Oggi
la provincia di Trieste è UNO STATO AUTONOMO CON PROPRIA
SOVRANITA', SMILITARIZZATO E NEUTRALE sotto amministrazione
provvisoria Italiana a tutela e garanzia che venga rispettato il
trattato di pace del 1947. Questo Stato si chiama Territorio Libero
di Trieste con capitale Trieste.
Non
credi? Leggi:
All'Italia, stato perdente della seconda guerra mondiale al fianco della
Germania, viene imposto dagli Alleati vincitori il Trattato
di Pace di Parigi del 1947.
Detto trattato viene recepito nel ordinamento legislativo italiano
con decreto del presidente provvisorio dello stato 1430/47 e con
Legge 3054/52 diviene legge
dello stato a tutti gli effetti “e
fatto obbligo a chiunque spetti di rispettarlo e farlo rispettare”.
Questo concetto è espresso anche nel art. 10 della costituzione
“L'ordinamento
giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute”.
Quindi
in questo momento tutto il trattato di Pace e' legge dello
stato ancora in vigore. (Trattato di Pace con l' Italia)
Ma
cosa dice esattamente il Trattato di Pace?
L'
art. 21 punto 1 :” È
costituito in forza del presente Trattato il Territorio Libero di
Trieste […] Il Territorio Libero di Trieste è riconosciuto dalle
Potenze Alleate ed Associate e dall'Italia, le quali convengono, che
la sua integrità e indipendenza saranno assicurate dal Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite.”,
al punto 2 “La
sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di
Trieste [..] cesserà con l'entrata in vigore del presente Trattato”.
Il
Trattato di Pace scrive in modo chiaro ed esaustivo come il passaggio
da Sovranità Italiana a “Triestina” deve avvenire. Negli
allegati VII (Regime Provvisorio) e allegato VI (Statuto Definitivo)
si definisce come deve essere il Territorio Libero di Trieste
(T.L.T.) : Indipendente, con il proprio parlamento unicamerale con
parlamentari eletti tra cittadini nati e residenti a Trieste, con un
Governatore Internazionale (non Italiano, né Jugoslavo o del T.L.T.)
nominato dell' O.N.U. e con gli emolumenti a carico dell' O.N.U.
Soprattutto viene stabilito come l' Italia deve garantire le pensioni
già maturate, l' integrità industriale e letteraria dei cittadini
del T.L.T. e che gli stessi non sono tenuti a contribuire al
risanamento del debito pubblico Italiano. (allegato X). In più l'
Italia deve agevolare in tutti i modi possibili l' economia e l'
indipendenza del Territorio.
Ma
chi tutela che venga rispettato il Trattato di Pace a Trieste? Il
commissario di Governo Italiano (Wikipedia: Prefettura Italiana).
Da
ricordare che nel regime dello Statuto Definitivo viene affermato
inoltre che i cittadini del T.L.T. Devono essere processati da un
Tribunale con dei magistrati nominati dal Governatore del T.L.T. E
con due soli gradi di giudizio, che venga istituita una polizia locale
e che, sopratutto, lo stato deve essere Neutrale e Smilitarizzato.
Quindi
lo stato italiano ha dovuto abolire
la corte d'appello dal tribunale di Trieste con Decreto
Legislativo n. 1319 del Capo Provvisorio dello Stato del 4
ottobre 1947. La particolarità è che questa legge è ancora oggi
in vigore. Si, avete capito bene: la legge che abolisce il Tribunale
di secondo grado del Friuli Venezia Giulia non è mai stata abrogata.
O meglio un tentativo c’è stato ben 61 anni dopo la sua entrata in
vigore, ma il “distratto” legislatore italiano con il Decreto
Legge n. 200 del 22 dicembre 2008 è andato ad abrogare la legge
sbagliata... anziché il Decreto Legislativo n. 1319 del 4 ottobre
1947 è stato così cancellato il Decreto Legislativo n. 1319 del 4
novembre 1947, che peraltro nemmeno esiste (Articolo di Roberto Giurastante) .
Importantissimo
è l' allegato VIII. Con questo allegato (sulla bocca di tutti i
politici Italiani dai grillini (Trieste 5 Stelle) a Rosato-Menia-Antonione
(Interrogazione alla Camera 2012) –
passando per l' attuale amministratrice del porto Monassi (Corte dei Conti)) si
istituisce il PORTO
FRANCO LIBERO INTERNAZIONALE di Trieste.
