Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
giovedì 20 marzo 2014
LA STRATEGIA DEL FALSO E IL POTERE DELL’OSSIMORO
“Il falso, è un fondamentale del relativismo e fratello gemello dell’ossimoro – I due, insieme, sono capaci di innescare tali catastrofi, da fare impallidire il nazismo”
Questi ultimi cento anni di storia sono stati caratterizzati da una crescita esponenziale della violenza, della paura, della crudeltà e della mortalità. Una escalation sistematica dell’orrore che non ha eguali nella storia dell’umanità. Due guerre mondiali (70.000.000 di morti), il nazifascismo e la bomba atomica, sono state le prove che hanno anticipato il debutto, della più inimmaginabile tragedia umana che, nel liberismo relativista, incarna quint’essenza del maligno al potere. In questa guerra al massacro le armi tradizionali, spade, alabarde, balestre, archi, frecce e olio bollente sono state bandite per sempre, a favore delle più moderne e funzionali, di distruzione di massa. Frutto insperato dello sforzo comune di autorevoli scienziati, studiosi e ricercatori !!!!!!!
E’ evidente che ogni parallelo con il passato è a dir poco imbarazzante e volutamente miope. Ogni tentativo di azzardare un corrispettivo fra ieri e oggi, è sinonimo di ignoranza, ipocrisia, inconsapevolezza e disonestà intellettuale. Questi due mondi, sono opposti e contrapposti e nulla li accomuna e li rende complici. Uno è il bene e l’altro il male. Uno è la vita e l’altro la morte. Un mondo, biofilo e l’altro necrofilo. Definirli, diversi, è un’ingenuità imperdonabile. La diversità prescinde da ogni omologazione, per attestarsi come valore imprescindibile della condizione umana e di ogni altra forma di vita. Anche parlare di due mondi, è improprio e inesatto. Prima della rivoluzione industriale esisteva una realtà che definiva il mondo in ogni suo aspetto, regole, valori e principi etici, imperituri e non opinabili – oggi, questo mondo si è spento per sempre, per trasfigurare in un inconscio vuoto permeato di nulla e di relativismo.
Per tanto, sostenere la tesi dell’eterna e inevitabile “necessità” del male, attestandola come fattore fisiologico, é come affermare che le spade delle legioni romane uccidevano al pari di una bomba intelligente, al fosforo o nucleare – che le cadute da cavallo (mezzi di trasporto di un tempo), le potremmo serenamente paragonare (per numero e conseguenze), agli incidenti stradali che, giornalmente, si consumano sulle nostre strade e autostrade. Che il tasso, di sostanze tossiche e cancerogene, disperse nelle acque di fiumi, laghi, mari e falde acquifere e sul territorio, non è un novità di oggi – che l’aria delle nostre città è la stessa di sempre – che l’estinzione di specie animale e vegetali è un fattore fisiologico, endemico alle ragioni della natura stessa.
In verità, non sappiamo più distinguere il male dal maligno, la libertà dalla licenza, la furbizia dall’intelligenza, la verità dalla menzogna e il progresso dalla catastrofe ambientale.? Questa nostra è la peggiore delle schiavitù. Siamo prigionieri senza catene, soggiogati alla dittatura di una libertà effimera e dall’illusione indotta dal Sistema liberista di considerarci liberi. Di fatto, dentro di noi, non vibra alcuna corda e ogni moto di mare si è spento, schiacciato dall’appiattimento verso il basso di ogni nostro personalismo, giudizio critico e gesto rivoluzionario. Neppure sotto il peggiore regime comunista massimalista era mai stata prodotta una tale omologazione delle coscienze. Ogni altro aggettivo che affianchiamo a “relativismo” con l’intento di rafforzarne il suo significato etimologico, in realtà, lo mortifica, essendo lo stesso (il relativismo) una condizione fuori da ogni oggettiva comprensione umana e auspicio.
Nelle democrazie consumistiche, l’illegalità è assurta a regola. Gli organi preposti a contrastarla, sono così marci e corrotti, che chiamare le nostre società, civili, è un ossimoro. L’ossimoro, partorito in quantità industriale dal moderno Sistema liberticida, è il germe malefico del relativismo. La locuzione “certezza scientifica”, descrive con efficacia il contrasto logico di una tale affermazione, codificandola a buon diritto, fra sconfinata categoria degli ossimori moderni. Il relativismo etico che ci sta inghiottendo è il risultato di una completa mancanza di volontà, risultato di un’inettitudine fisica e morale tale, da avere azzerato in noi, ogni elementare parametro di riferimento, critico e di comparazione. Il falso, è un fondamentale del relativismo e fratello gemello dell’ossimoro. I due, insieme, sono capaci di innescare tali catastrofi, da fare impallidire il nazismo. Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria, regola relazionale. Menzogna e relativismo camminano a braccetto, lungo il viale della fine, e niente e nessuno potrà contrastare l’inevitabile.
La pubblicità, mente in maniera sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo, la politica (noncurante dei reali, bisogni della gente), promette tutto ciò che non potrà mai, e non vorrà mai mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono, in barba al buon senso, a ogni principio etico e valore morale. Primo comandamento: “ Affinare la menzogna affinché sembri una verità”. Relativismo è venire a patti con le proprie debolezze, a fronte di una paura incontrollata. Oggi, i non valori, commercializzati per poche lire su scala planetaria, hanno soppiantato gli autentici, dell’anima e dello spirito. La famosa torre di Babele, non è metafora dei nostri tempi, ma un dato di fatto, reale e globale. Quella che crediamo sia la nostra conoscenza (del tutto incapace di attingere ad una realtà oggettiva e assoluta), è la risultante di un relativismo perverso le cui metastasi hanno irrimediabilmente compromesso ogni più remota possibilità di riscatto.
Se l’uomo di quest’epoca insensata, non sarà in grado di riconvertire la follia in ragione, la sua schiavitù in libertà, e la menzogna in verità, presto, il vortice del relativismo lo risucchierà per l’eternità, dentro un vuoto senza fine.
Gianni Tirelli
fonte: http://www.oltrelacoltre.com/?p=17940
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