venerdì 10 aprile 2015

Sintesi del MAD (Manuale Accalappia Discepoli)


Ogni buon lupo travestito da agnello tiene sempre nel taschino un bignami del segretissimo MAD, ispirato dalle scoperte sul funzionamento delle masse ad opera dell’antropologo, psicologo e sociologo Gustave Le Bon compiute a inizio secolo, cui hanno ahimè attinto con ottimi risultati anche Mussolini, Hitler e Stalin.

Nonostante sia passato più di un secolo, i principi delineati nel MAD sono ancora all’avanguardia, e forse proprio per tale ragione ritenuti preziosissimi e segretissimi da coloro che ne detengono una copia. Meno se ne parla e meno li si divulga, meglio è.

Sfortunatamente le opere di Le Bon sono pubblicate e quindi reperibili in qualsiasi libreria, ma grazie al cielo le persone sono pigre, abitudinarie, poco curiose, religiosamente pie e interiormente spente, quindi il rischio che qualcuno possa svelare le carte è molto, molto limitato.

Le persone mangiano sterco tutti i giorni lamentandosene dalla mattina alla sera, ma se qualcuno prova a togliere loro il piatto per offrire altro, si rivoltano con tutta l’indignazione e la rabbia possibili.

Ma io, si sa, sono folle, e dunque butterò via un po’ del mio tempo per delineare qui di seguito gli ingredienti utilizzati dai brillanti oratori spirituali per cucinare quelle pietanze fecali tanto apprezzate e ricercate.

Ecco a voi gli assiomi del segretissimo MAD:
Assioma 1: l’apparenza è più importante della realtà, i pensieri più importanti dei fatti.
Ovvero, individuare nelle persone le immagini e i desideri segreti che le seducono.
Assioma 2: non conta l’esempio ma solo la maschera.
Ovvero, mantenere ben nascosti gli aspetti personali ed enfatizzare quelli creati per il pubblico.
Assioma 3: non conta concretizzare ma solo dare l’idea di qualcosa di bello per il futuro.
Ovvero, mettersi in intima comunione con le persone evocando queste certezze future.
Assioma 4: le persone non riflettono ma funzionano per immagini.
Ovvero, proporsi come detentore della chiave in grado di far realizzare i desideri anche se impossibile.
Assioma 5: ciò che influenza non è il ragionamento ma l’evocazione della meraviglia.
Ovvero, fare affermazioni autoritarie attraverso una coreografia suggestiva.
Assioma 6: le persone non cercano responsabilità ma qualcuno a cui scaricarle.
Ovvero, rassicurare che con la sottomissione le preoccupazioni si dissolveranno.
Assioma 7: le persone non vogliono modificarsi ma solo modificare.
Ovvero, rassicurare che non ci sono lati oscuri di sé da osservare ma solo cose belle da ottenere.
Se poi riuscirete ad aggiungere anche quest’ultimo ingrediente raffinato: autoconvincersi di non essere un lupo ma un vero agnello, ecco che potrete a breve disporre di un enorme gregge di pecore a vostro uso e consumo.

Il pasto succulento è garantito, ma non prendetevela poi con me se un giorno vi torneranno indietro dei problemi di stomaco…


Le Fou

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