La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità
Nikola Tesla
UN ANNO IMPORTANTE
Nel 1943, dopo la morte di Nikola Tesla, gran parte della sua misteriosa, enigmatica ricerca è stata confiscata dal governo degli Stati Uniti ed etichettata TOP SECRET da J. Edgar Hoover. Per 70 anni questi documenti riservati sono rimasti in un bunker dell’FBI, ma nel 2013 l’archivio Tesla sarà reso pubblico.
BIOGRAFIA DI TESLA
Nikola Tesla nasce il 10 Luglio 1856 a Smilijan (nell’allora Dalmazia ungherese, odierna Croazia). Il padre, Milutin Tesla di origine serba, è un ministro del culto ortodosso, sua madre, Duka Mandic, è una donna non istruita, ma dotata di memoria prodigiosa.
Dopo aver terminato gli studi di fisica e matematica al Politecnico di Graz (Austria) mentre studia filosofia all’Università di Praga, studiando 19 ore al giorno e dormendone solo 2, lo scienziato sperimenta sempre più strani fenomeni: nel buio può infatti “sentire” l’esistenza di oggetti; inoltre fin dall’infanzia vede lampi di luce che interferiscono con la sua visione degli oggetti reali.
È proprio in questo periodo, in cui Nikola Tesla vive queste singolari esperienze, che inizia ad avere brillanti idee nel campo della fisica e inizia a dedicarsi anima e corpo al principio della corrente alternata. Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rende la corrente alternata, quale è tutt’oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L’anno successivo, sempre più interessato al principio della corrente alternata, Tesla si trasferisce a Parigi, in quanto dipendente della “Continental Edison Company”; nel 1883 realizza il primo motore a induzione di corrente alternata, che consiste in pratica in un generatore (di corrente alternata); durante la creazione del suo motore, Tesla realizza e modifica questo progetto senza fare alcuna bozza o progetto su carta, basandosi solo sulle immagini nella sua mente.
Nel 1884, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison, con il quale però - a causa di punti di vista divergenti sulla corrente alternata e di un mancato pagamento per la realizzazione delle modifiche del progetto “Dinamo” – non riesce a portare a compimento la collaborazione.
Nel maggio dell’anno successivo, George Westinghouse acquista i brevetti di Tesla relativi soprattutto al motore a corrente alternata e alla bobina, creando così la “Westinghouse Electric Company”.
Tesla sostiene inoltre l’esistenza in natura di campi energetici, di “energia gratuita” cui dà il nome di etere, attraverso l’etere, si possono – stando alle sue affermazioni – trasmettere, ad esempio, altre forme di energia. Nel maggio del 1899 si reca a Colorado Springs dove installa un laboratorio; ritiene possibile grazie all’etere trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti.
In particolare scopre che la Terra, o meglio la crosta terrestre, è un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all’altro.
Installa così nel proprio laboratorio un’enorme bobina che ha lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza. Ritornando a New York, Tesla scrive un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l’energia sprigionata dal sole e proponendo un “sistema mondiale di comunicazione” utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.
L’articolo cattura l’attenzione di un altro magnate dell’epoca, J. P. Morgan che offre un finanziamento di 150 mila dollari per costruire tale stazione trasmittente. Tesla si mette subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre altissima sulle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York. La Wanderclyffe Tower non è altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.
Il 12 dicembre 1901 il mondo viene sconvolto da una notizia sensazionale: Gugliemo Marconi trasmette la lettera “S” oltreoceano, da una località in Cornovaglia; tale informazione viene trasmessa a Newfoundland, in America. Morgan, contrariato, ritira l’appoggio finanziario a Tesla.
All’inizio della Prima Guerra Mondiale, Tesla ipotizza un congegno per individuare le navi inviando segnali che consistono in onde radio ad alta frequenza. Il concetto che sta dietro a questa idea è il dispositivo radar. Sarà Guglielmo Marconi a sviluppare ed attuare questa idea, lavorando per la costruzione del radar. Nel 1934 l’italiano realizza il collegamento radiotelegrafico fra l’Elettra (il suo laboratorio situato su un veicolo natante) ed il radiofaro di Sestri Levante. Successivamente, nel 1935, compie esperienze di avvistamento sulla Via Aurelia.
Tesla nel suo percorso di vita avrebbe incontrato molte volte Guglielmo Marconi.
