
una interfaccia centrale e portante, in grado di trasformare l’interesse/progetto “dire” in realizzazione fisica, organica “fare ‘qua così’”.
Insomma, ciò che buona parte dell’umanità crede essere e fare… “Dio”.

L’intuizione sta tutta nel renderti conto e decodificare “formularmente”, questo continuo avvenimento (funzionare), alla luce dell’anello di congiunzione (solitamente sempre aperto) SO frattale espanso, in grado di trasmutare, e rendere sensato, il processo “alchemico della creazione/generazione”:
qualcosa che collega, ad esempio, il pensiero all’azione. 
L’inorganico (reale potenziale) all’organico (reale manifesto). 
Un ambito che ti pone al centro dell’attenzione portante “auto manifestazione ‘qua, altresì’”…
Solitamente, “qua, così”, gli anelli di congiunzione “ragione fondamentale vs realtà manifesta” sono aperti, poiché sei alla “corte” della compresenza immanifesta sotto dominante, del “è già successo” e della relativa assoluta dimenticanza… 
Attraverso la compresenza di/in questo Spazio (Potenziale) Solido, puoi agganciare la portante “dimenticata (sigillata)”.
Appunto, proprio ciò che è continuamente “denunciato (ricordato)” per mezzo dell’emissione quotidiana dei Bollettini. 

Qualcosa che “non smette mai (mai)” di risuonare per l’ambiente, che non lo riflette (ancora) a pieno (per cui te ne devi accorgere e ricordare) per via della giurisdizione planetaria sotto dominante “qua, così”.
Un confronto impari del (almeno) 95 vs 1 per cento
Nei giorni scorsi, però, hai potuto prendere atto del “Fattore 20”; qualcosa che ti lascia ampio spazio di manovra e di speranza. Ricordi? 
È tutto un fattore di grande concentrazione di massa, dal quale dipende la portata della giurisdizione (influsso, effetto, trasmissione, segnale di clock, etc.), oltre ad un “gradiente di intesa” tra le singolarità riunite nella grande concentrazione di massa. 
Qualcosa che la dominante incarna almeno al 95 per cento (desumendo dal livello di vaccinazione occorrente al fine di ottenere/realizzare l’immunità di gregge). Ok?
Le mosche bianche, “qua, così”, sono auto disconnesse, perfettamente auto isolate, auto depotenziate, auto annichilite e “depresse”… per via della protezione ambientale massiva, che funge da componente del firewall AntiSistemico. 
E questo “fa la differenza ‘tra il dire ed il fare’”.
Un altro tipo di “mare”? No. Sempre lo stesso ma (ma) preso in esame da altra prospettiva (ottava), senza consapevolezza unica ed univoca:
il risultato conseguente alla strategia assoluta sotto dominante…
L’intuizione, in questa “introduzione”, permette – allora – di accorgerti e decodificare l’anello di congiunzione tra “inorganico ed organico”:
il SO frattale espanso. 
Se ci pensi bene, la stessa situazione è immortalata nella focale “pensiero vs fare”, attraverso l’intercessione della procedura mentale. 
È la mente che fa da trait d’union. 
La mente che “non sai cosa è, come funziona e cosa significa”. 
Per questo, ogni “anello è ancora (sempre) aperto”, essendo la prova frattale espansa (memoria) che denuncia la compresenza immanifesta dominante, il “qua, così”. 
Come si aziona il “tuo” braccio
Attraverso l’opera mentale:
l’intenderlo (un comando e l'interfaccia).
Ossia, per mezzo del “pensarlo”, lasciando fare alla mente. Delegandole l’intera funzione del trasmettere l’impulso al braccio. Di più, riuscendo a demodulare l’idea “pensiero” in“idea azione”

Come puoi accorgerti, l’atto della delegazione esiste sempre (sempre) “qua, così” e significa che “non tutto è alla luce del Sole, allo scoperto”. E che... il "qua", funziona.
Non a caso, la sotto dominante è compresente e (ma) immanifestamente
Questo significa che “funziona così” ad ogni livello…
Se (se) ti convinci di ciò, di conseguenza (allora) puoi accedere allo step successivo. Altrimenti, rimani a ricircolare nel loop AntiSistemico “ad anello sempre (sempre) aperto”. Ok? 
Fine dell’introduzione.
Il virus della rabbia compare pure nel “Sushruta Samhita” una guida medica indiana databile 400 anni prima della venuta di Cristo… esso identifica correttamente molti aspetti della malattia:
il morso da parte di un animale causa all'uomo la perdita delle sue facoltà umane
Il termine deriva dal latino rabies, "follia"… Questo, a sua volta, può essere correlato a rabhas in sanscrito, "fare violenza". In greco deriva dalla parola lyssa, da lud o "violento"; questa radice viene utilizzata nel nome del genere della rabbia: Lyssavirus
La rabbia sembra abbia aver avuto origine nel Vecchio Mondo
Una volta che raggiunge il corpo cellulare arriva rapidamente al sistema nervoso centrale, replicandosi nei motoneuroni e raggiungendo infine il cervello... Dopo che il cervello è infetto, il virus viaggia verso il sistema nervoso periferico e autonomo, eventualmente migrando alle ghiandole salivari, in cui è pronto per essere trasmesso all'ospite successivo
Il virus è normalmente presente nei nervi e nella saliva di un animale rabbioso e sintomatico... La via di infezione è di solito, ma non sempre, attraverso un morso. In molti casi, l'animale infetto è eccezionalmente aggressivo e può attaccare senza che vi sia provocazione e presentando un comportamento altrimenti insolito
Questo è un esempio di un agente patogeno virale in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti
Link 
Come si comporta un “virus”, dopo avere infettato tutto?
migrando alle ghiandole salivari, in cui è pronto per essere trasmesso all'ospite successivo
il morso da parte di un animale causa all'uomo la perdita delle sue facoltà umane
questo è un esempio di un agente patogeno virale in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti
fare violenza
follia
la rabbia sembra abbia aver avuto origine nel Vecchio Mondo



Se ricordi alcune scene di Amistad, i “neri (schiavi)” più forti fisicamente letteralmente sbavavano per la ‘rabbia’ (che avevano in corpo, a fronte di una simile ingiustizia)”.
Ad un occhio “profano”, sembravano davvero “malati di rabbia (o portatori di rabbia)”. Ma (ma) chi era a spargere tale “virus (follia)”?
La rabbia sembra abbia aver avuto origine nel Vecchio Mondo 
(quanto può essere “profondo” il Vecchio Mondo? Significativamente, non lo sai. Per cui, tale profondità è un velo d’incanto che cela il “è già successo”). Il “fare violenza” dell’occidente sui “neri africani”, ha sparso il “virus”, in maniera camuffata d’apparenza; tanto da sembrare i “neri” ad essere gli ammalati rabbiosi.
Il morso da parte di un animale causa all'uomo la perdita delle sue facoltà umane 
(questa è la “scena” che va onda esternamente, anche se è “dentro” che ci cela l’organismo virale: compresente, dominante ed immanifesto).
Ti torna? Il “virus dominante” è riflesso ambientalmente, anche contro la propria intenzione
Dato che è di una memoria frattale espansa che si tratta:
qualcosa di “superiore”.
Qualcosa che, tuttavia, risponde a… chi?
Alla grande concentrazione di massa, giurisdizionalmente più significativa. Da “lì”, ignorando tale processo, hai l’impressione del loop (senza origine, senso, ragione fondamentale).
Questo è un esempio di un agente patogeno virale in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti 
(ciò che “fai”, quando sei posseduto dal virus, risponde sempre al virus stesso: e l’ambiente diventa un incanto, quando la percentuale massiva sotto a tale effetto, raggiunge l’80 per cento, il 90 e il 95 per cento, sino al 99 per cento).
Perché la rabbia è “qua, così” diffusa – praticamente – in tutto il mondo
Domanda retorica, dal momento in cui la sotto dominante è globale.
Di più, come può “il virus” riuscire ad utilizzare il corpo “ospite” e l’ambiente stesso, al fine della preservazione del proprio “futuro (sopravvivenza)”
Considerazione:
il “virus” è un riflesso sotto dominante.
Così come il virus “usa” tutt3, arrivando a modificare il comportamento “chimico” altrui e l’ambiente stesso (fenotipo esteso), allo stesso modo… la sotto dominante “comanda” planetariamente “qua, così”.
In questo “essere” ed in questa trasmissione wireless della propria intenzione… c’è la chiave per decodificare tutt3 (accorgendoti, per prima cosa, non solo della condizione sotto dominante, ma… della sotto dominante stessa).
Tra il dire ed fare, c’è di mezzo il mare”:
come avviene la “trasmissione necessità/progetto vs manifestazione organica”?
Attraverso “il mare”, ossia, il SO frattale espanso: 
il “Genio”, la App, la Funzione “qua”…
In ciò, l’inorganicità (un’altra “dimensione”) si auto trasporta nell’organicità, manifestandosi, generandosi, “creando e nascendo”, etc. 
L’anello, quindi, “è chiuso”.

Tutto è compiuto…”.
“È già successo…”.
“Fai… che te lo ricordi. Perché, non è finit3”.
Tra” il dire ed il fare… c’è di mezzo il “mare”:
che cosa significa.
Quale “condizione” indica (è)… il “mare”? 
Indica la compresenza ubiqua (espansa), in leva, non locale (per quanto riguarda la sua centralità e portanza), wireless, etc. del “terzo incomodo”. 
Il “mare” divide e suddivide le sponde e dalle sponde: 
la polaritàdire vs fare”. 
Ma (ma) se intendi porre rimedio a ciò (evitando la consueta impotenza auto procurata), hai la necessità che detto “mare” sia e corrisponda ad una singolarità (essere umano) o ad un gruppo di umani... a mo' di "causa"
Infatti, se (se) non riesci a decodificare (e riscontrare fisicamente) una simile fattezza, difficilmente puoi andare a “cambiare le cose”... per il semplice motivo che, di conseguenza, avrai a che fare con una sorta di luogo comune, un riflesso inconsistente, col sintomo, con l’effetto collaterale (fisico ma… evanescente), etc. 
Questa caratteristica è riflessa praticamente ovunque (nel) “qua, così”. 
Quando si dice e pensi che, ad esempio, la “medicina” non cura la causa ma solo l’effetto... ti viene ricordata l’esatta “inclinazione” nella quale versi – anche e soprattutto – a livello più espanso, in termini di inquadramento sociale, riconoscimento della tua sovranità, e dei valori universali che necessariamente ti contraddistinguono sempre (sempre)… anche quando il “cielo è nuvoloso ma la luce riesce comunque a giungere sino a terra”. 

