Il Nucleo Primo è in proiezione sul circuito terziario (la “tua” realtà riemersa, di conseguenza).
A questa prima testimonianza, di SPS, “giungono spontanee” delle domande. A parte “chi/cosa è” il Nucleo Primo:
a) perché?
b) in che modo?
a)+b) “Perché” in questa maniera ha potuto (e può continuare) caratterizzare (personalizzare/ri-polarizzare) il tipo di realtà (con)seguente.
Caratterizzare significa… “spingere qualcosa a diventare come meglio si intende”.
Ora, come è possibile che la realtà (l’intero scenario fisico, che appare così tanto frammentato, “biodiverso”, separato e spezzettato in infiniti brandelli… amministrati da una altrettanto infinita gamma di poteri, che si contendono lo spazio emerso) intera, possa (ri)cadere sotto al dominio unico di una “fazione umana non manifesta” (a Nucleo di Semplificazione attivo)?
La domanda nella risposta alla domanda, implica che… il giro del fumo sia vizioso, vorticoso e complesso, almeno sino a quando non ne cogli la portata (e)semplificante che, ad esempio, SPS per mezzo dell’analogia frattale, coglie a pieno... (ri)portando il segnale decodificato sino alle tue sponde.
“In proiezione su…” significa che, una ferma intenzione è continua(mente) martellante il tessuto unico della trama dello scenario, che sorregge le realtà che via via possono (ri)edificarsi sullo stesso ordito di base (fondamenta).
Tale “impasto, per i vari gradi di realtà possibili ed immaginabili” è permesso dal circuito primario, ma non è il circuito primario.
Lo scenario di base è una proiezione (dal potenziale del circuito primario; qualcosa di molto simile al concetto di “terzo stato quantico”, che non corrisponde esattamente alla moneta che cade di taglio, bensì… che è l’insieme delle polarità e della loro alternativa “allo stesso tempo”).
La proiezione è effettuata da una grande concentrazione di massa, che una volta disinnescata la singolarità umana, non può che esistere come “unione di individui” (abbandona il concetto di Re, Imperatore, Dio... a questo livello):
il Nucleo Primo è una fazione di umani del “primo tempo”, passati da un cambio di era (glaciazione) all’altra.
Polarizzare la realtà, che (ri)emerge di (con)seguenza ad “immagine e somiglianza” del principio terra(ri)formante, significa “averla sempre in mente, perfetta(mente) immaginata”.
(Ri)pensarla (pensare in una simile "direzione") ad ogni istante.
Il Nucleo Primo è il circuito secondario, che per mezzo dell’”onorare la legge, raggirandola”, (ri)utilizza il circuito primario (neutro) per garantirsi, potenzial(mente) in eterno, una tipologia di circuito terziario (realtà che riemerge) ad hoc, secondo piano, programma, intenzione, progetto, etc.
b)+a) Il “modo” è un intreccio di determinazione, conoscenza, consapevolezza, memoria, controllo, forza, lungimiranza, intenzione… fondato su una paura di (s)fondo:
la stessa che ha “ereditato” il genere umano intero, che è (con)seguito come effetto collaterale dell’insediamento del Nucleo Primo al centro del motore di composizione degli scenari di realtà possibili.
Il Nucleo Primo sfrutta il circuito primario, sede della legge/strumento, ossia, della frattalità espansa che - come un braccio operativo (pre)ordinato - (ri)dispone il reale, come una (con)seguenza (effetto) delle cause (com)presenti, manifeste e non manifeste, che ne regolano lo scorrere ed il fluire a monte.
La frattalità espansa è una legge (effetto di un programmazione a livello primario) ma è anche uno strumento, quando ad utilizzarla è un potere diverso da quello rappresentato dal circuito primario stesso.