Nel 1912 il nome di Tesla viene candidato al Premio Nobel per la Fisica: lo rifiuta per non averlo ricevuto nel 1909, al posto di Marconi. Accade di nuovo nel 1915: Tesla rifiuta il premio Nobel, venendo a conoscenza del fatto che lo deve condividere con Edison. Nel 1917 gli viene concessa, per il suo contributo al sapere scientifico, un’onorificenza intitolata a Edison, la “Edison Medal”, che accetta.
Tesla viveva solo, in una camera d’albergo a New York, dove il suo corpo senza vita venne trovato; per questo motivo non vi è certezza riguardo la data della morte, che si suppone tuttavia essere il 7 gennaio 1943. Nel mese di giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti in una sua decisione (caso 369, 21 Giugno 1943) riconoscerà Tesla come primo inventore della radio.
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=11&biografia=Nikola+Tesla
Ma continuiamo con la storia…..nel 1940 Tesla accennò ad un prototipo di laser e di ordigno al plasma che produceva particelle ad alta energia nella ionosfera. Questa tele-forza sarebbe stata in grado di liquefare il motore di un aereo a 250 miglia di distanza. Il 5 gennaio 1943, in piena guerra mondiale, Tesla telefonò al Dipartimento della Guerra e parlò con il colonnello Erskine, al quale offrì i segreti della sua arma. Il militare non conosceva Tesla e pensò che si trattasse di un pazzo.
Tra il 5 e l’8 gennaio Tesla morì a causa di un attacco cardiaco (la data è incerta perché il corpo fu ritrovato nella piena solitudine dopo un paio di giorni).
Dopo pochissimo tempo l’FBI aprì un’indagine perché gli appunti di Tesla potevano in qualche modo essere pericolosi per gli Stati Uniti; fu confiscato tutto, due camion pieni di macchinari e schedari. Così, il lavoro di una vita fu dichiarato top secret e qualsiasi discussione in merito fu vietata.
Ironia della sorte, il “raggio della morte” esisteva veramente: il 18 ottobre 1993, il Dipartimento americano della difesa annunciò di aver cominciato a costruire un centro di ricerche missilistiche sperimentale sulla ionosfera a Gakona in Alaska. Il centro è noto come H.A.A.R.P. (High Frequency Active Auroral Research Program) e studia le proprietà di risonanza della yerra e dell’atmosfera. H.A.A.R.P. esamina esattamente gli stessi fenomeni studiati da Tesla almeno cento anni prima.
L’uomo potrebbe modificare la massa di questo pianeta, controllare le stagioni, modificare la sua distanza dal sole, guidarlo sul suo viaggio eterno lungo ogni percorso che decida di scegliere, attraverso la profondità dell’universo.
Potrebbe portare in collisione i pianeti, potrebbe creare i soli e le stelle, il suo calore e la luce, potrebbe originare la vita in tutte le sue forme infinite. Generare, a suo piacimento, la nascita e la morte della materia sarebbe il più grande atto dell’uomo che gli darebbe il dominio della creazione fisica, rendendo possibile la realizzazione del suo fine ultimo.
È quello che disse Nikola Tesla, elaborando la teoria della “telegeodinamica” dopo aver scoperto le onde terrestri stazionarie. Nel 1896, infatti, Tesla accidentalmente provocò un terremoto nella Città di New York usando un piccolo oscillatore meccanico, dal suo laboratorio di Houston Street. Quando l’oscillatore ricevette il segnale di ritorno di un sisma longitudinale o un’onda d’energia sonora, aggiunse nuova forza al ritorno, e dopo alcuni minuti quest’onda era cresciuta a livello tale che le forze oscillatorie crearono dei piccoli terremoti locali.
La Terra poteva essere dunque usata come un conduttore che risponde a vibrazioni elettriche, e questa scoperta può essere applicata nello studio della prevenzione dei terremoti e maremoti, o per provocarli e dunque come un’arma catastrofica. Infatti, nel 2002 il Segretario americano alla difesa ammise che esistono tecnologie per alterare il clima e scatenare terremoti ed eruzioni vulcaniche utilizzando delle onde elettromagnetiche. Il messaggio che volle dare era chiaro, ossia che i mezzi tecnologici per far questo esistono e si servono dell’energia nucleare, mediante la quale possono creare la sufficiente energia per l’onda d’urto.