La particolarità del Porto è di essere un porto extraterritoriale e
cioè di non appartenere a nessun stato del mondo ma di essere a
disposizione di tutti gli stati del mondo (allegato VIII, art.3 punto
2 :
“L’istituzione
di zone speciali nel Porto Libero sotto la giurisdizione esclusiva di
uno Stato qualunque è incompatibile con lo status del Territorio
Libero e del Porto Libero.
“).
Altra particolarità è che il porto può contenere al suo interno,
oltre al traffico in esenzione
doganale, anche la manipolazione delle merci. Il vantaggio
per i Triestini è enorme in quanto (Art.5 Punto 2 ”Con
riferimento all’importazione o esportazione dal o in transito
attraverso il Porto Libero, le autorità del Territorio Libero non
possono imporre, su tali merci, dazi doganali o pagamenti diversi da
quelli imposti per servizi resi.
“)
si incentiva l' insediamento di attività imprenditoriali
internazionali in esenzione fiscale a Trieste e i lavoratori devono
essere assunti con titolo preferenziale tra i Cittadini residenti nel
T.L.T. (Art.18 Punto 3) . L' amministratore del Porto, come il
Governatore, deve essere nominato dalle Nazioni Unite e non deve
essere di Nazionalità Italiana, Triestina né Jugoslava a tutela
degli interessi del Porto e del T.L.T. (Chiedo spiegazioni a Rosato)
Purtroppo
con l' avvento della guerra fredda, tra il 1947 e 1954 la nomina del
Governatore è stata osteggiata da un veto continuo tra America e
Russia. Ovviamente ognuno voleva un Governatore che propendesse più
dalla propria parte.
Ci
fu inoltre un tentativo di modifica del Trattato di Pace a favore della
sovranità italiana su Trieste. Fu proposta il 20 marzo 1948 nel
contesto della "nota tripartita" da Francia, America ed Inghilterra ma
l' allora Unione Sovietica si oppose confermando così il carattere di
amministrazione provvisoria dell' Italia su Trieste ed il suo
Territorio.
Nel
memorandum di Londra del 1954 tra Italia, Irlanda, Jugoslavia e Regno
Unito, non riuscendo a nominare un Governatore per il T.L.T., viene
deciso che l'
amministrazione civile provvisoria
del Territorio zona A passava dal governo Militare Alleato all'
Italia e della Zona B alla Jugoslavia. Attenzione! Non si parla di
sovranità ma di Amministrazione provvisoria fino alla realizzazione
del T.L.T. - Art 2. “[...]
The Italian and Yugoslav Governments will forthwith extend their
civil administration over the area for which they will have
responsibility.” (Wikipedia: Memorandum di Londra)
In
questo momento con l' uscita dell' esercito Alleato e l' entrata dei
bersaglieri si ha una vera e propria invasione militare. Però ora il
problema è la nomina di un commissario di governo per l'
amministrazione del Territorio, sotto responsabilità italiana, che continui l' operato svolto sin d'ora dal G.M.A. , viene nominato il prefetto Palamara. (Gazzetta Ufficiale). Nella Pubblicazione ufficiale del 1957 - servizio informazioni della camera dei Deputati (Informazione Cam. Dep.) si ribadisce che siamo in amministrazione.
Con
il trattato di Osimo non
si parla di Sovranità ma ancora di Amministrazione, di confini e
rispetto delle cittadinanze. Comunque per il trattato di Osimo bisogna
aprire una parentesi a parte. Questo trattato è nullo
per le nazioni Unite poichè trattato
bilaterale tra due nazioni che non annulla ne' modifica i trattati
internazionali in vigore. Bisogna anche ricordare che fu presentato in
modo unilaterale dall' Italia nel
1987 ben dodici anni dopo la firma. Il segretariato delle N.U., infatti,
ne antepone una nota "la pagina zero" . (Pagina 0 Trattato di Osimo )
Oggi
questo Status “Speciale” di Trieste è rimesso in discussione da
più di 12.000 triestini, firmatari di una petizione per il diritto
di Cittadinanza, che vogliono il ripristino della legalità
internazionale (Petizione sul Diritto di Cittadinanza).
