mercoledì 20 aprile 2016

Da schiavo degli altri a padrone di te stesso

(Immagine presa dal web)  
 
Viviamo in un'epoca in cui conta di più l'apparire rispetto all'essere. E' facile, di conseguenza, assistere ad una perdita di personalità da parte degli individui. Difficilmente, infatti, si può riuscire ad essere se stessi in un mondo dominato dalle mode che tende, proprio in conseguenza di ciò, a giudicare tutto ciò che risulta essere diverso dagli "standard qualitativi".
 
La maggior parte dei ragazzi tende ad uniformarsi alle mode del momento a costo di perdere, cosa che succede di fatto, la propria personalità e, di conseguenza, originalità. Ognuno di noi, infatti, ha un proprio talento, un dono che porta con sé dalla nascita. Questo talento, però, per essere espresso andrebbe ESERCITATO E SVILUPPATO, altrimenti rischia di rimanere al rango di mera potenzialità.
 
Sicuramente, per esercitare i propri talenti spesso occorrerà parecchio coraggio, ciò specie se si possiedono delle doti che vanno contro le "mode" e le altrui opinioni. Detto in altre parole, per prendere in mano le redini della propria Vita occorre prima smettere di essere schiavi dei giudizi altrui e delle "mode" correnti, altrimenti ci si arenerà senza possibilità di scampo.
 
(Immagine presa dal web)
Come molti ben sanno, i talenti possono essere più facilmente sviluppati quando si è ragazzi per poterli esprimere da subito. Purtroppo ciò non sempre risulta di facile attuazione in quanto ci saranno elementi di contrasto quali: famiglia, amici, educatori vari. Essi tenderanno a renderci schiavi dei loro giudizi facendoci sentire, al contempo, in colpa se non faremo ciò che loro ritengono sia "giusto" per noi.
 
(Immagine presa dal web)
 
Solo l'adolescente ribelle ha spesso la possibilità di poter esprimere il proprio talento. In questi casi ciò accade in quanto il ragazzo avrà abbastanza coraggio da uscire fuori dalle "mode" e dagli altrui giudizi, primo fra tutti quello dei propri familiari, smettendo, per ciò stesso, di essere schiavo degli altri diventando, di conseguenza, padrone di se stesso e della propria Vita.
 
Dal momento in cui si riescono a spezzare le sbarre della prigione di MATRIX, solo allora ci si potrà dedicare appieno allo sviluppo del proprio potenziale evolutivo. A volte occorrerà rinnegare tutto, o quasi, quello che si è appreso durante la fase educativa-programmatica. Insomma, occorre smettere di essere dei robottini perfetti e mandare in corto circuito il cervello razionale-analitico a favore di quello creativo-analogico.
 
(Immagine presa dal web)
 
Solo colui il quale riuscirà ad avere il coraggio di mettere in discussione le "mode", i luoghi comuni e i modi di pensare schematici tipici di MATRIX, riuscirà ad essere libero e potente. Una volta che si sarà liberato dalla schiavitù delle apparenze e dall'altrui giudizio, solo in quel momento potrà definirsi realmente libero di proseguire per la sua VERA STRADA, la sola in grado di condurlo alla sua VERA META.
 
 
Vincenzo Bilotta
 

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