Certe volte non sono le singole notizie a colpire l'attenzione, ma la
combinazione di una serie di notizie che compaiono nello stesso giorno
in prima pagina.
Prendiamo ad esempio la giornata di oggi, 23
luglio. Aprendo una qualunque delle prime pagine mondiali, troviamo
l'immagine del Boeing 737 tristemente appoggiato sulla pista di Newark,
dopo che il carrello anteriore ha ceduto nella fase di atterraggio.
L'aereo
sembra un vecchio pachiderma accasciato sulle zampe anteriori, che
chiede pietà prima di ricevere il colpo di grazia. E' il simbolo di un
sogno svanito, quello della tecnologia efficiente, perfetta e
infallibile che avrebbe dovuto risolvere tutti problemi dell'umanità, e
che invece si è rivelata una scatola vuota, il cui unico risultato è
stato di mettere in risalto la vera contraddizione del mondo moderno: è
perfettamente inutile costruire gli aerei, che dovrebbero velocizzare i
trasporti - e quindi favorire la crescita economica - se poi mancano i
soldi per fare la manutenzione, proprio a causa della mancata crescita
economica.
Alla fine della corsa abbiamo un vetusto 737 che
crolla esausto sulle zampe anteriori, dopo aver inseguito inutilmente
per anni il sogno di sè stesso.
L'altra notizia che spicca in
prima pagina è quella del trono di Windsor: "E' nato il principe". Sulla
balconata di un grande castello compare una serie di persone vestite in
modo buffo, con abiti che sembrano presi da una sartoria
teatrale, i quali mettono in mostra un sorriso benevolo e salutano il
popolo acclamante. Quelli che stanno sulla balconata hanno deciso di
chiamarsi "re", "regine", "principi" e "principesse" - esattamente come
nel mondo delle favole - e quelli che li acclamano da sotto fingono a
loro volta di essere in una favola, e li applaudono come se fossero
davvero gli splendidi protagonisti di quelle favole.
Il popolo ha
bisogno di ideali e di simboli che li rappresentino, e quelli della
balconata - che sono normalissimi esseri umani come loro - si prestano
volentieri a interpretare il ruolo che gli è stato assegnato.
Accanto
al principe neonato c'è il Papa che arriva in Brasile. Centinaia di
migliaia di fedeli adoranti si riversano su Rio de Janeiro, invadono le
strade e le piazze, ed arrivano a bloccare l'auto del Papa in mezzo al
traffico, pur di riuscire a vederlo da vicino.
Il popolo non ha
bisogno soltanto di ideali e di simboli terreni, ma anche di quelli
ultraterreni. Il Papa rappresenta, per molti milioni di persone, questi
simboli e questi ideali, e quindi questi milioni si ammassano attorno a
lui, alla ricerca di una guida che li conduca nella giusta direzione.
Il
Papa - che è in normalissimo essere umano come tutti noi - capisce bene
questa necessità del popolo, e si presta volentieri ad interpretare il
ruolo che gli è stato assegnato.
E poi, per ultima, c'è una
notizia apparentemente minore, che però racchiude tutte le altre. E'
l'immagine che vedete nel titolo: una fotografia della Terra e della
Luna scattata dalla sonda Cassini, che si trova nelle vicinanze di
Saturno.
E' là, su quel piccolo grumo di terra illuminato dal
sole che avviene tutto quello che abbiamo descritto, ed anche molto di
più. E' là, su quel grumo di terra, che ciascuno di noi si alza ogni
mattino e inizia a perseguire con testarda determinazione gli scopi che
si è prefisso nella vita: il lavoro, l'amore, le guerre, il potere, i
rapporti umani, la bellezza dell'arte, le felicità della vita e la
tristezza della morte.
Tutto avviene là, contemporaneamente, in
questo momento, su quel grumo di terra che galleggia nel nulla, avvolto
dal silenzio dello spazio siderale.
Anche questo articolo che state leggendo si trova là, sul grumo, insieme a voi e a tutto il resto.
Massimo Mazzucco
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4298
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