Il curry è una miscela particolare e molto variabile di spezie e aromi che ha origine in India dove viene chiamato “masala” e che venne importato in Europa dagli Inglesi.
La parola europea comunemente usata in
occidente, curry, deriva da “cari” che significa salsa, nome
assegnatogli dai Tamil, popolo dell’India meridionale e del nord di
Ceylon.
Ma perché la ricetta è molto variabile? Il curry è un tipico condimento
utilizzato da diversi secoli dalla cucina indiana, araba e nord
africana dove veniva preparato con ricette diverse in ognuno di questi
posti; inoltre è da sempre stato preparato in casa, personalmente da
ognuno seguendo il proprio gusto, per ottenerlo più o meno piccante, a
volte quasi dolce; gli esperti di spezie preparavano le miscele per i
ricchi signori indiani, tra le quali le più famose e rinomate sono: il
Garam Masala e il Tandoori Masala.
Anche se il termine corretto dovrebbe
essere masala, per semplificare useremo la classica parola curry, che
tutti conosciamo bene.
Il curry in India è un condimento che viene utilizzato giornalmente per condire pesce, verdure, carni, pane e riso.
La sua ricetta originale come abbiamo visto
sostanzialmente non esiste, cambia in base a molte variabili, ma
possiamo vedere assieme da quali ingredienti è composta la sua miscela:
- Peperoncino di Cayenna
- Cumino
- Coriandolo
- Cardamomo
- Cannella
- Curcuma (che dona il tipico colore giallo ocra)
- Chiodi di garofano
- Fieno greco
- Noce moscata
- Pepe nero
- Zenzero
Non in tutte le ricette sono presenti tutte
le componenti, ma in genere le prime sei sono quelle che compongono al
base di partenza.
A seconda della ricetta possiamo avere per esempio un curry mild, poco piccante o uno sweet, molto piccante.
Per preparare il curry bisogna scegliere il proprio composto di spezie e farle tostare in padella per poi pestarle in un mortaio.
Il curry è un ottimo condimento da utilizzare e abbinare con moltissimi piatti:
- Riso e risotto
- Pasta e pane
- Zuppe
- Carne (in particolare pollo, agnello e manzo…)
- Pesce (in particolare gamberetti, acciughe e salmone…)
- Verdure e legumi
- Uova
- Tofu
- Dolci (in particolare con cioccolato, banane e frittelle di riso…)
Esistono altre varietà di curry oltre al
masala indiano come ad esempio il green curry o kaeng khiao wan della
Thailandia (polvere verde contenente anche basilico); molto diffuso
anche il kaeng kari o curry giallo e il kaeng phet o curry rosso.
E ancora: il prik khing, curry di
tradizione cino-thailandese, il curry giapponese karē, il curry
diabolico di Singapore, il massaman curry o nam phrik kaeng massaman.
Tutte queste varianti contengono ingredienti particolari come la citronella, la noce indiana, il galanga, lo scalogno, zafferano…
Conservazione
Il curry si trova tranquillamente nel
reparto spezie di ogni supermercato ormai, ma tenete presente che una
volta acquistato e aperto sarebbe meglio utilizzarla in poco tempo
o comunque conservarla in un barattolo di vetro lontano da umidità e
calore: il curry tende infatti a perder velocemente il proprio aroma una
volta aperto.
Esiste anche il curry in pasta che si conserva decisamente meglio, anche se forse preferisco la polvere.
Essendo una miscela e non una singola spezie, il curry mette insieme le diverse proprietà e i molti benefici di ogni singola spezia che lo compone.
Per esempio abbiamo che:
- Nel peperoncino è presente la capsaicina utilizzata in farmacia come antidolorifico
- L’olio essenziali di cumino ha proprietà curative per stomaco e intestino
- Il coriandolo è in grado di sopprimere alcune larve e funghi
- La cannella porta con sé una potente azione antisettica e antidolorifica
- La noce moscata ha proprietà anestetiche
- I chiodi di garofano contengono l’80% di eugenolo che è utilizzato come anestetico e disinfettante per i denti
- Lo zenzero è efficace contro nausea, vomito e favorisce la digestione
- Il cardamomo ha azione benefica su stomaco e intestino
Mangiare curry può portare quindi a grossi benefici per il nostro corpo in quanto:
- Favorisce la digestione
- Contrasta nausea e vomito
- Stimola la mucosa gastrica lenendo eventuali dolori
- Disinfetta l’intestino e previene dall’instaurarsi di microbi dannosi
- Riduce molto la formazione di gas nello stomaco e nell’intestino
- Regola il metabolismo
- Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti
- Allevia l’affaticamento del fegato proteggendolo dalle tossine
- Riduce i fastidi dovuti ad artrite e reumatismi
- Migliora ritmo e cricalazione sanguigna
Molte ricerche ci dicono anche
Le proprietà curative associate al curry sono anche altre:
Giovanni Scapagnini dell’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Catania, Alessia Pascale dell’Università di Pavia, Claudia Colombrita e Vittorio Calabrese dell’Università degli Studi di Catania, e con la collaborazione di Michael L. Schwartzman e Nader G. Abraham del New York Medical College hanno scoperto una stretta relazione tra il curry e la possibilità di prevenire l’Alzheimer e il Parkinson diminuendo l’esposizione dei neuroni all’ossidazione.