Perché ti limiti, ed auto delimiti, al solo “inseguimento” del riflesso, dell’eco, del sintomo
Perché la “causa (ragione fondamentale)” ti sfugge sempre?
Perché ti sei abituat3 al fatto che “qua ‘è’ così”?
Perché… ti sei già abituat3 ad osservare il “mare”, non ritenendolo più quello che “è”:
un indizio frattale espanso (memoria), di ciò che “è già successo (e per questo continua a succedere)”:
dividi et impera


L’informazione ti trapassa senza per/con questo cambiare nulla, di/in “te” (dal momento in cui "sei già stat3 trasformat3")...
Eppure, l’informazione è denuncia, memoria, base dati, etc
Sì, ma (ma)… occorre che la decodifica avvenga da te in te e non da “te in te”, sotto ad incanto AntiSistemico (ricorda che “è già successo” l’avvento sotto dominante). 
“Ora”, essendo la ragione fondamentale “compresente immanifestamente”, tu non hai più “un nemico da combattere e/o da comprendere”, pur perfettamente essendoci ancora.
Ergo:
ti ritrovi sempre (sempre) alle prese con la sua “ombra”, con il suo effetto collaterale, la sua scia, la sua traccia frattale espansa, il suo “dire”, il suo “fare”, il suo essere “mare”, etc.
la tri-unità auto intenzionale
dire, fare, mare
La condizione sotto dominante “qua, così” è divenuta, ormai, la caratteristica:
come puoi non accorgertene, ad un livello tale da fare la differenza?
Anche questo effetto è inteso “ad immagine e somiglianza”, essendo parte del progetto sotto dominante.
Ricorda:
quando ti rendi conto di ri-ciclare sempre (sempre)
non solo sei in un loop
ma (ma) di più
sei in un incanto “di parte”
ossia
esiste l’arcano (non te lo stai inventando).



Al fine di hackerare tale “circolo vizioso”, occorre espandere la propria “presenza” ad un livello “superiore (altro)”.
Cioè, dal loop ne riesci auto ammettendo che esiste necessariamente il relativo (assoluto) fondamento:
la ragione fondamentale della "ragnatela"
il "ragno".
Una compresenza, persino logica, che anche solo ammettere ti permette di risolvere il loop
Sì, perché… triangoli da una posizione che, in un certo senso, non è prevista all’interno del loop, avendo una motivazione esterna. 
Ed è, dunque, all’esterno (espandendo ogni ambito e concetto intern3, per analogia frattale) che ritrovi la direzione (possibilità) di forzare il blocco (che sembra non esistere nemmeno). 
Solitamente, “qua, così”, eviti questo “fare”, dato che ti fermi al “credo” scientifico/religioso di parte (in causa, inconsciamente)…
Andare all’esterno, quando ti accorgi di non trovare alcuna via di uscita, sembra un non senso, un paradosso. Eppure, è solo facendo così che svelli la trappola mentale (loop).
Ad esempio, il proverbio “tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mareindica un loop:
un fermo immagine
un blocco
dato che il “mare” viene decodificato come la distesa d’acqua che separa le terre emerse, oppure, di volta in volta, metaforicamente, etc. ma (ma) mai nell’accezione dovuta “qua, così” (per via del grado di giustizia di parte onnipresente), ossia
assumendo il “mare” per la denuncia (e la comprovazione solare) della compresenza sotto dominante “a monte del loop”.
Ecco che, allora, espandendo la tua consapevolezza… “formularmente”, risolvi il livello di auto intrattenimento (loop). 


L’indagine è, dunque, molto simile al ritenere la Terra, con la vita non solo umana “sopra e sotto”, come soggetta (in preda) ad una malattia virale già totalmente avviluppante il territorio, l’ambiente, l’atmosfera, il tutto, etc
La “pandemia” è già avvenuta. 
La condizione "sotto" (alla) dominante è realtà. 
Il “qua, così” è il frutto (la conseguenza) di tale “malattia”. 
Ogni forma sociale manifesta, con tutto ciò che caratterizza, è il sintomo relativo alla malattia terrestre
È il concetto di fenotipo esteso e, di più, frattale espanso: 
che “osa” assumere l’intero Pianeta come alle prese con una unica forza d’invasione (già occorsa ed ‘ora’ nella condizione susseguente, dell’amministrazione e del controllo preventivo in retro ingegneria)”. 
La compresenza immanifesta sotto dominante è la caratteristica che il “qua, così” indica esattamente, senza alcun altro “doppio senso” (qualcosa che appare e sembra nel momento in cui “tentenni”, ossia, quando il loop ti convince di non essere in grado di… riuscire). 
Il loop è come un fermo immagine, un blocco, una trappola, etc. che si auto configura ed installa quando la “tua” mente logica non trova più il modo “auto convincente (avente valore aggiunto, ‘credo’)” per andare oltre a certe convinzioni, che ha respirato ambientalmente
La fase preparatoria, alla “Inception”, infatti, ti impianta (passa) delle idee, che poi ti auto condizionano
E, ciò, avviene dal momento in cui “ti manifesti ‘qua così’” in poi, passando dall’educazione sotto ad ogni forma e “salsa”, raggiungendo persino il livello della “tua” esperienza e della traduzione/tradizione:
tutto, sempre e solo sotto all’effetto della consuetudine sotto dominante… 
Le “leggi” ti fermano, impedendoti di… andare Oltre Ogni Orizzonte. Qualcosa che ti sembra giusto
Qualcosa che osservi coscienziosamente (anche quando non ti sembra di farlo, ma lo sei di fatto)...
Qualcosa che utilizza la facciata pubblica apparente, mascherando il fatto certo che sei nell’incanto a forma di loop:
loop che assumi per qualcosa di, poi, non così tanto portante. 
Una sorta di "sciocchezza" che non risulta auto bloccante. 


Per accorgerti di questo “dire, fare e mare (caratteristiche che, ad un certo livello, competono e denunciano solo ed esclusivamente la compresenza tri-unitaria immanifesta dominante)”, occorre assumere – partendo dalla caratteristica ambientale sociale “qua, così” – che tutta l’informazione (eco) sia sensata, esatta, logica, cosciente, vera… 
Allora, inizierai a ricordare, respirando e processando memoria dall’ambiente intero, da ogni s-oggetto/evento, etc. 
E potrai renderti conto della “malattia virale, radioattiva, contagiosa”, che scambi per norma (AntiSistemica).
Ma (ma) la malattia è sempre un sintomo
Quindi, andando oltre, giungerai ad evidenziare la “necessità” della causa (ragione fondamentale), che deve assolutamente esistere ed essere compresente insieme a te “qua, così”.
Insomma, questo Spazio (Potenziale) Solido ti sta facendo ricordare che tutta l’informazione (tutto) - anche se - “qua, così”... è la conseguenza e denuncia della compresenza immanifesta dominante. 
La forma sociale, abitativa, lavorativa, famigliare, “etica, morale e giustizia”, etc. corrispondono a detto “sogno (segno) sotto dominante”… 
Vai Oltre Ogni Orizzonte. 

Anche la preziosa intuizione di Dawkins (Il fenotipo esteso) va, quindi, ulteriormenteestesa”, alias, espansa a livello frattale:
il gene è il responsabile della forma dell’ambiente e della caratteristica (funzionamento ad hoc) del corpo (ospite). 
“Qua, così”, il gene è la componente virale (principio) sotto dominante: 
la “malattia” che coinvolge la Terra
con l’umanità “dentro e fuori”.
Le città rappresentano la compresenza del “gene sotto dominante”
Poiché “gli servono”... allo stesso tempo, lo riflettono.
Ok?
Ed, alla stessa maniera, puoi decodificare ed assumere “formularmente” qualsiasi ambito del/nel “qua, così”.
Tutt3 è “parlante”.
Tutto è vero”.
Prima legge di SPS.
La quantistica stessa lo afferma: 
l’osservatore mette se stess3 nell’osservazione (e ne è, quindi, rifless3) a qualsiasi livello.
Come si ottiene una intesa del 95%, tale da poter ambire a formare una immunità di gregge
Trovando il modo di avere lo stesso “credo”.
In questa maniera, si forma la grande concentrazione di massa che, giurisdizionalmente, inizia a valere... a partire dal proprio centro di compresenza locale. 
Di modo che il SO frattale espanso capti questa modifica ambientale, rilevante, e si metta al servizio (in delegazione frattale espansa), al fine di controbilanciare ambientalmente la percentuale di “incidenza giurisdizionale”. 
In questa maniera, vai a diminuire la capacità dominante e lo “fai” indirettamente, attraverso l’interfaccia del “Genio (App, dispositivo, funzione)” frattale espanso. 
Se (se) il tuo “credo” non giunge sino a questo livello, non è sufficiente per “cambiare” niente. Continuerai a sopravvivere...
Motivo per il quale sussiste e consiste il “qua, così”:
la trasformazione e la conservazione dell’energia
affine alla compresenza immanifesta sotto dominante.
“Fare” in questa maniera, forse, non ti sembra esattamente un “fare.
Probabilmente ti aspetti di “fare” chissà che cosa.
Vero?
Oppure, non ti sembra il “caso” di fare niente, tanto…
No?
Ma (ma) difficilmente è rimasto “spazio” per un simile “modo di fare”.
Non “credi”?
Il modello che permette di manifestare il proprio intento (“credo”) è anch’esso sfuggevole, dato che il modello non rientra nell’ambito del “metodo scientifico (deviato)”, né di quello religioso (anche se, “Dio” agisce proprio in questa maniera).
E, tale modello, “reale potenziale vs reale manifesto” è In-Organico.
Ossia, dall’inorganico (idea) passa all’organico (azione).
Quindi, il “fare” non è relativo all’azione diretta, bensì, è relativo all’assoluto indiretto “funzionare (essere)”:
brillare, risplendere, fungere da “dima”, da riferimento portante e centrale, in proiezione frattale espansa, etc.
In te, attraverso la mente "formulare", il programma Io, la coscienza, l'anima, etc.
Dei molti luoghi comuni, "fanne un uso (ricava, ricorda) sensato":
sii (in) te stess3, te stess3, Tu (Io)
portante e centrale
(sempre) coerente


