La natura ci dona sempre le medicine di cui necessitiamo vediamo anche nel caso di febbre cosa può tornarci utile.
Febbrifugo naturale
Percorrendo i sentieri di campagna o collinari possiamo imbatterci da giugno a settembre, nella fioritura della Centaurea (Erythraea centaurium) popolarmente conosciuta in passato come l'erba scaccia febbre, ma che è anche un rimedio di Bach (Centaury).
Questo rimedio contro la
febbre, è una pianta umile, cresce splendidamente sui bordi dei
sentieri, nei prati, nei pascoli, sui muretti delle case di campagna,
senza esagerare, la si può raccogliere, ma all'inizio ogni raccolta di
erbe spontanee richiede l'accompagnamento di un esperto per non
sbagliarsi sulla tipologia di erba.
In diverse località
italiane si organizzano gite nella natura alla scoperta di questi tipi
di erbe, l'alternativa è l'acquisto in erboristeria. Tradizionalmente la
Centaurea era utilizzata come febbrifugo ma anche come tonico e
digestivo.
È una pianta imparentata
con la genziana, la pianta è ricca di principi amari con una azione
aperitiva, trova infatti indicazione anche nei casi di mancanza di
appetito.
Evitare l'assunzione in
caso di gastrite e ulcerre di stomaco e intestinali. La riconosciamo per
le foglie opposte, ovali e lanceolate, e per i fiorellini di color rosa
o rosso disposti in caratteristici mazzetti.
Come si usa come febbrifugo
Le sommità della
Centaurea vanno sminuzzate nel classico taglio tisana, per favorire
l'estrazione dei principi attivi (ovviamente solo nel caso la
raccogliate fresca; fatto questo, possiamo procedere in uno dei sistemi
qui di seguito indicati.
Tisana contro la febbre
Versiamo acqua bollente sulle parti e lasciamo infondere per una decina di minuti (un cucchiaio di cime preparate).
Decotto febbrifugo
Quando l'acqua bolle
mettere la pianta in ammollo: si lascia bollire per 5 minuti poi si
spegne il fuoco e si lascia riposare per 10 minuti, infine si filtra e
si assume il liquido così ottenuto.
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