Africani a Milano
L’ultima trovata in ordine di tempo della sinistra mondialista è quella di cavalcare l’accusa di razzismo per poter porre sotto accusa il Governo Conte/Salvini e dimostrare che trattasi di un governo razzista che favorisce la diffusione dell’intolleranza fra le masse dei cittadini. Ogni singolo episodio, per quanto sporadico ed isolato, diventa un simbolo del degrado sociale che si starebbe verificando in Italia.
In realtà la sinistra mondialista, dopo il fallimento della campagna sull’antifascismo sviluppata contro un immaginario pericolo di “risorgenza fascista”, oggi si aggrappa ad un nuovo escamotage, la lotta contro il razzismo per dimostrare ancora di esistere.
Avviene ormai che tutti o quasi hanno capito (tranne gli stupidi) che si tratta dell’utilizzo strumentale di una tecnica di propaganda da avanspettacolo che risulta utile per mettere in cattiva luce i partiti populisti e lanciare il grido d’allarme contro l’intolleranza e l’odio razziale. La stessa sinistra che ha aperto le porte dell’Italia all’invasione dall’Africa in nome di un falso umanitarismo, favorendo il business delle mafie e dei trafficanti di uomini, oggi si scopre con una sua vocazione morale per sollevare il problema del razzismo.
Questo è tipico di chi proclama di difendere principi astratti e non si cura degli effetti concreti delle proprie proclamazioni: se in Libia oggi esiste un fiorente mercato degli schiavi questo è dovuto ai proclami della sinistra europea contro il perfido dittatore Gheddafi, proclami che hanno favorito ed appoggiato l’aggressione della NATO contro quel paese e la sua destabilizzazione.
Basta che venga lanciato un uovo contro una ragazza di colore a Moncalieri (una atleta italiana), atto esecrabile di teppismo, questo diventa il caso evidente dell’insorgere del razzismo e si chiede lo scioglimento dei gruppi razzisti che lanciano uova la sera, insorge il PD contro il ministro Salvini che minimizza l’episodio, anche Roberto Saviano lancia un monito contro l’onda nera del razzismo che avanza, la Boldrini si esibisce in una filippica contro la deriva razzista del governo Salvini e i grandi giornali si schierano compatti a deprecare i singoli episodi come sintomatici del clima di odio razziale in aumento nel paese.
Una vera commedia all’italiana che dovrebbe provocare risate ma che dimostra da sola l’inconsistenza di una politica di sinistra che tenga conto degli interessi reali dei cittadini.
Ben altri sarebbero gli episodi che dovrebbero muovere all’indignazione come il massacro della povera Pamela a Macerata, l’omicidio compiuto contro due coniugi anziani a Palagonia, in Sicilia per rapina, compiuto da africani usciti da CAR di Mineo, il caso del picconatore Kabobo di Milano che uccide per strada senza un perchè, le continue aggressioni contro i controllori nei treni locali, e tanti altri episodi che comprovano l’indole di molti dei migranti e richiedenti asilo che entrano in questo paese.
Da venti anni e oltre l’Italia accoglie tutti, africani, arabi, albanesi, pakistani, migranti dall’Africa e dall’Asia, senza richidere documenti e visti, ma questo non basta per non ricevere accuse di razzismo proprio da chi si è dimostrato incapace di gestire il fenomeno migratorio che ha creato tensioni sociali in varie parti del paese.
Dopo il lancio dell’uovo contro la povera atleta di colore, sono insorti tutti i difensori del Pensiero Unico e gli apologeti delle migrazioni, dalla Bonino a Renzi, dalla Boldrini a Gentiloni, da Saviano a Beppe Severgnini, inclusi gli editorialisti del Corriere della Sera come Massimo Franco e quelli della Stampa per deprecare il clima di razzismo montante che viene alimentato dalle misure antimigratorie di Salvini.
Africani in protesta
La scientifica esamina al microscopio i residui delle bucce dell’uovo per risalire agli autori e, a sorpresa, si trovano alte vittime, questa volta non di colore ma donne italiane che hanno subito anche loro l’aggressione a colpi di uova. Poco importa, il fatto grave è l’uovo tirato contro la ragazza di colore, quello si un fatto intollerabile.
A sprezzo del ridicolo insorgono anche i sindacati, le ONG e gli ambienti cattolici di Famiglia Cristiana, quelli che avevano dedicato la copertina a Matteo Salvini con la locuzione “Vade retro….”.
Questo clima avvelenato viene captato anche da gruppi di migranti che iniziano ad agitatsi ed a protestare dichiarando che in Italia tutti sono razzisti perchè a loro non viene dato il WI FI gratuito, una alimentazione diversificata e più soldi per le piccole spese.
Dietro il polverone innalzato su tale questione, l’antirazzismo dei soloni della sinistra, utilizzato come una clava in totale assenza di razzismo, è di fatto un’arma di classe, reazionaria, di coloro che tendono a preservare il vecchio status quo politico e finanziario che nei fatti è già crollato il 4 marzo scorso. Lo status quo del sistema economico e dell’intrattenimento organizzato dai supporter italioti di Soros e dalle multinazionali “new economy”.
Luciano Lago
fonte: https://www.controinformazione.info/la-sinistra-mondialista-cavalca-laccusa-di-razzismo-e-la-usa-come-una-clava-contro-i-sovranisti/
Nessun commento:
Posta un commento