Il
tentato accordo tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare iraniano
apre la prospettiva della fine di quasi 36 anni di sanzioni economiche
statunitensi all’Iran. Viene accolto da minacce di attacchi militari
unilaterali da parte di Israele all’Iran per “impedirgli” di sviluppare
la bomba nucleare. Un’alleanza che sembrerebbe inverosimile tra la
monarchia saudita ultra-conservatrice e il governo d’Israele, emerge
contro l’accordo tra Iran e Stati Uniti. La vera domanda è quale sia il
motivo più recondito dell’amministrazione Obama sull’Iran.
Qui la
geopolitica energetica gioca il ruolo principale, come spesso accade nel
Medio Oriente ricco di energia. E la Russia è l’obiettivo. Recentemente
ho dialogato con Shervin, esperto di energia iraniano che ho conosciuto
due anni fa a Teheran, su questi sviluppi. Voglio condividere alcuni
punti salienti della discussione. È uno specialista di energia presso la
principale agenzia stampa internazionale dell’Iran, Tasnim News Agency.
Il discorso fornisce una visione utile nel pensiero degli intellettuali
iraniani su sanzioni degli Stati Uniti, possibile ruolo dell’Iran nel
mondo e geopolitica dell’energia.
Tasnim: Qual è la tua opinione sulle sanzioni all’Iran?
WE: Le sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran sono illegali secondo le norme del diritto internazionale e un atto di guerra, così come le sanzioni contro la Siria e ora la Russia.
WE: Le sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran sono illegali secondo le norme del diritto internazionale e un atto di guerra, così come le sanzioni contro la Siria e ora la Russia.
Tasnim: I negoziati con
l’Iran hanno raggiunto un accordo definitivo che vedrà le sanzioni
economiche dell’occidente all’Iran annullate?
WE: Dobbiamo essere chiari. Le sanzioni sono di Washington e dell’unità di guerra finanziaria del Tesoro USA, in particolare le ultime sanzioni sull’uso del sistema interbancario di compensazione SWIFT per vendere petrolio iraniano, un passo inaudito di Washington che ora viene minacciato contro la Russia. L’UE vorrebbe riaprire il commercio con l’Iran. Finché Washington è controllata dalle banche di Wall Street e dal complesso militare-industriale ci si può aspettare qualche scusa, anche con l’accordo nucleare, per continuare le sanzioni in qualche modo. Guardate Cuba.
WE: Dobbiamo essere chiari. Le sanzioni sono di Washington e dell’unità di guerra finanziaria del Tesoro USA, in particolare le ultime sanzioni sull’uso del sistema interbancario di compensazione SWIFT per vendere petrolio iraniano, un passo inaudito di Washington che ora viene minacciato contro la Russia. L’UE vorrebbe riaprire il commercio con l’Iran. Finché Washington è controllata dalle banche di Wall Street e dal complesso militare-industriale ci si può aspettare qualche scusa, anche con l’accordo nucleare, per continuare le sanzioni in qualche modo. Guardate Cuba.
Tasnim: Come gli attuali bassi prezzi del petrolio influenzano l’economia degli USA?
WE: Il segretario di Stato degli USA John Kerry incontrò il re saudita in Arabia Saudita lo scorso settembre e propose il crollo dei prezzi del petrolio per fare pressione su Iran e soprattutto Russia di Putin, essendo determinati a distruggere l’unica grande potenza militare che potrebbe minacciare la totale egemonia militare del Pentagono. Se la Russia capitola, e sono convinto che non avverrà, il mondo attuale crollerà, l’Iran sarà isolato e distrutto, la Cina anche e tutte le nuove strutture alternative multipolari che si oppongono al totalitarismo sempre più evidente degli egemoni anglo-statunitensi subiranno una sconfitta devastante. Ironia della sorte, lo shock petrolifero saudita dello scorso anno ha un impatto devastante sulla nuova grande industria petrolifera dello scisto in North Dakota, Texas, California ecc.
WE: Il segretario di Stato degli USA John Kerry incontrò il re saudita in Arabia Saudita lo scorso settembre e propose il crollo dei prezzi del petrolio per fare pressione su Iran e soprattutto Russia di Putin, essendo determinati a distruggere l’unica grande potenza militare che potrebbe minacciare la totale egemonia militare del Pentagono. Se la Russia capitola, e sono convinto che non avverrà, il mondo attuale crollerà, l’Iran sarà isolato e distrutto, la Cina anche e tutte le nuove strutture alternative multipolari che si oppongono al totalitarismo sempre più evidente degli egemoni anglo-statunitensi subiranno una sconfitta devastante. Ironia della sorte, lo shock petrolifero saudita dello scorso anno ha un impatto devastante sulla nuova grande industria petrolifera dello scisto in North Dakota, Texas, California ecc.