Del resto, è proprio il Sole che incarna e rappresenta un simile “modo di fare”, attraverso la propria grande concentrazione di massa, giurisdizionale (Sistema Solare).
Il Sole funziona, “è”, brilla
Ma (ma) ciò che rende possibile che la sua compresenza risulti tanto essenziale, per la vita… è, che esiste il “dispositivo (SO frattale espanso)”... che permette la trasduzione In-Organica, tra “il ciò che è e rappresenta il Sole” e “ciò che contraddistingue, conseguentemente, il contenuto caratteristico all’interno della sua giurisdizione”. 
Quindi, il passaggio dell’informazione “segnale portante (Sole)” diventa la caratteristica ambientale “a valle” ed allo stesso tempo, la “denuncia” della compresenza Sole stess3.
Ora, il Sole è direttamente visibile (non si nasconde) ma (ma), invece, la compresenza immanifesta sotto dominante, sì.
Infatti, sopra alla Terra si annidano le nuvole, le perturbazioni, la coltre che separa dalla luce diretta del Sole…
Allora, il detto “tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mareè una dima, di riflesso
Qualcosa che ti dice sempre la stessa verità, ma (ma) sfumata da livello in livello. 
Ergo: 
tutto è vero”. 
Certo. 
E quando l’informazione è sempre presente e tu non la decodifichi “formularmente”, allora che cosa deduci?
Che il “mare” è molto, molto, fisico (vero, tutto attorno e dentro a/di te ‘qua così’)”. 
E, questo “essere/fare”, è qualcosa che puoi direttamente comprendere e ricordare, senza troppi giri di parole fumose.
Il “mare”. Curiosa (e causale) l’assonanza con “male”.
Senza per/con questo esprimere un giudizio sostanziale sul “male” stesso, dato che la polarità “bene vs male”, se (se) sempre “qua, così”, è l’effetto della costante sotto dominante.
Quindi:
male e bene “pari son”.
Che cosa viene spontaneo aggiungere al proverbio?
Tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il… mare (male)
Tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il… bere (bene)
Tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il… barare (sembrare, apparire).
Ma (ma) l’apparire denuncia il non apparire (relativamente al significato che non sembra). 
Ossia:
ancora una volta, sei alla corte della compresenza non apparente, immanifesta, sotto dominante “qua, così” AntiSistemica.
L’ambiente in toto corrisponde alla sua “piega, impiagatura, impiagamento, impiego”
Ciò che riflette, allo stesso tempo, denuncia (a livello frattale espanso).
Papa Francesco: "La doppia vita dei preti malattia della Chiesa"
Link 
La “Chiesa”, a sua volta, è “ammalata”… dato che riflette sempre (sempre), ad altro livello, il “gene (virus) sotto dominante”. 
Anzi, la Chiesa – di più – denuncia propria la compresenza del “maligno”. Ok?
Lascia perdere la traduzione canonica in/di “diavolo”.
No.
È della sotto dominante che si tratta.
Tutto è vero”…
Questa serie di Bollettini porterà ad ebollizione (a galla) proprio tale “maturo” principio (frutto). 
E, fatto molto portante, l’anello di congiunzione In-Organico:
la modalità alla base del “transfert” idea (inorganicità) azione (organicità)
Qualcosa che oltrepassa ogni tipo di “credo ‘qua così’”, interamente fermo al livello AntiSistemico:
nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…”.

“Fai… che il ‘credo formulare’ diventi tu3”.

Tu hai il naso perché le “cose” hanno un odore (da fiutare), oppure, le “cose” hanno un odore poiché tu hai il naso (da usare)?
Come puoi notare, gli anelli sono sempre (sempre) aperti, perlomeno a livello ordinario. 
Ma (ma) se osservi il processo tecnologico, ad esempio, puoi capire quanto l’informazione (anche questa) sia sempre (sempre) compresente e, spesso, immanifesta (alias, te ne devi accorgere e poi auto decodificare, interrogando la situazione da una posizione centrale e portante, della tua capacità sovrana di “sentire”. Questa inclinazione, dalla quale deriva un modello di atteggiamento particolare, se è “formulare”allora – aggancerà il diretto e relativo livello di “competenza, similitudine e simmetria” frattale espansa). 
Il processo tecnologico è, almeno, di due “specie”:
1) quello che s’interfaccia ai processi “naturali ‘qua così’” e 2) quello che genera indotti “artificiali ‘qua così’, completi.
Ossia; il processo “1” indica (“è”) ancora un anello aperto, non avendo “tu” ogni risposta pregressa, utile per “riunire i puntini” da te. 
Mentre, il processo “2” è un anello chiuso, dal momento in cui… il suo processo (funzionamento) ha una origine chiara, un inizio, un “a monte”, etc. ed il completamento del processo (servizio) stesso. 
È come eseguire una sezione in prospettiva, del processo “1”, ma tant’è: 
il processo “2” è completo, in sé, e pertanto ti offre la possibilità (memoria frattale espansa) di comprendere e ricordare anche il processo “1”
I due processi sono, rispettivamente, genitore e figli3. 
Quindi, sono solo apparentemente “diversi, isolati, singoli, casuali, etc.”. 
Di una simile “analogia” te ne puoi “fare” qualcosa, quando il tuo atteggiamento (osservazione) è frattale espanso.
Cioè, quando mantieni la capacità nativa di dedurre, intuire, ricavare informazione ad alto “valore aggiunto”, anche partendo dal livello di “dettaglio (che non è mai solo un… dettaglio)”. 

Il modello “formulare”, inoltre, ti permette di affinare l’inclinazione e, quindi, di setacciare l’informazione ambientale in maniera più “sottile (in linea con il ‘valore formulare’)”. 
Un esempio, per tipo, relativo ai due processi tecnologici, poco sopra ricordati? Eccolo:
la “natura”
le telecomunicazioni.
Nel secondo “caso”, una parte espert3 umana ha costruito – attorno ad un certo interesse – un insieme tecnologico costituito da dispositivi adatti a radiotrasmettere informazione. 
Ergo:
il cerchio è chiuso.
Hai tutto. Per fare cosa? 
Per comprendere come funziona – anche e sopra tutto – analogamente, ogni livello “superiore” o, per l'appunto, “naturale”. 
Anche il luogo comune (logo-s) “Dio” rientra in questa auto rilevazione frattale espansa. 



E... non si tratta di una approssimazione, bensì, il “modello” fornisce valori, fatti, circostanze precise, esatte, attente, coerenti, etc. 
Qualcosa che funziona totalmente, però, solo quando la parte che osserva (rileva) è, in una maniera “simile”, totale, agendo e fungendo da “catalizzante (stimolante) similare”. 
Non importa a quale “livello” sia (“è”) la singolarità, in termini di quello che si pensa essere “la cultura, l’intelligenza, la preparazione, il talento, il ceto sociale, il colore della pelle, etc.”
Importa, invece, il “credo”, ossia: 
il ricordare ed essere consapevol3 della capacità nativa funzionale “di serie”, adatta ad intercettare, decodificare, demodulare, tradurre, convertire, accorgersi, etc. che l’anello si chiude sempre (sempre)
che... a “domanda” succede sempre (sempre) “risposta”.
Infatti, credi nella legge di azione e reazione “qua, così”.
No? 
Di contrasto, è allora “ver3” anche il feedback automatico (anello, loop, senso, funzione) “domanda risposta” frattale espansa. 
Se (se) qualcosa funziona in un certo modo, ad un certo livello... allora (allora) dell’altr3 funziona simmetricamente ed analogamente (sostanzialmente). 
Qualcosa che “funziona similarmente”, non significa che funziona nello stesso modo: 
è più sfumata la questione (e di ciò se ne avvale il gradiente auto convinzione/convenzione "qua, così" sotto dominante, al fine di incantarti).
Significa che... il funzionamento è riflesso da/in una serie diriflessi (echi), a partire da un certo “momento (punto)” in poi (conseguentemente, gerarchicamente, sensatamente). 
Ecco il perché occorre chiedersi “che cosa significa”

