venerdì 17 aprile 2015

La (pre)visione del futuro (intenzione).

 

L’ira di Dio saprà sempre dove trovarvi
Il Destino Di Un Guerriero – Alatriste
Perché “Dio” dovrebbe essere… irato?
Come puoi constatare, per quello che “vale” – per te, una citazione presa da un film:
  • non viene usato il termine “cercare” (“Dio saprà sempre dove cercarvi”)
bensì
  • viene usato il termine “trovare” (“Dio saprà sempre dove trovarvi”).
I termini del linguaggio, ti "identificano frattal(mente)".
Più sei "preciso/a" e... più "ci sei", pena il ruotare in eterno nei loop (con)sequenziali, che ti fanno "(ri)cercare in eterno".
Lo sai, ormai; in SPS si “ragiona” attraverso la logica della frattalità. 
Ossia, mediante la (ri)assunzione del “tutto” (ciò che ti caratterizza, fuori e dentro), da una prospettiva angolar(mente) “non convenzionale” (come le misure messe in campo dalle banche centrali, con il pretesto di risolvere lo stato di crisi):
- il frattale è, per SPS, una polarizzazione molto simile al concetto di imprinting o di radioattività (ad immagine e somiglianza “sostanziale” di…)
- derivante da una (com)presenza, anche non manifesta, a maggiore “impatto incisivo” in uno scenario di ri(ferimento) comune, molto spesso ritenuto unico e senza alternativa (o, meglio, senza memoria)
- motivo per il quale, non sembra mai possibile delineare “la” causa che, posta all’origine – come un filtro – (ri)esce a man(tenere) la (ri)f(orma) del reale (con)seguente, (d)entro al proprio “solco dell’aratro”
- motivo per il quale, la “natura degli avvenimenti” sembra sempre avvolta in loop, o cerchi concentrici senza via di uscita e di collegamento tra essi (divisione, separazione, specializzazione, annichilimento, apparenza, controllo, destino, etc.).
Se pensi di conoscere un frattale, è solo perché hai letto qualche accenno dall’opera di Mandelbrot, ad esempio; e, solita(mente), il frattale è un “disegno/forma che si replica all’infinito”…
Questa estrema semplificazione, nonché linearizzazione e disinnesco, della condizione frattale della realtà (ri)emersa, cor(risponde) all’intenzione “della causa prima, non manifesta” (Nucleo Primo) di (man)tenere lo status quo, in quanto “momento angolare di lettura della memoria collettiva”, secondo un angolo di incidenza (riferimento) che per(mette) di filtrare/(de)codificare un certo tipo di “informazione”, omettendo/(tra)lasciandone tutta la rimanenza.
 
La memoria è un concetto completo di informazione. E quando, invece di leggere, “in(formazione)”, t’imbatti nel termine “storia umana”, allora ti puoi, forse, rendere conto di quanto sia “letale/deviante” una simile (com)presenza auto filtrante ogni tipo di “prospettiva tu possa adottare”.
Gli umani sono tutti di(versi) (unici) e di questo ne vanno fieri.
Eppure, nella sostanza, sono tutti intercettati nell’(Anti)Sistema e, così… auto suggestionati nel convergere verso un’unica direzione di marcia comune (il “solco dell’aratro”).

Nella “comune marcia”, resi tutti "uguali"… seppure la società è caratterizzata da ampie differenze, quasi esclusivamente nascenti dal modello di denaro, tanto in auge.
Le caste, il ceto, la nobiltà, le classi, i ruoli, etc. di(pendono) tutti, struttural(mente), da una versione della mente (ri)orientata verso uno stato di “tossicodipendenza” verso quei meccanismi a leva, che per(mettono) - di fatto - il controllo non locale anche ad una (com)presenza... non manifesta, solo perché “tu non la (ri)cordi più”.
Nel (ri)cordare una “sedia”, ad esempio, se ometti qualcosa nella trama dell’intessuto, questa non avrà più in sé… ciò che non hai (ri)cordato insieme.
Eppure, quella “esclusione” (ri)guarda solo la funzione esterna della “sedia”, ma non la sua funzione sostanziale di “base di appoggio”, intenzional(mente) ispirata – nella (f)orma – proprio da ciò che non sembra nemmeno esistere, nella rap(presentazione) utile e centrale del manufatto.
L’ispirazione preconizza la “fisica”, come il campo morfogenetico guida la crescita, sin dall’inizio, avvolgendo il “corpo” della forma finale, da (con)seguire e (ri)assumere in sé, per tacito assenso.
Quando una Realtà/Mondo è “così completa(mente) (pre)disposta”… allora è possibile comandarla anche dal proprio "salotto di casa, mentre si sorseggia un cocktail e si guarda alla tv o si fanno… cruciverba", allo stesso modo tuo… quando sei in vacanza e “così” comandi alla tv di accendersi e sintonizzarsi sui vari canali, a tuo piacimento.
Il "comando", da questa prospettiva, cor(risponde) alla “vacanza”. Non è stress. È… “un piacere”. Non implica sforzo. È… “naturale”.
Perché, a questo livello, le “cose” sono state rese manifeste dal libero punto di osservazione intenzionale, di un potere che non ha sopra di sé, alcun filtro… per cui, l’esistenza manifesta è l’esistenza intesa a livello di “sogno/desiderio”.
E, questo tipo di realtà è la stessa alla quale chiunque può e deve ambire/mirare… perché è un “diritto”.
Anche se non sai “chi/cosa” sei, “sei”. Ok?