Un colpo ben assestato ad una regione terrestre geologicamente predisposta, può generare un cataclisma. I terremoti sono legati allo scivolamento delle placche tettoniche che si trovano lungo faglie, per cui un’onda di energia che colpisce strati profondi del suolo, potrebbe sortire lo stesso effetto, creando, come fece un secolo fa Tesla, dei terremoti artificiali. Sono stati costruiti a tal fine negli anni settanta degli enormi generatori a compressione di flusso, “Pamir”, che potevano essere installati su un grosso camion.
Questo sistema “permetteva di trasmettere delle forti correnti elettriche nel suolo” e ufficialmente è stato presentato come un sistema di analisi, su grandi distanze ed a gran profondità, della conduttività elettrica del suolo. Considerando che una variazione di questa conduttività segnala l’imminenza di un terremoto, poteva essere un valido strumento per poterli provocare i terremoti.
I Pamir permettono di trasportare le onde elettromagnetiche a gran profondità; è azionato al suo centro un esplosivo chimico che interagisce con un potente solenoide ad alto potenziale magnetico. L’energia sprigionata dall’esplosione di partenza alimenta il generatore Pamir. Alcuni militari-geofisici possono così localizzare nel mondo, nei territori potenzialmente “ostili” o indisciplinati, delle “regioni sensibili” in cui un intervento mirato potrebbe scatenare un sisma devastatore.
Per scatenare il sisma basta allora modificare per riscaldamento la natura del campo magnetico nel punto che trattiene la faglia e ne impedisce lo scivolamento. È composto da quattro elementi identici, dette camere di combustione, affiancati per formare una batteria, da dei dispositivi circolari, che sono dei solenoidi, e da quattro razzi a combustibile solido, che formano il “generatore di plasma”. In meno di cinque secondi si raggiungono temperature di combustione elevatissime, superiori ai 3000°-3900°, e le camere di combustione lanciano un flusso non visibile direttamente nell’atmosfera. I solenoidi sono dei veri e propri generatori elettrici, hanno delle resistenze circolari che prendono l’energia creata dall’esplosione e producono un campo magnetico.
Vengono scavati, con sistemi di trivellamento installati sugli stessi camion, dei pozzi verticali sulle cui pareti vengono applicati dei cavi in ferro che faranno da elettrodi per scaricare la tensione elettrica. La scarica viene trasmessa su una falda orizzontale in corrispondenza di uno strato di acqua. Il passaggio della corrente vaporizza l’acqua e produce un effetto di sollevamento dello strato, che va a sbloccare le placche unite da una fessura verticale. Lo scivolamento delle placche può allora propagarsi su grandi distanze, con un’onda di taglio, e scatenare un sisma.
Lo stesso sistema viene utilizzato per smuovere il fondale marino, considerando che i razzi utilizzati a propellente solido funzionano molto bene nell’acqua e sotto pressione. Viene portata ad ebollizione l’acqua di un bacino acquifero, situato o sotto la superficie terrestre, o sotto il fondale oceanico, azionando un effetto “cric”, per poi far detonare al di sotto della faglia un ordigno nucleare.
Tali interventi sono molti ricorrenti nei pressi delle piattaforme petrolifere off shore o delle zone costiere, e vanno a creare una nuova forma di guerra in cui per indebolire un avversario vengono ricreati dei “fenomeni naturali” .
Infine, bersaglio di queste operazioni sono anche i vulcani attivi, che hanno un meccanismo interno analogo a quello di un geyser: raggiunta una temperatura soglia tale da innalzare la pressione, avviene l’esplosione e la colata di magma. Le microonde inviate su basse e frequenze, sono capaci di portare energia termica a grande profondità, scaldare il magma e rendere il sistema instabile, se è vicino al suo punto critico.
Gravi tragedie hanno colpito l’umanità, eventi naturali che si traducono in catastrofi soprattutto perché spesso i più colpiti sono i paesi in via di sviluppo, o i poveri della terra: tsumani, terremoti, eruzioni, potrebbero nascondere qualcosa d’inquietante, ben più terribile del cambiamento climatico e dell’influsso della luna.
http://etleboro.blogspot.it/2006/06/larma-sismica.html
Film documentario: Nikola Tesla
https://www.youtube.com/watch?v=qRPGFiuwSZM
I segreti perduti di Nikola Tesla
http://www.youtube.com/watch?v=byTH-Ifu7Lo
SITO ITALIANO SU TESLA
http://www.nikolatesla.it/
SITO IN INGLESE SU TESLA
http://www.teslasociety.com/links.htm
fonte: http://www.nogeoingegneria.com/portfolio-view/nikola-tesla/
Nikola Tesla
UN ANNO IMPORTANTE
Nel 1943, dopo la morte di Nikola Tesla, gran parte della sua misteriosa, enigmatica ricerca è stata confiscata dal governo degli Stati Uniti ed etichettata TOP SECRET da J. Edgar Hoover. Per 70 anni questi documenti riservati sono rimasti in un bunker dell’FBI, ma nel 2013 l’archivio Tesla sarà reso pubblico.