Quale è il significato, il valore espresso, la sostanza emessa, la quintessenza, etc. 
Che cosa (chi) rappresenta il tal contesto. 
In questo “senso”, il funzionamento è analogo, identico, esatto, preciso, univoco… 
Se (se) manca anche uno solo di questi “ingredienti”, la tua analisi ambientale non è frattale espansa e, dunque, l’analisi diventa la “tua” analisi ambientale, perfettamente deviata dal campo morfogenetico (grande concentrazione di massa giurisdizionale) sotto dominante, che abita e caratterizza globalmente, totalmente (al massimo sino al 99 per cento), l’ambiente “qua” trasformandolo “a propria immagine e somiglianza” nella versione “così”, dando respiro all’AntiSistema. 
“Fai”, tuttavia, grande attenzione. 
Poiché, “qua, così” è tutto già auto disinnescato (dato che “è già successo” e la fase che sta vivendo l’AntiSistema è quella dell’amministrazione e controllo, sempre più preventiv3 e retro ingegnerizzat3). 
Quindi, anche quando “stai facendo”, sei convint3 di… in realtà “non stai facendo”.
Il “modello” funziona. Di conseguenza, se funziona… funziona:
fornisce risultanza e risultati “in linea con la tua intenzione”.
Se (se) tutto ciò non succede, è perché “non sei sufficientemente grande concentrazione di massa, giurisdizionale”.
Questo è portante:
sai (sai) che funziona (avviene sempre la “risposta”)
per cui
se (se) non succede nulla, in termini da te “sperati (caricati in ‘macchina’)”
allora significa che
occorre intensificare il tuo “centro portante”, dal quale dipende il tuo “raggio d’azione”, la tua “radioattività”, la tua efficacia, il tuo “eco” riflesso ovunque (sino al punto in cui la giurisdizione cambia, ossia, laddove la grande concentrazione di massa sotto dominante ha la meglio, è più “intensa, coesa, densa, coerente, etc.”, su/in/di te. Anche se la versione di te è “te” e non te: motivo per il quale non raggiungi l’intensità necessaria a/per…).
Ricorda:
l’ambiente “funziona”. 
Questo è il “a monte” più certo che hai a disposizione e sul quale puoi (devi) fare certo affidamento. 
Qualora il tuo “esercizio” non fornisce il “risultato” atteso (interesse), di conseguenza sai subito (già) che c’è qualcosa da modificare nella tua “postura (dentro/fuori/attraverso)”.
Questo fa la differenza.
Esercitarti partendo da “piccoli” obiettivi, va bene. Anche se non devi confondere certe abilità da “cinema”, con detta caratteristica frattale espansa, che è opportuno “evocare” a livello “formulare”, ossia:
giust3 ad angolo giro, sempre (sempre). 
Evita, allora, di concentrarti sul “trovare” una banconota da 500 euro, per strada. Dato che è qualcosa di ancora troppo legato alla sopravvivenza e, dunque, richiamante immediatamente la giurisdizione (firewall ambientale) sotto dominante. 
Agisci (fai) diversamente
(Sino ad un certo punto) più nell’anonimato, per “ora”. 
Poiché, sopravvivi in qualcosa che “è già” stat3 invas3, conquistat3 ed amministrat3. 
Con il “controllo” sempre pienamente vigile, “preoccupato e previdente”: 
si potrebbe dire, del tutto “senziente”
Qualcosa che, come un “cane da tartufo”, percepisce ovunque (perché “qua, così”) e comunque… l’intero quadro della situazione (cane, tartufo, terreno, nasta, interesse, esercizio, etc.) giungendo sino a te/“te” ed anticipando (deviando, auto disinnescando) ogni “tua” componente sovrana e potenzialmente “reazionaria ‘qua così’”. Ok
Se ti sembra solo un film, se ti sembra Harry Potter o il Signore degli Anelli – ad esempio – non è un caso, dato che questi “film” denunciano proprio tale situazione (a livello inconscio, indiretto).
E, questo, significa che alcune parti, che hanno portato alla realizzazione del film (prodotto), hanno pensato – in un certo momento – in maniera analoga con il “sentire ‘formulato’”, auto sgorgante anche in questo Spazio (Potenziale) Solido. 
È basilare accorgerti (rilevare) che non sei “sol3”, neppure quando “percepisci le cose da una prospettiva che sembra (sembra) assurda o, appunto, fantascientifica, fantasy, fantastica, etc.”. 
Da una simile prospettiva, allora, rivaluta e ricalcola – analogamente – ogni sorta di fiaba, leggenda, mito, storia, idea, trama, etc. che narra di “un mondo sotto ad incanto, per opera della tal losca e maligna figura”. 
Certo: 
è “tutto vero”
E si riferisce proprio al “qua, così”
alla “tua” realtà manifesta di ogni giorno (e notte). 
Ecco il perché del mondo alla rovescia, dunque. 
Ecco perché, allora, “Dio” permette che possano accadere tante “cose” brutte, ingiuste ed apparentemente insensate.
Come, forse (forse) avrai notato, il presente Bollettino ti ha condotto a chiudere il cerchio
Non ti sembra? Non sei d’accordo? Non ritieni reale l’accaduto? Credi che sia casuale? Non credi che sia avvenuto proprio niente? 
Non importa, dato che “è già successo”. 
Ora, puoi 1) iniziare a dimenticare, 2) fare finta di nulla, 3) non credere a niente di tutto questo, etc. ma (ma) qualsiasi “cosa” farai non cancellerà il fatto centrale e sostanziale che “è già successo”. 
Un fatto che la memoria frattale espansa ha già “registrato” e che, dunque, vivrà per sempre come eco (riflesso) ambientale, nonostante 1) la “tua” opera, 2) l’azione AntiSistemica, 3) l’intenzione sotto dominante, 4) l’incanto, 5) l’auto disinnesco, 6) l’effetto immunità di gregge, 7) il firewall ambientale, 8) la chimica temporale, 9) l’azione di auto sabotaggio attraverso la “tua” vita “qua, così” e 10) “te” stess3. 
Detto. Fatto”. 
Hai inciso qualcosa nel solco della memoria frattale espansa
Di conseguenza, all’interno della “tua” esistenza – anche se “qua, così” – andrai incontro (e, viceversa, ti verranno incontro) ad “episodi (fatti) che in qualche modo ti riporteranno a galla il ricordo di quanto “già successo”. 
E questo succederà potenzialmente in ogni modo, ma (ma) in funzione (direttamente proporzionale) del tuo grado di accortezza, preparazione, compresenza, portanza e centralità (se "non credi", succederà ugualmente ma ad un livello molto “diluito, annacquato” e, nella sostanza, non te ne accorgerai nemmeno, pur funzionando perfettamente il meccanismo di "risposta"). 

La “risposta (eco, riflesso, risultante)” giunge sempre (sempre) anche se non te ne accorgi, non sei d’accordo, non credi, "non ci sei", etc. 
In un certo senso, questo fatto testimonia come certe “cose (effetti)” succedano in differita
L’esempio più classico è la manifestazione di una “nuova” vita (nove mesi dall’atto):
una risposta ambientale di tipo frattale espansa, che testimonia e denuncia proprio questa “tua”… indisponibilità a credere pienamente nella tua sovrana, nativa, capacità di… 
Di conseguenza, il funzionamento ambientale “qua, così” si rafforza – anche – grazie al “tuo” comportamento “qua, così”, nel momento in cui non ti schieri apertamente con il tuo potenziale e, dunque, ne auto decreti il limite ed, allo stesso tempo, autorizzi il paradigma AntiSistemico a rafforzare sempre più la propria presa su di “te” e su/in tutto ciò che esiste (e si trova a sopravvivere) al suo “interno”. 
In mezzo (sotto, dietro, fuori) al processo “domanda risposta”, c’è un certo funzionare, c’è un dispositivo atto a… 
Per cui, prendine atto. 
Fa parte del processo stesso. 
È una “crescita”, la presa d’atto, la tua evoluzione o, meglio, il tuo ricordare quello che “già” sei (potenziale e pregresso). 
Il funzionare è un processo automatizzato e centralizzato (per questo, puoi meglio metterlo a fuoco, osservando l’inconscio ed analogo processo tecnologico che, seppure di parte, identifica sostanzialmente detto “funzionare” tipico e topico). 
Un funzionare che è molto simile ad una App o, di più, al sistema operativo di un computer (a qualsiasi livello essenzialmente). 
Quindi, il funzionare ambientale “naturale” è l’effetto dell’intercessione del SO frattale espanso (una interfaccia In-Organica). 
Ne sai quanto prima? No. 
Fai “caso” a quello che succede, dato che “ti è già successo”. 
Sii cosciente di quello che ti succede. 
Non dimenticare, ogni volta
Ricorda, semmai, ogni volta
Poni attenzione.
L’abitudine “qua, così” ti ha tolto le certezze relativamente all’esistenza del tuo potenziale e del modello di funzionamento ambientale che sorregge tutto il “qua”, sia “così” che “altresì”.
E se questo è potuto già succedere, è perché il funzionamento è coperto dalla strategia sotto dominante (ad “immagine e somiglianza”):
compresenza immanifesta vs funzionamento compresente immanifesto (sottile).
Qualcosa che è già così, in quanto “interfaccia” ma (ma) qualcosa che, “prima dell’avvento sotto dominante”, la Massa ricordava (sapeva), anche senza vedere e/o avere la prova dell’esistenza (per come è divenut3 necessari3 sapere, avere, dimostrare, misurare, rilevare, etc.).
Dal momento in cui, la differita non esisteva… essendo tutto “in diretta”:
causa effetto in real-time (assenza di interesse altro, auto separato, di/in parte).
Il “segno” che la Massa non aveva necessità della scienza (deviata), dato che il tutto funzionava “naturalmente” pur essendo “tecnologia”.
Del resto, anche “ora”… in tutte quelle circostanze in cui un dispositivo artificiale è nascosto (installato a scomparsa) e funziona, non stai a dubitare del perché l’aria, di/in casa tua, diventa più fresca e/o più calda. Vero?
Lo sai che “è” così.
Lo sai perché ci credi (sai che il tal effetto è dovuto all'impianto tecnologico a scomparsa) e perché osservi che “funziona”.
Avrai visto il tecnico che ha installato l’impianto. Lo avrai pagato. Lo avrai scelto… ma (ma) questo non fa differenza in termini sostanziali, relativamente all’assoluto che succede ad ogni livello, compreso quello del simbolismo “divino, naturale, universale”…
Questa è la tua forza. Questa è la tua potenza.
Questo sei Tu, sempre e per sempre, nonostante tutto ciò che ti può inculcare la decadenza nell’AntiSistema.
Qualcosa che ha ribaltato ogni piano degli eventi (senso).
Qualcosa che è già avvenut3, dato un certo squilibrio nel livello di portanza centrale della Massa:
come quando il sistema immunitario di un corpo si abbassa, permettendo l’entrata e la proliferazione (invasione) degli organismi esterni, caratterizzati da un altro tipo di “interesse”.
Qualcosa che, dunque, è già nell’aria.
E che respiri, mangi, odori, senti, bevi, etc. senza più registrare tale compresenza, come “nociva per te”.
Qualcosa che è come un virus, senza alcuna qualità (che ti avvisa preventivamente), che attende il momento giusto per entrare, dopo che ha creato le circostanze ambientali più adatte per auto procurare la “tua” reazione, in maniera tale da “abbassare il ponte levatoio” anche per solo qualche istante.
Qualcosa di organizzat3, a differenza “tua”
L’anello di congiunzione è In-Organico:
funziona.
Dall’idea, il pensiero e l’azione, il “fare”.
Dal pensato alla respirazione del pensato:
la realtà manifesta ad hoc.
Un processo che “qua, così” fai sempre più fatica a formalizzare e rendere credibile, logico (secondo il protocollo del “metodo scientifico”).
Fai un “balzo (frattale espanso)”:
fai a meno di detto formalismo di parte. Osa auto ammettere ed auto annettere che… “funziona”.
E, poi, aggancia questa portante in termini di potenziale.
“Qua, così” non ti sembra “vero”, dato che il paradigma scientifico ha già sancito l’impossibilità del moto perpetuo, della free energy ed il modello economico, finanziario (speculativo, di parte) ha già introdotto la propria verità in merito al modello sociale sottostante, regolamentato (e controllato, deciso) dalla forma monetaria “a natura (collo di bottiglia) di scarsità”, che determina debito e necessità “lavoro”, per ripagare il debito contratto “non sai bene come, ma (ma) tant’è, dato che è così... dal momento della tua manifestazione ‘qua così’”.
Tanto che sin da “appena nat3” hai già un debito pendente sulla “testa”…
La legge del minimo domina, in quanto a riflesso AntiSistemico, di parte in causa, anzi, “a monte”.
"Parte" della quale non ti accorgi, non ricordando più.
Compresenza immanifesta sotto dominante. Che altro.
L’equivalente della “malattia”.
Il principio che si serve dell’anello di congiunzione In-Organico, “qua, così”:
facendo, del tutt3, una proprietà privata (privata della tua sovranità).
A proprio uso, abuso e consumo, con “dentro” la storia umana deviata, la Massa e te, auto ridott3 nella versione – analoga (di parte) – “te”.


