Confine austriaco al Brennero
L’Austria si è decisa: il governo austriaco vuole blindare il confine al Brennero per scongiurare l’invasione africana che arriva dalll’Italia ma Renzi ed Alfano non ci stanno e minacciano di richiedere sanzioni alla UE contro l’Austria.
Contro il piano austriaco arriva l’altolà del presidente del consiglio italiano: “L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”, scrive nella sua newsletter Enews, Matteo Renzi.
Il “fiorentino” e’ intimamente convinto di avere la Storia dalla sua parte, come tutti i mondialisti, sicuri che il processo di costruzione di una società’ multiculturale e cosmopolita sia ormai inarrestabile, un destino manifesto per i paesi europei in quanto deciso dalle centrali di potere che si trovano a Washington, stabilito dall’ONU, dal FMI, appoggiato dalla UE e sostenuto anche da Papa Francesco.
Il premier italiano è un acceso sostenitore della migrazione di massa libera e non è nuovo nel criticare i muri che sorgono in Europa, aveva fatto le stesse critiche in occasione della realizzazione del muro in Ungheria voluto dal Governo di Viktor Orban ed aveva detto: “—- Contro tutto questo (il controllo dell’immigrazione ), contro l’Europa dei muri, in particolare contro l’idea che alcuni Paesi possano avere accesso ai fondi europei per affrontare la storica emergenza migranti senza che questo corrisponda ad un impegno nell’accoglienza e nelle redistribuzione dei profughi”.
Contro le “resistenze” di alcune nazioni dell’est Europa, si era già’ schierato Renzi, seguito a ruota dalla Boldrini, la presidenta della Camera che aveva dichiarato : “No all’Europa dei muri, no agli spacciatori di paura”, (…….) “Nessun muro, né quelli d’acqua del Canale di Sicilia e dell’Egeo, né quelli di filo spinato tra Grecia e Macedonia e tra Ungheria e Serbia, può infatti impedire -aveva aggiunto – a donne e uomini che lasciano contesti di guerra e regimi dittatoriali di conquistare un diritto al quale nessuno di noi sarebbe disposto a rinunciare: il diritto a vivere in pace e sicurezza”.
Tuttavia nella critica “contro tutti i muri” si nota una strana omissione: nessun accenno mai ai muri in Israele.
Gli esponenti della sinistra mondialista dimostrano la loro evidente incoerenza, visto che indirizzano le loro grida di indignazione all’Ungheria, all’Austria ma non osano balbettare la minima obiezione alla costruzione del nuovo muro che Israele sta realizzando sul confine giordano, che andrà a congiungersi con quello già presente sul Golan (occupato) e che s’integrerà con tutto quell’orwelliano sistema di muri, reticolati e check point in Cisgiordania che i filo-palestinesi hanno definito, correttamente, “muro dell’apartheid”. Non solo questo ma da ultimo il Governo di Netanyahu ha comunicato anche la sua intenzione di costruire un muro al confine con il Libano per evitare le “infiltrazioni degli Hezbollah”. Strano che Renzi non ne abbia parlato nel corso della sua visita in Israele.
Muro di Israele in Cisgiordania
Tuttavia quel muro, quello edificato da Israele, per le cancellerie
europee dalla lacrima a comando, è una semplice “barriera di
separazione”: “Israele” ha il “diritto di difendersi”, gli ungheresi,
gli austiaci, gli slovacchi, i ceki no, non devono avere questo diritto
e devono accettare come “risorse” le decine o centinaia di migliaia di
migranti e profughi che si stanno riversando in Europa sotto l’accorta
regia delle centrali di potere mondialista che favoriscono il traffico.L’ Italia con il suo governo, è la più la più’ lesta mell’ obbedire alle direttive e non si limita ad accogliere ma invia le navi della Marina a cercare i migranti sotto le coste africane della Libia per trasferirli sul territorio italiano e sistemarli in Hotel a 3 e 4 stelle, con pasti assicurati, TV, Wi F incluse, schede telefoniche, sigarette e qualche euro per le piccole spese quotidiane. Un trattamento invidiato dai tanti italiani in difficoltà’ economiche e senza alcuna assistenza ma di quelli il governo non si cura, non entrano nel business delle cooperative e non sono inclusi nei piani di assistenza della UE.
Anche il noto intellettuale, guru della sinistra mondialista, Roberto Saviano, ha detto la sua ed ha affermato che ” i migranti sarebbero, secondo lui, una risorsa per il Sud d’Italia, loro possono compensare l’esodo dei giovani italiani dalle regioni meridionali, Saviano vorrebbe rimpiazzarli con la gente che arriva a bordo dei barconi, così che alle terre del Sud sarebbe riservato un destino da immenso campo profughi, anzi “il sud Italia potrebbe ripartire, se si riempie di migranti” , secondo Saviano . Mano d’opera a basso costo per le multinazionali, quale migliore occasione. Vedi: Saviano Il sud Italia può ripartire se si riempie di migranti
Lo aveva detto anche la Boldrini in Sicilia: “è un bene che ne vengano tanti, saranno utili a sopperire alla carenza di nuovi nati e potranno pagare anche le pensioni degli italiani”. Queste “nobili” parole, delle Boldrini, di Saviano e degli altri, oltre a agli appelli del Papa, a quelli degli oligarchi della UE, senza dimenticare gli appelli di Obama, non hanno però convinto tutti. Gli austriaci, come gli ungheresi e gli slovacchi, sono in allarme: la prospettiva di essere africanizzati ed islamizzati dal flusso inarrestabile che arriva dall’Italia non è’ considerata una prospettiva esaltante e ne vedono i pericoli, non si vogliono convincere dei vantaggi.
Gli austriaci e gli ungheresi in particolare non sono interessati a farsi pagare le pensioni dagli africani, non piace loro la prospettiva di farsi ripopolare le loro vallate dai migranti, loro vogliono mantenere le loro identità’ nazionali e rifiutano di farsi sommergere dall’ondata migratoria. La vecchia Mitteleuropa vuole mantenere la sua cultura e tradizione. Che strano.
L. Lago
fonte: http://www.controinformazione.info/i-muri-non-sono-tutti-uguali-per-la-sinistra-mondialista-quelli-in-israele-sotto-silenzio/
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