BIOGRAFIA DI TESLA
Nikola Tesla nasce il 10 Luglio 1856 a Smilijan (nell’allora Dalmazia ungherese, odierna Croazia). Il padre, Milutin Tesla di origine serba, è un ministro del culto ortodosso, sua madre, Duka Mandic, è una donna non istruita, ma dotata di memoria prodigiosa.
Dopo aver terminato gli studi di fisica e matematica al Politecnico di Graz (Austria) mentre studia filosofia all’Università di Praga, studiando 19 ore al giorno e dormendone solo 2, lo scienziato sperimenta sempre più strani fenomeni: nel buio può infatti “sentire” l’esistenza di oggetti; inoltre fin dall’infanzia vede lampi di luce che interferiscono con la sua visione degli oggetti reali.
È proprio in questo periodo, in cui Nikola Tesla vive queste singolari esperienze, che inizia ad avere brillanti idee nel campo della fisica e inizia a dedicarsi anima e corpo al principio della corrente alternata. Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rende la corrente alternata, quale è tutt’oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L’anno successivo, sempre più interessato al principio della corrente alternata, Tesla si trasferisce a Parigi, in quanto dipendente della “Continental Edison Company”; nel 1883 realizza il primo motore a induzione di corrente alternata, che consiste in pratica in un generatore (di corrente alternata); durante la creazione del suo motore, Tesla realizza e modifica questo progetto senza fare alcuna bozza o progetto su carta, basandosi solo sulle immagini nella sua mente.
Nel 1884, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison, con il quale però - a causa di punti di vista divergenti sulla corrente alternata e di un mancato pagamento per la realizzazione delle modifiche del progetto “Dinamo” – non riesce a portare a compimento la collaborazione.
Nel maggio dell’anno successivo, George Westinghouse acquista i brevetti di Tesla relativi soprattutto al motore a corrente alternata e alla bobina, creando così la “Westinghouse Electric Company”.
Tesla sostiene inoltre l’esistenza in natura di campi energetici, di “energia gratuita” cui dà il nome di etere, attraverso l’etere, si possono – stando alle sue affermazioni – trasmettere, ad esempio, altre forme di energia. Nel maggio del 1899 si reca a Colorado Springs dove installa un laboratorio; ritiene possibile grazie all’etere trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti.
In particolare scopre che la Terra, o meglio la crosta terrestre, è un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all’altro.
Installa così nel proprio laboratorio un’enorme bobina che ha lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza. Ritornando a New York, Tesla scrive un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l’energia sprigionata dal sole e proponendo un “sistema mondiale di comunicazione” utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.
L’articolo cattura l’attenzione di un altro magnate dell’epoca, J. P. Morgan che offre un finanziamento di 150 mila dollari per costruire tale stazione trasmittente. Tesla si mette subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre altissima sulle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York. La Wanderclyffe Tower non è altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.
Il 12 dicembre 1901 il mondo viene sconvolto da una notizia sensazionale: Gugliemo Marconi trasmette la lettera “S” oltreoceano, da una località in Cornovaglia; tale informazione viene trasmessa a Newfoundland, in America. Morgan, contrariato, ritira l’appoggio finanziario a Tesla.
All’inizio della Prima Guerra Mondiale, Tesla ipotizza un congegno per individuare le navi inviando segnali che consistono in onde radio ad alta frequenza. Il concetto che sta dietro a questa idea è il dispositivo radar. Sarà Guglielmo Marconi a sviluppare ed attuare questa idea, lavorando per la costruzione del radar. Nel 1934 l’italiano realizza il collegamento radiotelegrafico fra l’Elettra (il suo laboratorio situato su un veicolo natante) ed il radiofaro di Sestri Levante. Successivamente, nel 1935, compie esperienze di avvistamento sulla Via Aurelia.
Tesla nel suo percorso di vita avrebbe incontrato molte volte Guglielmo Marconi.