Il Nucleo Primo è una forza attiva (a differenza del circuito primario, che è di fatto neutro), che ha (ri)com(preso) come sfruttare l’esistenza del primario, utilizzandolo in leva (in)diretta, ben sapendo che…
il “comportamento” del Nucleo Primo (di sé) proiettato sulla superficie del reale emerso, ne avrebbe fatta sorgere un’altra, nel tempo della (ri)polarizzazione, per effetto dell’automatismo della frattalità espansa, che deve intervenire allorquando il rapporto di forze (grandi concentrazioni di massa) cambia, visto che è il proprio compito/dovere (programmazione) (re)distribuire proporzionalmente “per pesi e misure”, nel substrato dello scenario (potenziale permesso dal circuito primario) il tipo di reale (forma in funzione della dima) relativo e (con)seguente.
In questa maniera, il Nucleo Primo – senza la necessità di apparire all’interno del contesto di realtà “unica”, abitata dal genere umano e dalla varietà di Vita/esistenze altre – ottiene continua(mente) che la realtà si (ri)edifichi in funzione del proprio intento, per mezzo della legge/strumento, che (man)tiene tutto assieme “qua, così”.
È un concetto di “sfruttamento in leva dell’esistente”.
Qualcosa che, se ci pensi a fondo, si auto replica – per frattalità espansa (analogia, principio 80/20, etc.) – in qualsiasi attività umana, dal piccolo al grande, dallo stretto al largo, etc.
Le (con)seguenze a valle. |
In tutto ciò… tu dove sei e quale centralità hai?
Lo capisci che “qua, così” sei completa(mente) disinnescato/a, perché by passato/a dal processo... centrale, per la/alla (ri)emersione (incisione) del reale che (con)segue?
La realtà che (ri)emerge dal potenziale è... una (con)formazione al:
circuito secondario in proiezione su quello terziario (e a seguire), per mezzo del circuito primario.
Tu (di)pendi, perché (con)segui, essendo estraneo/a all’atto della co-creazione del reale "eletto".
Essere e rimanere in proiezione, significa:
- fare (ri)ferimento al “motore principale di composizione/manutenzione del reale (ri)emerso” (circuito primario vs circuito terziario)
- essere, dal proprio terzo stato (centro sovrano del circuito secondario)
- avere idee chiare e lungimiranti, relativa(mente) al tipo di “effetto” che si intende ottenere nel reale conseguente (circuito terziario).
Le idee chiare: l'Italia data "i(m)...pegno" a... |
In soldoni, nella realtà (ri)emersa con(seguente)mente, la tecnologia per(mette) – analoga(mente) – di man(tenere) il controllo e l’amministrazione della società unica (genere umano), divisa in ogni modo possibile ed immaginabile, proprio per mantenere le individualità… auto separate.
Sono punti di proiezione (a livello frattale, anche se inferiore rispetto alla portata della frattalità espansa) nel reale attuale, ad esempio:
- ogni edificio religioso disposto in qualsiasi coordinata globale
- ogni antenna e qualsiasi dispositivo in grado di ricevere e (ri)trasmettere il segnale (im)portante
- ogni edificio interconnesso alla rete sociale, civile, Internet, etc.
- ogni individuo agganciato alla Rete umana d’insieme
- ogni mansione inerente a rapporti di dipendenza (praticamente… tutto, visto che la “sete di denaro” è infinita, ormai)
- ogni f(orma) di possesso
- ogni (f)orma di credo
- ogni (f)orma di organizzazione, che non ha la necessaria fonte di consapevolezza (sul modello di SPS, ad esempio)
- eccetera, eccetera, eccetera…
La frattalità espansa “spinge” (ispira) gli umani a “comportarsi e ad accettare per tacito consenso” ciò che “viene”.
Tutto ciò che, in seguito, gli umani costruiscono è sempre ad “immagine e somiglianza” di ciò che il segnale (im)portante instilla nei “loro” (in)consci (già invasi e conquistati, alias, posseduti).
La "moda". |
Se, in un impeto di “epicità”… gli umani si liberassero dell’attuale (f)orma di tecnologia… ad esempio, non sarebbe sufficiente per liberarsi della “marca by Nucleo Primo”, perlomeno… sino a quando il Nucleo Primo continuerà a dominare, esistendo nel campo della propria “apparente non manifestazione”. He He…
Anche tu sei “apparente(mente) non manifesto”.
