Certe
volte la vita ci sorprende con dei risvolti inaspettati. Molti di voi
mi conoscono come
un modesto ricercatore che da anni si dedica al fenomeno dei cerchi
nel grano.
L’ufologia
è sempre stata un mio forte interesse, ma non ho mai approfondito la tematica
a tal punto da poter essere considerato un esperto. Però, grazie ai
cerchi nel
grano, ho conosciuto molte persone che studiano ufologia in Italia e
all’estero.
Forse
proprio per la mia attività nell'ambito del mistero, e per le mie
conoscenze degli
ambienti ufologici, è iniziata per me una vicenda che ha degli
aspetti imprevedibili.
Nell’ottobre
del 2008 sono stato contattato da una persona che, avendo sentito che mi
occupavo dei cerchi nel grano, voleva conoscermi. Mi sono presentato all’appuntamento,
abbiamo chiacchierato per più di un’ora e poi questa persona mi ha
chiesto se potevo aiutarla nella divulgazione, del tutto
disinteressata, di una storia molto
importante. La persona stessa non poteva, per alcune ragioni,
presentarsi “allo scoperto”,
e quindi serviva un tramite. Ho risposto che avrei aiutato
volentieri, nel limite
delle mie possibilità, e ci siamo dati un appuntamento per due mesi
dopo.
Infatti,
ci siamo rincontrati nel gennaio del 2009 e ho saputo che il mio
interlocutore è stato,
per una lunga parte della sua vita, uno dei protagonisti diretti
della cosiddetta “Amicizia”...
Una volta tornato a casa, ho verificato l’attendibilità di questa
storia con alcuni
amici esperti, i quali mi hanno detto che, a loro avviso, si trattava
di una storia vera.
A questo punto, avevo abbastanza elementi per prendere sul serio la
storia che mi
è stata raccontata e, vista anche l’ottima impressione che mi ha
lasciato la persona
coinvolta, ho deciso di dare il mio contributo nella diffusione di
questa affascinante
e importante storia.
Mi
rendo perfettamente conto che mi sto giocando la reputazione che ho
costruito in anni
di attività, ma lo faccio volentieri. La fiducia esiste anche per
essere data quando
ritieni che qualcuno la meriti.
Il
testo che segue mi è stato consegnato dalla persona che mi ha
chiesto di fare da tramite.
Mi ha anche chiesto di rispettare la sua scelta di restare in
incognito, per ora, e
di assicurarmi che il testo non venga inserito in un contenitore che
ne “orienti” a priori
il significato, seguendo così la regola d’oro del buon
giornalismo. Io ho accettato
queste due ulteriori richieste, e trasmetto il testo alle testate
interessate senza
alcun commento.
Buona
lettura e, se vi sembra una testimonianza importante, passate parola.
"La
storia di “AMICIZIA” -o semplicemente “la storia”, come
l’abbiamo sempre chiamata-
è vera, e ha coinvolto un gruppo di persone italiane e non italiane
per molti anni,
fra il 1956 e il 1990. Alcune di queste persone, fra cui il
sottoscritto, sono ancora
vive, e hanno avuto rapporti diretti (faccia a faccia) con gli Amici
(chiamati anche
W56), che sono extraterrestri provenienti sia da pianeti della nostra
Galassia (alla
distanza di centomila anni luce), sia da altre Galassie. Qui sulla
Terra essi hanno
raggiunto il numero massimo di 200 persone, residenti in basi (alcune vastissime)
sotto terra (a circa 20 km di profondità) e sotto il mare, alcune
lungo la fascia
adriatica, con la prima base “storica” sotto Ascoli Piceno.
Ciò
che ora brevemente dirò deriva esclusivamente da ciò cui ho
partecipato in prima
persona, nel corso di una lunga parte della mia vita, e dalle nostre conversazioni
dirette con gli Amici. Ne ho le registrazioni, con la loro viva voce.
“Amicizia”
raggruppa popoli diversi fra loro, sia per le caratteristiche fisiche
(alti, piccoli,
giganti, ecc.) sia per la provenienza (anche da altri Universi e
altre dimensioni),
ma accomunati da una scelta fondamentale verso il Bene. E’ una
sorta di
confederazione trasversale, in nome di un comune ideale di vita e di
pensiero, pur rimanendo
grandi diversificazioni fra popoli e fra individui, e fra scelte
personali.