Come viene preconizzato il futuro/destino Globale?

E, tu, invece... a cosa guardi?

Bah. Se hai "vista frattale", lo vedi pratica(mente) dapper(tutto).
Ad esempio, questa mattina SPS ha colto questa “via” (e… tutte le vie portano a…).
Si chiama "Sharing the World" ed è la prima iniziativa lanciata da Intesa Sanpaolo in vista di Expo 2015. L'istituto di credito, Official Global Partner dell'esposizione universale che prenderà il via il 1° maggio, ha pensato a un ciclo di otto conferenze (ideate e realizzate appositamente per l'occasione) che avranno come protagonisti principali illustri esperti e pensatori del mondo contemporaneo, ognuno dei quali rappresenta l'eccellenza all'interno del proprio settore di competenza.
Dalle neuroscienze alla linguistica e dalla sociologia alla psicanalisi, passando per antropologia, filosofia e politologia.
Il principio-guida sarà, come suggerisce il nome della rassegna, la condivisione (sharing), intesa come compartecipazione, come messa in comune di storie ed esperienze finalizzata alla costruzione e al rafforzamento di un patrimonio comune di idee da consegnare al futuro
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Compartecipazione, come messa in comune di storie ed esperienze finalizzata alla costruzione e al rafforzamento di un patrimonio comune di idee da consegnare al futuro
Questa è “divinazione” o, se (pre)ferisci… è:
pubblicità (del) progresso” (pre)visto per te.
Le “migliori menti” sono “quelle altamente ispirate e con una grande credibilità”, che meglio si prestano ad auto convincerti, per auto suggestione, e per “mancanza di altri termini di paragone o di angolatura della prospettiva”…

Ergo:
Nucleo Primo Docet… dal salone di casa propria, sorseggiando un cocktail e facendo cruciverba.
Tu ascolti gli “esperti” e/o anche solo (ri)conoscendoli come tali… declassi te stesso/a, instaurando una differenza di potenziale che ti rende simile ad un contenitore da riempire per inerzia.
Loro scaricano “dati” in te.
Tu scarichi “dati” da loro.
Una volta effettuato il “download”, tu sei sempre più “(ri)programmato/a”.
Partiamo da questa “solida” realtà…

Tutto ruota attorno ad un "centro".
Goldman Sachs, utile primo trimestre +40%, sopra attese.
Goldman Sachs ha comunicato oggi che nel primo trimestre del 2015 il suo utile netto è aumentato del 40% a $2,84 miliardi, pari a $5,94 per azione.
Il consensus era di $4,26 per azione. La banca d'affari ha beneficiato della forte crescita dell'attività da trading. I ricavi sono aumentati del 14% a $10,62 miliardi. Si tratta del più alto livello da quattro anni. Gli analisti avevano previsto $9,35 miliardi.
Quasi tutte le divisioni di Goldman Sachs hanno registrato una crescita.
I ricavi della divisione Institutional Client Services sono aumentati del 23% a $5,46 miliardi. Nella sola area reddito fisso, valute e materie prime i ricavi sono saliti del 10% a $3,13 miliardi. I ricavi del segmento azioni sono balzati del 46% a $2,33 miliardi.
I ricavi della divisione dell'investment banking sono aumentati lo scorso trimestre del 7% e quelli della division Investing & Lending del 9%...
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La banca d'affari ha beneficiato della forte crescita dell'attività da trading.
Si dice che nessuno abbia la “sfera di vetro”, ossia, che “nessuno può sapere cosa accadrà a breve”. Ma non è vero. O meglio, è vero ma da una gradazione di vero inferiore a molte altre…
Il "trading" è una attività speculativa, che registra perdite, fra i trader, sino al 96/98%. Ecco dove va a finire tutto questo denaro. Ma... come può (ri)accadere sempre ed "ogni volta"?



SPS “dirà la propria”, più avanti nel presente articolo, rispetto a “come fa Goldman Sachs a… saper leggere nel/il futuro”, anche se, come avrai già capito… si tratta di una lettura del futuro già (de)scritto, perché il futuro è scritto da coloro che amministrano la società Globale e Goldman Sachs è centrale e (com)presente.