Altre
azioni del movimento apartitico “Trieste Libera” sono le seguenti:
- Oltre 80 processi fermi per difetto di giurisdizione dove i giudici non sanno cosa dire per affermare la sovranità italiana su Trieste. Il Giudice Paolo Vascotto ha chiesto, dopo che il Ministero della Giustizia tramite l' ufficio esteri (?) ha delegato ai singoli magistrati di deliberare sul difetto di giurisdizione, la traduzione del Memorandum di Londra in quanto si troverebbe senza appoggio Italiano a difendersi davanti al tribunale dell' AIA (Risposta del Ministero della Giustizia) (Intervista a Roberto Giurastante)
IL 17 di luglio il dott. Paolo Vascotto dovrà esprimersi sul difetto di giurisdizione con probabilmente due osservatori d' eccezione. (momorandum in tribunale) . - Ad oggi oltre 600 cittadini hanno diffidato il Tribunale Italiano a Trieste in quanto non competente per territorialità .(Riprendiamoci la nostra giustizia)
- 500 triestini hanno dichiarato al seggio elettorale delle elezioni politiche 2013, con una dichiarazione scritta, di rifiutare il voto in quanto le elezioni Italiane sono illegali a Trieste (No Election Day 2013).
- Si è iniziato ad auto-tutelarsi sulle ingiunzioni di pagamento di equitalia non competente per giurisdizione su Trieste (Manifestazione Equitalia Illegale a Trieste - Marzo 2013).
- In marzo 2013 si è svolto un corteo con oltre 2500 partecipanti contro le elezioni Italiane a Trieste (Video: No Election Day 2013). (Titoli del Giornale Locale)
- Il 16 aprile 2013 è stata presentata una denuncia al TAR della regione Friuli da parte di Roberto Giurastante, alla quale si uniranno diversi cittadini del Territorio Libero di Trieste, denunciando l' illeggittimità delle elezioni regionali a Trieste. (Denuncia TAR)
- In maggio 2013 si è avviata la raccolta firme per la petizione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiedendo che venga o rispettato il trattato di Pace sotto Amministrazione Italiana, oppure che venga data l' amministrazione ad un altro Stato con il quale Trieste sia più affine e che comunque si porti a nomina il Governatore del Territorio .
Dalle
istituzioni internazionali si stanno avendo delle risposte favorevoli
in quanto ad una interrogazione scritta al Europarlamento in agosto
2012 (Interrogazione Europarlamento Agosto 2012) viene confermato il Porto Franco internazionale ed il T.L.T. E
durante la discussione di tre petizioni contro i rigassificatori a
Trieste è stata avviata una commissione di inchiesta sullo status
giuridico di Trieste (22 gennaio 2013) (Video: Diretta dal Parlamento Europeo ).
Ma
perchè l' Italia vuole a tutti i costi che Trieste sia sotto propria
tutela (controllo)?
- Forse perchè ha visto un concorrente pericoloso a livello portuale con le sue 5 zone franche (Porto Nuovo, Vecchio, scalo Legnami, deposito Carburanti e Zaule)?
- Forse perchè ha visto una mittleuropa troppo avvantaggiata da un Porto Franco Internazionale?
- Forse perchè il Territorio Libero di Trieste sarebbe un concorrente sul piano manufatturiero rispetto al suo Nord-est?
Bene
come evitare che Trieste rivendichi la propria autonomia? La risposta
è sotto gli occhi di tutti: distruggendo i porti. Come? Semplice.
- Si piazzano due rigassificatori uno nel golfo e uno a Zaule in maniera di bloccare per motivi di sicurezza navale tutti i traffici del Porto Nuovo. Purtroppo si sono dimenticati che avrebbero dato fastidio alla Germania, Austria e Rep. Ceca. (Veto della SIOT). Ma servono davvero? (Mozione di SEL)
- Si sposta la Zona franca dal Porto Vecchio sulla ferriera e si specula costruendo villette con accesso al mare a spese dei cittadini di Trieste e vendute a possidenti. (I concessionari cedono) - (Mossa Furba di Rosato, Menia e Antonione)
- Si alzano le tasse portuali al 40% solo a Trieste. ( 40% solo a Trieste)
- Si finanziano con 80 milioni di euro i porti di Genova, Venezia e Gioia Tauro (marzo 2013) (Finanziamento Porti Italiani) .
- Si costruisce un nuovo porto a Venezia per mega-navi container con terminale OFF-SHORE cioè una banchina a 8 miglia (circa 16 Km) al largo per le navi che pescano più di 16 metri. Collegata a terra in che modo? Ma per se serve un porto Italiano nel nord adriatico non si può usare Trieste che ha 22 metri di fondo naturale? (Nuovo Porto di Venezia). (Venezia, Piattaforma d' altura)
E gli altri stati cosa pensano della situazione Triestina?