Siamo
agli antipodi della massificazione ideologica.
Il
popolo con cui abbiamo interagito noi è composto da individui
(uomini e donne, come
noi) molto belli fisicamente, molto alti, circa tre metri, oppure
molto piccoli. Ma questi
sono aspetti secondari. Altri popoli che fanno parte di “Amicizia”
sono assai diversi
da noi. Ciò che conta è la sostanza, al di là delle diverse
tipologie e delle innumerevoli
particolarità “folcloristiche”.
Gli
Amici sono nostri fratelli maggiori. Sono umani, anzi siamo noi che
non siamo umani
rispetto a loro. Sono assai più umani di noi, per questo non si
fanno vedere.
Sono
“troppo” umani… E’ facile per noi adularli, ma è più facile
invidiarli per la loro compiuta
umanità…
Altri
popoli degli Universi hanno optato per il Male, spesso rappresentato dall’adorazione
della Energia e della Conoscenza-Scienza, e questo dualismo fra Bene
e Male è fondamentale per comprendere la lotta tuttora in corso e le
enormi difficoltà
nello svelamento della verità agli abitanti del nostro pianeta.
La
lotta fra il Bene e il Male è reale ed originaria, non è il frutto
di una invenzione e non
è una “rappresentazione”. Gli individui malvagi non sono il
risultato di un esperimento
scientifico mal riuscito, tant’è vero che possono liberamente
scegliere di non
essere più malvagi.
Questa
lotta fra il Bene e il Male ha riguardato anche la vita dei terrestri
del nostro gruppo,
rendendoli persone particolari.
Le
nostre esperienze, sia fenomeniche (incontri faccia a faccia con
alcuni Amici, conversazioni
con loro, dischi e altri oggetti volanti di altre forme, visioni
molto ravvicinate
di materializzazioni e smaterializzazioni, visite e permanenze anche lunghe
nelle basi sotto terra, ecc.), sia mentali e morali, hanno segnato in
modo assai
profondo e indelebile le nostre vite, spesso rendendoci vulnerabili
rispetto alle leggi,
regole e convenzioni della realtà e società in cui abbiamo
continuato a vivere e lavorare,
salvo quelli di noi che hanno optato di passare il resto della loro
vita con gli Amici.
La realtà che abbiamo vissuto con gli Amici supera ogni
immaginazione, e il silenzio
assoluto con gli altri, e il continuo pensiero interiore, per anni e
decenni, sono
stati in noi la reazione più normale. Una sorta di ruminazione, e di
crescita continua
della consapevolezza e della indicibilità. Alcuni di noi hanno
pagato un prezzo
molto alto per la loro “diversità”, uscendo dai circuiti della
normale vita sociale e
lavorativa.
Alcuni
di noi hanno mantenuto un segreto totale o quasi totale, aprendosi
solo con pochissimi
intimi, altri hanno parlato, ma hanno volutamente fornito una
versione solo
parziale o modificata. Le ragioni di ciò sono molteplici e
complesse, perché ci sono
cose che non si possono dire neppure quando si è deciso di parlare.
Inoltre, è successo
che parecchie delle cose rivelate sono state oggetto di gravi
distorsioni, banalizzazioni,
manipolazioni e interpretazioni del tutto arbitrarie, ovvero di comunicazioni
scisse o schizofreniche, che affermano una cosa e subito dopo il suo contrario,
ingenerando dubbio e, in definitiva, incredulità. Questo ha
riguardato anche
aspetti e ragioni fondamentali della presenza degli Amici fra noi, e
per questo motivo
è necessario intervenire rettificando, e soprattutto dicendo
l’essenziale che non
è stato detto, o di cui è stato detto il contrario.
Il
fatto è che questa vicenda è estremamente complessa. In essa
l’ambiguità, la disinformazione
voluta o non voluta e la mescolanza del vero e del falso svolgono un ruolo
importantissimo. Inserire un solo elemento chiaramente non credibile
-per esempio
auto-contraddittorio o ridicolo- in una storia vera rende l’intera
storia non credibile,
il che può anche essere lo scopo, conscio o inconscio, di chi
riferisce la storia.
