Nella Rivoluzione francese milioni di persone sacrificarono la loro vita
in nome della libertà. Si erano illuse che il nemico fosse il Padrone,
e che uccidendolo avrebbero assunto il controllo delle loro esistenze.
Che fregatura! Al giorno d'oggi il francese è sottomesso più che mai
alle leggi dei Padroni.
La Francia neanche esiste più sotto forma di paese sovrano,
essendo diventata parte dell'Unione europea. Sorprendentemente, la
Francia è ancora considerata un paese libero e democratico. Che
stranezza.
In merito alla libertà circolano costantemente due falsità. In primo luogo, si
dice che la mia libertà debba fermarsi laddove inizi la libertà del mio
prossimo. Tutto ciò è falso, dal momento che quando il mio prossimo
decide di prendersi una libertà più grande della mia, non resta più
spazio per la mia libertà. In secondo luogo, si presume che essere
liberi significhi fare ciò che si vuole. Anche questo è falso, perché
chi 'vuole' è il corpo emotivo del desiderio governato dall'ego. In entrambi i casi stiamo parlando di falsa libertà.
In realtà, io vivo in una gabbia di nome ego
in cui, inconsciamente, mi comporto sia come una pecora bianca servile
che come una pecora nera ribelle. Le pareti della mia cella sono
edificate su una base denominata istinto di sopravvivenza; le sbarre alla finestra sono fatte di un metallo chiamato paura. Solo
io ho il potere di creare la mia prigione, solo io ho il potere di
riaprire la porta. Tutto ciò si può riassumere in due parole: libero arbitrio.
Mi bevo qualsiasi menzogna piovuta dalle
autorità con la speranza di conservare i miei diritti e privilegi - i
quali alla fine nemmeno esistono. Lo Stato inatti può uccidermi, può
sbattermi in galera, può espropriare la mia proprietà, e può perfino
sottrarmi la potestà dei miei figli.
Come ebbe a dire Étienne de la Boétie: "Ci sembrano così alti solo perché restiamo in ginocchio."
Perché mi svendo come una prostituta e svolgo mansioni degradanti ed
obblighi rivoltanti? Perché ho paura di perdere ciò che ho o di non
riuscire ad ottenere ciò che voglio.
Libero arbitrio.
Il libero arbitrio è la facoltà di
assumere una scelta che non sia influenzata da alcuna altra autorità al
di fuori della volontà individuale, indipendentemente da ogni influenza
di comodo o vincolo esterno. In ogni essere umano risiede questa capacità di decidere cosa fare e cosa non fare. Il libero arbitrio implica la libertà di scelta. Esiste quindi soltanto nel pensiero degli esseri viventi coscienti. Il principio della libertà si basa su libero arbitrio e potere decisionale, i due elementi che caratterizzano gli esseri umani.
Il libero arbitrio non è un diritto concesso da una carta costituzione o
da uno Stato, né un attributo donato selettivamente da Dio o la natura.
Esso caratterizza l'intero genere umano. Nessuno
può smarrirlo e nessuno può sottrarlo. La decisione è la pietra
angolare su cui poggia la trasformazione della schiavitù in libertà. E' il crocevia dei due vettori fondamentali: la scelta (mente) e la volontà (spirito).
I concetti tipo "vorrei, ma non posso", o "non ho scelta" sono illusioni
di comodo. Tutte le volte che fingo di non avere scelta mi abbasso al
livello di una bestia; scelgo di non assumere la decisione necessaria. La verità è che c'è sempre una scelta. La domanda da porsi è: Voglio assumerla? La risposta verrà fuori automaticamente: Non voglio scegliere perché ho paura di ...
Il libero arbitrio si manifesta quando la mente si mette al servizio del
corpo emozionale / vitale. Solo la paura può distruggere la volontà che
mi impedisce di esercitare il mio potere decisionale. O
trascendo la mia paura ed esprimo il mio libero arbitrio, o lascio che
la paura assuma il controllo del mio corpo, e mi sottometto alla volontà
di qualcun altro. Ho il potere di scegliere. Per farlo, devo solo usare il mio libero arbitrio.
La soluzione: il trasferimento del potere.
La vera libertà diventa accessibile quando
trasferisco il potere dal mio ego alla mia anima, quando smetto di
sottomettermi alla paura e pianificare risultati. Faccio ciò che mi
suggerisce l'anima, anche se ho paura. Mi concentro sul mezzo, piuttosto che sul fine. Il processo interno che sperimento esercitando il libero arbitrio mi consente di crescere nella coscienza. Tutto
ciò accelera la permeazione dello spirito nel mio corpo e mi permette
di sciogliere il velo di morte che ricopre le mie cellule.
Coscienza ed azione sono legate da un rapporto diretto. Quando presto
attenzione al mio ego e al suo inestinguibile bisogno di sicurezza, mi
sto chiudendo in una prigione, schiavizzato da bisogni, abitudini,
desideri, credenze. La vera libertà e la conseguente invincibilità sono il risultato diretto della mia obbedienza alla mia autorità interiore. Si tratta di un percorso misterioso che è mortale per l'ego, ma è anche l'unico percorso che non conduca a un vicolo cieco. La
vera libertà non è qualcosa che si possa dare o ricevere; è uno status
interiore. Nessuna legge potrà mai garantirmi il suo esercizio. Ma
nessuno potrà mai portarmela via. E' già in mio possesso. Tutto ciò che devo fare, è prenderne atto.
"Prima di diventare libero, un uomo deve scegliere la libertà."
Jeff Knaebel
Sintesi di un articolo in lingua inglese pubblicato sul sito: Personocracy
Link diretto:
http://personocracy.wordpress.com/2014/02/24/false-freedom-free-will/
Traduzione a cura di Anticorpi.info
http://personocracy.wordpress.com/2014/02/24/false-freedom-free-will/
Traduzione a cura di Anticorpi.info
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