Credo che tra 3-6 mesi inizieremo a
vedere una valanga di fallimenti di compagnie petrolifere per l’oltre
miliardo di dollari di prestiti delle compagnie petrolifere o di
obbligazioni “spazzatura”. Finora le compagnie petrolifere dello scisto
hanno inondato il mercato con il loro petrolio per avere il denaro per
evitare l’inadempienza bancaria nella speranza che la crisi finisca
presto. I tizi di Big Oil come ExxonMobil, Chevron, BP, Shell
possono cavalcare la tempesta essendo ben capitalizzati e globalizzati.
Per l’economia in generale degli Stati Uniti, praticamente l’unico
punto positivo della crescita di posti di lavoro furono le centinaia di
migliaia di nuovi posti di lavoro nell’industria dello scisto nazionale.
Ma ormai scompaiono rapidamente. L’amministrazione Obama non è
riuscita, ancora una volta, a vedere le gravi conseguenze delle proprie
azioni. Si sono sparati ai piedi per la guerra petrolifera contro Putin.
Tasnim: Come le sanzioni economiche all’Iran hanno colpito l’economia degli Stati Uniti?
WE: Le sanzioni del Tesoro USA contro l’Iran non hanno praticamente alcun impatto sull’economia statunitense, rendendole così diaboliche.
WE: Le sanzioni del Tesoro USA contro l’Iran non hanno praticamente alcun impatto sull’economia statunitense, rendendole così diaboliche.
Tasnim: Le sanzioni economiche all’Iran sono più vantaggiose per gli USA o l’Iran?
WE: In realtà, e l’ho visto quando ero a Teheran due anni fa, s’avvantaggia molto di più l’Iran. Ciò perché vi costringe ad essere autosufficienti e a non lasciare che la vostra economia, le vostre industrie, la vostra agricoltura siano distrutte dalle importazioni occidentali a basso prezzo come hanno fatto tanti Paesi di Asia, Africa e America del Sud. Costringono l’Iran a sviluppare le proprie meravigliose capacità interne, a controllare il proprio credito e a non divenire un vassallo del sistema del dollaro che va in bancarotta. Gli iraniani sono persone molto istruite, molto intelligenti e molto intraprendenti. Penso che si faccia benissimo a non importare iPhone6 o il tossico soia OGM della Monsanto.
WE: In realtà, e l’ho visto quando ero a Teheran due anni fa, s’avvantaggia molto di più l’Iran. Ciò perché vi costringe ad essere autosufficienti e a non lasciare che la vostra economia, le vostre industrie, la vostra agricoltura siano distrutte dalle importazioni occidentali a basso prezzo come hanno fatto tanti Paesi di Asia, Africa e America del Sud. Costringono l’Iran a sviluppare le proprie meravigliose capacità interne, a controllare il proprio credito e a non divenire un vassallo del sistema del dollaro che va in bancarotta. Gli iraniani sono persone molto istruite, molto intelligenti e molto intraprendenti. Penso che si faccia benissimo a non importare iPhone6 o il tossico soia OGM della Monsanto.
Tasnim: Washington ha fatto scendere il prezzo dai sauditi, per danneggiare la Russia e forse l’Iran?
WE: Sì, naturalmente. Fu una ripetizione di ciò che George Schultz e il vicepresidente Bush Sr. fecero nel 1986 permettendo ai sauditi, allora, d’invadere il mercato e far scendere i prezzi al di sotto dei 10 dollari al barile, in modo da mandare in bancarotta l’Unione Sovietica durante la guerra in Afghanistan contro i mujahidin filo-USA di Usama bin Ladin. Ma la gente del dipartimento di Stato e della CIA di Washington è stata piuttosto stupida stavolta. Non ha calcolato che i sauditi avevano la propria agenda con il petrolio a buon mercato, cioè distruggere la crescente concorrenza del petrolio di scisto degli Stati Uniti. Ora è troppo tardi per Obama e Washington invertire facilmente i prezzi petroliferi. La qualità intellettuale dei burocrati di Washington, anche rispetto a trent’anni fa, è miserabile per memoria storica, cultura, economia e strategia. Si noti che alcuni dei peggiori individui della politica estera degli Stati Uniti, come Brzezinski e Kissinger, sollecitano Obama a non provocare una guerra con la Russia. Sanno almeno qualcosa di storia. I neo-conservatori come Victoria Nuland del dipartimento di Stato o il segretario alla Difesa Ashton Carter o Hillary Clinton, che punta il suo sguardo freddo sulla Casa Bianca, non hanno spessore oltre ad essere malvagi. Pertanto sono pericolosi tanto per la loro nazione che per il mondo.