Loro sanno perchè leggono la (pre)visione (piano strategico), non il futuro.
Il Nucleo Primo è ri(specchiato), per frattalità espansa, nel reale emerso, per cui... esistono attori, a livello inferiore, che ne incarnano la “portata lungimirante”, pur essendo del tutto non consci dell’esistenza del Nucleo Primo stesso (loro fonte “ispirante”).
Minority Report è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg, ed interpretato da Tom Cruise, Colin Farrell e Samantha Morton.
È liberamente tratto dall'omonimo racconto di Philip K. Dick, noto in italiano come Rapporto di minoranza
Nel 2054 la città di Washington ha cancellato gli omicidi grazie a un sistema chiamato "precrimine".
Basandosi sulle premonizioni di tre individui dotati di poteri extrasensoriali di precognizione amplificati, detti precog, la polizia riesce a impedire gli omicidi prima che essi avvengano e ad arrestare i "colpevoli".
In questo modo non viene punito il fatto (che non avviene), bensì l'intenzione di compierlo e che porterebbe a concretizzarlo:
è un sistema delicato, osteggiato da molti, che però sembra funzionare senza intoppi. Almeno questo è quello che pensa il capitano John Anderton, responsabile della sezione precrimine…
Il sistema "precrimine" sta per essere utilizzato su scala nazionale, ma si deve prima dimostrare che sia assolutamente perfetto. Per questo motivo viene inviato sul posto l'ispettore federale Danny Witwer, alla ricerca di eventuali difetti del sistema. Anderton, consigliato dal suo capo Lamar Burgess, fa buon viso a cattivo gioco, ma poco dopo fa un'inquietante scoperta:
il prossimo omicidio "intercettato" dai precog, verrà commesso proprio da lui.
Non conoscendo la propria vittima e nemmeno un possibile movente, Anderton si convince di essere preda di una macchinazione ordita dal detective Witwer per sabotare il sistema, e si dà alla fuga mettendosi in cerca della sua vittima, Leo Crow.
John Anderton, per verificare se sia possibile falsificare una previsione, va dalla donna che ha scritto i software della "precrimine".
La donna gli rivela che le previsioni dei tre precog non sempre coincidono:
a volte la precog più dotata, Agatha, vede l'omicidio in modo diverso dagli altri due, nel quale il "colpevole" non uccide la "vittima".
Tale versione prende il nome di "rapporto di minoranza".
La donna consiglia ad Anderton di scaricare questo rapporto di minoranza per vedere se veramente l'omicidio avrà luogo…
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  • basandosi sulle premonizioni di tre individui dotati di poteri extrasensoriali di precognizione amplificati…
  • le previsioni dei tre precog non sempre coincidono
  • tale versione prende il nome di "rapporto di minoranza"…
Qualsiasi “modello di funzionamento” è sorretto da un “vertice”, che inquadra la situazione dal proprio “angolo”.
Questa caratteristica è nativa.
Per cui aspettatela sempre ed in ogni circostanza.
La direzione è un filtro, ossia, tende a (rin)correre e a (man)tenere quel livello di equilibrio (lato proprio), che si (di)mostra migliore, dal punto della prospettiva del “guadagno” (che al livello più alto, non è più l’arricchimento in termini di denaro).
Il “rapporto di minoranza” è:
  • nel caso del potere… la sua unicità, il suo essere vertice (ed è una forza “negativa”, spacciata per “positiva”)
  • nel caso della (di)pendenza… la sua denuncia, il suo essere base (ed è una forza “positiva”, spacciata per “negativa”).
L’asse del reale ruota attorno ad un “rapporto di forze”, che non (ri)esci nemmeno ad immaginare, figurati se ce la fai "qua, così" anche solo ad avvicinarlo in termini di “slittamento della prospettiva).


Uno dei temi è ancora quello della difficile distinzione tra ciò che è reale e ciò che, al contrario, è solo frutto della mente umana, tema che genericamente potremmo riassumere nel rapporto tra l’uomo e la macchina, due entità che nella realtà di Dick (Impostore, Modello Due, La formica elettrica soprattutto) possono arrivare ad identificarsi, sollevando numerosi interrogativi su ciò che può o deve considerarsi propriamente "umano" o degno di stimolare "umanità".
A ciò si connette anche il tema ricorrente della ricerca dell’identità individuale, complesso ed articolato corpus di esperienze e ricordi più o meno riproducibili.
C’è infine il tema delle informazioni, con le quali tutto si può fare:
creare memorie, esperienze, macchine umane che non sanno di essere tali, informazioni che se adeguatamente raccolte, analizzate e interpretate possono dare vita a scenari inquietanti e passibili delle più impreviste manipolazioni
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  • identità individuale, complesso ed articolato corpus di esperienze e ricordi
  • c’è infine il tema delle informazioni, con le quali tutto si può fare: creare memorie, esperienze, macchine umane che non sanno di essere tali 
  • informazioni che se adeguatamente raccolte, analizzate e interpretate possono dare vita a scenari inquietanti e passibili delle più impreviste manipolazioni…

Su quale frequenza sei (ri)orientato/a?