Ciò non è casuale, e non dipende solo dalla volontà personale di
chi scrive o parla
o “rivela”, o si spaccia per un protagonista mentre non lo è
stato, ma rientra in una
delle leggi che regolano la presenza nascosta degli Amici sulla
Terra. E’ sempre stato
così anche in altre epoche. A causa di fattori che appartengono ai
piani sottili -cioè
i piani non fisici della realtà- e che sono difficili da
verbalizzare, la presenza degli
Amici fra noi è subordinata ad alcune leggi, fra cui la legge
dell’ambiguità, della duplicità,
dell’inganno, che caratterizza la condizione degli uomini
terrestri. Tutte queste
cose “negative” non sono elementi estranei o accessori o
secondari, ma fanno
parte costitutivamente delle regole del gioco. Ciò avviene in ogni
momento,compresi
i momenti dei tentativi di svelamento, come questo ora in corso.
Gli
Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra. Individui
di diversi altri popoli
sono fra noi, perché la Terra è un pianeta particolare
nell’economia di questa parte
dell’Universo. Lo scopo della presenza degli Amici non è quello di
studiarci (ci conoscono
assai bene, meglio di noi stessi!), ma quello di aiutarci, perché le
nostre condizioni
generali non appaiono loro soddisfacenti, soprattutto per il tasso elevatissimo
sulla Terra di odio-violenza-ingiustizia e per la piega
anti-umanistica assunta
dalla nostra scienza e tecnologia.
Potendo vedere i nostri pensieri e sentimenti,
gli Amici vedono ciò che nascondiamo dietro le maschere, le parole e
i sorrisi...
Altri
popoli sono qui per altri motivi, e i rapimenti di terrestri da parte
di extraterrestri, nonché
la creazione di ibridi, sono una realtà di cui gli Amici ci
parlavano fin dagli anni
’60. Dico questa cosa perché oggi ne parlano i media, e io ricordo
ciò che ne dissero
gli Amici, ma di parecchie altre cose di cui sento parlare non so
nulla, e non ho
alcun giudizio da dare, perché gli Amici non ne hanno parlato. Per
esempio, non so
assolutamente nulla dei cerchi di grano. Penso che gli Amici, pur
dicendoci tante cose,
ci abbiamo detto solo una piccolissima parte di ciò che sapevano,
compreso ciò
che sapevano sulle attività fra noi degli altri popoli. Del resto,
la mia mente fa già molta
fatica a capire e “digerire” le cose che ho visto o di cui gli
Amici mi hanno parlato,
figuriamoci se ci avessero detto tutto…
Credo, tuttavia, di aver
saputo da loro
le cose essenziali per capire e per orientarmi, sapendo che sono vere
e non sono
solo “informazione”, su cui non si può non sospendere il
giudizio.
Dico
che quelle cose sono vere perché ho avuto un rapporto personale con
gli Amici, e
ho avuto la sensazione forte che mi dicessero la verità, come quando
sai che il tuo migliore
amico, o la persona che ami e che ti ama, ti sta dicendo la verità.
Questa è stata
la mia fortuna nella vita: di potermi fidare, in un campo in cui è
difficilissimo potersi
fidare, grazie a questo rapporto personale.
Oggi, con le possibilità,
offerte dalla
tecnologia, di alterare o creare le prove cosiddette “oggettive”
(foto, ecc.), il fattore
della testimonianza personale credibile assume un valore anche
maggiore che
in passato.
Gli
Amici, rispetto a tutti gli altri popoli in visita sulla Terra,
offrono una caratteristica assai
particolare e preziosa: sono legati ai piani sottili che regolano il
destino della Terra,
e a quella che essi chiamano l’Anima dell’Universo, al di là del
piano fisico o fenomenico,
per cui hanno una sorta di controllo generale su tutto ciò che
accade, anche
se possono intervenire ed interferire solo a condizioni particolari,
come in una complessissima
partita a scacchi di cui è qui impossibile anche solo accennare alle regole
principali.
Gli
Amici definiscono se stessi come non già appartenenti al mondo dello
Spirito, ma come
coloro che “vengono subito dopo il mondo dello Spirito”. Oppure,
si autodefiniscono
come i “preannunciatori del mondo dello Spirito”. Essi si pongono insomma
come intermedi fra noi e il mondo dello Spirito.