Nella tua manifestazione (apparenza), sei – in(fatti) – non manifesto (non sovrano di/in te stesso).
Pur essendo, entrambi (tu e il Nucleo Primo):
apparente(mente)
non manifesti.
Il contesto cardinale cambia, perché … il Nucleo Primo è “esatta(mente) ribaltato rispetto a te”, essendo:
- non manifesto, seppure "esistente" (in termini di “potere incisorio nel potenziale del reale).
Mentre tu sei, al contrario:
- manifesto seppure “non esistente” (in termini di “peso specifico”, in grado di “incidere nel potenziale del reale).
Anche se, entrambi, siete al con(tempo):
apparente(mente)
non manifesti.
Che cosa “urla/co(manda)” il diretto superiore, alla truppa… per ordinare di schierarsi?
“In formazione”.
Che cos’è, allora, l’informazione?
È uno schieramento, una sincronizzazione con/a/di qualcosa di “im(porta)nte” (che "porta", apre e conduce verso a...).
Pronti. Partenza... Via! |
Quindi, l’informazione deve essere il più possibile capillare, ubiqua, (com)presente, continua… seppure non manifesta.
L’informazione, ormai, è sempre più veicolata (d)alla tecnologia (una “necessità” al fine di potere espandere sempre di più l’irraggiamento del segnale importante del Nucleo Primo. Ma, bada bene, una necessità che ricalca solo il massimo irraggiamento già raggiunto attraverso la proiezione del Nucleo Primo, redistribuita nel reale conseguente dalla frattalità espansa. Ergo, una necessità solo per la luce dei tuoi occhi. Una manifestazione frattale del non manifesto e del compresente).
La tecnologia (di)pende dalla legge, sede del credo (insufflato nell’inconscio per mezzo dell’ispirazione e dell’auto suggestione).
Se elimini la tecnologia attuale, rimane sempre la legge/credo; perché l’ispirazione non viene mai meno.
Che cosa pensi di ricevere, ad ogni istante, in termini di segnale (im)portante?
"Caramelle"?
Pensi di respirare solo aria? Di bere solo acqua o altre sostanza idratanti? Di mangiare solo cibo nelle sue varie forme liberamente tratte dall’ispirazione generale?
He He… l’atmosfera è controllata all’origine.
Chimica(mente) estranea alla tua conoscenza…
Anche la morte è una "App". |
Tutto disegna l’accordo di un patto non più (ri)cordato, dal tuo “strumento”, che comunque continua a vibrare su una frequenza che non cambia mai nella sostanza, anche se ti sintonizzi su altro, essendo l’intero “range frequenziale” total(mente) (ri)coperto dalla trasmissione (Anti)Sistemica by Nucleo Primo, che è sempre a capo, a ragione, all’origine della separazione apparente in frequenze o in quello che vuoi o nel quale ti senti di "dover credere"…
Dove pensi di andare? Non ti senti come... (so)spinto ad andare?
Non ti accorgi che attorno a te, tutto è un “santuario eretto per adorare il Nucleo Primo”?
Pubblicità "progresso".
"Totem" moderno.
L'Expo inizia in Triennale con la grande mostra Arts & Foods.Una mostra mastodontica e totalizzante per raccontare i rituali legati al cibo dalla metà del XIX secolo a oggi, nonché il primo padiglione di Expo 2015 ad aprire al pubblico, dal 9 di aprile.
L'esposizione "Arts & Foods", curata da Germano Celant e allestita da Italo Rota nel palazzo della Triennale di Milano, è un viaggio multiforme attraverso ciò che ruota intorno alla nutrizione, che presenta oltre 2mila opere e 15 ambienti ricostruiti, il tutto su una superficie di 7mila metri quadrati.Un progetto di grande ambizione che accompagnerà l'intero periodo di Expo e che unisce la pittura e il costume, il cinema e il design, spaziando dalle valigette di Marcel Duchamp ai pesci dell'archistar Frank Gehry, dalle sculture di cioccolato di Dieter Roth a una enorme bottiglia di ketchup pop installata nel giardino della Triennale.
