venerdì 16 settembre 2016

"E vissero felici e contenti" – Perchè siamo destinati al dolore e alla delusione?


Dopo molte difficoltà e peripezie gli eroi delle nostre fiabe, finalmente, raggiungono la tanto attesa e desiderata felicità…
Ma perchè nella vita vera questo non succede?
Perché non arriva mai il momento del… e vissero felici e contenti?

Bene, un primo motivo possiamo trovarlo proprio osservando il finale consueto delle nostre favole, che ovviamente ci rivela qualcosa di noi…

Sembra che tutte le avventure siano propedeutiche al finale, cioè… Tutte le difficoltà e la sofferenza vissute dai protagonisti erano necessarie per gingere a quel finale struggente e risolutivo
e inoltre la vita, quella vera comincia da quel momento in poi, da quel ‘e vissero felici e contenti’, di cui, per altro, non sapremo mai niente.

Evidentemente ‘e vissero felici e contenti’ rappresenta il bisogno umano di stabilità e sicurezza e la speranza (infantile) di poterlo raggiungere dopo tante tribolazioni, grazie a qualcuno che ‘ci ama e ci protegge’.

Il lieto fine è molto apprezzato, infonde speranza e serenità.

Ma torniamo alla Vita vera…

Possiamo dire che l’attesa o aspettativa di una soluzione finale, di un lieto fine, sia di per sé motivo di sofferenza in quanto, molto spesso, nonostante i nostri sforzi e il nostro impegno le cose prendono una piega impensata e spesso indesiderata.

Vivere sperando di sistemare le cose (incontro l’amore della mia vita, trovo un lavoro ben pagato, nascono figli, eccetera) procura di per sé delusione e fatica specialmente quando, appunto le cose non vanno come vogliamo. Ma se anche riusciamo a raggiungere il tanto desiderato obbiettivo molto probabilmente accadrà qualcosa che farà di nuovo saltare i pezzi del puzzle faticosamente composto.

E allora?

Siamo destinati al dolore e alla delusione?

Ovviamente no, viviamo in un Universo Perfetto che ci fornisce unicamente ciò di cui abbiamo bisogno, ma per integrare questo concetto occorre che allarghiamo i nostri sensi e la nostra vista spirituale, insomma che osserviamo la nostra vita da una posizione ‘più alta’.

Noi siamo creature spirituali che scelgono di incarnrsi per fare determinate esperienze, proprio perchè tali esperienze ci permettono di evolvere e avvicinarci sempre di più a quello che siamo, e siamo sempre stati: Amore.

Ma dopo le varie esperienze nella materia siamo un Amore messo alla prova, scelto nonostante tutto, pieno di saggezza ed esperienza.

Allora, tornando al nostro quotidiano e alle prove che ci troviamo ad affrontare, possiamo osseravre che tutto quello che viviamo ha un senso per noi.

Che senso può avere vivere il dolore?

Dobbiamo imparare a distingure tra due tipi di situazioni dolorose.
  1. Il primo tipo riguarda tutte quelle situazioni difficili che ci troviamo a vivere a causa della nostra frequenza/informazione; nel senso che, per la Legge di risonanza noi attiriamo frequenze complementari a quelle che emaniamo. Se viviamo costantemente nella mancanza e nella sfiducia vivremo esperienze su quel livello. Questo allo scopo di insegnarci la responsabilità delle nostre creazioni.
In questo caso il senso è imparare a monitorare il nostro mondo interiore, consapevoli che quello che stiamo vivendo lo stiamo continuamente creando noi.
  1. Il secondo tipo riguarda quelle situazioni che vengono scelte dalla nostra Parte Divina (in perfetto accordo con la Parte Divina di tutti coloro con cui interagiamo). Queste possono essere situazioni anche molto difficili che però sono necessarie al nostro livello di evoluzione, potrebbe trattarsi di perdite di persone amate, della nascita di un figlio con handicapp, di un garve incidente o altro.
In questo caso il senso è acquisire quelle capacità spirituali di cui abbiamo bisogno per evolvere e metterci al servizio di altri.

In entrambi i casi, qualunque sia il tipo di ostacolo che ci troviamo di fronte, abbiamo sempre la possibilità di scegliere come reagire alla situazione: non è quello che ci accade, ma cosa ne facciamo di quello che ci accade.
Alla luce di questa prospettiva cercare il lieto fine è un’assurdità, ci saranno sempre eventi e situazioni che intralciano i nostri programmi, come alberi che cascano sulla nostra strada; siamo qui per crescere, imparare, lasciare le limitazioni; solo l’esperienza diretta ci permette di farlo.
Sta a noi considerare ogni albero che cade davati a noi e ci impedisce di proseguire come ci eravamo programmati una maledizione oppure un’opportunità…
 


Silvia Pallini


fonte: http://www.visionealchemica.com/e-vissero-felici-e-contenti-perche-siamo-destinati-al-dolore-e-alla-delusione/ 


Silvia Pallini da molti anni utilizza le Costellazioni Familiari e Multidimensionali, le 5 Leggi Biologiche del Dott. Hamer, il Lavoro Emotivo e Corporeo di Willi Maurer, le tecniche di Psicologia Energetica (EFT, TAT, Logosintesi), The Reconnection e la Comunicazione non Violenta secondo il metodo di Marshall Rosenberg. Silvia accompagna le persone sia individualmente che in gruppo, alla scoperta delle proprie potenzialità.

Silvia Pallini

Tre Domande per Guarire Silvia Pallini

Nessun commento:

Posta un commento