Un altro studio del 2007 condotto da un
gruppo di ricercatori con a capo John Cashman, direttore dell’Istituto
di Ricerca Bio Molecolare Umana (HBRI) di San Diego (USA), hanno
confermato quanto detto in precedenza e in particolare la curcuma, con
le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie riuscirebbe ad
attivare il sistema immunitario contro le placche tipiche del malato di
Alzheimer.
Sempre dagli Stati Uniti arrivano altri studi che indicano nel curry un valido aiuto per combattere diabete e colesterolo.
Il team del dottor Bharat B. Aggarwa del
centro oncologico MD Anderson Cancer Center presso l’Università del
Texas a Houston, nel 2003 ha trovato molto valido l’utilizzo del curry e
in particolare della curcuma contro diversi tipi di mielomi e tumori oltre che con la sclerosi multipla.
Nel 2009 alcuni ricecatori del Cork Cancer Research Center hanno documentato come la curcumina aiuti l’eliminazione delle cellule cancerogene
in caso di tumore all’esofago; la dottoressa Sharon McKenna ha
dichiarato sul British Journal of Cancer: “Gli scienziati sanno da tempo
che alcune sostanze naturali potenzialmente possono neutralizzare le
cellule cancerose e la nostra ipotesi è che la curcumina in particolare
abbia valide proprietà terapeutiche”.
Anche per il tumore all’intestino
sembrano esserci buone speranze in quanto sembrerebbe in grado di
aumentare la sensibilità delle cellule maligne verso la miscela di
farmaci nota come Folfox: “La prospettiva che la curcumina possa
aumentare la sensibilità delle cellule cangerogene alla chemioterapia è
eccitante perché questo potrebbe significare dosi minori, in questo modo
i pazienti potrebbero avere minori effetti collaterali e continuare a
ricorrere al trattamento per più tempo”, queste le parole del professor
William Steward.
La strada è comunque ancora lunga, la
ricerca appena all’inizio, ma le speranze sono molto buone e l’utilizzo
di di sostanze vegetali per la cura dei tumori è un settore in forte
sviluppo e lo diventerà sempre di più di anno in anno.
Rimedi a base di curry
In caso di assenza di altro, il curry, grazie alle sue proprietà antisettiche e anestetiche può essere un buon rimedio per piccole ferite ed escoriazioni.
Inoltre per il mal di denti, la polvere di
curry miscelata con poca acqua è utilizzata in assenza di altro
applicandola proprio sul dente dolente.
Controindicazioni
IL curry e le spezie in genere devono
essere assunte non in dosi eccessive per evitare un eccessivo lavoro
degli organi digestivi, specialmente in presenza di gastrite.
L’utilizzo moderato di tali spezie risulta
da alcune ricerche comunque non danneggiare l’apparato gastrointestinale
in soggetti sani.
Quando fate uso del curry evitate di abbinarci alimenti come cioccolata, pepe, peperoncino, peperoni, pomodori e solanacee in genere.
In genere non si registrano
controindicazione né per la mamma né per il feto quando l’utilizzo è
limitato a un paio di volte la settimana massimo; in alcuni casi è
addirittura consigliato per stimolare il gusto e l’olfatto del
nascituro.
Curiosità
Un grande equivoco che si viene spesso a creare riguarda un piante, chiamata albero del Curry, che ha in comune con la miscela del curry solo l’odore che rilascia quando sfregata sulle mani.
Infatti non si ricava da questa piante il condimento che abbiamo descritto in questo articolo: il curry che tutti conosciamo è infatti composto da quella miscela di ingredienti descritta in precedenza, tra i quali però non è però annoverato l’albero del Curry.
Filippo Tartaglini
fonte: http://www.iobenessere.it/curry/
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