WE: Sì, naturalmente. Fu una ripetizione di ciò che George Schultz e il vicepresidente Bush Sr. fecero nel 1986 permettendo ai sauditi, allora, d’invadere il mercato e far scendere i prezzi al di sotto dei 10 dollari al barile, in modo da mandare in bancarotta l’Unione Sovietica durante la guerra in Afghanistan contro i mujahidin filo-USA di Usama bin Ladin. Ma la gente del dipartimento di Stato e della CIA di Washington è stata piuttosto stupida stavolta. Non ha calcolato che i sauditi avevano la propria agenda con il petrolio a buon mercato, cioè distruggere la crescente concorrenza del petrolio di scisto degli Stati Uniti. Ora è troppo tardi per Obama e Washington invertire facilmente i prezzi petroliferi. La qualità intellettuale dei burocrati di Washington, anche rispetto a trent’anni fa, è miserabile per memoria storica, cultura, economia e strategia. Si noti che alcuni dei peggiori individui della politica estera degli Stati Uniti, come Brzezinski e Kissinger, sollecitano Obama a non provocare una guerra con la Russia. Sanno almeno qualcosa di storia. I neo-conservatori come Victoria Nuland del dipartimento di Stato o il segretario alla Difesa Ashton Carter o Hillary Clinton, che punta il suo sguardo freddo sulla Casa Bianca, non hanno spessore oltre ad essere malvagi. Pertanto sono pericolosi tanto per la loro nazione che per il mondo.
Tasnim: I sauditi vedono
nella richiesta di Washington l’opportunità di espellere il fracking
statunitense dal mercato, preservando in tal modo il loro mercato
statunitense?
WE: Non si tratta del mercato statunitense dei sauditi. Le esportazioni saudite principalmente vanno in Asia oggi, e piuttosto poco, circa 800000 barili al giorno, negli Stati Uniti, dove il consumo di petrolio giornaliero è circa 19 milioni di barili al giorno, il 4%. E’ il mercato globale che i sauditi sono interessati dominare con la leva dell’OPEC araba: Arabia Saudita, Quwayt, Emirati. Senza Iran, naturalmente per i sauditi, ma il conflitto tra sunniti e sciiti, soprattutto quando Washington ha deliberatamente avviato le rivoluzioni colorate della primavera araba alla fine del 2010, mira a creare totale disordine tra i membri dell’OPEC che una volta cooperavano, per stabilire il controllo militare statunitense diretto su tutto il Medio Oriente. I Paesi OPEC e i loro fondi sovrani, con i loro enormi proventi petroliferi, cominciavano a creare le reti bancarie islamiche indipendenti dall’usura e dalla schiavitù del debito occidentale; Tunisia, Libia, Egitto… continuando, in pochi anni il dollaro sarebbe diventato la moneta senza valore di una repubblica delle banane, proprio come la minaccia che Washington vede oggi nei BRICS e nell’Infrastructure Asian Investment Bank.
WE: Non si tratta del mercato statunitense dei sauditi. Le esportazioni saudite principalmente vanno in Asia oggi, e piuttosto poco, circa 800000 barili al giorno, negli Stati Uniti, dove il consumo di petrolio giornaliero è circa 19 milioni di barili al giorno, il 4%. E’ il mercato globale che i sauditi sono interessati dominare con la leva dell’OPEC araba: Arabia Saudita, Quwayt, Emirati. Senza Iran, naturalmente per i sauditi, ma il conflitto tra sunniti e sciiti, soprattutto quando Washington ha deliberatamente avviato le rivoluzioni colorate della primavera araba alla fine del 2010, mira a creare totale disordine tra i membri dell’OPEC che una volta cooperavano, per stabilire il controllo militare statunitense diretto su tutto il Medio Oriente. I Paesi OPEC e i loro fondi sovrani, con i loro enormi proventi petroliferi, cominciavano a creare le reti bancarie islamiche indipendenti dall’usura e dalla schiavitù del debito occidentale; Tunisia, Libia, Egitto… continuando, in pochi anni il dollaro sarebbe diventato la moneta senza valore di una repubblica delle banane, proprio come la minaccia che Washington vede oggi nei BRICS e nell’Infrastructure Asian Investment Bank.
