venerdì 17 aprile 2015

Fertilizzanti Chimici – Strani uomini si aggirano nei campi

Fertilizzanti Chimici 2

A primavera si ricominciano a vedere in giro strani uomini in tute bianche e maschere antigas seduti sui trattori a spargere veleni su alberi da frutto, o a fresare il terreno per eliminare qualsiasi filo d’erba, batterio, fungo, lombrico, o altra forma di vita presente.

Questi uomini poi spargono fertilizzanti chimici a base di 3 elementi: azoto, fosforo e potassio (come se un albero avesse bisogno solo di questo), che alla prima pioggia si scioglie e sparisce portato via dall’acqua contaminando le falde acquifere.


La minima parte di fertilizzante assorbito dalle piante le fa crescere in modo smisurato rendendole più deboli e quindi più soggette all’attacco dei parassiti, che nel frattempo non avendo più neanche un filo d’erba su cui andare attaccano necessariamente le piante da frutto. Così gli strani uomini si rivestono delle loro maschere e spargono pesticidi e fungicidi per “curare” i loro alberi da frutto. Frutti che finiscono sulle nostre tavole. E così il ciclo della stupidità umana è completo.

Fertilizzanti Chimici 1

Questi uomini credono di fare agricoltura, si sentono agricoltori perché pensano di capire i rapporti di causa-effetto della Natura, ma in realtà non sanno niente e sono semplicemente dei pazzi.

L’erba, se fatta crescere adeguatamente, è un fertilizzante naturale, le radici assorbono i sali minerali presenti nel terreno (a profondità ben maggiori di quanto possa fare una fresa rivoltando il terreno) che rilasciano gradualmente quando l’erba finisce il suo ciclo vitale, creando anche ulteriore sostanza organica (totalmente assente in un terreno “pulito” da una fresa).

L’erba inoltre fa da parafulmine per i parassiti (ad esempio le erbe che vanno in fiore a primavera attraggono tantissimo gli afidi) e permette al terreno di trattenere maggiormente l’acqua. Un terreno fresco, oltre che utile d’estate per attutire gli effetti della siccità, non cede velocemente vapore acqueo, responsabile di malattie fungine sugli alberi da frutto. Nel frattempo i lombrichi e i batteri, insieme alle radici delle erbe “cattive” lavorano il terreno rendendolo sempre più fertile.

Fertilizzanti Chimici 3

Per cui questi finti agricoltori spendono gran parte del loro tempo e tanto petrolio a fare lavorazioni inutili che peggiorano le condizioni delle colture, le quali poi necessitano di altro tempo e altro petrolio per il tentativo di essere salvate. Nel frattempo avvelenano tutto!

Questi “agricoltori” dovrebbero smettere di fare qualsiasi cosa ed osservare per un anno intero cosa avviene in un bosco, che nessuno lavora o fertilizza, eppure è sempre rigoglioso. Questi “agricoltori” dovrebbero capire in primis che è la biodivesità a far funzionare un ecosistema e che le loro monocolture con terreno fresato saranno sempre soggette ad ammalarsi, forse addirittura costrette: gli alberi sanno che non possono alimentare un meccanismo così malato.

Fertilizzanti Chimici 4

Un frutteto quindi dovrebbe essere composto da alberi diversi immersi in un ecosistema più ampio. 

Dovrebbero essere presenti anche alberi non da frutto tipici della zona per creare il giusto microclima, nonché arbusti ed erbe spontanee.

Bisognerebbe inserire poi (se non presenti) erbe spontanee a fittone, in grado di lavorare il terreno in profondità e riportare in superficie tutti i sali minerali scesi per effetto dell’acqua.

Bisognerebbe scegliere varietà antiche e non quelle moderne che sono selezionate solo per produrre frutti durevoli per il mercato globalizzato.

Bisognerebbe piantarci di tutto: liliacee, labiate, leguminose, fiori… Si avrebbe così anche un raccolto diversificato e quindi con maggiore garanzia per un agricoltore. Inoltre, le potature dovrebbero essere minime, un albero sa qual è la forma migliore per rimanere in salute…

Insomma, si dovrebbe dedicare più tempo a piantare e raccogliere, rimanendo ad oziare mentre tutto cresce.

Ecco, questo significa “fare agricoltura”.

Daniele Previtali


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