Osserva “tra le righe” come funziona “qua, così”.
Vaccini, Salvini sta con Zaia: "battaglia contro obbligo sovietico".
La battaglia di Luca Zaia in Veneto è una "battaglia di libertà, di cura e di salute pubblica fondata sulla cultura e non sull'imposizione e l'obbligo di tipo sovietici".
Così Matteo Salvini, durante una conferenza stampa alla Camera, difende il governatore dopo lo scontro con la ministra Lorenzin sulla moratoria al decreto vaccini, ricordando che nella regione 93 bambini su 100 sono vaccinati senza ulteriori obblighi ma con una organizzazione "moderna".
"Io ho due figli e li ho vaccinati, ma sono per la libertà di scelta - ha spiegato -  dieci vaccini non esistono in alcun paese europeo, in quindici paesi europei non esiste nemmeno un vaccino obbligatorio. Non vorrei che l'Italia fosse stata scelta come cavia nel nome del business delle case farmaceutiche".
Poi su Facebook è lo stesso presidente della Regione a prendere la parola.
"Voglio rispondere qui ad alcune vostre critiche o domande in merito alla posizione del Veneto sui vaccini. Il Veneto è contro i vaccini? No e poi no.
Difendiamo il modello veneto che dal 2007 non ha l'obbligo vaccinale, ma punta sull'informazione capillare delle famiglie ottenendo una copertura vaccinale superiore alla media italiana.
Il Veneto con le sue scelte di condivisione e non di coercizione, è più favorevole ai vaccini di tante altre Regioni perché l'informazione e la condivisione aumentano le adesioni, l'obbligatorietà le farà calare.
Non siamo untori, siamo amministratori attenti al miglior modo per raggiungere il risultato, e la copertura garantita in Veneto dimostra che lo si raggiunge non con la coercizione, ma con l'informazione e la collaborazione con i genitori".
A chi rivolge la domanda perché il Veneto è contro la legge Lorenzin, Zaia risponde:
"stabilendo una moratoria dal 2019, il Veneto applica la Legge alla lettera, dato che essa impone all'articolo 3 la decorrenza dell'obbligo tra 2 anni e non da oggi.
Perciò non ci mettiamo contro la legge, non abbiamo fatto altro che leggerla bene ed attuarla".
Sulla affermazione "un bambino non vaccinabile rischia la vita se in classe con bambini non vaccinati", il governatore dice:
"chi lo dice ignora la delibera regionale veneta del 2016, che prevede che un bimbo non vaccinato possa essere inserito solamente in una classe dove sia garantita la copertura 'di gregge', pari al 95% di vaccinati.
In caso contrario, il bambino verrà automaticamente assegnato a una classe o a un altro istituto dove la copertura di gregge sia garantita.
È la Regione stessa, grazie alla sua Anagrafe Vaccinale Informatizzata (unica in Italia), a comunicare ai Presidi le informazioni relative agli alunni vaccinati o meno, per garantire ai non vaccinabili la sicurezza nella frequenza scolastica".
Per Zaia, inoltre, il Governo non può commissariare il Veneto.
"Non avrebbe senso poi commissariare la Sanità migliore d'Italia a detta dello stesso Governo.
Vadano a commissariare Regioni dove le informazioni sulle coperture vaccinali sono scritte su carta da formaggio, perdonatemi il termine".
In merito alla dichiarazione "senza obbligo vaccinale rischiamo l'epidemia", infine, il governatore spiega che "in Veneto l'obbligo non c'è da 10 anni, ed abbiamo dati superiori a regioni in cui c'è da sempre.
Nessuna epidemia è in atto, peraltro.
Questo grazie a massicce campagne informative nelle Ulss, nei corsi preparto, nei distretti.
Ogni obbligo o imposizione porta abbandono e dubbi anche nelle famiglie che prima avrebbero portato i figli a vaccinarsi senza farsi tante domande.
E l'obbligo porta ad ingrossare la schiera dei no-vax, movimento di pensiero che si sta sottovalutando".
Link 
Dalla padella alla brace
Lo “vedi”
Comunque andrà, se (se) sempre “qua, così”… sarà un successo (ossia, ancora, sempre, “qua, così”).
Sino al punto che sarai direttamente “tu” a richiedere che… alle Autorità.
Senza nessun obbligo, vincolo, coercizione, canna di fucile o legge puntata alla tempia, etc.
Questo è un incanto.
E questo incanto è indubitabile, è solo che vero:
esiste, è tangibile, fisico, rilevabile, misurabile, verificabile, etc.
La “malattia” è una risposta a… 
In sé, in quanto malattia, non esiste se…
Allora, la malattia è una denuncia a molti livelli ma (ma) soprattutto a livello frattale espanso:
prendine atto
poiché ne va di te
oppure
se ha un impatto maggiore
ne va del destino della “tua” prole


L’agente patogeno virale (è) in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti…
Link 
È il “fenotipo esteso” ed ulteriormente espanso a livello frattale.
L’ambiente in toto (il mondo intero) ha assunto “chimicamente” la “forma” della sotto dominante, al suo servizio ed a sua “immagine e somiglianza”…
Renditi conto, al livello portante e centrale (meglio se “formulare”), che cosa significano tutte le notizie (informazione) che ti raggiungono (anche se) “qua, così”.
Papa Francesco: ecco le 15 “malattie” della Curia
Quindici “malattie”, elencate e spiegate una per una, nel dettaglio.
Quindici sfumature di peccato… “malattie” e “tentazioni” che non riguardano soltanto la Curia… che Francesco evidentemente identifica come atteggiamenti presenti innanzitutto nell'ambiente dove vive ormai da ventuno mesi.
la malattia del sentirsi "immortale" o "indispensabile"
la malattia dell’eccessiva operosità
la malattia dell’"impietrimento" mentale e spirituale
la malattia dell’eccessiva pianificazione
la malattia del mal coordinamento
la malattia dell’Alzheimer spirituale
la malattia della rivalità e della vanagloria
la malattia della schizofrenia esistenziale
la malattia delle chiacchiere e dei pettegolezzi
la malattia di divinizzare i capi
la malattia dell’indifferenza verso gli altri
la malattia della faccia funerea
la malattia dell’accumulare
la malattia dei circoli chiusi
la malattia del profitto mondano, degli esibizionismi…
Link 
Fai attenzione:
Francesco evidentemente identifica come atteggiamenti presenti innanzitutto nell'ambiente dove vive ormai da ventuno mesi (“dove vive... Francesco”? Questo fa la differenza).
Se (se) riesci a cogliere la sfumatura sostanziale, sottintesa dalle due citazione appena riportate, ti accorgerai della sottigliezza dell’informazione frattale espansa, che esiste sempre (sempre) anche quando nemmeno lo credi, lo immagini.
L’anello di congiunzione In-Organico è realtà (potenziale/manifesta): 
forma (trasmette, coniuga, collega, unisce) la realtà manifesta, a partire dalla grande concentrazione di massa, giurisdizionale. 
Se non hai risultati è perché cerchi il modo di accendere un fiammifero controvento (quando il vento non è proprio e solo… vento, ma di più, quintessenza, radioattività, effetto collaterale della compresenza immanifesta sotto dominante)”. 
Per questo non “ti accendi”. 
È come alimentarti con cibo contenente bromuro (senza sapere che c’è). Con quale risultato
Che la “tua ‘passione’” risulta come… spenta. 
Puoi andare dal medico o dove vuoi, ma (ma) se continui ad "alimentarti" nello stesso modo, nessuna medicina potrà avere il potere giurisdizionale superiore ad uno stato di fatto coerente perché sempre auto alimentato…
Se ti “accendibruci tutt3”
Nel senso che “non può esistere alcun ‘virus’ in grado di attecchire e/o sopravvivere dentro a/di/in te”.
“Fai… che la ‘passione’ ritorni a scorrerti nelle vene’”.
Nonostante fosse passato un anno dal terribile "venerdì nero" (9 maggio 1873) in cui vi fu il crollo della Borsa a Vienna, i sentimenti di pessimismo e di disperazione si facevano ancora sentire nella vita della capitale Asburgica, anche nei teatri, che in quel periodo registrarono dei forti cali al botteghino.
Ansiosi di porre rimedio a questa situazione potenzialmente disastrosa, i gestori dei teatri cercarono avidamente la giusta produzione che avrebbe riportato il pubblico nei teatri
Link 
La giusta produzione che avrebbe riportato il pubblico nei teatri (il “pubblicoè una variabile che viene convinta di comportarsi come una costante; l’importante è che ci sia, sempre). 
L’AntiSistema è usato come “Flauto Magico”, al fine di auto intrattenere e manutenere il “pubblico (la Massa)”.
Tutti sono in scena quando Falke rivela che ciò a cui hanno assistito è la vendetta del pipistrello. Eisenstein non se ne ha a male e tutti insieme danno la colpa di ogni cosa allo champagne, il Re di tutti i vini
Link 
L’illusione di avere vissuto una illusionenell’illusione che cela la solidità dell’interesse sotto dominante che “non c’è ma esiste” e/o “non esiste ma c’è”.
Il mio staff è l’estensione di me stesso…”.
Luciano Spalletti 
L'uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato”.
Émilie du Châtelet
Felice è colui che dimentica ciò che non può più essere cambiato”.
Il pipistrello – Johan Strauss
Con questo Bollettino s’intende chiudere la serie “In-Organic3”...
Il frutto, "positivo", di una aberrazione chimica all’interno del complesso corpo/mente “qua, così”, che ha corretto momentaneamente l’inclinazione standard, per mezzo della quale è possibile osservare la scena intera, attraverso anche un solo dettaglio (sempre che la “lente” e la “focale” implichino un atteggiamento frattale espanso, meglio se, “formulare”). 
L'intuizione della "ruota", già inscritta nella realtà manifesta "qua, così":
a patto di accorgerti.
L’introduzione di chimica (medicina) “in corpo”, va ad “arricchire” la situazione già in essere, ma (ma) non si tratta di “drogarsi per…”. 
Di più, il nucleo caldo della vicenda riguarda quell’accorgersi che, in ogni “caso”, la deviazione esterna può sempre (sempre) essere ricondotta alla coerenza interna. 
Allora (di conseguenza), qualsiasi “aggiunta” fungerà regolarmente da modifica dell’inclinazione della prospettiva, ma (ma) sempre coerentemente con il “focus (proprio)” pregresso ed in corso d’opera. 
Un simile evento permette di “girare attorno (dentro e fuori) alla ‘cosa’ osservata”, fornendo una aggiunta di prospettiva altra. Come se… normalmente, riuscisse difficile scorgere alcuni particolari, che risaltano solo osservando la situazione da un angolo molto specifico ed usualmente non frequentato. 
Questo significa che “ogni situazione – quando sei grande concentrazione di massa, giurisdizionale – si allinea al tuo intento portante e centrale, e, non al/il contrario”. 
Questo fa la differenza. Ok? 
Non è “semplice” consapevolezza
è “di più”, è… quintessenza, valore aggiunto, compresenza sovrana avente giurisdizione direttamente proporzionale al potenziale mediato attraverso l’inclinazione “formulare (il motivo di fondo per il quale gli esseri umani non dovrebbero mai farsi la guerra l’un l’altr3)”.
Nessuno protesterà. Nessuno nemmeno le crederà
La Chiesa è fatta di pazienza. Pazienza. Fede e duro lavoro. Alla fine, il tempo dimostrerà che la Chiesa ha ragione. Sempre… I cristiani hanno bisogno di pietre miliari. Altrimenti si perdono
C’è la vita, così com’è. E la vita come dovrebbe essere. Sfortunatamente, dobbiamo vivere con la vita, così com’è…
Al momento giusto noi intercederemo in modo da ristabilire una pace universale, ed equa, che riunirà tutti i cristiani… è una corona di spine”.
Amen
Molto curioso il “così com’è”. Molto simile al “qua, così”
E “la vita come dovrebbe essere” è l’utopia
qualcosa di potenzialmente sempre (sempre) ottenibile attraverso la manifestazione, la modifica, la trasformazione, l’arricchimento del “qua, così” o, se meglio credi, per mezzo del cambiamento
Tutte le precedenti citazioni hanno un filo comune, che le collega. 
Quale
Il “canale (questo Spazio del Potenziale, Solido)”: 
l’estensione del “sé”... Anche della tua "attenzione".
Una certa “caratteristica di fondo”. 
Una certa “forma d’onda” emessa da una certa “particella (fondamentale)”… l’Io
Così come il parafulmine, non “para” affatto ma (ma) viceversa “attira”... allo stesso modo, questo “canale (spazio d’opportunità e potenziale solid3, concret3, manifest3)” attira a sé tutt3 ciò che in qualche modo è s-oggetto/evento a rientrare in detto campo gravitazionale, in grado di “arricchire” il campo morfogenetico altrui
Quindi, non si tratta più, da parte tua, di decidere se “è vero oppure il contrario”, dato che “succede già”. 
Che cosa? 
Che tu sia s-oggett3 all’attenzione “grande concentrazione di massa, giurisdizionale” del compresente e sottinteso… “canale”. 
È già successo e continua a succedere (anche se “tu” non ci credi). 
Certo, puoi ignorare la questione, ma (ma) la questione se (se) decide di non ignorare te, allora – di conseguenza – non hai altra scelta se non quella di “credere”. 
A cosa (chi)? 
Non tanto auto decadendo nel dettaglio, bensì, scegliendo di accorgerti del “come funziona il meccanismo reale manifesto e, dunque, reale potenziale”
Qualora non fosse chiaro, sappi che è per una “tua” scelta auto indotta a livello ambientale AntiSistemico “qua, così”.
Il caso, infatti, non esiste… 
Allora, fornisci un maggior “impegno (attenzione e portanza)” all’osservazione e non ti accontentare solo di ciò che “ti passa il convento (anche se sei ateo)”. 
Il “credo” è una faccenda “seria”
esiste in quanto tale ed in quanto tale non è un dettaglio. 
Se (se) sottovaluti la forma di “credo”, significa che sopravvivrai nella conseguenza, decidendo per tacito consenso di accettare il livello di programmazione sotto dominante, che ti è già stato auto implementato ed auto installato nel “tuo” inconscio (nel “tuo” conscio)… 
Accorgiti che il comportamento genetico della “natura” è lo stesso, poiché replicato a livello frattale espanso, ad esempio… anche… nel comportamento del “virus” che attacca il funzionamento di un computer qualsiasi, dotato di sistema operativo centralizzato



