lunedì 29 luglio 2013

I DANNI DELLO ZUCCHERO E GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI

DA ANNI SI LEGGE IN MOLTI LIBRI DI MEDICINA NATURALE che lo zucchero è come una droga dolce ma pericolosa per l’organismo. Spesso si crede che per lo zucchero di canna tale verità non sia valida, ma il cosiddetto zucchero di canna molto spesso è lo stesso zucchero bianco colorato con melassa (si salva forse il mascobado e qualche altro zucchero del commercio equo e solidale). In questo articolo ci stiamo ovviamente riferendo allo zucchero raffinato artificialmente dalla canna o dalla barbabietola, e non agli zuccheri presenti all’interno di altri alimenti completi come il fruttosio della frutta o il lattosio del latte. È difficile credere che lo zucchero possa essere dannoso perché tale sostanza è entrata nella nostra dieta in modo tanto profondo che una buona metà dei cibi confezionati che si trovano in commercio nè risulta “contaminato”



L’ASSUNZIONE DI ZUCCHERO RAFFINATO SOTTRAE VITAMINA C all’organismo come fanno le sigarette, uccide alcuni batteri simbionti che nel nostro organismo producono vitamine del complesso B e altera il ciclo di regolazione glicemica. Il pancreas reagisce allo zucchero puro con una ipersecrezione di insulina, cui segue da una parte una ipoglicemia, dall’altra a lungo andare il surplus di lavoro del pancreas puo’ portare al diabete. L’assunzione di zucchero inoltre causa sonnolenza post pranzo, altera il metabolismo e influisce sugli ormoni, decalcifica le ossa e può portare alle carie dentarie. Anche l’aumento dei casi di cancro è correlato all’assunzione sempre più elevata di zucchero nella società dei consumi, dove anche nell’alimentazione l’apparire (il gusto artificialmente dolce) è molto più importante dell’essere (la valenza nutritiva e la purezza del cibo).


I POPOLI CHE  NON CONOSCONO ANCORA LO ZUCCHERO NON CONOSCONO NEMMENO IL CANCRO
Il più basso livello di casi di cancro si è registrato in Olanda due anni dopo l’occupazione nazista, quando zucchero e caffè erano quasi scomparsi dalla tavola: tutti gli studi sulla prevenzione e la cura naturale del cancro (regolazione alimentare e metabolica) confermano che più si mangia zucchero e più si rischia di sviluppare il tumore. Ci sono inoltre studi che dimostrano il legame fra zucchero e ulcera, fra zucchero e malesseri psicologici, fra zucchero e allergie… la situazione è grave: sia per gli effetti che per l’assordante silenzio di chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini.


SI SA LA SALUTE NON GENERA BUSINESS la prevenzione primaria non genera mercato, la malattia dà da mangiare a tutto il sistema sanitario, come diceva un medico egizio 3.500 anni fa (riferendosi ovviamente alla classe benestante che lui curava) “un quarto di ciò che mangiamo serve per nutrire il corpo, il restante per nutrirei medici”.


E’ PER QUESTO CHE NELLE UNIVERSITÀ di medicina di tutto il mondo non si studia quasi per niente l’influenza dell’alimentazione sul benessere dell’individuo e il modo di mantenere la salute con la prevenzione primaria (corretto stile di vita) mentre si punta sulla ben più costosa (e redditizia) prevenzione secondaria (test di laboratorio poco affidabili e a volte pericolosi, radiografie cancerogene etc.). Quei medici (come Mendelson e Kousmine) che denunciano questa squallida realtà sono ovviamente una stretta minoranza; per questo di tutto ciò che è descritto in queste righe difficilmente si trova traccia nei consueti manuali universitari.