Incominciamo con degli articoli pubblicati sui giornali Sloveni:
http://www.regionalobala.si/novica/ekonomski-coni-resitev-ali-razlog-za-spor-koper-trst
( Traduzione: http://triestelibera.org/it/2013/04/zone-franche-soluzione-o-motivo-di-contesa-tra-capodistria-e-trieste/ )
http://regionalobala.si/novica/italijani-imajo-dovolj-stare-politicne-kaste
e croati:
http://www.edit.hr/lavoce/2013/inpiu/storia130406.pdf
Ripristinata la
legalità Internazionale, Trieste ha la possibilità di essere una
Montecarlo con Lavoro, economia fiorente e benessere per tutti. Le
maggiori società di studi economici mondiali dicono che Trieste è a
pari merito di Montecarlo al sesto posto dei paradisi fiscali
legali nel mondo! Lo dice anche l' agenzie delle entrate. (Fisco Oggi: Trieste Agevolata Speciale).
Incominciamo con degli articoli pubblicati sui giornali Sloveni:
http://www.regionalobala.si/novica/ekonomski-coni-resitev-ali-razlog-za-spor-koper-trst
( Traduzione: http://triestelibera.org/it/2013/04/zone-franche-soluzione-o-motivo-di-contesa-tra-capodistria-e-trieste/ )
http://regionalobala.si/novica/italijani-imajo-dovolj-stare-politicne-kaste
e croati:
http://www.edit.hr/lavoce/2013/inpiu/storia130406.pdf
Conclusioni:
Soprattutto il WTO nel 2012 perchè specifica questo: "Le disposizioni del presente accordo non devono essere intesi a prevenire: [...] (b)
ai vantaggi concessi al commercio con il Territorio Libero di Trieste
da parte dei paesi contigui a quel territorio, a condizione che tali
vantaggi non sono in contrasto con i trattati di pace derivante dalla
seconda guerra mondiale."? (WTO 2012) (Trieste e l' offshore).
LINK:
Qui
di seguito posto dei link dove poter vedere con i vostri occhi sui
siti ufficiali che l' Italia conosce la situazione di Trieste ma non
se ne cura minimamente continuando la sua oppressione illegale.
Legge
italiana 1430/47, tuttora vigente, dove si integra il trattato di
pace:
Legge
italiana 3054/52, tuttora vigente, dove si integra il trattato di
pace:
16ma
risoluzione dell' onu:
Trattato
di Pace con l' Italia:
Memorandum
di Londra 1954:
Nomina del Commissario di governo per amministrare il T.L.T.
Trattato
di Osimo con nota del segretariato dell' onu:
L'
Onu (1983) conferma che in qualunque momento si può riaprire il
"caso Trieste”:
Cosa
succede nel Parlamento Italiano?
Interrogazione
al Senato dove si conferma che l' amministazione è passata all'
italia dall' amministrazione alleata (anno 2002):
Proposta
di legge per l' onoreficenza ai profughi italiani, militari nel 1947,
a Trieste dove ancora si conferma il passaggio di Amministrazione e
la perdità di sovranità.
Rosato,
che dichiara che il trattato di pace non esiste, chiede per iscritto
al governo come poter intervenire sulle zone franche senza tirarsi su
controversie con gli altri firmatari del trattato di pace:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=59783&stile=6&highLight=1
La triade Rosato.Menia.Antonione che cercano di far passare con la fiducia un emendamento "pro ferriera" nel decreto Salva Ilva. Meno male perchè della ferriera non si parla. Si parla invede di sdemagnalizzare il porto Vecchio.
http://parlamento16.openpolis.it/emendamento/226172
La triade Rosato.Menia.Antonione che cercano di far passare con la fiducia un emendamento "pro ferriera" nel decreto Salva Ilva. Meno male perchè della ferriera non si parla. Si parla invede di sdemagnalizzare il porto Vecchio.