Rispetto
alla scienza e tecnologia degli altri popoli extraterrestri, quella
degli Amici è del
tutto particolare e diversa, perché è ricalcata sulle leggi del
mondo dello Spirito.
Si
tratta di una scienza e tecnologia incommensurabile con la nostra,
anche con gli aspetti
più innovativi della nostra fisica quantistica; ma essi dispongono
anche di un’altra
scienza e tecnologia, più comune, che in parte hanno tentato di
condividere con
noi, soprattutto nel campo dell’elettromagnetismo. Ma ciò ha
scatenato in noi soprattutto
desideri di avidità, possesso, competizione e onnipotenza, il che li
ha indotti
a ritrarsi da questo progetto di condivisione.
Gli
Amici hanno vinto una grande guerra nell’Universo contro i popoli
del Male, ma la partita
da giocare sulla Terra è ancora del tutto aperta. Le menti di noi
terrestri del gruppo,
legati per sempre agli Amici da un antico patto, e le menti dei
terrestri cui ci rivolgiamo,
come sto facendo adesso, sono coinvolte in questa guerra, che si
svolge anche
nelle nostre sfere più intime e inconsapevoli, e questo rende tutto
assai difficile,
al limite della indicibilità.
La
razionalità è assolutamente necessaria, ma non è sufficiente per
dar conto di fenomeni,
interazioni e conseguenze che vanno al di là di tutto ciò cui la
società e la conoscenza-scienza
ci hanno abituato e condizionato. In realtà, la razionalità necessaria
per affrontare questa vicenda e le sue implicazioni è enormemente
più ricca
e complessa di quella abitualmente utilizzata dai nostri scienziati e
anche dai sistemi
filosofici come il buddismo con la sua legge di causa-effetto, che
costituisce solo
un tassello di una spiegazione complessiva enormemente più complessa
ed articolata.
I
cosiddetti “insegnamenti” degli Amici non sono ancora stati
divulgati, e consentono di
affrontare con una nuova consapevolezza questa intricatissima matassa concettuale
ed esperienziale.
Alla
base degli insegnamenti degli Amici c’è la TRASCENDENZA
di quello che anche noi chiamiamo Dio,
e che non va confuso con l’Anima dell’Universo di cui
ho parlato prima. Siamo qui all’opposto del panteismo,
ma qui mi devo fermare, anche se questo è il
punto più importante in assoluto e il motivo principale della
presenza degli Amici fra noi, secondo le loro stesse parole.
La
foto qui presentata, scattata con una Polaroid negli anni
’60, rappresenta l’aspetto fondamentale del rapporto
fra il nostro gruppo e gli Amici: la foto ritrae la proiezione
del corpo sottile di un gigante, e la cosa importante
è la messa in evidenza della zona del cuore come
parte centrale, cioè l’Amore come la cosa principale
negli esseri umani, terrestri o extra-terrestri.
Si
chiama UREDDA, in una delle lingue degli Amici, l’energia prodotta
dall’Amore fra le
persone, in particolare fra gli Amici e il nostro gruppo, in seguito
ad un patto fra loro
e noi e a tanti eventi che ci hanno unito. Grazie a particolari
strumentazioni che lavorano
sui piani sottili (vi sono decine di piani sottili), l’UREDDA viene
trasformata dagli
Amici in altre energie e oggetti, persino nell’ossigeno che essi respirano nelle loro
basi sotto la terra e il mare. In mancanza di UREDDA, gli Amici,
resisi volutamente
vulnerabili per Amore, periscono. Inoltre, gli Amici si erano
volutamente resi
dipendenti dagli aiuti materiali (cibo, soprattutto frutta e ortaggi)
che noi gli procuravamo.
Ciò avveniva mediante smaterializzazioni guidate a distanza, cui ho personalmente
assistito e partecipato moltissime volte, nell’arco degli anni. Li chiamavamo
i “prelievi” degli Amici, anche tonnellate di cibo alla volta,
che si smaterializzavano
a un metro dai nostri occhi, e immediatamente si rimaterializzavano
nelle basi degli Amici. In altri casi, con lo stesso sistema gli
Amici ci
inviavano degli oggetti, piccoli o grandi, che si materializzavano
sotto i nostri occhi.