>Fonte< 
Redatto da Pjmanc  http:/ ilfattaccio.org
http://www.ilfattaccio.org/2013/07/29/i-danni-dello-zucchero-e-gli-interessi-delle-multinazionali-2/ 


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Ecco 10 valide alternative

Prima di parlare delle alternative allo zucchero bianco forse vorreste sapere perché mai dovreste sostituirlo o eliminarlo? giusta richiesta. Lo zucchero bianco o saccarosio per esser bianco come lo conosciamo subisce un’ enormità di processi: viene depurato con calce, trattato con anidride carbonica, acido solforoso, cotto, raffreddato, cristallizzato, centrifugato, filtrato, decolorato con carbone animale e colorato con coloranti (alcuni dei quali derivanti da catrame e cancerogeni!) e tutto per farlo così bianco e brillante.

LO ZUCCHERO RAFFINATO E’ DANNOSO PER LA SALUTE

Questo è il titolo di un articolo del Dr. M.O. Bruchner, specialista delle malattie interne, primario dell’ospedale EbenEzer, LemgoLippe, (Germania), a conclusione delle sue ricerche scientifiche e delle sua attività quale medico pratico. Questo articolo è stato da me accuratamente studiato, e così pure i fascicoli “Wendepunkt” dal novembre 1962 fino al luglio 1963 e altre opere ancora, al fine di poter riassumere con fondatezza quali siano gli effetti reali dello zucchero nella nutrizione.

Ripetutamente vengono fatti presenti i danni derivanti dall’uso esagerato dello zucchero: “esso guasta i denti, distrugge il calcio…”, ma sono solo questi i danni da esso prodotti? Approfondiamo dunque questi interrogativi, per ottenere un sicuro orientamento nella protezione della nostra salute.

Lo scienziato dice: “L’uomo necessita di idrati di carbonio per la sua attività, quali fattori di energia.
Lo zucchero è un idrato di carbonio”; di conseguenza ognuno pensa: lo zucchero è uno degli alimenti più favorevoli per produrre energia. Cosa vi è da obiettare? Parecchie cose vi sono da obiettare. E’ vero che il nostro corpo è “fabbricato” dallo zucchero d’uva (glucosio) e come può fabbricare il glucosio che gli occorre ricavandolo dalla frutta di ogni specie, e così pure da tutti gli amidi? Mai però ci si domanda se gli zuccheri di frutta e ancora meno negli amidi tolti dalle loro associazioni, le vitamine e le sostanze minerali che a loro appartengono.
 
Proprio in questo sta la differenza fra zucchero industriale e zucchero naturale, differenza che si deve tenere ben presente, poiché gli effetti sono del tutto differenti.

Gli zuccheri industriali, come pure lo zucchero d’uva fabbricato sinteticamente, sono isolati “chimicamente puri”, che nel corpo agiscono ben diversamente. Per la loro decomposizione e disposizione necessitano delle stesse vitamine e sostanze minerali come tutti gli zuccheri di frutta e amidi naturali, ma questi ultimi contemporaneamente li forniscono, mentre gli altri ne privano il corpo, impoverendolo da un lato e disorientando le sue funzioni dall’altro.

Purtroppo (volontariamente?) la scienza ha sempre trascurato, e trascura tuttora, di far presente questa enorme differenza e di portarla sotto gli occhi dei profani. Se ci occupiamo qui degli effetti e del valore dello zucchero quale alimento, sia ben chiaro che si tratta dello zucchero industriale quale isolato chimicamente puro, (zucchero bianco).

In Italia, dagli anni ’80, l’industria produttrice di zucchero, per contrastare la concorrenza dei dolcificanti sintetici mise in atto una campagna pubblicitaria in cui si collegava l’uso dello zucchero allo sviluppo delle facoltà celebrali, ma senza alcun fondamento scientifico in quanto ogni essere umano è in grado di “ottenere” zucchero per far funzionare il cervello da molti tipi di sostanze alimentari e non necessariamente dolci; anzi, per poter essere assimilato lo zucchero “ruba” al nostro corpo vitamine e sali minerali importanti come il calcio tanto che le conseguenze sono l’indebolimento dello scheletro, dei denti, la comparsa di artrite, artrosi e osteoporosi e della ovvia carie dentarie.

