Negli ultimi
tempi si stanno moltiplicando le riletture della storia biblica da più
parti nel mondo, e anche in Italia, caduto ormai da tempo l'imprimatur e
l'ossequiosa reverenza a certe idee clericali, sono usciti molti libri
che certamente aprono diversi dubbi su questo dio sostanzialmente
strano.
Già lo gnosticismo mise a dura prova il cristianesimo dei
primordi, mettendo in discussione e in contrapposizione il dio YHWH con
il "serpente" trasformato in SOPHIA.
Sostenevano che il Dio giusto è
proprio quello che dona la "sapienza" all'uomo e non certo quello che
lo voleva schiavo e suddito.
La più banale dimostrazione è quella
che l'uomo ha la ragione; per quale motivo infatti, un dio "amorevole"
avrebbe dato questo formidabile mezzo (unico ad evolvere e crescere
nelle sue funzioni cognitive) per poi non accedere alla sapienza?
Gli
gnostici, che in un primo momento invasero il cristianesimo, ma per
certi versi anche l'ebraismo, ebbero vita difficile anche perché
puntavano all'accesso della sapienza attraverso la conoscenza interiore e
personale senza l'aiuto di una organizzazione precostituita che
prevedeva invece una dipendenza continuativa e fedele.
Oggi potremmo
tradurla nella contrapposizione eterna tra fede e ragione, la prima si
realizza solo con il verbo "credere", la seconda con il verbo
"comprendere".
La chiesa più volte ha tentato di conciliare le due cose,
per esempio con l'enciclica "fides et ratio", ma il problema rimane
sostanzialmente invariato e lo rimarrà fino all'apocalisse.
Una cosa è
certa, per fortuna o per sfortuna dipende dalla prospettiva, oggi
possiamo leggere la bibbia senza il filtro della interpretazione
"canonica" e possiamo scambiarci le idee senza rischiare troppo.
Da
questo ne scaturisce che leggendo la bibbia un po' più serenamente, possiamo osservare milioni di incongruenze, con una analisi neanche troppa attenta,
viene fuori che di dei ce n'erano un po' troppi.
Già in Genesi ci
troviamo il dio creatore, ma che di fatto non è onnipotente in quanto un
"angelo disgraziato", nella figura del serpente, riesce ad "insinuare"
le sue creature. Ma come le insinua? Aprendogli gli occhi e donandogli la conoscenza!!!
Allora il dubbio degli gnostici, per chi ama usare la logica è del
tutto lecito, come può un dio buono privare la sua creatura che ama
follemente, della conoscenza, avendogli pure dato l'uso della ragione?
Senza entrare negli studi filologici delle incongruenze del pentateuco
di cui c'è ampia letteratura, certamente possiamo dire che il dio del
vecchio testamento è un dio cattivo, geloso e guerrafondaio, non certo
un dio che vuole salvare tutti, un dio che neanche a Mose, "che lo aveva
visto in faccia" fa entrare nella terra promessa perché aveva osato
dubitare.
Nel pentateuco
poi si fa riferimento a tanti altri dei con una naturalezza che fa
quasi sconcerto, un dio che parla quasi come un barista, "se vai a
prendere il caffè dall'altra parte della strada non ti fare più vedere",
quasi a dimostrare che non era il solo.
A parte il fatto che un dio
"unico" e "onnipotente", perché mai dovrebbe scegliere (selezionare) uno
solo popolo e mandarlo in un terra "particolare", rispetto a tutto il
resto?
Non ha proprio senso razionale, se non in virtù del fatto che
questo dio sapeva di non essere solo e sapeva che non tutto il gregge
poteva essere suo, e che tale gregge lo voleva "ignorante" e senza l'uso
della ragione (conoscenza).
Ma andiamo alla seconda questione, YHWH fu
visto da Mose, gli parlava faccia a faccia (Esodo 33;11), ma Gesù il
figlio del padre dice nessuno conosce il padre (GV1; 18 - MT 11; 27).