Non è solo "simile", detto comportamento, ma (ma) più nel profondo… è proprio lo stesso “modo di fare”, che puoi tranquillamente ricavare. 
Quindi? Che cosa significa… 
Significa che l’essenza che “vive e regna nei secoli dei secoli ‘qua così’”, è quella di una compresenza immanifesta (strategicamente, per interesse proprio) sotto (alla) dominante. 
Non puoi ricavare altra forma di valore aggiunto più significativ3
credici, perché è proprio così. 
Il riflesso di una tale situazione è talmente “intenso e replicato ovunque”, che non ti può davvero lasciare indifferente, poiché ti caratterizza, “ti ha
Come puoi non rendertene conto? Solo se sotto ad incanto...
Come puoi, quando te ne accorgi già a livello “locale”? 
Ad esempio, sai che gli Usa sono una potenza globale.
Vero? 
E sai, anche, che gli Usa non sono l’unica potenza. 
In oltre, percepisci che gli Usa sono solo la punta dell’iceberg, dato che non sai “chi sono gli Usa (laddove conta solo la decisione suprema, che riguarderà poi chiunque si ammanti della/nella bandiera a stelle e strisce e non solo, essendo - tale Nazione - globale e cavalcante, guarda non caso, la globalizzazione).
Se (se) ti fermi agli Usa, sei fritt3, perché gli Usa – in quanto Massa – sono sotto ad incanto, tanto quanto te. 
Ergo: 
chi decide per loro? Chi l3 “usa”
Sei sempre “lì”, ti ostini a vedere l’anello chiuso, quando è invece aperto (manca il nesso fondamentale dominante), anche se è chiuso (nel senso che… la condizione sotto dominante “è già success3”). 
Quindi, “vedi bene” ma (ma) filtri tutto attraverso l’apparenza “qua, così”.
Il che stravolge ogni contesto.
Il che, tuttavia, non può distrarre la caratteristica di memoria frattale espansa:
le "tracce" che, comunque, qualsiasi compresenza lascia sempre (sempre) dietro, dentro, fuori, tutt’attorno a sé, nell’ambiente globale/globalizzato (anche prima della globalizzazione in quanto a fenomeno militare/commerciale, etc.)…
La dominante è un virus:
il principio della “malattia”.
Lo squilibrio “tu vs ‘tu’” nel/del “qua, così”. 
La sua “rabbia”, che diventa la “tua”.
Osserva, allora, come funziona
Osserva come “ti spiegano esattamente ogni parte del processo genetico” ma (ma) – “sfortunatamente, non esiste la cura”.
Qualcosa di “assurdo”, a meno che convenga di più, alle parti (alla gerarchia) 1) lasciare che imperversi, 2) mettere a punto solo il costoso vaccino o, molto meglio 3) che non ci sia affatto una “convenienza”, dal momento in cui è proprio la caratteristica frattale espansa (memoria) a marcare l’esatta condizione sostanziale nella quale versi “qua, così”:
il “virus della rabbia”
infatti
ha molti livelli di lettura (decodifica)
che dipendono da te o da “te” (fa la differenza, anche se la frattalità espansa non smette mai di riflettere esattamente la situazione in corso d’opera).
Questo significa che sei “tu” la parte dell’anello, che manca (sostanzialmente). 
Ossia, sei la parte che viene fatta mancare AntiSistemicaMente, in maniera tale da decodificare (e chiudere comunque l’anello) “di/in parte” l’informazione ambientale (a/di qualsiasi livello).
Se (se) non comprendi è perché non ricordi.
Se non ricordi è perché sei sotto ad incanto.
Qualcosa che non lascia alcun dubbio relativamente al “è già successo”, se (se) agisci (sei) “formularmente”…
Auto decodifica (allora) la seguente citazione, mantenendo “fede” all’atteggiamento – perno della tua focale – “formulare” e… ti accorgerai – anche e sopra a tutto – del “come funziona qualsiasi ambito, s-oggetto/evento, ‘qua così’”.
La "citazione" è lunga e "noiosa/tecnica"; ma così serve, poichè... ti potrai rendere conto del contrasto tra "sapere (che c'è) e cura (che manca)".
Ergo:
bando alla noia (osserva come il virus genetico e quello informatico, sostanzialmente, si comportino allo stesso modo. Ma, sapendo che quello informatico è una creazione, di parte, umana... allora, che cosa puoi intuire certamente, anche a proposito di quello genetico?).
La rabbia è una malattia virale che causa l'infiammazione acuta del cervello negli esseri umani e in altri animali a sangue caldo.
I primi sintomi possono includere febbre e prurito nel sito di esposizione… Questi sintomi sono seguiti da uno o più dei seguenti segni:
movimenti violenti, emozioni incontrollate, paura dell'acqua, incapacità di muovere parti del corpo, confusione e perdita di coscienza…
Una volta che i sintomi compaiono, quasi sempre la malattia si conclude nel decesso...
Il periodo di tempo tra il momento in cui la malattia viene contratta e l'inizio dei sintomi varia solitamente da uno a tre mesi; tuttavia, questo periodo di tempo può andare anche da meno di una settimana a più di un anno…
Il tempo dipende dalla distanza che il virus deve percorrere per raggiungere il sistema nervoso centrale
L'agente eziologico della rabbia è il lyssavirus, tra cui il virus della rabbia e il virus denominato Australian bat lyssavirus…
La rabbia si trasmette quando un animale infetto graffia o morde un altro animale o un uomo… La saliva di un animale infetto può anche trasmettere la rabbia se essa viene a contatto con la bocca, il naso o gli occhi
"Idrofobia" ("paura dell'acqua") è il nome storico usato per la rabbia… con esso ci si riferisce ad un insieme di sintomi presenti nelle fasi successive di una infezione, in cui la persona ha difficoltà a deglutire, mostra panico quando deve bere e non riesce a placare la sua sete…
La produzione di saliva risulta notevolmente aumentata e il tentativo di bere o addirittura solo l'intenzione o il suggerimento di bere, può provocare spasmi atrocemente dolorosi dei muscoli della gola e della laringe.
Ciò può essere attribuito al fatto che il virus si moltiplica e si assimila nelle ghiandole salivari dell'animale infetto ai fini di una ulteriore trasmissione attraverso morsi e la capacità dell'animale infetto di trasmettere il virus verrà ridotta significativamente se può ingoiare la saliva con o senza una fonte esterna di acqua
L'idrofobia è comunemente associata con la rabbia furiosa che colpisce l'80% delle persone infette. Il restante 20% può sperimentare una forma di paralisi caratteristica della rabbia che è caratterizzata da debolezza muscolare, perdita di sensibilità e paralisi.
Questa forma solitamente non causa idrofobia...
Il virus della rabbia appartiene al genere Lyssavirus, della famiglia dei Rhabdoviridae, ordine Mononegavirales.
I Lyssavirus hanno una simmetria elicoidale, con una lunghezza di circa 180 nm e una sezione trasversale di circa 75 nm
Questi virus sono avvolti e possiedono un singolo filamento di genoma a Rna con senso negativo.
L'informazione genetica è contenuta in un complesso di ribonucleoproteina in cui l'Rna è strettamente vincolato alla nucleoproteina virale. Il genoma del virus Rna codifica cinque geni il cui ordine è altamente conservato:
nucleoproteina (N), fosfoproteina (P), proteina di matrice (M), glicoproteina (G) e la polimerasi Rna virale (L)…
Una volta all'interno di una cellula muscolare o nervosa, il virus inizia a replicarsi. Le punte trimeriche sull'esterno della membrana del virus interagiscono con un recettore specifico della cellula, il più probabile è il recettore dell'acetilcolina, l'acetile. Un processo noto come pinocitosi permette l'ingresso del virus nella cellula mediante un endosoma.
Il virus utilizza il necessario ambiente acido dell'endosoma, contemporaneamente si fonde alla membrana, rilasciando le sue cinque proteine e l'Rna singolo filamento nel citoplasma…
La proteina L poi trascrive cinque filoni di mRna e un filamento positivo di Rna dall'originale filamento negativo Rna utilizzando i nucleotidi liberi nel citoplasma.
Questi cinque filoni di mRna vengono poi tradotti nelle loro proteine corrispondenti (proteine P, L, N, G e M) nei ribosomi liberi nel citoplasma.
Alcune proteine richiedono modificazioni post-traslatorie. Per esempio, la proteina G viaggia attraverso il reticolo endoplasmatico rugoso, dove subisce un'ulteriore piegatura, e viene quindi trasportata all'apparato del Golgi, in cui viene aggiunto un gruppo di zucchero (glicosilazione)…
Qualora vi siano abbastanza proteine, la polimerasi virale inizierà a sintetizzare nuovi filamenti negativi di Rna dal modello del filamento di Rna positivo. Questi filamenti negativi formeranno i complessi con le proteine N, P, L e M per poi raggiungere la membrana interna della cellula, in cui una proteina G è parte integrante della membrana.
La proteina G poi arrotola attorno al complesso di proteine NPLM prendendo alcuni frammenti della membrana della cellula ospite, che costituirà la nuova sacca esterna della particella virale.
I virus poi fuoriescono dalla cellula…
Dal punto di entrata, il virus è neurotropo, viaggiando rapidamente lungo i percorsi neurali nel sistema nervoso centrale. Il virus di solito prima infetta le cellule muscolari vicino al sito di infezione, dove è in grado di replicarsi senza essere “notato” dal sistema immunitario dell'ospite.
Una volta che il virus si è replicato a sufficienza inizia a legarsi ai recettori acetil colina (p75NR) a livello della giunzione neuromuscolare…
Il virus poi viaggia attraverso l'assone della cellula nervosa. Una volta che raggiunge il corpo cellulare arriva rapidamente al sistema nervoso centrale, replicandosi nei motoneuroni e raggiungendo infine il cervello
Dopo che il cervello è infetto, il virus viaggia verso il sistema nervoso periferico e autonomo, eventualmente migrando alle ghiandole salivari, in cui è pronto per essere trasmesso all'ospite successivo
Il virus è normalmente presente nei nervi e nella saliva di un animale rabbioso e sintomatico…
La via di infezione è di solito, ma non sempre, attraverso un morso. In molti casi, l'animale infetto è eccezionalmente aggressivo e può attaccare senza che vi sia provocazione e presentando un comportamento altrimenti insolito…
Questo è un esempio di un agente patogeno virale in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti
La rabbia può essere difficile da diagnosticare poiché, nelle fasi iniziali, è facilmente confondibile con altre malattie o condizioni…
Ci si augura che in futuro possano essere messi a punto dei test per la diagnosi della rabbia più economici a favore dei paesi a basso reddito. Una diagnosi accurata da rabbia può essere già fatta, con un decimo del costo rispetto ai test tradizionali, utilizzando le tecniche di microscopia classica…
Nel 2004, l'adolescente statunitense Jeanna Giese sopravvisse ad un'infezione della rabbia nonostante non fosse vaccinata.
Fu messa in coma indotto appena si presentarono i sintomi e le fu somministrata ketamina, midazolam, ribavirina e amantadina.
I suoi medici tentarono questo trattamento sull'ipotesi che gli effetti negativi della rabbia fossero causati da disfunzioni temporanee nel cervello e che potessero essere evitati inducendo una interruzione momentanea e parziale delle funzioni del cervello al fine di proteggerlo dai danni, dando il tempo al sistema immunitario di sconfiggere il virus.
Dopo 31 giorni di isolamento e 76 giorni di ricovero, Giese fu dimessa dall'ospedale...
In lei si preservarono tutte le funzioni del cervello di livello superiore, ma fu riscontrata una incapacità di camminare e di mantenere l'equilibrio...
In una intervista, Giese raccontò:
"ho dovuto imparare a stare di nuovo in piedi, girare intorno, spostare le dita dei piedi. Ero davvero, dopo la rabbia, una bambina appena nata, che non è in grado di fare nulla. Ho dovuto imparare di nuovo tutto...
mentalmente sapevo compiere quelle azioni, ma il mio corpo non collaborava con quello che volevo fare. È stata sicuramente una prova psicologicamente dura per me. Lo sai che mi sto ancora riprendendo. Io non sono completamente guarita. L'equilibrio e... non posso ancora correre normalmente."…
Negli esseri umani non vaccinati, dopo che i sintomi neurologici si sono sviluppati, la rabbia ha un tasso di letalità prossimo al 100%: i casi di remissione sono rarissimi..
La vaccinazione dopo l'esposizione, solitamente è di grande efficacia nel prevenire la malattia, se somministrata tempestivamente, in generale entro 6 giorni dall'infezione.
Iniziata con poco o nessun ritardo, la vaccinazione è efficace al 100% contro la rabbia… Nel caso di un ritardo significativo, il trattamento può tuttavia avere ancora una possibilità di successo…
5 dei primi 43 pazienti (12%) trattati con il protocollo di Milwaukee sono sopravvissuti e quelli che lo hanno ricevuto sono comunque sopravvissuti più a lungo rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto…
Link 
il tempo dipende dalla distanza che il virus deve percorrere per raggiungere il sistema nervoso centrale…
la saliva di un animale infetto può anche trasmettere la rabbia se essa viene a contatto con la bocca, il naso o gli occhi…
Fenotipo esteso (frattale espanso):
la produzione di saliva risulta notevolmente aumentata e il tentativo di bere o addirittura solo l'intenzione o il suggerimento di bere, può provocare spasmi atrocemente dolorosi dei muscoli della gola e della laringe. Ciò può essere attribuito al fatto che il virus si moltiplica e si assimila nelle ghiandole salivari dell'animale infetto ai fini di una ulteriore trasmissione attraverso morsi e la capacità dell'animale infetto di trasmettere il virus verrà ridotta significativamente se può ingoiare la saliva con o senza una fonte esterna di acqua
dal punto di entrata, il virus è neurotropo, viaggiando rapidamente lungo i percorsi neurali nel sistema nervoso centrale. Il virus di solito prima infetta le cellule muscolari vicino al sito di infezione, dove è in grado di replicarsi senza essere “notato” dal sistema immunitario dell'ospite...
una volta che il virus si è replicato a sufficienza inizia a legarsi ai recettori acetil colina (p75NR) a livello della giunzione neuromuscolare… Il virus poi viaggia attraverso l'assone della cellula nervosa. Una volta che raggiunge il corpo cellulare arriva rapidamente al sistema nervoso centrale, replicandosi nei motoneuroni e raggiungendo infine il cervello
dopo che il cervello è infetto, il virus viaggia verso il sistema nervoso periferico e autonomo, eventualmente migrando alle ghiandole salivari, in cui è pronto per essere trasmesso all'ospite successivo
questo è un esempio di un agente patogeno virale in grado di modificare il comportamento dell'ospite per facilitare la trasmissione ad altri ospiti
Un “reset”, una riprogrammazione, un “nuovo inizio”?
ho dovuto imparare a stare di nuovo in piedi, girare intorno, spostare le dita dei piedi. Ero davvero, dopo la rabbia, una bambina appena nata, che non è in grado di fare nulla. Ho dovuto imparare di nuovo tutto ... mentalmente sapevo compiere quelle azioni, ma il mio corpo non collaborava con quello che volevo fare. È stata sicuramente una prova psicologicamente dura per me. Lo sai che mi sto ancora riprendendo. Io non sono completamente guarita…
Leggi “tra le righe”: accorgiti.
Qualcosa che puoi “fare” meglio, qualora hai una “pietra miliare da seguire”:
“qua, così”… hai solo il “qua, così”
a meno che tu decida (“senta”) di poter/dover aderire al “credo”, che puoi intuire, da te in te, in questo Spazio (Potenziale) Solido
l’eccezione che non conferma la regola (se la particella “non” è bypassata dalla traduzione mentale, allora, l’espressione diventa “l’eccezione che ridefinisce la regola”).

