mercoledì 1 aprile 2015

Persone: Maschere che Risuonano

 
per-só-na

dal latino (ed ancor prima dall'etrusco/sumero pershù): per - attraverso - sonar - risuonare. Così era chiamata in antichità la maschera indossata dagli attori, che oltre a coprire il volto funzionava da amplificatore per la voce.

Esistono o, sarebbe meglio dire, ‘operano’ esseri umani che sembrano animati da intenti venefici. Le loro motivazioni appaiono incognite mentre sono incomprensibili le modalità con le quali compiono il loro peculiare destino terreno.

Si tratta spesso di capi di stato, banchieri, stelle del cinema o della televisione, rampolli di antichi casati, cantanti pop, scrittori ed opinionisti dei quali davvero si stenta solo ad immaginarsi un rapporto empatico tanto sono distanti e noncuranti delle sensazioni dell’umano genere.

Chi li ispira? Chi o cosa li conduce a condurre esistenze freddissime ed apparentemente vuote, all’insegna di una ‘mission’ ben precisa ed unidirezionale?

Sono esseri al di fuori del contesto normale, sono ‘maschere’ la cui funzione ci è nota solo in parte ed a nulla valgono, per giustificarne le azioni, le scusanti dell’appartenenza a quella od a quell’altra superloggia mondialista che detterebbe loro compiti e missioni.

Il loro agire è estraneo all’umano genere. Le loro azioni stereotipate e programmate. Il loro ‘aplomb’ incredibile ed indecifrabile. La loro duplicità di atteggiamento sfida la ragionevolezza.

Sono elementi decisamente estranei. Elementi apparentemente etero diretti, come portali dimensionali. Persone nel senso di ‘ruoli incarnati’, attori, persone appunto.

Ci verrebbe da chiedere: Essi, vivono?
 
 

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