I percorsi sono comunque innumerevoli, compreso quello dedicato ai bambini, e la sensazione che si percepisce nelle varie sale della mostra è quella di una volontà in qualche modo onnicomprensiva, un desiderio di "raccontare tutto", che già in sé è narrazione.
Così come è narrativo il tema scelto per l'ottava edizione del Triennale Design Museum, che si inaugura contestualmente ad "Arts & Foods", intitolata "Cucine & Ultracorpi", sempre con la cura di Celant insieme alla direttrice Silvana Annicchiarico.
In qualche modo un itinerario quasi fantascientifico nella storia degli elettrodomestici, che da utensili diventano... invasori. Per Annicchiarico una sfida anche quella di confrontarsi con la possanza e l'intensità della mostra contigua."Non ho voluto assolutamente mettermi sullo stesso piano - ci ha detto - ecco perché abbiamo deciso di raccontare una storia completamente inedita e quindi è diventata complementare a questo grande Padiglione. La Triennale finalmente ritorna ad essere la Grande Triennale in maniera unitaria e si presenta molto forte, molto solida verso l'esterno e racconta una storia, appunto, unitaria e complessa".
Una storia che è anche quella del palazzo della Triennale e del suo essere il solo padiglione cittadino di Expo. Come per il cantiere dell'Esposizione anche qui si è fatta una corsa contro il tempo per allestire le mostre, non senza polemiche come per esempio sul compenso del curatore. Ai visitatori ora la parola per decidere se il gioco, decisamente grande, è valso la candela.
Link
- Cucine & Ultracorpi
- da utensili diventano... invasori
- racconta una storia, appunto, unitaria e complessa (aria frattale di... Nucleo Primo).
Questa immane pubblicità a “cielo aperto” al prodotto “spazzatura”, con(vince) adulti e bambini ad essere “adoratori di una simile cultura del cibo”.
Come le piogge di primavera, sono per la terra. E per goderti in pace, combatto la stessa guerra che conduce un avaro, per accumular ricchezza. Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo, roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro. Prima, voglioso di restare solo con te, poi, orgoglioso che il mondo veda il mio piacere. Talvolta, sazio di banchettare del tuo sguardo, subito dopo, affamato di una tua occhiata.
Non possiedo, né perseguo alcun piacere, se non ciò che ho da te, o da te io posso avere.
Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà, di tutto ghiotto, e d'ogni cosa privo…
Sonetti, LXXV - William Shakespeare
Art. 30 della Costituzione italiana:
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio…
Ma, come (ri)portato anche nel film “Viva l’Italia”:
chi li educa i genitori?
Spray nasale all'ossitocina, un aiuto per dimagrire.Uno studio americano rivela come l'ossitocina definita l'ormone dell'amore, contenuta in alcuni spray nasali, aiuti il metabolismo degli uomini…Link
Vuoi dimagrire? Cambia segnale (im)portante. Mangia di meno e… "meglio".
Come sai se quello che mangi ti fa “bene”?
Beh… come stai quando ti alzi dalla tavola?
Ascoltati. Osservati. Sentiti.
Ma non in termini di “sazietà”. In termini di “sostenibilità”…
Se ingrassi c’è un motivo. E non è pagando un “esperto”, che caverai un ragno dal buco.
L’esperto ti seguirà sino a quando lo pagherai.
Dopo… sarai ancora “solo/a”.
(Ri)Conosci Te Stesso/a.
Le “inform(azioni)” non mancano mai, perché tutto è frattale.
Assumere il tuo controllo è (ri)cordare il/dal tuo terzo stato e (ri)vestirti di simili fattezze centrali.
La di(pendenza) è paragonabile ad un demone, che ti tenta al fine di man(tenerlo/tenerti) “qua, così” (ospite e parassita).
Vederlo è una cosa. Non vederlo è un'altra cosa, in termini di “presa d’atto”.