(Ri)trovi questo ambito in ogni apparecchio tecnologico, che deve “ricevere” (antenna).

Il "22".

E, tutto ciò, evidenzia una forma reale (pre)vista, sin dalle “sue” origini
Le indagini di Anderton portano alla scoperta di rapporti di maggioranza e rapporti di minoranza prodotti dal sistema-precog.
Come scrive Dick, “L’esistenza di una maggioranza implica logicamente una minoranza corrispondente”: e così, dal momento che i precog non vedono il futuro “come sarà”, ma il futuro “come potrebbe essere”, o “divenire”, è possibile che si influenzino tra loro o che vadano profetizzando eventi e mutamenti in contraddizione
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Il Nucleo Primo, in tutto ciò, non è nemmeno preso in considerazione. 
In(fatti), Dick si "accorse" solo più tardi (più o meno abbozzandolo, ma credendo anche di impazzire):
Philip K. Dick svelò la vera Matrix nel 1977...

Ma… “per te”, Dick era sotto agli effetti della droga. Nevvero? He He (funziona sempre così, quando sei alle prese con qualcosa più grande di te. Con qualcosa che rischia di “mandare tutto all’aria”, compreso il tuo “agio, pur nella sofferenza e nella critica continua della società”).

Anderton scopre che, vittima di un complotto, sarà egli stesso a commettere un omicidio fra 36 ore e che un rapporto di minoranza sostiene l'esistenza di un margine di errore.
Dopo un drammatico tentativo di fuga e varie peripezie, John viene arrestato e condotto al contenimento.
Ormai sembra riuscito il piano di Burgess, l'inventore del sistema, volto a cancellare il suo omicidio originario:
aveva ucciso la madre di Agatha affinché non si riprendesse la figlia precognitiva, mandando all'aria il progetto del sistema
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  • Esiste sempre un
  • inventore del sistema
  • e un
  • omicidio originario.

Perché ogni (f)orma di “cupola” è.. "sporca", visto che il Nucleo Primo non opera esatta(mente) come un potere di/in comunione con te.
La frattalità espansa lo (ri)produce viral(mente) in ogni ambito del reale (con)seguente
Minority Report (il film) è stato tratto dal libro di Dick. E il libro tratta una trama di(versa) da quella raccontata nel film.
Rapporto di minoranza...
Il protagonista del racconto è il commissario della Precrimine, John Anderton. Nel racconto Anderton viene coinvolto in un complotto ordito dai militari volto all'eliminazione della Precrimine mostrandone la fallacia, dato che questa organizzazione ha progressivamente tolto loro potere e influenza nell'ordinamento statale.
Alla fine del racconto Anderton riesce a sventare il piano dei militari anche se questo gli costerà l'esilio dalla Terra.
Il titolo rapporto di minoranza fa riferimento ai tre diversi rapporti forniti dai precog:
secondo due di loro Anderton avrebbe ucciso un uomo, secondo il terzo no.
In realtà, come viene spiegato nel racconto, non esiste un rapporto di minoranza:
ognuno dei tre rapporti è diverso dagli altri e contempla la conoscenza da parte di Anderton dei precedenti racconti.
Il sistema dei precog dunque funziona, tranne che per il commissario della Precrimine, come spiega Anderton al proprio successore.
Come per la maggior parte dei racconti di Dick, "Rapporto di minoranza" è un racconto con un finale a sorpresa con vari colpi di scena ed una conclusione dove non vincono i buoni. Dal racconto è stato tratto il film Minority Report diretto da Steven Spielberg e interpretato da Tom Cruise che pur partendo dalla stessa società ipotetica racconta una storia diversa e con un finale più classico.
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Anderton, dunque:
  • (ri)corda
  • è consapevole
  • (ri)conosce
  • si di(sconnette)
  • è centrale rispetto a se stesso
  • si attiva dal proprio terzo stato.
La “cosa” funziona per tutti ma, non più per lui.
Nel libro, la “precrimine” è valida e sono i “militari” (il potere che perde… potere) a sabotare un simile operato.
Ergo, Dick – in quegli anni, in cui scrisse il romanzo – non si era ancora “accorto”.