Nel 1912 il nome di Tesla viene candidato al Premio Nobel per la Fisica: lo rifiuta per non averlo ricevuto nel 1909, al posto di Marconi. Accade di nuovo nel 1915: Tesla rifiuta il premio Nobel, venendo a conoscenza del fatto che lo deve condividere con Edison. Nel 1917 gli viene concessa, per il suo contributo al sapere scientifico, un’onorificenza intitolata a Edison, la “Edison Medal”, che accetta.
Tesla viveva solo, in una camera d’albergo a New York, dove il suo corpo senza vita venne trovato; per questo motivo non vi è certezza riguardo la data della morte, che si suppone tuttavia essere il 7 gennaio 1943. Nel mese di giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti in una sua decisione (caso 369, 21 Giugno 1943) riconoscerà Tesla come primo inventore della radio.
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=11&biografia=Nikola+Tesla
Ma continuiamo con la storia…..nel 1940 Tesla accennò ad un prototipo di laser e di ordigno al plasma che produceva particelle ad alta energia nella ionosfera. Questa tele-forza sarebbe stata in grado di liquefare il motore di un aereo a 250 miglia di distanza. Il 5 gennaio 1943, in piena guerra mondiale, Tesla telefonò al Dipartimento della Guerra e parlò con il colonnello Erskine, al quale offrì i segreti della sua arma. Il militare non conosceva Tesla e pensò che si trattasse di un pazzo.
Tra il 5 e l’8 gennaio Tesla morì a causa di un attacco cardiaco (la data è incerta perché il corpo fu ritrovato nella piena solitudine dopo un paio di giorni).
Dopo pochissimo tempo l’FBI aprì un’indagine perché gli appunti di Tesla potevano in qualche modo essere pericolosi per gli Stati Uniti; fu confiscato tutto, due camion pieni di macchinari e schedari. Così, il lavoro di una vita fu dichiarato top secret e qualsiasi discussione in merito fu vietata.
Ironia della sorte, il “raggio della morte” esisteva veramente: il 18 ottobre 1993, il Dipartimento americano della difesa annunciò di aver cominciato a costruire un centro di ricerche missilistiche sperimentale sulla ionosfera a Gakona in Alaska. Il centro è noto come H.A.A.R.P. (High Frequency Active Auroral Research Program) e studia le proprietà di risonanza della yerra e dell’atmosfera. H.A.A.R.P. esamina esattamente gli stessi fenomeni studiati da Tesla almeno cento anni prima.
L’uomo potrebbe modificare la massa di questo pianeta, controllare le stagioni, modificare la sua distanza dal sole, guidarlo sul suo viaggio eterno lungo ogni percorso che decida di scegliere, attraverso la profondità dell’universo.
Potrebbe portare in collisione i pianeti, potrebbe creare i soli e le stelle, il suo calore e la luce, potrebbe originare la vita in tutte le sue forme infinite. Generare, a suo piacimento, la nascita e la morte della materia sarebbe il più grande atto dell’uomo che gli darebbe il dominio della creazione fisica, rendendo possibile la realizzazione del suo fine ultimo.
Nikola Tesla
“L’uomo può riuscire a dividere in due i continenti, senza esplosioni o guerre”.
È quello che disse Nikola Tesla, elaborando la teoria della “telegeodinamica” dopo aver scoperto le onde terrestri stazionarie. Nel 1896, infatti, Tesla accidentalmente provocò un terremoto nella Città di New York usando un piccolo oscillatore meccanico, dal suo laboratorio di Houston Street. Quando l’oscillatore ricevette il segnale di ritorno di un sisma longitudinale o un’onda d’energia sonora, aggiunse nuova forza al ritorno, e dopo alcuni minuti quest’onda era cresciuta a livello tale che le forze oscillatorie crearono dei piccoli terremoti locali.
La Terra poteva essere dunque usata come un conduttore che risponde a vibrazioni elettriche, e questa scoperta può essere applicata nello studio della prevenzione dei terremoti e maremoti, o per provocarli e dunque come un’arma catastrofica. Infatti, nel 2002 il Segretario americano alla difesa ammise che esistono tecnologie per alterare il clima e scatenare terremoti ed eruzioni vulcaniche utilizzando delle onde elettromagnetiche. Il messaggio che volle dare era chiaro, ossia che i mezzi tecnologici per far questo esistono e si servono dell’energia nucleare, mediante la quale possono creare la sufficiente energia per l’onda d’urto.