A p(arte) la paura iniziale… quando ti abitui a “vedere”, poi... puoi anche iniziare a prendere le opportune (contro)misure, nel tempo. È nel "non prendere in considerazione", che il demone ipnotizzante diventa più efficace per il (man)tenimento dello status quo.
E, come per in(canto), in(fatti)… il “demone non si fa vedere”, per cui lo dimentichi... così come dimentichi anche quale sia la causa sepolta sotto ad un “non vedere” sempre più artificiale.
Il presidente statunitense Barack Obama ha telefonato al presidente del comitato Relazioni Estere del Senato Bob Corker cercando di dissuaderlo dall'approvazione di una legge anti-Iran, che possa superare il veto del presidente e impedirgli di raggiungere un accordo con l'Iran senza il nulla osta del Congresso…
Link
He He… Che cosa c’è scritto qua sopra?
Quale circolo vizioso (di)segna, la pre(cedente) citazione?
Quello del tuo auto man(tenimento) “qua, così”.
Auto suggestione:
l’unico modo per “entrare in te ed incidervi (d)entro” (*)… a meno che, il “tuo” (in)conscio non sia già più… “tuo”. A meno che... genetica(mente) tu sei (pre)visto "già, qua, così".
(*) A quel punto, di(fatti), è per auto suggestione che “tu, dovresti entrare in te”, visto che è il Nucleo Primo ad abitarci da tempo (rovesciamento della prospettiva).
Quindi, il “tuo” sistema immunitario chi/che cosa difende, dalle “aggressioni esterne”?
Chieditelo, anzi… immaginatelo…
Auto suggestione.
(Ri)cordo.
Auto (ri)conoscimento…
Oltre Orizzonte. |
A tal pro, è d’uopo (ri)assumere una di(versa) configurazione del tuo “stato”.
Dal tuo terzo stato:
- accorgiti
- fermati
- (ri)corda.
Poni il veto a ciò che ti (ri)utilizza come filtro incisorio e censorio, per (de)scrivere l’attuale (f)orma della realtà (ri)emersa.
Con(vinci)ti di questo… pena, l’eterno vagare “qua, così”.
Tu sei un (ri)tornante, ma… senza memoria.
Per cui… ogni volta che cosa “disegni”? A cosa parte(cipi)? Che cosa man(tieni) sempre perfetta(mente) oliato e funzionale?
“Cosa” e “di cosa ti”… alimenti?
“Chi” e “di chi ti”… alimenti?
Quale significato frattale ha la “lotta per la sopravvivenza”?
Non è, forse, una (f)orma di “nutrizione”?
La “catena alimentare” che cos’è?
E tu, in questa “catena” dove sei/ti (ri)trovi?
O pensi di esserne fuori?
Da quale p(arte) di(pendi)?
Ti senti a valle o a monte… del “potere”? Di qualsiasi (f)orma di potere che (ri)conosci…
Se sei un “privilegiato”, solo per questo credi di (in)carnare il potere in qualsiasi sua forma?
Non credi che, in(vece)… tu non sei altro che un “carceriere”, come lo sono stati coloro che lavoravano nei campi di concentramento, come lo sono coloro che lavorano nei penitenziari... a loro volta (di)pendenti e, dunque, forzati ad essere dei carcerieri (schiavi)?
Il tuo “privilegio” su cosa si fonda? Su cosa si basa? Secondo quale im(pegno) (che cosa hai dato in cambio, come “pegno”)?
Nel diritto civile di molti paesi, il pegno è un diritto reale di garanzia su un bene altrui, costituito per fungere da garanzia di un credito. Nell'ordinamento italiano è regolato dagli articoli 2784 e seguenti del Codice civile…
Link
Il tuo (privi)legio è il “credito”, che hai ottenuto dando in “pegno” te stesso/a – come garanzia per rimanere “qua, così”.
La "pietà" per come non la intendi... |
Nell’ordinamento del Nucleo Primo… da cosa “è regolato”?
Che cosa hai dimenticato?
E… sopra a tutto, “come ti senti”?
Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà, di tutto ghiotto, e d'ogni cosa privo…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com
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