Nella “tua” realtà, guarda caso, ecco cosa (ri)accade
Omicidi mirati israeliani
Gli omicidi mirati israeliani (… in ebraico, יכול ממוקד, ossia sikul memukad, ossia prevenzione mirata) indicano una pratica politica del governo israeliano)…
Essa consiste in assassini di persone eseguiti dalle forze armate israeliane allorché tali persone abbiano l'intenzione di eseguire un atto specifico di violenza in un futuro assai prossimo o abbiano un diretto legame con una delle varie modalità di perpetrare un atto di violenza (loro organizzazione, pianificazione, ricerca di mezzi di distruzione, e altro ancora), che indichino la possibilità che la loro morte prevenga atti simili nel futuro.
Le forze armate israeliane affermano che esse conducono tali operazioni militari al fine di impedire attacchi imminenti, quando non vi sia altro mezzo plausibile di procedere a un arresto o a stornare queste aggressioni con altre modalità. La Corte Suprema di Israele ha giudicato il 14 dicembre 2006 tale pratica militare ammissibile a certe condizioni
Quadro d'azione.
La natura esatta delle prove richieste per questi "omicidi mirati" è secretata, dal momento che essa implica una serie di informazioni di carattere militare di grande riservatezza.
Tutte le operazioni di questo tipo condotte dal Mossad debbono avere l'approvazione del primo ministro israeliano.
Il diritto internazionale prevede due paradigmi normativi distinti che regolamentano gli "omicidi mirati" in situazioni di repressione e di condotta delle ostilità.
Ogni "omicidio mirato" non deve colpire un obiettivo militare legittimo che resta sottomesso all'applicazione della legge che impone importanti restrizioni per una simile pratica nel quadro di un conflitto…
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La natura esatta delle prove richieste per questi "omicidi mirati" è secretata, dal momento che essa implica una serie di informazioni di carattere militare di grande riservatezza (He He… che te lo dico a fare?).
Ecco una storia umana, “pronta per divenire un nuovo film”… di(staccando) l’esistenza propria (sovranità), dalla conv(i/e)nzione del reale (dipendenza).

La (pre)visione più che divina è... umana.
Israele, la patria postuma delle vittime dell’olocausto (tra l’altro)… è dotato dell’atomica?
Se hai presente il “cinema” che è alle prese con l’Iran e con il “fu” Iraq, ai tempi del (pre) "seconda guerra del golfo"… beh, è importante sapere se Israele è, dunque, una potenza nucleare. No?
Mordechai Vanunu… è un ex tecnico nucleare israeliano.
Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963.
Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno.
All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile.
In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia
Fin da giovane fu un attivista contro la guerra e per i diritti di palestinesi e arabo-israeliani. Venne assunto come tecnico nucleare a Dimona nel 1976. Convertito al cristianesimo, divenne membro della Chiesa anglicana australiana, assumendo, per il battesimo, il nome di John Crossman.
La sua rivelazione pubblica di segreti di Stato – motivata dal fatto di essere contrario alla proliferazione di armi nucleari e di essere un pacifista – è stata considerata pericolosa dal governo di Israele, poiché esporrebbe il paese alle minacce dei suoi nemici.
Il Mossad, non potendo Israele chiedere l'estradizione, considerò precedentemente anche l'ipotesi di ucciderlo extragiudizialmente, ma l'allora direttore decise di non procedere perché Vanunu era anch'egli ebreo, decidendo così per una extraordinary rendition come avvenuto con Adolf Eichmann.
Dopo aver rivelato segreti nucleari e consegnato fotografie al Sunday Times, viaggiò per l'Europa in compagnia di un'amica. Intanto venne deciso di sequestrarlo a Roma nel 1986, ad opera di agenti segreti israeliani, una dei quali, Cheryl Ben Tov, americana con passaporto israeliano, si era fatta passare per una turista di nome Cindy e aveva da poco iniziato una relazione sentimentale con Vanunu, come parte di un piano prestabilito.
Per attirare il tecnico nucleare da Londra a Roma (poiché il Mossad non voleva problemi con il governo inglese, e per sottrarlo inoltre alla protezione delle guardie del corpo pagate dal Sunday Times per proteggere il suo informatore), gli diede appuntamento in un albergo della capitale italiana per una vacanza, dove però lo aspettavano altri tre agenti israeliani che lo aggredirono e lo drogarono; venne quindi trasferito in Israele all'interno di una grossa valigia, e, una volta atterrati a Tel Aviv venne subito arrestato dalla polizia israeliana, imprigionato e accusato di tradimento e spionaggio.
Durante il trasporto in carcere, riuscì a far fotografare dalla stampa la sua mano appoggiata al vetro della macchina della polizia, con sopra scritte informazioni su quanto gli era accaduto.
Venne difeso dall'avvocato Avigdor Feldman, esperto di diritti civili, ma fu giudicato a porte chiuse e condannato a 18 anni di carcere che scontò ad Ashkelon, 11 dei quali passati in completo isolamento e, secondo la sua testimonianza, sottoposto a torture psicologiche e trattamenti inumani, affermando di aver subito tentativi di lavaggio del cervello...
Rilascio e nuovi problemi.
Uscito di prigione il 21 aprile 2004, per scontare gli ultimi mesi in libertà vigilata, nonostante avesse quasi scontato l'intera pena è stato comunque sottoposto dalle autorità israeliane a notevoli restrizioni della libertà a tempo indeterminato; in particolare:
  • non può avere contatti con cittadini di altri paesi che non siano Israele, senza autorizzazione del Ministero dell'Interno
  • non può avvicinarsi ad ambasciate e consolati
  • non può possedere un telefono cellulare
  • non può accedere a Internet
  • non può lasciare lo Stato di Israele (restrizione valida all'inizio solo per un anno, venne da allora prorogata e rinnovata annualmente)
Poco dopo il rilascio, ha partecipato, tra le contestazioni, ad un incontro organizzato dal Partito Comunista di Israele. Vanunu in un'intervista soggetta a censura, ha rivelato a Jeff Heinrich del Montreal Gazette, che il proprio sogno era emigrare in Canada. Ha inoltre protestato contro i governi israeliano, inglese e italiano del 1986, per il suo rapimento da parte del Mossad, in particolare per l'archiviazione come "finto sequestro" o "messinscena" del caso, decisa frettolosamente dal sostituto procuratore aggiunto Domenico Sica, considerato vicino a Giulio Andreotti.
Vanunu è considerato da Amnesty International come un prigioniero e un perseguitato politico e gli è stato attribuito lo status di prigioniero di coscienza...
La Corte Suprema ha respinto la sua richiesta di poter lasciare Israele nel 2011. Ha tentato di rinunciare alla cittadinanza israeliana nel 2012 e di chiedere asilo politico in Norvegia, paese che gli offrì la cittadinanza. L'Università di Glasgow, in Scozia, lo ha nominato Rettore ad honorem nel 2004, tramite elezione diretta da parte degli studenti immatricolati, onde poter favorire un suo eventuale espatrio.
Nel giugno 2014 è stato invitato a Londra da Amnesty International, ma gli è stato nuovamente negato il passaporto e il permesso di lasciare Israele.
Antisionista e sostenitore di uno Stato unico laico, ha dichiarato inoltre:
"Non abbiamo bisogno di uno Stato ebraico. C'è bisogno che vi sia uno Stato palestinese".
Dal suo rilascio Vanunu, che è stato anche candidato più volte al Premio Nobel per la pace (anche se ha chiesto di non essere messo nella stessa lista con Shimon Peres, che ritiene responsabile del suo sequestro) per molti anni dal 1987 in poi, risiede in un immobile di proprietà del vescovo anglicano di Gerusalemme, attiguo alla cattedrale anglicana di St. George…
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Che dire? È già tutto scritto “qua sopra”. Se sei dotato/a di “senso sovrano”… puoi tranquilla(mente) anche trarre da solo/a talune considerazioni “altre”.