L’UREDDA
è una energia, ma gli Amici non sono gli adoratori dell’Energia,
come altri popoli.
Essi seguono l’Amore, che è la fonte anche delle energie buone
come l’UREDDA,
ma è esso stesso al di là di ogni energia.
Gli
Amici, per poter stare qui con noi, hanno dovuto accettare la legge
del Tempo e soprattutto
la legge dell’Avere, che regolano il destino del nostro pianeta.
Ignorare,
o non comprendere fino in fondo LA VOLONTARIA AMOREVOLE DIPENDENZA
DEGLI AMICI DALLA LEGGE DELL’AVERE, e in definitiva dai nostri pensieri
e dalle nostre azioni, impedisce di cogliere il vero significato
della “storia” per
quel che essa è stata. E impedisce di essere preparati se essa si
ripresenterà, forse
in forma allargata.
Oggi,
i nuovi paradigmi cosiddetti “post-moderni” della conoscenza
terrestre, aggiungendosi
ai paradossi della fisica quantistica, aprono le menti verso il riconoscimento
del fatto che la realtà non è quella che appare, o non solo quella
che appare;
e l’idea che possiamo essere come dei bambini che giocano in una
stanza, ignari
di tutto ciò che avviene intorno a loro, e persino ignari di tutti
gli altri contenuti della
stanza, al di là dei giocattoli, può oggi non apparire assurda come
in passato.
Tuttavia,
la vera accettazione (non solo a livello ludico o virtuale, ma a
livello di reale consapevolezza)
del mondo extraterrestre fra noi rappresenta una rivoluzione antropologica
e conoscitiva ancora sconvolgente, molto più della rivoluzione copernicana.
Solo a titolo d’esempio, la Terra in passato (centinaia di milioni
di anni fa)
ha conosciuto altre tre civiltà evolute anche più della nostra, che
si sono estinte per
colpa. Questa fine minaccia anche noi oggi. Gli Amici non vorrebbero
che si ripetesse
ancora una volta il nostro passato auto-distruttivo, cui essi hanno
assistito con
dolore. Possono aiutarci, e lo fanno, ma all’interno di vincoli e
condizioni imposte dai
piani sottili della Terra e del nostro Universo. Vincoli e condizioni
di cui tutti noi ignoriamo
l’esistenza.
La
complessità delle variabili in gioco, rispetto allo svelamento, è
tale che neppure gli Amici
hanno fatto “profezie” su di esso. Circa il 2012, di cui si parla
tanto, io non li ho mai
sentiti parlare. Invece, hanno detto che sarebbero ritornati. E’
vero che quelli come
me (ormai pochissimi rimasti) hanno sottoscritto un patto particolare
con loro, un
solenne giuramento di fedeltà reciproca, anche se ormai sono passati
moltissimi anni.
Ma per il momento io non so se e quando torneranno, o forse sono già
tornati e sono
già all’opera con altri terrestri in qualche parte del mondo. Non
so se mi contatteranno.
Non credo, penso che dire queste cose che oggi comincio a dire a Nikola
Duper sia il mio unico compito, come del resto mi dissero gli Amici
stessi tanto tempo
fa.
Alla
fine degli anni ’40 gli Amici offrirono una collaborazione ai
vertici dell’Amministrazione
USA, ma in cambio chiedevano l’abbandono del programma di armamento
nucleare. Ma la loro offerta e richiesta vennero respinte, e altri
popoli extraterrestri
hanno collaborato con gli USA e altre potenze; i risultati sono stati
del tutto
negativi, e pesano tuttora sul nostro destino collettivo. Uno dei
motivi che ritardano
lo svelamento (ma la questione è assai intricata, e si tratta
veramente di uno
solo dei motivi) è che gli USA dovrebbero assumersi, davanti
all’intero pianeta, la
responsabilità di aver rifiutato una collaborazione buona e di
averne attivata un’altra
non buona, o pessima, basandosi esclusivamente su considerazioni di potere
e dominio, mentendo ai cittadini e praticando l'occultamento
(“cover-up”) per decenni.
