L’anno scorso, il primo di marzo, scrissi un articolo intitolato “Obama ha reso le cose in Ucraina molto, molto peggiori, adesso la Russia è pronta per la guerra” [NdT:in inglese]
in cui scrissi questo: “Spero e prego che Obama ed i suoi consiglieri
si fermino e pensino attentamente al loro prossimo passo, perché non
devono sbagliarsi sul fatto che LA RUSSIA È PRONTA PER LA GUERRA”.
Usando il grassetto e le maiuscole rosse speravo di attirare
l’attenzione di tutti, inclusi vari analisti statunitensi che leggono il
mio blog, e di indurli a pensare che io conoscevo qualcosina sulla
Russia. Questa fu la prima volta nella mia, adesso ex-, carriera di
analista militare che ho diffuso un tale avvertimento, ed è per me una
dolce ironia che ciò sia avvenuto pubblicamente e non dietro ogni sorta
di muri di sicurezza.
Io credo fermamente ANCORA adesso che la Russia sia pronta per la guerra. E per “pronta” intendo due cose:
a) La Russia è moralmente e psicologicamente determinata ad usare la forza militare per difendersi dall’Impero.
b) La Russia ha i mezzi militari necessari a difendersi dall’Impero.
Concordo pienamente con un recente articolo, apparso su Russia Insider, intitolato “In un confronto militare contro la Russia, la NATO avrebbe probabilmente la peggio”.
Non so chi sia lo “Shellback” che ha scritto l’articolo, ma ho
immediatamente riconosciuto un “freddo guerriero” come me che deve aver
speso molte ore nello studio dei lavori di V.G. Reznichenko e di David Glantz, qualcuno che sa di cosa parla. Potete prendere quello che scrive “Shellback” e metterlo in cassaforte.
Recentemente, Il Times di Londra ha
parlato delle minacce attribuite ad un alto funzionario dei servizi
segreti ed indirizzate ai colleghi americani. Poiché il Times è a
pagamento, vi indirizzo a questa ristampa da parte dell’Australian [NdT:in inglese].
Lasciatemi subito dire che tutti i dettagli dati sul presunto incontro
mi sembrano del tutto verosimili e che non ho alcuna ragione per
dubitare che stavolta il Times non abbia riportato una storia vera. Sono
consapevole del fatto che il portavoce di Putin, Peskov, ha smentito
immediatamente la storia, ma in questo, molto raro, caso continuo a
credere ai media ufficiali occidentali. Perché? Perché in questa storia
tutto è assolutamente credibile.
In particolare, questi estratti:
Fra i “messaggi chiave mandati dai partecipanti russi” c’è stato l’avvertimento che ogni mossa militare da parte occidentale verso la Crimea farebbe partire la risposta russa, coinvolgendo eventualmente anche le forze nucleari. “Gli Stati Uniti devono capire che anch’essi sarebbero a rischio”.La delegazione russa ha detto che ogni rafforzamento della NATO nei paesi baltici spingerebbe la Russia ad aumentare la sua “postura nucleare”, questo, secondo alcune note compilate da un partecipante statunitense. L’avvertimento è riportato papale papale “La Russia userà le sue armi atomiche contro la NATO”.
Quando erano in discussione le possibili azioni russe nel Baltico, ha riferito: “I membri russi hanno menzionato uno spettro di risposte, da quelle nucleari a quelle non militari”.I commenti russi più taglienti sull’Europa orientale sono stati quelli di Valentin Korabelnikov, un ex capo dei servizi segreti militari, che resta un alto consigliere del ministro della Difesa. Poiché il GRU ha orchestrato l’annessione della Crimea, è probabile che egli sia stato coinvolto nella pianificazione. Ha detto che la maggiore minaccia per la Russia era l’attività statunitense lungo i suoi confini, questo secondo gli appunti presi da Kevin Ryan, un generale di brigata statunitense ora in pensione che ha ricoperto l’incarico a Mosca come attaché per la difesa.
In occidente, la maggior parte delle
persone, specialmente quelle che non hanno ancora abbandonato il loro
Monitor-Idiota, sono influenzate dalla propaganda, sia che lo sappiano o
no. Il solo fatto di vivere in una società altamente propagandizzata
ti fa assorbire molta di quella propaganda, come per osmosi. Uno di
questi miti della propaganda riguarda le condizioni e la prontezza dei
militari russi. Naturalmente, dà una confortevole sensazione di
“benessere” il sapere che i nostri militari, quasi per definizione, sono
semplicemente “i migliori”, ma la realtà è molto differente ed
ignorarla è molto pericoloso. Ecco alcuni fatti nudi e crudi:
1. In Ucraina, la Russia, per quanto attiene al terreno, ha un *enorme* vantaggio rispetto alla NATO, semplicemente perché l’Ucraina è giusto al di là del confine russo. La NATO non ha proprio la capacità di proiezione della forza o i numeri per intervenire in Ucraina.