Con l'espressione "Stati con armi nucleari" si indicano quelle nazioni che hanno costruito, hanno testato e sono attualmente in possesso di armi nucleari di qualunque tipo; in termini colloquiali, spesso ci si riferisce a questi Stati con l'espressione "club nucleare".
In base ai termini del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), entrato in vigore il 5 marzo 1970, sono considerate ufficialmente "Stati con armi nucleari" (nuclear weapons states o Nws) quelle nazioni che hanno assemblato e testato ordigni nucleari prima del 1º gennaio 1967:
Stati Uniti d'America, Russia (succeduta all'Unione Sovietica), Regno Unito, Francia e Cina, ovvero i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Oltre a queste altre quattro nazioni, non aderenti al Tnp, hanno sviluppato e sono in possesso di armamenti nucleari:
India, Pakistan, Corea del Nord (aderente al Tnp nel 1985 ma ritiratasi da esso nel 2001) ed Israele (sebbene il governo israeliano non abbia mai confermato ufficialmente di possedere un arsenale nucleare); lo status di queste nazioni circa gli armamenti nucleari non è formalmente riconosciuto dagli organismi internazionali…
Israele.
Il governo israeliano non ha né negato né confermato ufficialmente di possedere armi nucleari:
questa politica dell'"ambiguità strategica" serve al paese per mantenere un livello di deterrenza nucleare al prezzo del minimo costo politico possibile.
In ogni caso tutti gli analisti e gli esperti del settore concordano nel ritenere Israele uno Stato possessore di armi nucleari:
informazioni in tal senso sono state raccolte da varie fonti, ma soprattutto dalle dichiarazioni rilasciate al The Sunday Times nel 1986 da Mordechai Vanunu, ex tecnico nucleare israeliano.
Il programma nucleare militare israeliano sarebbe stato avviato a partire dal 1968, sfruttando il reattore ed il centro di ricerca nucleare di Dimona costruito con l'aiuto dei francesi; sotto pressione da parte del governo di Washington, Israele consentì che esperti nucleari statunitensi ispezionassero Dimona sul finire degli anni sessanta, ma il programma proseguì indisturbato negli anni seguenti...
Alla fine del 2012 l'arsenale israeliano comprendeva un totale di circa 80 testate anche se alcune stime arrivano fino ad un massimo di 200 ordigni, comprese armi all'idrogeno e forse al neutrone…
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SPS non è di (p)arte perchè non è “parziale”.
SPS de(scrive) tutto da uno stato assoluto (terzo stato).
E, ciò che af(ferma) la “storia deviata” fa letteral(mente) a pugni con qualsiasi (f)orma di “buon senso”, per cui… SPS non la (ri)conosce come struttura portante del reale, che esiste come potenziale al di là dell’ombra dello status quo…
Israele la vera minaccia nucleare con l’aiuto di Usa e Occidente.
Il  quotidiano Di Walt  in un rapporto ha rivelato che la Germania nel 1960 secretamento ha aiutato il regime sionista per sviluppare il programma nucleare militare infatti le autorità tedesche secondo un accordo hanno pagato 500 milioni di dollari al regime sionista perchè potesse eseguire il suo programma nucleare, da quel  tempo fino ad oggi  continua a mantenersi un silenzio assoluto sul fatto che Israele già detiene armi nucleari.
Gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per tenere nascosto il programma nucleare israeliano, volendo assicurare la superiorità militare del loro alleato preferito.
Ora che gli Stati Uniti hanno concluso un accordo con l'Iran che, quanto meno, "rallenterà" il programma nucleare di quest'ultimo, Israele non può più presentare l'Iran come una "minaccia per la sua esistenza".
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è furioso contro l'accordo perché sa che esso mette a nudo le sue menzogne, quelle che per anni hanno permesso al suo paese di dispiegare politiche sanguinarie e di sottrarsi, allo stesso tempo, alle pressioni perché aderisse al Trattato di Non Proliferazione Nucleare (Npt)…
I responsabili dell'occidente affrontano raramente la questione (del nucleare israeliano) e, se lo fanno, ne parlano in privato – come se vi fosse un consenso tacito a non parlarne, se non per difendere Israele.
I pochissimi tra di loro che osano riconoscere l'esistenza del programma nucleare israeliano o criticare Israele pubblicamente, lo fanno di solito dopo avere dismesso le proprie cariche ufficiali, come Jack Straw, ex ministro degli affari esteri britannici, ha sorpreso molti, nel 2013, dicendo, durante il programma Bbc "Radio 4's Today" che, a differenza dell'Iran, Israele dispone di "ampie capacità nucleari"
Link
(Ri)tornando a Goldman Sachs, la si può tranquilla(mente) definire come una:
Precoq “Goldman Sachs” (dotata di armi non convenzionali, perchè "native e centrali").
Essa profetizza, (pre)vede… perchè è dotata di poteri magici straordinari? Naa… essa è “solo” centrale, rispetto al modello decisionale (ri)emerso “qua, così”.