È utile ricordare i due
pilastri dell’egemonia di Washington: controllare il denaro tramite Wall
Street e avere il dollaro quale valuta di riserva mondiale; e
controllare la potenza militare. Il controllo del denaro iniziò a
collassare con la stupida deregulation bancaria quando Alan Greenspan
era alla Federal Reserve e la conseguente orgia speculativa chiamata
Asset Backed Securitization che portò all’inevitabile crisi finanziaria
del 2007-2008. Dopo di che, la “soluzione” militare è divenuta sempre
più dominante con il pilastro finanziario troppo debole per supportare
la spinta al dominio globale, o come Bush e David Rockefeller lo
chiamavano, Nuovo Ordine Mondiale. Potrebbe essere utile sapere che oggi
tali oligarchi statunitensi, come li chiamo io, sono terrorizzati come
mai in 100 anni dal rischio di poter perdere tutto. Sono disperati.
Washington oggi è pieno di gente confusa che si scontra e combatte il
mondo. E’ un po’ come gli ultimi anni dell’impero romano, nel IV secolo
d.C. Ricordando l’antico detto greco, “chi gli dei vogliono distruggere,
prima fanno impazzire”. Oggi Washington ha perso l’egemonia e ospita
certi pazzi, mentre Israele è guidato dal gangster Binjamin Netanyahu.
Tasnim: La riduzione del prezzo del petrolio per l’Iran è una minaccia o un’opportunità?
WE: Un’opportunità meravigliosa, per assumere un ruolo guida nel nuovo sistema commerciale internazionale ma solo a prezzi che escludono i dollari. Finché il mondo vende il petrolio in dollari, sostiene l’impero del dollaro e si autodistrugge. Qui Cina, Russia e altri giocano un ruolo cruciale con i prezzi in valuta locale, quindi con la de-dollarizzazione delle proprie economie. Oggi l’unica cosa che puntella il sistema del debito mastodontico in dollari USA sono le vendite di petrolio in dollari, il narcotraffico mondiale in dollari e i militari degli Stati Uniti in tutto il mondo come poliziotti globali. Questo è un sistema piuttosto fragile, a mio avviso.
WE: Un’opportunità meravigliosa, per assumere un ruolo guida nel nuovo sistema commerciale internazionale ma solo a prezzi che escludono i dollari. Finché il mondo vende il petrolio in dollari, sostiene l’impero del dollaro e si autodistrugge. Qui Cina, Russia e altri giocano un ruolo cruciale con i prezzi in valuta locale, quindi con la de-dollarizzazione delle proprie economie. Oggi l’unica cosa che puntella il sistema del debito mastodontico in dollari USA sono le vendite di petrolio in dollari, il narcotraffico mondiale in dollari e i militari degli Stati Uniti in tutto il mondo come poliziotti globali. Questo è un sistema piuttosto fragile, a mio avviso.
Tasnim: Quali suggerimenti avete per le autorità economiche?
WE: L’Iran è un Paese meraviglioso con belle persone di buon cuore ed enorme intelligenza e risorse economiche. Se fossi a capo dello Stato iraniano avrei indirizzato il mio governo nel pianificare in tutto l’Iran e in tutte le regioni, se non c’è di già, coinvolgendo i cittadini nel dialogo con i funzionari economici regionali per definire gli obiettivi economici prioritari di ogni regione nei prossimi 5 anni (oltre diventa troppo rigido). Proprio come Charles de Gaulle, che non era certo comunista, fece con la sua “Pianificazione” di Jacques Rueff. Poi i ministri del governo centrale si incontrano e rivedono desideri ed esigenze della popolazione dell’Iran e traccia le priorità da realizzare. Vorrei vietare tutti i vaccini occidentali. Una dieta sana e amorevoli famiglia e comunità sono l’unico modo per avere un sistema immunitario sano. Vorrei vietare gli OGM e la Protezione chimica killer come il Roundup della Monsanto, sempre immanente, anche indirettamente tramite la soia o il mais OGM di Stati Uniti e Argentina.