A livello intestinale invece provoca produzione di gas, tensione addominale, alterazione della flora batterica, coliti, stipsi, diarrea. Ma non è finita infatti agisce sul sistema nervoso e sul metabolismo, dando dei picchi di stimolazione e delle conseguenti ricadute vertiginose con conseguenti stati di irritabilità, euforia e continuo bisogno di ingestione di altre quantità di zucchero creando così una forma di dipendenza data appunto dal picco di glicemia nel sangue conseguente al velocissimo assorbimento dello zucchero stesso; il pancreas per far fronte alla situazione contrasta gli alti livelli glicemici immettendo insulina nel sangue e si crea così la cosiddetta “crisi ipoglicemia” caratterizzata dalla messa in circolo, da parte dell’organismo, tra gli altri, di ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone per eccellenza dell’aggressività e della difesa ed ecco spiegato perché la crisi ipoglicemia crea irritabilità, aggressività, debolezza ed infine bisogno di mangiare ancora.

Questi continui “stress” ormonali con i loro risvolti psicofisici portano un esaurimento delle energie ed il conseguente indebolimento generale che a lungo andare danneggiano il sistema immunitario in quanto l’esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni e quindi nella tendenza ad ammalarsi. Non dimentichiamo inoltre che lo zucchero bianco distrugge anche le vitamine del gruppo B, provoca aumento di peso e una maggiore predisposizione a malattie metaboliche gravi come il diabete. Qui troverete informazioni utili!

Capitolo a parte sono gli edulcoranti o dolcificanti sintetici (per chi stesse pensando di usare quelli come alternativa!): quasi tutti nocivi, alcuni dei quali anche sospettati di essere cancerogeni. Recenti studi mostrano che l’aspartame risulta essere in relazione con il morbo di Parkinson. L’aspartame, prodotto dalla Monsanto, è neurotossico e provoca il degrado dei tessuti nervosi tanto che è stato vietato in Giappone.
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dolcificanti NATURALI di cui vi parlerò invece contengono importanti sostanze utili al nostro organismo che invece non sono presenti in quelli raffinati come lo zucchero bianco. Ma come dolcificare nel modo migliore allora?

Sicuramente non buttarsi sul primo “zucchero integrale di canna” che ci si presenta davanti in quanto se veramente integrale non può essere né giallo molto chiaro, né secco: deve necessariamente essere giallo scuro o marrone e, soprattutto, umido.

Ma quali sono allora le alternative?
Innanzitutto teniamo presente che di qualunque dolcificante si tratti ognuno ha le proprie caratteristiche specifiche difficilmente confrontabili o riproducibili e quindi non aspettiamoci di dover sempre avere una scala che utilizza come unità di misura il saccarosio perché partiamo già fuori strada.

1) ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE
Il primo valido dolcificante naturale è lo ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE (o panela o mascobado o rapadura o melado de acùcar) quello vero, ha un leggero retrogusto di liquirizia, è granuloso, marrone ed è umido; è il primissimo zucchero che si estrae dal succo di canna che dopo la raccolta viene solidificato in panetti delle dimensioni di una mattonella, ai quali possono essere addizionati altri ingredienti come succo di papaia, arancia, manioca, arachidi. È un alimento molto nutriente tipico del Brasile.

Ricordatevi quindi che quando lo zucchero (o il sale) sono integrali sono anche leggermente umidi e se lasciati all’aria formano un blocco e questo è dovuto alla presenza di magnesio e potassio che essendo igroscopici catturano l’umidità dall’aria.

2) MIELE
Altro prodotto molto usato, ma non adatto ai vegan, contiene maltosio, saccarosio, glucosio, fruttosio e destrosio e costituisce un perfetto energetico naturale; non è però indicato per la preparazione di dolci in quanto la cottura trasforma il suo gusto dolce in leggermente amaro.

3) SCIROPPO D’ACERO
Un’ altra buona alternativa è rappresentata dallo SCIROPPO D’ACERO, contenente saccarosio, potassio, vitamine del gruppoB e calcio ed anche questo è prodotto dalla linfa estratta da una pianta, l’acero appunto. Risulta avere un sapore molto dolce ed è adatto per la preparazione di dolci e per dolcificare bevande.