Goldman Sachs: nemico pubblico?
Goldman Sachs è la sola tra le banche d'affari sopravvissuta quasi indenne alla crisi finanziaria…
La banca d'affari fondata a New York nel 1869 da due ebrei bavaresi (Marcus Goldman e Samuel Sachs) è stata per quasi un secolo e mezzo oggetto di ammirazione quanto di odio…
Come ha fatto GS a passare indenne attraverso lo tsunami che ha sbaragliato tutte le sue concorrenti?
Se lo si chiede ai suoi dirigenti... le risposte tenderanno all'autoincensamento.
Secondo Liz Beshel, madre single quarantenne nonché tesoriera di gruppo (la più giovane nella lunga storia di Goldman), si sono evitati i danni esplosivi sui subprime grazie ad una politica molto prudente di gestione del rischio...
L'infallibilità di Goldman Sachs è uno di quei miti così pervicacemente alimentati, che metterlo in dubbio sembra quasi un'eresia. Goldman ha una sua filosofia, basata su alcuni presupposti:
innanzitutto, una patologica attrazione per il denaro.
Dice un ex Goldman che la cultura della banca è "completamente ossessionata dal guadagno... In secondo luogo, Goldman alimenta nelle sue persone il culto dell'insicurezza.
Come dice Mr. Sherwood, capo dell'ufficio di Londra, "c'è un clima di costante e profonda paranoia in tutto quello che facciamo"…
Il terzo pilastro è quello delle relazioni:
per inveterata tradizione, gli ex Goldman Sachs occupano poltrone rilevanti in tutti i gangli del sistema economico, finanziario, politico e mediatico, negli Usa come in Europa.
Hanno alle spalle una carriera in Goldman Sachs, ad esempio (dati del 2009), il segretario del tesoro di Clinton (Hank Paulson), l'attuale presidente e il precedente direttore della Federal Reserve di New York, il capo dello staff dell'attuale Segretario di Stato (Mark Patterson), il consigliere economico di Hillary Clinton, i capi di ieri e di oggi nel New York Stock Exchange (la Borsa di New York), e perfino il capo delle operazioni della Sec (la Consob americana).
Anche Mario Draghi, attuale Governatore della Banca d'Italia (ora a capo della Banca Centrale Europea), è un ex Goldman.
Ma per capire veramente che cosa è Goldman Sachs, è necessario allontanarsi dall'ortodossia dei dogmi che essa stessa ammannisce alle folle. Innanzitutto, uno dei punti di forza della banca è quello di essere contemporaneamente advisor (consulente, non di rado dei Governi) e trader (operatore di mercato).
Ciò significa che con una mano fa consulenza ai clienti in grosse operazioni e con l'altra prende posizione su mercati (azioni, obbligazioni, materie prime) sui quali si muove da maestra grazie alla sua esperienza di advisor.
Ovviamente, qualsiasi Goldmanite ribatterà citando la mitica regola secondo cui i due bracci del business della banca sono separati da rigorose "muraglie cinesi"; si dice che, se un banchiere d'affari di Goldman entra nella sala operativa della sua stessa banca, verrà immediatamente interrogato dai suoi capi.
A costo di sembrare qualunquisti, questo idilliaco quadretto mostra la corda quando si tenti di rispondere alla domanda:
qualora un grosso affare con ritorni da capogiro renda necessario non dico saltare, ma semplicemente anche solo sbirciare dall'altra parte della "muraglia", il tipico uomo (o donna) Goldman - praticamente un tossico del denaro - saprà resistere alla tentazione?
Inoltre, quella che viene spudoratamente  spacciata per sagacia nell'interpretazione delle tendenze dei mercati è in realtà la capacità di pompare certi settori per specularvi sopra, salvo poi abbandonarli repentinamente a missione compiuta.
Non sono pochi gli analisti che attribuiscono a Goldman Sachs un ruolo essenziale nella creazione di bolle speculative (è stato così per la febbre delle dot.com, per il boom delle materie prime, e poi del mercato immobiliare) dalle quali la banca ha beneficiato con collocamenti azionari e trading sul debito - salvo poi tirarsi indietro subito dopo aver portato a casa il profitto - circa un minuto prima che tutto andasse in malora...
Sembra dunque che il vero volto di Goldman Sachs assomigli molto più a quello dipinto dai molti cospirazionisti che alle fattezze rassicuranti che ci propongono i suoi capi...
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Il gio(g)o è sempre stato lo stesso:
  • agire, per ispirazione e per "finanziamento a debito", al di qua e al di là delle “sponde”, contemporaneamente
  • penetrare, ri(siedere) e caratterizzare ogni ambito decisionale centrale
  • (co)creare un insieme di leggi e di autorità a(d)atte a (man)tenere possibile l’avere "un piede in due scarpe".
Ma, il “gio(g)o più grande, che autorizza l’avvenimento e la perpetuazione di questi avvenimenti” è:
  1. la (com)presenza della più grande concentrazione di massa (non manifesta), del Nucleo Primo
  2. la frattalità espansa, che la (re)distribuisce nella Realtà/Mondo (con)seguente
  3. il tuo (con)seguire "qua, così".
Ciò per(mette) la possibilità che organismi alla Goldman Sachs possano esistere e proliferare central(mente) nella società umana, che (de)riva (marchio, paradigma).
Questa è la causa.
Ogni altra (f)orma di “indagine” è solo… parziale e di (p)arte.