http://parlamento16.openpolis.it/emendamento/226172
Trieste
Paradiso fiscale:
Fisco
Oggi (organo ufficiale delle agenzie delle entrate):
http://fiscooggi.it/dal-mondo/articolo/g20-cooperazione-e-scambio-informazioni-ultimi-traguardi-ocse
http://societaoffshore.org/classifica-paradisi-fiscali
http://www.wto.org/english/tratop_e/region_e/regatt_e.htm
http://www.wto.org/english/tratop_e/region_e/regatt_e.htm
Video
che dall' ottavo minuto viene spiegato che il mondo vede a Trieste
una reale possibilità per lo sviluppo dell' europa:
Conferenza
in stazione marittima in dicembre 2012 dove un economista austriaco di
origini Triestine, il sig. Peter Regent, spiega le reali potenzialità di
Trieste “una miniera di diamanti”
(da metà filmato circa):
Altre
cose interessanti:
Chiarezza
sul TLT 1 di 10 (consigliato di guardare tutti e 10 sono brevi):
Parlamento
Europea – Risposta per chiarezza sui porti di Trieste:
Petizione
sui rigassificatori dove si riapre la questione Trieste:
http://bora.la/2013/01/23/la-questione-dei-rigassificatori-a-trieste-al-parlamento-europeo-il-vieeo/
Ansa
sulla diffida dei Triestini al Tribunale di Trieste per difetto di
giurisdizione (ad oggi 280 diffide):
Video
Istutizionale Movimento:
HomePage
Movimento TRIESTE LIBERA:
HomePage Comitato PORTO LIBERO:
Pagina
Facebook:
fonte: http://triesteadesso.blogspot.it/
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STATO DI ILLEGALITÀ ASSOLUTA
DA UN CENTRO DI TELECOMUNICAZIONI ITALIANO ABUSIVO LA PROVA DELL’ESISTENZA DEL DEMANIO DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
Partita tavolare n. 751 di Cologna,
pcn 915/3. Numeri importanti che segnano la storia passata, presente e
futura di Trieste. Si tratta dei numeri di registrazione di una
palazzina sita al civico numero 4 di Via Bellavista sulla collina di
Conconello.
Una palazzina da 450 metri quadrati
su tre piani immersa nel verde di un parco di cipressi in posizione
panoramicissima sovrastante la città e il suo porto. Un posto davvero
idilliaco per viverci, non fosse per quella grande antenna su traliccio
che si erge ben oltre le cime degli alberi ad indicare chiaramente la
presenza di un centro di telecomunicazioni.
Ed infatti sul cancello appare in
bella evidenza il nome del gestore: Telecom Italia. Un improbabile
campanello con la scritta “non funzionante” lascia poi capire che il
luogo non è accessibile. Sembra una struttura segreta. Ed anche il filo
spinato posto sulla recinzione rende più l’idea di una zona militare che
di una struttura della telefonia privata.
Ma questo centro di trasmissione (e
di ascolto?) ben posizionato per coprire anche le vicine Slovenia e
Croazia è davvero particolare in quanto risulta essere delle Poste e
Telecomunicazioni del Territorio Libero di Trieste. Possibile? Si, la
prova incontrovertibile dell’esistenza del TLT sta proprio qui, in
questo fabbricato dalle pareti verdi semi nascosto dal suo parco.
La PT 751 di Cologna, ovvero pcn
915/3 è tuttora intestata al demanio dello Stato del TLT ed alle sue
Poste. Tanto che un tentativo di modificarne la proprietà trasferendola
alle Poste Italiane con sede a Roma venne respinto il 23 giugno 1995 dal
giudice tavolare che con decreto n. 585 ripristinava il diritto di
proprietà dell’immobile a nome del: “DEMANIO DELLO STATO -
SOVRAINTENDENZA DELL’AMMINISTRAZIONE DELLE POSTE E TELECOMUNICAZIONI DEL
TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE”.
E nulla è cambiato da allora non
essendo possibile in virtù del Trattato di Pace in vigore trasferire i
beni dello Stato del Territorio Libero di Trieste, amministrato dal
Governo italiano, allo Stato italiano.
La palazzina di Via Bellavista
assume quindi un valore determinante nella disputa legale in corso sul
TLT. E’ la prova assoluta dell’invalidità di tutti i trasferimenti del
patrimonio pubblico del TLT e del PLT (Porto Libero di Trieste) fatti
dalle autorità della Repubblica italiana a favore di se stessa. Ed è la
prova dell’esistenza incontestata ad oggi del Demanio dello Stato del
Territorio Libero di Trieste. E con esso del Territorio Libero di
Trieste.
Rimane ancora da capire chi
effettivamente sta occupando abusivamente la verde palazzina di Via
Bellavista n. 4 a Trieste. Scommettiamo?
Non solo la Partita Tavolare 8001 di Trieste risulta intestata a: DELEGAZIONE PER IL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA e risulta essere un magazzino al piano terra di via Caccia ( ex androna del Moro o Contrada del Moro).
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