E’ una ricetta antichissima che
estrae attraverso una particolare procedura i principi attivi curativi
dell’aglio che altrimenti anche mangiandolo crudo non riusciremmo ad
assorbire. I benefici secondo chi l’ha provata sono incredibili, dal non
prendere l’influenza a curare diverse patologie.
In Asia è diffusa nelle località
remote dove la medicina allopatica non ha preso piede e quindi la
tradizione antica curativa è rimasta intatta. Secondo alcune ricerche
nel web sembra che in occidente questa ricetta sia arrivata grazie ad
una spedizione patrocinata dall’UNESCO nel 1972, che fra le rovine di un antico monastero tibetano, ha ritrovato la ricetta di un antico medicamento cinese a base di aglio e alcol scritta su tavolette di argilla di 4000 anni fa e tradotta in diverse lingue nel 1976.
Nella medicina tradizionale cinese l’uso degli estratti alcolici c’è sempre stato e da noi anche la famosa Santa Ildegarda von Bingen che curava le malattie più incurabili con le sue “pozioni” a base di erbe, fiori, frutti, radici, e anche gli animali di piccole dimensioni (come i serpenti) o parti di animali.
Ecco per cosa è utile la tintura (estratto alcolico) di aglio secondo la ricetta tibetana
- Arteriosclerosi
- Mal di testa
- Sinusite
- Ipertensione
- Malattia polmonare
- Artrite e reumatismi
- Vari disturbi della vista e dell’udito
- Impotenza
- Mancanza di appetito
- Gastriti, ulcere dello stomaco e le emorroidi
- Ischemia
- Emorroidi
- Problemi oculari
- Problemi uditivi
Che cosa fa la tintura tibetana di aglio
- Purifica il corpo dai depositi di grasso dove si accumulano le tossine
- Scioglie i calcoli nei vari organi
- Migliora il metabolismo e quindi tutti i vasi sanguigni ri-diventano elastici
- Scioglie i coaguli di sangue
- Regola il peso corporeo
- Aiuta a prevenire la formazione di emboli
- Migliora il funzionamento del fegato e potenzia le sue capacità depurative
- Migliora il funzionamento dei reni e aiuta a combattere la ritenzione idrica
- Potenzia il sistema immunitario e aiuta ad aumentare le difese
- E forse la più importante: Assorbe eventuali tumori interni ed esterni
Come preparare la tintura tibetana di aglio
Ingredienti
- 350 grammi di aglio, preferibilmente biologico o locale
- 250 grammi d’alcool etilico per alimenti a 96 gradi per uso interno
Si tagliano a pezzettini e si schiacciano con un mortaio gli agli dopo aver tolto il rivestimento dei bulbi.
Mettere la poltiglia ottenuta in una bottiglia e aggiungere a questo l’alcool.
Tappare ermeticamente e conservare la bottiglia per 10 giorni in luogo buio, fresco e ventilato.
All’undicesimo giorno filtrare attraverso il cotone o una tela bianca, spremendone il residuo in una/due boccettine (a seconda delle dimensioni che hai) con il contagocce che si trovano anche in farmacia. Il liquido spremuto viene conservato per altre 3 settimane a riposo in un luogo buio, fresco e ventilato.
Dopo tre settimane, si può iniziare la cura tenendo conto della scaletta seguente: si consiglia di prendere le seguenti gocce con circa 50 g di succo di frutta o latte vegetale o altro (anche acqua) sempre 20 minuti prima dei tre pasti principali della giornata. Ricorda di sbattere la bottiglia prima di usarla per assorbire anche l’eventuale residuo sul fondo.
|
Si prosegue la somministrazione di 25 gocce al dì come l’11° giorno fino alla consumazione totale del prodotto.
Può sorprendere che una semplice ricetta a base di comune aglio può rivoluzionare la propria salute. In realtà è sempre stato così. L’aglio è uno dei rimedi più usati sin dalla preistoria:
basti pensare che ne sono state rinvenute tracce in caverne abitate 10
mila fa e che la prima “prescrizione” risale a una tavoletta d’argilla
del 3000 a.C., con incisioni cuneiformi, ritrovata nel Sud America.
Gli antichi Egizi sono stati tra i maggiori utilizzatori di aglio, perché affermavano che era in grado di prevenire le malattie e aumentare la forza e la resistenza fisica: la pianta fu infatti ritrovata nella tomba del faraone Tutankamon.
Anche nell’Antica Roma l’aglio fu un rimedio di frequente impiego. Il celebre medico Ippocrate, padre della medicina occidentale, lo raccomandava per la cura di infezioni, ferite, lebbra e tumori e anche Plinio lo raccomandava.
Nel Medioevo l’aglio era la medicina dei contadini e dei poveri, che lo consumavano in grandi quantità come terapia e prevenzione di tutti i mali.
Conosco diverse persone che hanno fatto questa cura tibetana e sono rimaste entusiaste di come problemi di salute che si portavano dietro da anni sono letteralmente scomparsi. Se hai paura che il tuo alito sia cattivo assumendo queste gocce, puoi masticare un paio di semi di cardamomo e scomparirà subito l’odore dell’aglio.
Riccardo Lautizi
Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.
fonte: http://www.dionidream.com/aglio-antica-ricetta-tibetana/
Nessun commento:
Posta un commento