2. Le forze terrestri russe sono più toste, meglio addestrate e meglio comandate delle loro controparti della NATO.
3. Le forze aeree russe sono più capaci di quelle della NATO, sia in termini di personale che in quelli dei mezzi.
4. Le forze di difesa aerea della Russia sono le migliori del pianeta.
5. Le forze nucleari russe sono molto più moderne e capaci di quelle statunitensi.
6. Le forze speciali russe sono, di gran lunga, le più capaci del pianeta e, al contrario di quelle statunitensi, hanno una storia di combattimenti che lo prova (Operazione Storm-333, “Polite Green Men” in Crimea [NdT:in inglese] ). In qualsiasi guerra ucraina, giocherebbero un ruolo cruciale.
Operatore Spetsnaz GRU
[ Apro una parentesi: la propaganda
occidentale fa sempre sonore affermazioni riguardo questo o quel tipo di
addestramento, questo o quel tipo di arma, questo o quel tipo di
citazioni e dichiarazioni su meravigliose, supersegrete, “migliori nel
mondo”, forze speciali, ma io guardo solo alla lista dei combattimenti.
Potete addestrarvi quanto volete e trascorrere cento giorni nel deserto
mangiando lucertole, ma finché non mi mostrate qualche successo in veri
combattimenti di guerra, non vi prenderò molto sul serio. Recentemente,
un commentatore ha scritto che la migliore fanteria nel mondo è quella
australiana perché ha imparato le proprie capacità dagli uomini del
bush. Grandioso. Uno sguardo al territorio controllato attualmente dagli
uomini del bush confrontato alle dimensioni della Russia vi dirà tutto
quel che c’è da sapere riguardo questa affermazione :-].
Adesso non fate errori: la Russia non
vuole la guerra. Se la Russia volesse davvero la guerra, Putin avrebbe
mandato l’anno scorso i militari russi nel Donbass. In verità, la Russia
non vuole neanche un’altra “guerra fredda” in Europa. Ma la Russia è
preparata a difendere sé stessa se l’Impero Anglo-Sionista insiste a
cercare di sottometterla alla sua egemonia.
Per quel che riguarda la Crimea, essa
non è negoziabile, semplicemente. Ogni tentativo di staccare la Crimea
dalla Russia sarà considerato un attacco alla Russia. Potreste pure
provare a prendere il Cremlino.
Infine, faccio notare che ho detto “la
Russia è pronta” e non “Putin è pronto”. Non soltanto qualcosa come
l’85% o più dei russi sostiene Putin, ma anche perfino quelli che lo
avversano (LDPR, il partito comunista, Just Russia) sostengono
pienamente e totalmente il rifiuto di Putin a sottomettersi all’Impero.
Le dimensioni della popolazione russa favorevole all’occidente è al
massimo sul 3%-5%, non abbastanza neanche per ottenere un singolo
deputato alla Duma.
Qui, lasciatemi spiegare qualcosa sulla storia della Russia.
La Russia ha cominciato come un
principato piuttosto piccolo, molto più piccolo e debole della Polonia,
poi iniziò ad essere invasa da un miscuglio multietnico di nomadi
dell’est. La Russia non ha nessun confine naturale. Non solo questo, ma
la maggior parte del Paese è, in termini militari, molto più simile ad
un oceano che ad una terra emersa: enormi foreste, steppe infinite,
climi estremi, e così via. Inoltre, al contrario dell’Europa occidentale
in cui le forze che si arrendevano, in genere, erano risparmiate, nelle
vaste distese della Russia arrendersi non era semplicemente una
opzione, perché voleva dire morte. Il pool genetico russo è stato
direttamente influenzato da questa pressione selettiva, così come è
avvenuto per la cultura russa.
[Fra parentesi: mia figlia dice,
sorridendo sempre, che le canzoni russe ruotano intorno a tre argomenti:
amore, patria e guerra. Ha ragione. La guerra e tutto ciò che
rappresenta è una parte integrale della cultura russa come il
sacrificare la propria vita per la Patria.]