La frattalità espansa, lungi dall’essere “perfetta”… è una “legge/strumento” e, si sa che:
fatta la legge, (ri)trovato l’inganno”.
La strumentalizzazione è possibile, quando alla Massa si fa “perdere la memoria”… a favore di una "minoranza organizzata, che avrà sempre la meglio su una maggioranza disorganizzata" (Gaetano Mosca).

Il terzo stato è la tua “salvezza”.
Il (ri)conoscere te stesso/a è la tua “ancora”.
Accorgiti, fermati, (ri)corda
Uno con te stesso/a”, cor(risponde) alla più grande concentrazione di massa possibile (100%), visto che il Nucleo Primo, al massimo, può raggiungere il 99% (essendo un gruppo e non una unità perfetta in se stessa).

Provocazione:
diversa(mente) sarebbe (“è”) se il Nucleo Primo si annichilisse attorno alla figura di un singolo (Re del Mondo).
Ma, una simile prospettiva non si è ancora avverata; però… semmai, instillare questa prospettiva nel Nucleo Primo, innesca una miccia deflagrante al suo interno (lotta per il potere).
Il Re del Mondo è/ha una concentrazione di massa pari alla tua (dal terzo stato “lato tuo”):
100%.
Ergo, la caduta intestina del Nucleo Primo (per la corsa a divenire “Re del Mondo”) è il primo step sul quale focalizzarti, dopo avere maturato il completamento del tuo terzo stato… perché “il gio(g)o vale la candela”…
Un virus per il Nucleo Primo, è un buon viatico che (ri)trovi lungo la via (di)versa, rispetto al (pre)tracciato del solco dell’aratro.
Questa “via multi prospettica” ti serve, per (ri)uscire a (ri)trovare la “via”; per nutrirti del potenziale, oltre che di ciò che ti sembra esistere nell’apparenza del reale, disinnescato all’origine.
  L’ira di Dio saprà sempre dove trovarvi... (sino a quando sarai "qua, così").
Il Destino Di Un Guerriero – Alatriste
  
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

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