WE: L’Iran è un Paese meraviglioso con belle persone di buon cuore ed enorme intelligenza e risorse economiche. Se fossi a capo dello Stato iraniano avrei indirizzato il mio governo nel pianificare in tutto l’Iran e in tutte le regioni, se non c’è di già, coinvolgendo i cittadini nel dialogo con i funzionari economici regionali per definire gli obiettivi economici prioritari di ogni regione nei prossimi 5 anni (oltre diventa troppo rigido). Proprio come Charles de Gaulle, che non era certo comunista, fece con la sua “Pianificazione” di Jacques Rueff. Poi i ministri del governo centrale si incontrano e rivedono desideri ed esigenze della popolazione dell’Iran e traccia le priorità da realizzare. Vorrei vietare tutti i vaccini occidentali. Una dieta sana e amorevoli famiglia e comunità sono l’unico modo per avere un sistema immunitario sano. Vorrei vietare gli OGM e la Protezione chimica killer come il Roundup della Monsanto, sempre immanente, anche indirettamente tramite la soia o il mais OGM di Stati Uniti e Argentina.
La Cina solo ora comprende l’errore nel permettere che il 60%
dei suoi semi di soia sia OGM importato. Farei sviluppare la
meravigliosa cultura alimentare dell’Iran naturalmente, con metodi
naturali e senza chimica, sovvenzionandola con una politica fiscale
positiva e punendo l’industria agroalimentare tipo USA con tasse
punitive. Oggi gli oligarchi occidentali hanno un semplice ordine del
giorno: il genocidio di tutti i non-anglosassoni dalla pelle scura. Ne
ho incontrato molti negli anni nelle conferenze di Davos, Francoforte e
molti luoghi. Sono razzisti sanguinari, eugenetisti, gente come Gates
con i suoi vaccini uccide i neonati e rende sterili le ragazze. Bill
Gates, George Soros, David Rockefeller, Warren Buffett, i DuPont, la
famiglia Russell della Yale University, e altri i cui nomi non sono così
noti. Sono tutte persone fondamentalmente stupide e ridicole, incapaci
di vedere le conseguenze di ogni vita che tolgono dalla totalità
dell’umanità.
Per uccidere “le bocche inutili” come noi, fanno guerre,
diffondono malattie, rendono sempre più malati e paralizzati i nostri
bambini con i loro vaccini velenosi, distruggono la sana medicina
tradizionale non chimica come quella che esiste ancora in alcune parti
di Cina, Iran e Russia, in favore di farmaci e tossine delle aziende
farmaceutiche occidentali che, tra l’altro, controllano. Creano
organizzazioni terroristiche per diffondere le loro guerre di sterminio
come al-Qaida in Libia, Iraq, Yemen e nel mondo arabo, il Cemaat di
Fethullah Gülen in Turchia e altrove, il SIIL è una creazione di Stati
Uniti e servizi segreti israeliani per distruggere Bashar al- Assad e il
legame tra Siria, Iran e Iraq.
Washington ora vuole sedurre Iran per allontanarlo dall’alleata Russia e ridurre le esportazioni di gas russo verso la Turchia e l’Unione europea. A mio avviso il futuro dell’Iran non è divenire un nuovo alleato degli attuali neoconservatori di Washington per qualche biscotto economico occidentale; abbandonando la sua alleanza naturale con l’Eurasia, in particolare con Russia, Cina e i Paesi della Shanghai Cooperation Organization. Le riserve accertate di gas naturale dell’Iran sono stimate da BP in circa 34 miliardi di metri cubi, mentre per la Russia sono 33 miliardi di metri cubi.
La cooperazione tra queste due
superpotenze del gas naturale è essenziale per costruire l’architettura
dell’Eurasia in modo vantaggioso per tutti, anche per la Germania e il
resto dell’UE. Questa è un’occasione d’oro per allontanare la
geopolitica energetica globale dalle potenze dell’asse
Washington-Londra-Riyadh che la controllano dall’accordo iniziale tra il
presidente statunitense Roosevelt e il re saudita Ibn Saud del 1943,
dando alle transnazionali petrolifere statunitensi di Rockefeller il
controllo esclusivo delle vaste ricchezze petrolifere dell’Arabia
Saudita.
F. William Engdahl New Eastern Outlook
F. William Engdahl
è consulente di rischio strategico e docente, laureato in politica alla
Princeton University, è autore di best-seller su petrolio e
geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/04/15/liran-e-una-nuova-geopolitica-dellenergia/
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