Per quelli ancora dubbiosi, raccomando la traduzione automatica di questa pagina. È una analisi di tutte le guerre e le battaglie combattute dalla Russia fra il 1700 ed il 1940. Il risultato è chiaro:
Per 250 anni della sua esistenza, i
militari russi hanno combattuto 392 battaglie fra eserciti regolari,
contro gli svedesi, i francesi, i tedeschi, i turchi, i polacchi, i
tartari, i finlandesi, vari gruppi etnici caucasici, i giapponesi, i
cinesi, gli austriaci, gli ungheresi, i britannici, gli italiani, le
nazioni centroasiatiche. Di tutte queste, la Russia ne ha vinte 279.
La Russia ha perso solo 3 delle 34 guerre che ha combattuto:
1. Crimea
2. Russo-giapponese
3. Polacco-sovietica del 1920.
2. Russo-giapponese
3. Polacco-sovietica del 1920.
E, nella maggior parte di queste battaglie, la Russia aveva meno truppe ed armi peggiori.
Altro che l’usuale mito occidentale sul
“vincere con i numeri” o sul “Generale Inverno”, miti creati dagli ego
feriti degli occidentali, non da analisi militari.
Questa storia crea un paradosso: i russi
odiano assolutamente la guerra e ne hanno perfino paura, ma in guerra
sono determinati e senza timore. Inoltre, il terreno “simile all’oceano”
rende i russi imbattibili in due cose: nella guerra di manovra e nella
ricognizione e raccolta di informazioni. Anche la “ritirata” ha un
diverso significato in un terreno simile all’oceano rispetto al
tradizionale guerreggiare terrestre.
Credo che sia proprio questo ciò che i
funzionari russi cercavano di dire alle loro controparti durante la
riunione riportata dal Times: noi non vogliamo la guerra, ma se voi ci
obbligate a questo, vi sconfiggeremo.
Ci potremmo chiedere della guerra
nucleare: i russi rischierebbero veramente la morte piuttosto che la
resa? In fin dei conti, gli USA *hanno* veramente i mezzi per spazzar
via dalle mappe la maggior parte delle città russe! Anche qui la
risposta è semplice: la Russia ha quasi sempre combattuto contro una
minaccia esistenziale. È vero, gli Stati Uniti hanno le atomiche, ma il
progetto di Hitler per la Russia difficilmente poteva essere considerato
migliore (convertire i subumani russi in schiavi per la razza padrona).
Al contrario degli occidentali, che non hanno quasi mai affrontato una
minaccia esistenziale (non conta Hitler che è stato più vicino ad un
“nostro figlio di puttana”), i russi lo hanno fatto, molte volte. Questo
è il grande vantaggio dell’imperialismo, specie per una potenza
protetta dai mari: le guerre si svolgono lontano da casa. In una guerra
nucleare, sia la Russia che gli USA perderebbero entrambi fra i 20 ed i
50 milioni di persone. Adesso azzardate una ipotesi: quale nazione è
meglio attrezzata a perdere da un quinto a metà della sua popolazione e
sopravvivere all’inverno nucleare e alla ricaduta radioattiva?
In conclusione, a quelli che respingono
come nonsensi i ragionamenti precedenti e credono ancora che le forze
militari occidentali potrebbero prevalere contro la Russia, voglio dire
questo: siete i benvenuti nel respingere quel che ho detto sopra, ma,
per favore, rendetevi conto che la grande maggioranza dei russi ci crede
veramente! E come diretta conseguenza di ciò, essi non si
sottometteranno, essi non “abbasseranno il capo”, essi non si
arrenderanno e vi combatteranno con tutto quello che hanno.
Questo argomento mi fa venire male al
fegato. Lo odio. Sono anche frustrato fino alle lacrime perché, dopo
essere sopravvissuto alla guerra fredda, sono adesso di fronte alla
situazione internazionale di gran lunga più pericolosa dai tempi della
crisi missilistica cubana, ed almeno allora erano tutti terrorizzati,
oggi invece il pubblico zombificato dalla propaganda è completamente
ignaro di quello che sta accadendo. La sola ragione che mi spinge a
ripetere tutte queste cose è la speranza che qualcuno, da qualche parte,
prenda seriamente i miei avvertimenti e avvisi il suo capo.
Se tu sei quella persona, per favore, fai la cosa giusta adesso.
The Saker
*****
Articolo di The Saker apparso su TheSaker.is il 3 aprile 2015
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia.it
Nessun commento:
Posta un commento