Gli ebrei memori della Torah chiedono: "mostraci il padre" e Gesù
risponde "chi ha visto me ha visto il Padre", da qui e non solo è storia
nota gli ebrei non hanno riconosciuto Gesù come figlio di dio e si sono
strappate le vesti incriminandolo come bestemmiatore.
Non hanno
accettato di parlare con un messaggero (anche fosse il figlio) avendo
avuto un rapporto diretto don il titolare.
Ora, sempre per chi ama usare
solo la logica, ci pare di capire che il padre di Gesù (che per sue
stesse parole nessuno ha visto) non sia YHWH che invece si faceva vedere
e come, addirittura andava in battaglia al fianco del suo popolo.
Stride anche la dottrina, da un lato abbiamo un YHWH troppo preoccupato
per cose terrene, che si fa costruire un' arca d'oro, conquista
territori e popoli, che tramite ELIA fece scannare tutti i 450 sacerdoti
di Baal (1libro dei RE 18,4 0) e dall'altro un Gesù "etereo", buono,
giusto che perdona settanta volte sette e che ripete spesso in diversi
modi : "io non sono di questo mondo".
Certo ci sarebbe la questione di
Luca 19, 27 che lo assimila ai modi democratici di YHWH ma sarebbe
troppo lungo da spiegare.
Gesù, non solo si dichiara impotente per le
cose di questo mondo ma rincara pure la dose dicendo che: "un giorno
verrà il principe di questo mondo" di fatto affermando che non è lui.
Ci
fa vedere la terra come una sorta di "colonia penale" in cui c'è
un'altro principe e lui è venuto solo per dirci che non è di questo
mondo e che la nostra gloria arriverà alla morte se hai fatto il
detenuto modello.
Ricapitoliamo Gesù non è riconosciuto da quelli di
YHWH e non è neanche satana, (il serpente) che lo tenta, ma si dichiara
dio. Capisco che ho forzato un po' la lettura ma neanche poi tanto.
Tornando agli dei quindi, siamo arrivati sicuramente a tre che si fanno
battaglia per avere il gregge di questa terra. Ora non sarebbe il caso
di riprendere la mitologia greca, egiziana e sumeri degli dei e
cominciarla a studiarla con una prospettiva diversa?
Una cosa però la
possiamo dire, il dio YHWH è certamente quello più terreno, per non dire
quello più "materialista", che apparentemente sta vincendo su tutto e
sugli altri "dei" e i "loro popoli".
Applicando le regole che conoscono
la "natura umana", di fatto governano il mondo, e questo è
oggettivamente riscontrabile.
Non solo la democrazia più evoluta del
mondo (si fa per dire) e che la esporta pure a suon di bombe e
corruzione fonda la sua "esistenza" e la sua "giustizia" giurando sulla
bibbia, e quando diciamo bibbia ricordiamoci che loro intendono solo i
primi cinque libri (occhio per occhio dente per dente).
Ora il dilemma
nuovo, ma di fatto vecchio come il mondo, è quello di considerare "il
paradiso già su questa terra" e quindi seguire YHWH, ma impossibilitati
per questioni di madri mitocondriali diverse, salvo accettare la
posizione di Goyim (cosa che sta succedendo), oppure rinunciare alle
ricchezze di questo mondo (lascia tutto e seguimi) nella speranza che
una "ricchezza" ed un paradiso di un "altro mondo" ci venga riconosciuta
alla nostra morte da un Gesù e la sua dottrina? Non c'è una terza
via?
Forse l'errore più grande della chiesa nei primi concili è stato
quello di voler legare a tutti i costi il vecchio ed il nuovo testamento
che sono inconciliabili (almeno il pentateuco con i quattro canonici)
errore che oggi probabilmente dovrà riconoscere senza non pochi problemi
di scissione.
La circolare ecclesiastica che vieta l'uso del nome YHWH
per parlare di dio è abbastanza significativa in questo senso.
Concludendo, anche la logica arriva a comprendere che dal caso nessun
ordine può essere figlio e che ci debba essere una potenza creatrice ed
organizzatrice, ma certamente, questo scenario ci sconforta non poco e
l'indagine continua.
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