Protocolli dei Savi di Sion
(parte seconda )
Leggi QUI la prima parte
SIAMO despoti
22. Ecco gli animali alcolici, che si inebriano con drink, il diritto ed un uso smodato che arriva con la libertà. Non è fatto per noi e i nostri adepti per camminare su questa strada. I popoli dei goy si divertono con liquori e alcolici; la loro giovinezza è cresciuta nello stupido classicismo e dall'immoralità precoce, in cui sono stati introdotti dai nostri agenti speciali - dai tutor, lacchè, governanti cresciuti nelle case dei ricchi, da impiegati e altri, come le nostre donne nei luoghi di dissipazione frequentati dai goyim. Nel numero di questi ultimi io conto anche le cosiddette "signore della buona società," seguaci volontarie degli altri nella corruzione e il lusso.
23. Il nostro contrassegno è - Forza e costruire-credere. Solo la forza vince negli affari politici, soprattutto se sono nascosti nei talenti essenziali di statisti. La violenza deve essere il principio, l'astuzia e la finzione la regola per i governi che non vogliono deporre le corone ai piedi degli agenti di qualche nuovo potere. Questo male è l'unico e solo mezzo per raggiungere il fine, il bene. Quindi non dobbiamo fermarci alla corruzione, l'inganno e il tradimento quando dovrebbe servirci al raggiungimento del nostro fine. In politica bisogna saper cogliere la proprietà di altri senza esitazioni se da essi si avvia una sicura sovranità.
24. Il nostro Stato, è in marcia lungo il percorso della pacifica conquista, ha il diritto di sostituire gli orrori della guerra con frasi meno evidenti ma più soddisfacenti della morte, è necessario mantenere il terrore che tende a produrre una cieca sottomissione. Basta solo una spietata severità che è il più grande fattore di forza dello Stato: non solo per il bene del guadagno, ma anche in nome del dovere, per il bene e il raggiungimento della vittoria, dobbiamo mantenere un programma di violenza e di finzione. La dottrina della quadratura dei conti è proprio il mezzo più forte di cui si avvalgono. Quindi, non è dato tanto solo dagli stessi mezzi come la dottrina di severità che noi trionferemo ma, il portare tutti i governi in soggezione al nostro super-governo. E' abbastanza far sapere a loro che siamo molto spietati per tutti quelli che disobbediscono facendoli cessare.
Con NOI termina la LIBERTÀ
25. I primi che (in tempi antichi passati), tra le masse si sono messi a credere alle parole "Libertà, Uguaglianza, Fraternità," parole che sono state ripetute ovunque a pappagallo da stupidi sondaggi, volando in su e in giù, queste esche hanno portato via il benessere del mondo, la vera libertà dell'individuo, già così ben custodita contro la pressione della folla. Gli aspiranti saggi dei goyim, gli intellettuali, non hanno potuto fare nulla per quelle parole pronunciate nel loro astrattismo; non hanno visto che in natura non c'è nessuna uguaglianza, non può esserci la libertà: è la natura stessa che ha stabilito l'ineguaglianza delle menti, di personaggi, e le capacità, proprio come immutabilmente ha stabilito la subordinazione alle sue leggi: non hanno mai smesso di pensare che la mafia è una cosa cieca, che tra gli arrivisti eletti a sopportare le regole sono (per quanto riguarda le politiche), gli stessi uomini ciechi come la mafia stessa, che l'adepto, benché sia uno sciocco, si può ancora governare, mentre il non-adepto, anche se fosse un genio, non capisce nulla della politica - a tutte quelle cose che il goy pagano senza alcun riguardo; ma che per tutto il tempo si basavano su queste cose dove la regola dinastica si appoggiava: il padre passa al figlio il corso della conoscenza degli affari politici, in tal guisa che nessuno lo sapesse, ma i membri della dinastia non potevano tradire i governati. Col passare del tempo, il significato del trasferimento dinastico del vero stato delle cose in campo politico è stato perso, e questo ha aiutato a portare al successo la nostra causa.
26. In tutti gli angoli della terra le parole "Libertà, Uguaglianza, Fraternità," l'ha portata nelle nostre file, grazie ai nostri agenti non vedenti, intere legioni hanno portato i nostri banner con entusiasmo. E per tutto il tempo queste parole erano il verme del cancro, messo al noioso lavoro per il benessere dei goyim, mettendo fine alla pace in tutto il mondo, la tranquillità, la solidarietà distruggendo tutte le fondamenta degli Uniti-GOY. Come si vedrà più avanti, questo ci ha aiutato al nostro trionfo: ci ha dato la possibilità, tra le altre cose, di avere nelle nostre mani la scheda master - la distruzione dei privilegi, o in altre parole l'esistenza dell'aristocrazia dei goyim, quella classe che era l'unico popolo a difesa dei paesi che erano contro di noi. Sulle rovine dell'aristocrazia naturale e genealogica dei goyim abbiamo istituito l'aristocrazia della nostra classe istruita guidata dall'aristocrazia del denaro. Le qualifiche per questa aristocrazia le abbiamo tradotte in ricchezza, ricchezza che dipende da noi, e nella conoscenza, per il quale i nostri anziani ci hanno insegnato fornendoci la forza motrice.
27. Il nostro trionfo è stato reso più facile dal fatto che nelle nostre relazioni con gli uomini, che noi volevamo, abbiamo sempre lavorato sulle corde più sensibili della mente umana, sul conto di cassa, dopo la cupidigia, sulla instabilità per bisogni materiali dell'uomo; e ognuna di queste debolezze umane, presa da sola, è sufficiente a paralizzare qualsiasi iniziativa, perché consegnerà la volontà degli uomini a disposizione di chi ha comprato la loro vita.
28. L'astrazione della libertà ci ha permesso di convincere la folla in tutti i paesi e, che il loro governo non è altro che l'amministratore delle persone che sono i proprietari del paese, e che l'amministratore può essere sostituito come un guanto logoro.
29. E' questa possibilità di sostituire i rappresentanti del popolo, che ci è stata messa a nostra disposizione, e, per così dire, ci ha dato il potere di nominare.
Seguirà "Il Protocollo n° 2":
1. È indispensabile per il nostro scopo che le guerre (per quanto possibile), non dovrebbero tradursi in guadagni territoriali: la guerra sarà così portata sul terreno economico, dove le nazioni non mancheranno di percepire nell'assistenza che diamo con la forza del nostro predominio e, questo stato di cose metterà entrambi i lati in balia della nostra AGENZIA internazionale; che possiede milioni di occhi sempre in guardia e senza ostacoli da eventuali limitazioni di sorta. I nostri diritti internazionali potranno poi spazzare via i diritti nazionali (nel senso proprio del diritto), e, esattamente regneranno le nazioni come il diritto civile degli Stati che governano i rapporti dei loro soggetti tra di loro....segue...
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