lunedì 28 ottobre 2013

10 negozi e supermercati che tutti vorremmo avere sotto casa

greenme spesa
Fare la spesa per molti di noi sarebbe molto più facile se avessimo sotto casa il supermercato o il negozio di alimentari dei nostri sogni. Nel mondo, ma anche in Italia, stanno nascendo diversi esempi di negozi alternativi, che propongono un modo più sostenibile di fare la spesa, sia dal punto di vista sociale che ambientale. 
Si tratta spesso di iniziative che agevolano le famiglie meno abbienti o che riducono gli sprechi e i rifiuti. Ecco gli esempi principali che abbiamo raccolto per voi. Ne conoscete altri?

 

1) People's Supermarket

E' "il supermercato del popolo" di Londra e si trova nelle vicinanze del British Museum. E' gestito da una cooperativa i cui soci, in cambio di 4 ore di lavoro volontario al mese, ricevono uno sconto del 10% sui prodotti del negozio per tutto l'anno. Vende quasi esclusivamente prodotti biologici, locali e solidali. C'è anche una piccola cucina, dove si preparano piatti con la frutta e la verdura vicine alla scadenza.

 

2) Food From The Sky

Food From The Sky è un supermercato di Londra che vende il cibo prodotto sul proprio tetto. Ha l'apparenza di un normale negozio di alimentari, ma sul suo tetto si trovano ben 450 metri quadrati di spazio, dove vengono coltivati verdura, frutta e erbe aromatiche. Il progetto funziona grazie alla permacultura. I prodotti raccolti vengono venduti direttamente alla clientela del supermercato, che risulta, a dir poco, a metri zero.

 

3) Emporio Portobello

Emporio Portobello è un progetto nato a Modena. In questo supermercato innovativo i disoccupati e le famiglie in difficoltà possono fare la spesa gratis in cambio di ore di lavoro. Il prezzo non è indicato in euro, ma in punti, e ogni famiglia è dotata di una speciale tessera con cui fare la spesa. I nuclei famigliari in difficoltà, scelti dai servizi sociali in base all'ISEE, devono lavorare come volontari nel supermercato almeno una volta alla settimana. Più che di supermercato, parliamo di un emporio sociale capace di mettere in rete i diversi soggetti della comunità e di fornire aiuto ai più deboli.

 

4) Vegilicious Veggie Shop

Vegilicious Veggie Shop è il primo supermercato vegan d'Europa. E' stato inaugurato da Dortmund a febbraio del 2011. Una coppia di giovani, dopo aver venduto prodotti vegan online con successo per un po' di tempo, ha deciso di aprire un negozio vero e proprio. Il supermercato vegan offre centinaia di prodotti biologici e a chilometri zero, in cui i derivati animali sono del tutto assenti. La scelta è molto vasta e ne saranno di certo felici gli oltre 600 mila vegani presenti in Germania.

vegilicious veggie shop
fonte foto: vegilicious-shop.de

 

5) Passamano

A Bolzano è nato Passamano, il primo non-negozio basato sulla filosofia del recupero e del riutilizzo. Per comprare a Passamano non servono né banconote né monete. Il negozio mette gratuitamente a disposizione della collettività tutto ciò che può essere riutilizzato e riciclato. In cambio viene richiesta soltanto un'offerta libera, per coprire i costi di gestione del negozio e le spese fisse, come l'affitto e le bollette.

passamano

 

6) Ecopunto

Fare la spesa riconsegnando al supermercato i rifiuti riciclabili. Ecco l'idea alla base del progetto Ecopunto. I cittadini possono vendere o barattare con beni di consumo di prima necessità i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. I rifiuti raccolti vengono poi rivenduti ai consorzi che si occuperanno del loro riciclo. I negozi Ecopunto sono presenti in Sicilia. Vi avevamo parlato degli esempi di Niscemi e Cinisi. E' possibile consultare una mappa online per scoprire la loro posizione.

ecopunto

 

7) Il Mondo Bio

Il Mondo Bio è stato inaugurato a Sorrento nel 2011. Si tratta di un negozio biologico che ha al proprio interno un ristorante vegano. Offre inoltra alla clientela la possibilità di consultare un nutrizionista esperto sul posto. Nel ristorante vengono offerti piatti adatti per persone con intolleranze, celiache o vegane, il tutto all'insegna della cucina mediterranea. All'interno del negozio si possono acquistare prodotti sia alimentari che erboristici e fitoterapici.

mondo bio

 

8) The Daily Table

The Daily Table sarà il primo negozio che venderà prodotti scaduti per contrastare gli sprechi alimentari. Non è detto, infatti, che un prodotto scaduto non sia più commestibile e debba essere buttato. Le scadenze, soprattutto se "preferibilmente entro", rischiano di trarre in inganno i consumatori e di favorire gli sprechi alimentari. Nascerà presto negli Stati Uniti, ed oltre a vendere prodotti confezionati, frutta e verdura, sarà anche un risotrante low-cost, dove si cucinerà con gli avanzi.

the daily table
fonte foto: haulproduce.com

 

9) Negozio Leggero

E' stato tra gli apripista dei negozi per la vendita di prodotti sfusi e alla spina in Italia, che poi si sono diffusi in diverse regioni, soprattutto nelle grandi città. Questi negozi vendono soltanto prodotti privi di imballaggio e cercano di dare una risposta concreta al problema dei rifiuti. Così si possono riutilizzare flaconi di plastica, barattoli di vetro, sacchetti di carta e altri contenitori per acquistare prodotti per la casa e la persona, come detersivi e shampoo, ma anche pasta, riso, legumi, cereali, frutta e verdura.

negozio leggero
fonte foto: thechicpicnic.com

10) Mercato di Genova
Il Mercato del Carmine di Genova è il primo esempio italiano di mercato rionale a chilometri zero. La struttura preesistente è stata da poco rinnovata. Il nuovo mercato è stato inaugurato da meno di una settimana, lo scorso 11 ottobre. I genovesi potranno acquistare prodotti locali e a chilometri zero. A fine giornata, la merce invenduta verrà messa all'asta e i prodotti avanzati verranno utilizzati dal ristorante presente nel mercato per preparare la cena. Il tutto all'insegna della filiera corta e della valorizzazione dei prodotti locali e sostenibili. All'interno del mercato è infatti possibile fare la spesa in un negozio di soli prodotti a chilometri zero.

mercato genova
fonte foto: ansa.it
Marta Albè

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