Un colpo ben assestato ad una regione terrestre geologicamente predisposta, può generare un cataclisma. I terremoti sono legati allo scivolamento delle placche tettoniche che si trovano lungo faglie, per cui un’onda di energia che colpisce strati profondi del suolo, potrebbe sortire lo stesso effetto, creando, come fece un secolo fa Tesla, dei terremoti artificiali. Sono stati costruiti a tal fine negli anni settanta degli enormi generatori a compressione di flusso, “Pamir”, che potevano essere installati su un grosso camion.
Questo sistema “permetteva di trasmettere delle forti correnti elettriche nel suolo” e ufficialmente è stato presentato come un sistema di analisi, su grandi distanze ed a gran profondità, della conduttività elettrica del suolo. Considerando che una variazione di questa conduttività segnala l’imminenza di un terremoto, poteva essere un valido strumento per poterli provocare i terremoti.
I Pamir permettono di trasportare le onde elettromagnetiche a gran profondità; è azionato al suo centro un esplosivo chimico che interagisce con un potente solenoide ad alto potenziale magnetico. L’energia sprigionata dall’esplosione di partenza alimenta il generatore Pamir. Alcuni militari-geofisici possono così localizzare nel mondo, nei territori potenzialmente “ostili” o indisciplinati, delle “regioni sensibili” in cui un intervento mirato potrebbe scatenare un sisma devastatore.
Per scatenare il sisma basta allora modificare per riscaldamento la natura del campo magnetico nel punto che trattiene la faglia e ne impedisce lo scivolamento. È composto da quattro elementi identici, dette camere di combustione, affiancati per formare una batteria, da dei dispositivi circolari, che sono dei solenoidi, e da quattro razzi a combustibile solido, che formano il “generatore di plasma”. In meno di cinque secondi si raggiungono temperature di combustione elevatissime, superiori ai 3000°-3900°, e le camere di combustione lanciano un flusso non visibile direttamente nell’atmosfera. I solenoidi sono dei veri e propri generatori elettrici, hanno delle resistenze circolari che prendono l’energia creata dall’esplosione e producono un campo magnetico.
Vengono scavati, con sistemi di trivellamento installati sugli stessi camion, dei pozzi verticali sulle cui pareti vengono applicati dei cavi in ferro che faranno da elettrodi per scaricare la tensione elettrica. La scarica viene trasmessa su una falda orizzontale in corrispondenza di uno strato di acqua. Il passaggio della corrente vaporizza l’acqua e produce un effetto di sollevamento dello strato, che va a sbloccare le placche unite da una fessura verticale. Lo scivolamento delle placche può allora propagarsi su grandi distanze, con un’onda di taglio, e scatenare un sisma.
Lo stesso sistema viene utilizzato per smuovere il fondale marino, considerando che i razzi utilizzati a propellente solido funzionano molto bene nell’acqua e sotto pressione. Viene portata ad ebollizione l’acqua di un bacino acquifero, situato o sotto la superficie terrestre, o sotto il fondale oceanico, azionando un effetto “cric”, per poi far detonare al di sotto della faglia un ordigno nucleare.
Tali interventi sono molti ricorrenti nei pressi delle piattaforme petrolifere off shore o delle zone costiere, e vanno a creare una nuova forma di guerra in cui per indebolire un avversario vengono ricreati dei “fenomeni naturali” .
Infine, bersaglio di queste operazioni sono anche i vulcani attivi, che hanno un meccanismo interno analogo a quello di un geyser: raggiunta una temperatura soglia tale da innalzare la pressione, avviene l’esplosione e la colata di magma. Le microonde inviate su basse e frequenze, sono capaci di portare energia termica a grande profondità, scaldare il magma e rendere il sistema instabile, se è vicino al suo punto critico.
Gravi tragedie hanno colpito l’umanità, eventi naturali che si traducono in catastrofi soprattutto perché spesso i più colpiti sono i paesi in via di sviluppo, o i poveri della terra: tsumani, terremoti, eruzioni, potrebbero nascondere qualcosa d’inquietante, ben più terribile del cambiamento climatico e dell’influsso della luna.
http://etleboro.blogspot.it/2006/06/larma-sismica.html
Film documentario: Nikola Tesla
https://www.youtube.com/watch?v=qRPGFiuwSZM
I segreti perduti di Nikola Tesla
http://www.youtube.com/watch?v=byTH-Ifu7Lo
SITO ITALIANO SU TESLA
http://www.nikolatesla.it/
SITO IN INGLESE SU TESLA
http://www.teslasociety.com/links.htm
fonte: http://www.nogeoingegneria.com/portfolio-view/nikola-tesla/
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