Fare la spesa per molti di noi sarebbe molto più facile se avessimo sotto casa il supermercato o il negozio di alimentari dei nostri sogni. Nel mondo, ma anche in Italia, stanno nascendo diversi esempi di negozi alternativi, che propongono un modo più sostenibile di fare la spesa, sia dal punto di vista sociale che ambientale.
Si
tratta spesso di iniziative che agevolano le famiglie meno abbienti o
che riducono gli sprechi e i rifiuti. Ecco gli esempi principali che
abbiamo raccolto per voi. Ne conoscete altri?
1) People's Supermarket
E' "il supermercato del popolo" di Londra e si trova nelle vicinanze del British Museum. E' gestito da una cooperativa i cui soci, in cambio di 4 ore di lavoro volontario al mese, ricevono uno sconto del 10%
sui prodotti del negozio per tutto l'anno. Vende quasi esclusivamente
prodotti biologici, locali e solidali. C'è anche una piccola cucina,
dove si preparano piatti con la frutta e la verdura vicine alla
scadenza.
2) Food From The Sky
Food From The Sky è un supermercato di Londra che vende il cibo prodotto sul proprio tetto. Ha l'apparenza di un normale negozio di alimentari, ma sul suo tetto
si trovano ben 450 metri quadrati di spazio, dove vengono coltivati
verdura, frutta e erbe aromatiche. Il progetto funziona grazie alla
permacultura. I prodotti raccolti vengono venduti direttamente alla
clientela del supermercato, che risulta, a dir poco, a metri zero.
3) Emporio Portobello
Emporio Portobello è un progetto nato a Modena. In questo supermercato innovativo i disoccupati e le famiglie in difficoltà possono fare la spesa gratis
in cambio di ore di lavoro. Il prezzo non è indicato in euro, ma in
punti, e ogni famiglia è dotata di una speciale tessera con cui fare la
spesa. I nuclei famigliari in difficoltà, scelti dai servizi sociali in
base all'ISEE, devono lavorare come volontari nel supermercato almeno
una volta alla settimana. Più che di supermercato, parliamo di un
emporio sociale capace di mettere in rete i diversi soggetti della
comunità e di fornire aiuto ai più deboli.
4) Vegilicious Veggie Shop
Vegilicious Veggie Shop è il primo
supermercato vegan d'Europa. E' stato inaugurato da Dortmund a febbraio
del 2011. Una coppia di giovani, dopo aver venduto prodotti vegan online
con successo per un po' di tempo, ha deciso di aprire un negozio vero e
proprio. Il supermercato vegan offre centinaia di prodotti biologici e a
chilometri zero, in cui i derivati animali sono del tutto assenti. La
scelta è molto vasta e ne saranno di certo felici gli oltre 600 mila
vegani presenti in Germania.
fonte foto: vegilicious-shop.de
5) Passamano
A Bolzano è nato Passamano, il primo non-negozio
basato sulla filosofia del recupero e del riutilizzo. Per comprare a
Passamano non servono né banconote né monete. Il negozio mette
gratuitamente a disposizione della collettività tutto ciò che può essere
riutilizzato e riciclato. In cambio viene richiesta soltanto un'offerta
libera, per coprire i costi di gestione del negozio e le spese fisse,
come l'affitto e le bollette.
6) Ecopunto
Fare la spesa riconsegnando al supermercato i rifiuti riciclabili. Ecco l'idea alla base del progetto Ecopunto.
I cittadini possono vendere o barattare con beni di consumo di prima
necessità i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. I rifiuti
raccolti vengono poi rivenduti ai consorzi che si occuperanno del loro
riciclo. I negozi Ecopunto sono presenti in Sicilia. Vi avevamo parlato degli esempi di Niscemi e Cinisi. E' possibile consultare una mappa online per scoprire la loro posizione.
7) Il Mondo Bio
Il Mondo Bio è stato inaugurato a Sorrento nel 2011. Si tratta di un negozio biologico che ha al proprio interno un ristorante vegano.
Offre inoltra alla clientela la possibilità di consultare un
nutrizionista esperto sul posto. Nel ristorante vengono offerti piatti
adatti per persone con intolleranze, celiache o vegane, il tutto
all'insegna della cucina mediterranea. All'interno del negozio si
possono acquistare prodotti sia alimentari che erboristici e
fitoterapici.
8) The Daily Table
The Daily Table sarà il primo negozio che venderà prodotti scaduti
per contrastare gli sprechi alimentari. Non è detto, infatti, che un
prodotto scaduto non sia più commestibile e debba essere buttato. Le
scadenze, soprattutto se "preferibilmente entro",
rischiano di trarre in inganno i consumatori e di favorire gli sprechi
alimentari. Nascerà presto negli Stati Uniti, ed oltre a vendere
prodotti confezionati, frutta e verdura, sarà anche un risotrante low-cost, dove si cucinerà con gli avanzi.
fonte foto: haulproduce.com
9) Negozio Leggero
E' stato tra gli apripista dei negozi per la vendita di prodotti sfusi e alla spina in Italia, che poi si sono diffusi in diverse regioni, soprattutto nelle grandi città. Questi negozi vendono soltanto prodotti privi di imballaggio
e cercano di dare una risposta concreta al problema dei rifiuti. Così
si possono riutilizzare flaconi di plastica, barattoli di vetro,
sacchetti di carta e altri contenitori per acquistare prodotti per la
casa e la persona, come detersivi e shampoo, ma anche pasta, riso,
legumi, cereali, frutta e verdura.
fonte foto: thechicpicnic.com
10) Mercato di Genova
Il Mercato del Carmine di Genova è il primo esempio italiano di mercato rionale a chilometri zero.
La struttura preesistente è stata da poco rinnovata. Il nuovo mercato è
stato inaugurato da meno di una settimana, lo scorso 11 ottobre. I
genovesi potranno acquistare prodotti locali e a chilometri zero. A fine
giornata, la merce invenduta verrà messa all'asta e i prodotti avanzati
verranno utilizzati dal ristorante presente nel mercato per preparare
la cena. Il tutto all'insegna della filiera corta e della valorizzazione
dei prodotti locali e sostenibili. All'interno del mercato è infatti
possibile fare la spesa in un negozio di soli prodotti a chilometri zero.
fonte foto: ansa.it
Marta Albè
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