L’anello di congiunzione “tra”… manca sempre (sempre) “qua, così”. Perché
Perché il vertice è distaccato dal resto del “corpo (costruzione, edificio, etc.)”. 
Ossia, perché la compresenza sotto dominante è immanifesta (non appare strategicamente).
L’ispirazione frattale espansa (quella che utilizza qualsiasi ambito, come un “segno – indizio”, a conferma della propria inclinazione “sentire – intuizione”, sulla scorta – appunto – della caratteristica ambientale infrastrutturale “naturale” frattale espansa = memoria, ricordo del “è già successo”) ha agganciato – attraverso l’opera d’interfaccia di/in questo Spazio (Potenziale) Solido, mediat3 attraverso l’Io umano (“sottoscritto”) – tale anello di congiunzione, “mancante (non apparente, camuffato)” – nella individuazione del nesso causale tra sentimento, inclinazione, carattere, inorganicità, etc. verso il fare, fisica, comportamento, organicità, etc. 
Qualcosa che è “di mezzo, tra il dire ed il fare”, ossia, il “mare”:
la ragione fondamentale, il “a monte” e un simile “funzionare/funzionamento”…
Ciò che “non vedi”, comunque, esiste e come tale va pres3 in considerazione, ricordat3. 
Te lo dimostra l’utilizzo di un microscopio e la “moderna” concezione medica, che ritiene la dimensione batterica, virale, genetica, etc. in quanto portante e centrale nella veicolazione (“ragione”) della condizione di malattia
Ora, una simile compresenza, a cosa (chi) può essere agganciata e, così, ritrovata per analogia frattale espansa anche (nel) “qua, così”? 
A quegli “organismi” che, da dietro alle quinte, operano continuativamente al fine di portare avanti i “propri” interessi (le sottodominanti inconsce di esserlo). 
Tutto ciò che rimane ed è in “ombra”:
non solo la lobby, bensì – di più – la interconnessione che regola, autorizza e garantisce l’esistenza della lobby, attraverso una struttura comunicante “non ufficialmente esistente (non ammessa dalla scienza deviata)”:
l’aggancio (indizio frattale espanso) alla compresenza immanifesta sotto dominante. 
Per chiarezza:
dominante - principio, agente virale, “gene”
sotto dominante (Dominio) - condizione di possessione (portatore “sano”)
sottodominante - infezione
singolarità (umanità) - tessuto oggetto dell’infezione (ambiente).
La realtà manifesta “qua, così” è la conseguenza “finale (collaterale)” – perfettamente indagabile ed intelligibile – della catena di distribuzione (trasmissione) “sotto dominante = dipendente dalla dominante, “sotto” (alla) dominante, etc.”.
Dominante e Domino costituiscono (irradiano radioattivamente) la condizione “sotto (alla) dominante”.
Mentre, l3 sottodominant3 sono già l’opera dell’infezione sotto dominante…
Cosa (chi) collega il funzionare inorganico all’organicità
Cosa è l’idea e l’invenzione brevettata (prototipo)?
Cosa è la rabbia (atteggiamento) e la violenza fisica?
Non “cosa sono” ma (ma) “cosa è”. 
L’agente virale è un3.
Il funzionare è la struttura frattale espansa (sistema operativo frattale espanso tri-unitario: legge, strumento, memoria). 
La realtà manifesta “qua, xxx” è l’effetto “finale” collaterale:
il risultato della strategia (interesse) nella condizione sotto dominante.
Il “prolungamento dell’esistenza dominante”