A
seguito del rifiuto politico-militare americano, gli Amici hanno
portato avanti la strategia
dei contatti riservati con piccoli gruppi di terrestri, cercando di
valorizzare la qualità
dei rapporti umani personali, dell’Amore e dell’UREDDA, rispetto
alla quantità e
alla visibilità.
Tuttavia,
neppure questi contatti qualitativi hanno dato i frutti sperati, per
cui oggi si deve
ricominciare. Con gli Amici, comunque, non vi è mai una sconfitta
definitiva, perché
le loro risorse sono veramente straordinarie. Quando gli Amici
perdono una battaglia,
è perché l’abbiamo persa noi, e loro, assoggettandosi alle leggi
dei nostri piani
sottili, devono perderla con noi, e pagare con noi e per noi. La
mancanza di UREDDA
nei loro confronti, da parte nostra, ha provocato nel novembre 1978
la morte
di molti Amici e la loro provvisoria sconfitta - da loro prevista e
messa in conto da parte del popolo nemico, chiamato CTR, ma tutto ciò
è ancora reversibile.
La
vicenda degli Amici con noi è uno straordinario dramma nascosto, con
risvolti imprevedibili.
Imprevedibili in parte anche per loro, stante l’incredibile
complessità delle
variabili in gioco, se così vogliamo chiamarle, e l’imponderabilità
delle libere scelte.
Gli Amici rispettano infinitamente la volontà delle persone.
Collaboratori
terrestri degli Amici e collaboratori terrestri di popoli nemici
degli Amici (e
quindi nemici nostri) sono silenziosamente in lotta fra di loro ogni
giorno. I nemici stanno
tentando una conquista molto graduale e apparentemente indolore del pianeta,
lavorando soprattutto sulle menti. Purtroppo, non è fantascienza.
Magari lo fosse.
Purtroppo, non è paranoia. Magari lo fosse.
Tuttavia,
solo accennare a queste cose induce allo screditamento di chi le
dice, e questa
è una potente arma in mano a chi vuole il nostro male. I
condizionamenti mentali
e sociali in questo ambito sono potentissimi. E’ facile screditare
chiunque, quale
che sia il suo ruolo sociale o culturale, se vi sono forti motivi per
farlo. Chi ha avuto
esperienze segretissime come questa con gli Amici, e poi è riuscito,
malgrado ciò
sia inusuale e “strano”, ad occupare un ruolo importante nella
società e ad essere rispettato
come persona affidabile, teme di essere screditato, se rivela il suo
segreto; e
teme, soprattutto, che la rivelazione screditerà anche il segreto
stesso.
Egli sa che quei
condizionamenti saranno comunque più forti del suo ruolo e della considerazione
da lui conseguita in un’intera vita. Così, egli tace, mentre
parlerebbe solo
per dire la verità, e non volendo altro per sé. Invece altri, che
non sanno o non vogliono
dire la verità, e che non rischiano di essere screditati, perché
non hanno nulla
da screditare, parlano per scopi di protagonismo o di lucro. Questo,
oggi, è vero in
tutti i Paesi, e viene utilizzato a fondo da tutte le persone e le
istituzioni che non vogliono
lo svelamento. Di fatto, la gente tende a non credere “veramente”
(o “finge con
se stessa” di credere) alle “rivelazioni”; o, al massimo,
“sospende il giudizio”, sapendo
che esse provengono da persone che agiscono a scopo di protagonismo o di
lucro, e che non temono lo screditamento.
Cercherò
di fornire al più presto un’esposizione sistematica articolata in
punti. Lo scenario
totale è estremamente complesso, perché include anche la presenza e
le attività
fra noi degli altri popoli extraterrestri, ma considerare questo
scenario nella prospettiva
offertaci dagli Amici consente di avere almeno un filo rosso e un
senso generale.
Questo è possibile perché la prospettiva degli Amici è una
prospettiva privilegiata,
a causa del loro rapporto del tutto particolare con i piani sottili e
con l’Anima
dell’Universo. Visto da altre prospettive, lo scenario è non solo
troppo complesso,
ma è addirittura indecifrabile e, in definitiva, disperante.
Uno
del Giuramento (per ora in incognito)
Nikola
Duper
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