4) MALTO D’ORZO, SCIROPPO DI RISO, SCIROPPO DI MAIS
Altro discorso invece è il MALTO d’orzo, lo sciroppo di riso o lo sciroppo di mais che si ottengono dalla germinazione dei cereali. Tutti hanno un alto contenuto in maltosio e contengono amminoacidi, potassio, sodio e magnesio essenziali all’organismo, ecco perché si ritiene siano i più validi sostituti al miele.

Il malto d’orzo (l’unico vero malto, gli altri sono detti sciroppi) viene ottenuto dalla cottura in acqua dell’orzo precedentemente fatto germinare e successivamente essiccato.

Tutti e tre risultano avere un sapore caratteristico ed avere meno capacità dolcificante del miele o dello sciroppo d’acero ma, soprattutto per quello di riso, sono molto più adatti alla dolcificazione quotidiana.

5) MELASSA
Un altro prodotto molto utile per dolcificare in maniera naturale è la melassa che deriva dallo zucchero di canna o anche della barbabietola e contiene saccarosio,fruttosio, glucosio, acido fosforico, potassio, fibre ed è ricchissimo di vitamine (soprattutto B) e di minerali. Purtroppo non è facile da trovare in Italia infatti bisogna fare attenzione al prodotto messo in commercio come “melassa di panela”: non è melassa, ma zucchero panela liquido grazie all’aggiunta di acqua.

6) SCIROPPO DI MELE
Altro prodotto, anche se non molto facile da reperire, è lo sciroppo di mele ricchissimo di vitamine e sali minerali e molto digeribile adatto soprattutto alla dolcificazione dei dolci.

7) SUCCO D’AGAVE
Ancora il SUCCO D’AGAVE (linfa della pianta d’agave) ricchissimo di sali minerali ed oligominerali e con un tasso glicemico inferiore allo zucchero bianco, assolutamente da provare!

8 ) SUCCO D’UVA
Deriva dalla bollitura e spremitura di uve alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella e limone. Contiene fruttosio e in realtà ha un sapore molto caratteristico che non risulta essere apprezzato in ogni situazione.

9) AMASAKE
L’ AMASAKE è un’altro dolcificante naturale molto usato nella cucina orientale che si ottiene dalla germinazione enzimatica del riso bianco e che può anche essere autoprodotto facilmente in casa, inoltre può essere utilizzato anche da solo come magnifico dessert!

10) STEVIA
Altro dolcificante naturale è LA STEVIA o meglio la sua polvere; la stevia è una pianta proveniente dal sud America, ha un’elevata presenza di saccarosio ma la sua pecca è che non si scioglie nei liquidi dato che è costituito da polvere di foglie secche (anche se è possibile realizzare degli sciroppi molto utili per dolcificare e con una perfetta miscibilità!), in Italia non è possibile commercializzarla come dolcificante o per uso alimentare ma nulla impedisce di coltivarsela o commercializzarla come pianta ornamentale. Il suo potere dolcificante è molto alto ma ha anche un forte retrogusto di liquirizia, perfetti in talune occasioni ma un po’ meno, ad esempio, se volete dolcificare tè o caffè.
QUI utili informazioni. ***

Insomma dopo tutte queste valide alternative allo zucchero l’unica cosa che non è più valida è la scusa per continuare ad usare lo zucchero bianco!

Parte dell’articolo è stata tratta da: http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/4801-dolcificanti-naturali-10-valide-alternative-allo-zucchero-bianco

*** Stevia La UE ha finalmente deliberato l’autorizzazione all’uso alimentare di estratti di Stevia rebaudiana, il numero dell’Official Journal of the European Union che contiene l’autorizzazione è consultabile a questo link.


http://www.maioproject.org/maio-project/zucchero-veleno-bianco-ecco-10-valide-alternative/ 

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