La compresenza che sfrutta tutt3 “qua”, al fine di renderlo una inclinazione “così”, ossia:
il proprio reame incantato, che le permette di sopravvivere a scapito di tutt3 e del tutt3 (uso). 
Questa è l’inclinazione di fondo trasmessa ambientalmente, attraverso il funzionamento frattale espanso. 
L’inclinazione è “ad immagine e somiglianza”. 
Ed è la ragione fondamentale (fulcro) che attraversa l’interconnessione fra inorganicità ed organicità, tra ispirazione, idea, pensiero e fare:
una trasmissione di “ordini (segnale di clock)”. 
L’essere immanifest3, ma sempre “qua, così”, significa essere compresent3 ma non più osservat3 (ricordat3). 
Non significa essere “Dio”. Significa essere “simil3”.
Il Dominio (corpo/mente uman3) permette la condizione (stato) di possessione by dominante:
è come per il pilota l’avere una macchina da pilotare
La “cura (così come la 'medicina')” è… una certa “inclinazione”:
il valore universale “formulare”…
Sì, perché, in ogni “caso”, la condizione umana “qua, così” è soggetta ad una malattia (la condizione "formulare", tuttavia, è paragonabile all'essere tutt3 auto immuni ad ogni 'influenza' del/nel 'qua xxx')”. 
Ne trovi traccia ovunque “guarda non caso”, laddove la malattia non rientra solo nella definizione medica, ma (ma) sostanzialmente, quando è una ferma convinzione di parte (dove la parte fondamentale è immanifesta, lasciando l’anello aperto di conseguenza, anche se è perfettamente chiuso, funzionale a/per...).

Il Papa: “Il virus della polarizzazione e dell’inimicizia è tra noi”
Link
Papa: virus inimicizia ferisce universalità Chiesa. Testo integrale
Link 
Papa Francesco: "La doppia vita dei preti malattia della Chiesa"
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Papa Francesco: ecco le 15 “malattie” della Curia
Link 
Riconsidera tutt3 “ciò che sai (perché così ti hanno detto)”, alla luce della caratteristica frattale espansa: 
una memoria che non dimentica mai (mai) nulla, niente e nessuno. E… cosa portante, non si dimentica nemmeno di segnalare ambientalmente ciò che “ricorda”.
Questa è la condizione di frattalità espansa.
L’autentico motivo per la famosa espressione:
la giustizia è uguale per tutt3
solamente
elevata nel/di significato sostanziale
laddove
la giustizia è ad angolo giro (un valore universale)…
Il fenotipo esteso è un saggio pubblicato nel 1982 dal biologo inglese Richard Dawkins. Il libro descrive il concetto che l'autore considera il proprio maggiore contributo alla teoria dell'evoluzione, quello appunto del "fenotipo esteso"
L'idea portante del libro si presenta come uno sviluppo della teoria che Dawkins aveva presentato nel suo libro precedente, il fortunato saggio Il gene egoista (1976), e infatti buona parte del testo è dedicata alla discussione delle successive critiche a questa teoria.
Quest'ultima si presentava come una reinterpretazione dell'evoluzione dal punto di vista dei singoli geni, i soli veri "soggetti" su cui agirebbe la selezione naturale, e di cui gli organismi (monocellulari e pluricellulari) non sarebbero altro - usando un linguaggio ovviamente metaforico ed antropocentrico - che le "macchine da sopravvivenza" da essi programmate per garantirsi il successo nella propria perpetuazione.
Il concetto del fenotipo esteso spinge ancora più in là questa "svalutazione" dell'organismo a favore del gene.
Il biologo parte dall'osservazione di numerosi casi in cui il comportamento di animali ha la capacità di influenzare a proprio vantaggio l'ambiente e altri animali.
Da questi fatti Dawkins deduce che è arbitrario limitarsi a identificare come manifestazione esteriore (fenotipo, appunto) dei geni associati a questi comportamenti solo i comportamenti stessi e le caratteristiche (anatomiche, psicologiche) dell'organismo che ne sono alla base.
I geni che determinano nei castori la funzionalità dei denti ed il loro istinto non hanno come fenotipo solo questi due aspetti, ma anche la diga che il castoro costruisce ed il lago che si forma;
tutti questi elementi sono determinati dal gene e hanno ricadute benefiche sulle probabilità del gene di riuscire a replicarsi nella successiva generazione.
Alla possibile obiezione secondo cui la diga ed il lago sono solo conseguenze molto indirette dei geni, l'autore ribatte che anche i denti del castori lo sono:
dopotutto il singolo gene non fa che sintetizzare una proteina, e da questa proteina l'influenza sulla struttura dei denti si concretizza in passaggi intermedi che possono essere molti ed estremamente complessi, includendo sicuramente anche l'azione di molti altri geni.
Dunque la linea di demarcazione tra "azione" diretta e indiretta del gene risulta del tutto arbitraria...
Da qui la ridefinizione del ruolo dell'organismo, che passa ad essere solo una delle tante realizzazioni dei geni nel mondo esterno per mezzo di cui i geni stessi competono tra loro.
Non solo:
le conseguenze "estese" dei geni possono essere tanto forti da indurre un altro organismo, che questi geni non possiede (e che quindi è programmato per massimizzare la diffusione di altri geni, i propri), a favorire proprio la sopravvivenza di questi geni estranei.
È il caso di molti esempi di parassitismo:
tra i più significativi Dawkins cita quello della formica Monomorium santschii, la cui regina si infiltra nei formicai di altre specie e riesce, con meccanismi ancora non del tutto noti (probabilmente diffondendo particolari sostanze chimiche), a indurre le operaie presenti a uccidere la loro stessa regina, così da prenderne il posto.
La regina di un formicaio è la madre di tutte le operaie, e dunque tale comportamento è ovviamente dannoso dal punto di vista dei geni delle operaie, considerando peraltro che la regina è la sola femmina fertile, la sola dunque che può perpetuare tali geni comuni.
Dawkins sintetizza questi risultati in quello che chiama il Teorema Centrale del Fenotipo Esteso:
il comportamento di un animale tende a massimizzare la sopravvivenza dei geni di quel comportamento, indipendentemente dal fatto che i geni si trovino nel corpo di quell'animale particolare che ha quel comportamento…”…
Link 
Questa "teoria" acquista una portante valenza, se espansa dalla prospettiva "formulare". In tal "caso", va a chiudere il cerchio (le formiche replicano il modello storico umano "qua, così". Non che gli umani "abbiano maggiore valenza", dato che tutta la vita "qua, così" dipende dall'influsso frattale espanso sotto dominante: un "principio")...
Non c’è da “cadere da nessun pulpito (centralità, portanza, etc.)”:
l’informazione è relativa all’assoluto sotto dominante “qua, così”
è
denuncia di quello che “è già successo” e che per questo motivo “continua a succedere”, sino a quando non fermi il segnale portante AntiSistemico (fermarlo significa “non farlo più passare dentro a/di te, cambiando “inclinazione/credo/programma”).
Non c’è alcuna “svalutazione” dell’essere umano che, intanto, “non è solo il ‘suo’ corpo”, anche se il “corpo” riflette l’essere umano “qua, così” oppure “qua, altresì”.
Ricorda che la vita “funziona” e pretendere di inquadrarla attraverso una “spiegazione (quanto vuoi o credi… scientifica)”, significa solo tendere a fornire rifugio alla condizione sotto dominante (il principio della malattia, della corruzione, della ruggine, della muffa, dell’attrito, del denaro e del debito, degli inquinanti, della legge di parte, etc.), diventando “tu” un Dominio e fornendo così la forma perfetta “ospite”.
Da questa prospettiva “formulare”, l’intera informazione storica umana a tua disposizione anche se “qua, così” è più che sufficiente per accorgerti di tutt3, dato che l’informazione tende ad auto replicarsi, trovando sempre (sempre) la “via”, il modo per 1) raggiungerti, 2) ricollegarti, 3) ricordarti, 4) fornirti possibilità di interconnessione al tuo autentico sovrano potenziale, etc.
Come quel famoso “Filo di Arianna”. 
Come i “sassolini” lasciati da Pollicino mentre s’addentrava nella “foresta”, come il “bacio del Principe Azzurro” alla “Bella di turno”, in grado di risvegliarla dall’incanto, etc.
Quando inizi a “vedere”, tutt3 prende ad irraggiare informazione coerente, in analogia frattale espansa.
E non importa se tale funzionamento viene disinnescato “qua, così” attraverso, ad esempio, a definizioni smorzanti, di parte, come quella del Bias di Conferma.
Assumi anche questo ambito come informazione sempre inerente e mai (mai) ostacolante.
Ergo: il Bias di Confermaconferma il tuo “credo”.
“Fai… di decodificare In-Organicamente ‘tutt3’, anche se ‘qua così’”.
Se (se) intendi sentir parlare di “cambiamento”, allora (allora):
il cambiamento dipende da te, da come diventi grande concentrazione di massa, giurisdizionale, “formulare” e dal come te lo ricordi sempre (sempre) di esserlo già.
A quel “punto (momento)”, il segnale portante AntiSistemico è impossibilitato a passare attraverso di te, dato che sei ritornat3 la sovranità assoluta che “già” sei (potenzialmente). 
I “risultati” si vedranno nell’apparenza chimica del tempo: 
cambierai modo di “vedere”, riconoscerai meglio le tue attitudini, emergerà la tua più autentica “forma”, etc.
   
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2135
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Bollettino numero 2138
 


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