Quando in primavera nacque il governo Letta, nel segno dell'inciucio e del golpe di Napolitano,
lo scopo era quello di trascinarsi per qualche mese, mistificando i
drammatici problemi di un paese moribondo e colonizzato da Bruxelles,
attraverso il fumo creato dai temi etici (leggi sul femminicidio e
l'omofobia) ed un patetico tira e molla concernente la rata di luglio
dell'Imu, quasi da essa dipendesse il futuro degli italiani.
Dopo tanto trascinarsi, senza senso e senza prospettive, Letta ed Alfano
(o viceversa che è la stessa cosa) hanno comunque dovuto confrontarsi con
Bruxelles e con gli impegni presi a livello europeo dai mestieranti
politici, senza mai avere interpellato i cittadini.
Avendo promesso al popolo meno tasse e tangibili segnali di ripresa ed a
Bruxelles più denaro da devolvere alle banche, in quel gioco al
massacro chiamato debito pubblico, si sono trovati giocoforza in un cul
de sac dal quale poteva sembrare impossibile uscire.
Ma il bestiario politico italiano, capitanato da Giorgio Napolitano è
una confraternita piena di risorse, alla quale i lampi di genio non
mancano mai.....
alla stessa stregua degli utili idioti, dentro e fuori dal parlamento.
Dopo un paio di settimane vissute all'insegna del gioco delle tre carte,
Imu a dicembre si, Imu a dicembre no, aumento dell'IVA si o in
sostituzione aumento della benzina e dell'Irap e via discorrendo, che
tradotto in cruda realtà stava a significare "non riusciamo a decidere
se darti tante bastonate sulla schiena o piuttosto una coltellata", ecco
trovato l'uovo di Colombo, necessario per ottenere la quadratura del
cerchio.
Una crisi di governicchio pilotata, un utile idiota disposto ad
arrampicarsi sugli specchi per difendere il proprio status quo ed una
massa di utili idioti equamente divisa fra berlusconiani ed anti
berlusconiani, disposta a bersi qualsiasi corbelleria, nel nome
dell'odio o dell'amore per il salapuzio di Arcore.
"Abbiamo deciso di darvi sia la coltellata, sia le bastonate, ma la
colpa non è nostra, bensì della crisi di governo e per proprietà
transitiva di Berlusconi che la crisi l'ha creata, inseguendo il proprio
tornaconto personale."
Aumenteranno l'IVA e pure la benzina ed a dicembre tornerà l'ICI, senza
che venga accantonato il progetto di una nuova service tax a carico
degli inquilini, ma non sarà colpa del governicchio Letta che deve
devolvere quanto promesso a Bruxelles, bensì della sua crisi e di chi
l'ha ingenerata.
Letta ed Alfano non avrebbero mai fatto qualcosa di così disdicevole e
lo dimostreranno tornando fra qualche settimana a governare, con una
nuova maggioranza d'inciucio allargato e la benedizione di Napolitano
che ha tirato le fila di questa ennesima commedia dell'orrore. L'Italia
della disoccupazione, dei suicidi e dei portafogli ancora più vuoti
tornerà ad avere un governo ed a parlare di temi etici, fingendo che
tutto vada per il meglio, almeno fino a quando EquiBruxelles non busserà
per esigere la prossima rata e ricomincerà il gioco delle tre carte,
perchè in Italia mancheranno anche i soldi, ma gli utili idioti no,
quelli non mancheranno mai.
Marco Cedolin
http://ilcorrosivo.blogspot.it/2013/09/il-gioco-delle-tre-carte.html

Nessun commento:
Posta un commento