Aglio serpentino, Aglio delle serpi.
Habitat: pianta erbacea presente frequentemente nei boschi freschi di latifoglie, montani e submontani, ad esclusione della Sardegna.
Riconoscimento: le
foglie, che emanano un forte odore di aglio, sono largamente picciolate,
di colore verde chiaro e di forma larga e lanceolata. Il gambo
fiorifero, alto oltre 30cm, supera di molto le foglie e porta alla cima
un’ombrella di bei fiori candidi a forma di stella. Il bulbo è bianco,
di medie dimensioni ed ha una forma allungata.
Raccolta: le foglie,
appena appaiono e per tutto marzo. I bulbi, a marzo o in autunno, dopo
il periodo vegetativo. L’essiccazione compromette le proprietà curative
della pianta. Quindi per ottenere il massimo beneficio, è bene
utilizzare le foglie fresche appena colte o preparare con queste una
tintura.
Azione:
antifermentativa, antielmintica, antiaterosclerotica, depurativa,
lassativa blanda, mucolitica. Le sue proprietà curative sono considerate
più forti di quelle dell’aglio coltivato. In generale, l’aglio orsino
si presta ottimamente nelle cure disintossicanti primaverili.
In cucina: i bulbi
hanno lo stesso impiego dell’aglio coltivato. Si possono raccogliere e
congelare per l’inverno. Gli spicchi lasciati interi sono davvero ottimi
nelle minestre. Crudi, vanno bene nelle insalate. Le foglie fresche
possono essere usate per aromatizzare le insalate, le verdure cotte, le
minestre o altre pietanze. Si utilizzano con successo anche per la
preparazione di varie salse.
Francesco Perugini Billi©copyright
fonte: http://www.dottorperuginibilli.it/fitoterapia1/4303-aglio-orsino-2
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