martedì 27 ottobre 2015

Maqui – Dalla Patagonia arriva la bacca più potente mai trovata

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Queste bacche hanno origine in zone poco accessibili di una parte remota del pianeta: la Patagonia Cilena e in particolare nell’arcipelago Juan Fernandez, nell’oceano Pacifico. Le condizioni climatiche e di altitudine (anche 2500 metri) in cui queste bacche crescono, rendono eccezionale ed unico il loro contenuto nutritivo.

LA CONFERMA DELL’ENORME POTENZIALE VIENE DAI MAPUCHE 
Mapuche, gli indigeni del Cile meridionale, sono leggendari per la loro altezza, robustezza e longevità.  

Grandi mangiatori di maqui, i Mapuche sono gli unici indiani d’America mai sottomessi dai conquistatori europei, durante la grande colonizzazione delle Americhe.

Si narra che sia stato proprio il Maqui a fare di questi indiani degli instancabili e fortissimi guerrieri. Pare, infatti, che queste tribù facessero un grande uso non solo del frutto, ma anche delle foglie. Il professore dell’Università di Valdivia, Juan Carlos Bertoglio, studia gli effetti di questa bacca sui Mapuchi e conferma che questa popolazione è una delle più forti e longeve mai osservate.


L’UNICITÀ DI QUESTA BACCA SONO LE DELFINIDINE
Barry Sears, presidente dell’Inflammation Research Foundation di Boston, nel suo ultimo libro La Zona del Futuro ha descritto il loro potere in questi termini:
Si conoscono più di 4 mila molecole di polifenoli ma non tutte hanno le stesse proprietà antietà. Quelle del Maqui hanno una struttura peculiare. Ricche di delfinidine, queste bacche hanno la capacità di attivare un enzima, l’Ampk, responsabile dei processi metabolici nella cellula e che si accerta che tutto funzioni. Ecco perché le sto studiando. L’Ampk è l’«enzima della vita», si comporta come un interruttore: se attivato, aumenta la produzione di energia fornita dalle calorie alimentari. Se questa produzione cresce, sono necessarie meno calorie, e, se si assumono meno calorie con il cibo, si perde peso e si rimane giovani più a lungo.  Le delfinidine che lo attivano non sono nutrienti, ma sensori di energia della cellula, veri e propri direttori d’orchestra della chimica dell’organismo”.

ELISIR DI ETERNA GIOVINEZZA
Sears continua:
Più Omega 3 e polifenoli consumiamo, più giovani rimaniamoGià a basse dosi, 20-25 mg al giorno le bacche del Maqui agiscono da antiossidanti. Con 50-100 mg iniziano ad avere un’azione antinfiammatoria e a dosi ancor più alte, sopra i 250 mg al giorno, si attiva l’enzima della vita, promuovendo il dimagrimento e il rallentamento dell’invecchiamento”.
SONO PIÙ ANTIOSSIDANTI DELLE BACCHE DI GOJI E ACAI!
Le Maqui sono ricche di antocianine, potenti antiossidanti che servono alle piante dai raggi ultravioletti del sole, che dato l’habitat in cui si sono sviluppate (altitudini elevate e clima rigido) ne hanno sviluppate più di tutte le altre bacche in natura. Le bacche di Maqui hanno altre importanti proprietà medicinali: antibatteriche, toniche ed astringenti, analgesiche e febbrifughe, antitumorali e sono più antiossidanti delle bacche di Acai e Goji!

Uno dei parametri che esprime la capacità antiossidante di un alimento è il test ORAC, acronimo di Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno: un valore ORAC elevato significa alta attività antiossidante in vitro. Come mostra l’immagine ad inizio articolo, il Maqui è il cibo con il valore più elevato.

RAFFORZANO IL SISTEMA IMMUNITARIO E PROTEGGONO DAL TUMORE
Le bacche di Maqui sono ricche di Vitamina E, utile nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e di Vitamina B5, che riduce stanchezza e affaticamento, aumenta le prestazioni mentali e ripristina il normale metabolismo energetico.

Le delfinidine inoltre:
  • Stimolano il sistema immunitario: Migliorano le difese dell’organismo;
  • Regolano l’infiammazione: Riducono il rischio di sviluppare malattie degenerative che creano infiammazione; Aiutano a modulare l’infiammazione cellulare in maniera quasi immediata, nel giro di qualche ora;
  • Riducono l’invecchiamento cellulare: Sono anche importantissimi nella prevenzione delle patologie legate all’invecchiamento attraverso gli antiossidanti e l’attivazione del cosiddetto “enzima della vita”; Facilitano lo sviluppo di energia dai grassi, riducono la sintesi del colesterolo e migliorano il flusso sanguigno;
  • Regolano la crescita cellulare: Inibiscono la crescita di cellule cancerose.

CONCLUSIONE: LA CHIAVE E’ IN CIO’ CHE MANGIAMO
Molti studi scientifici devono essere ancora fatti ma come sappiamo l’alimentazione è la chiave per una vita lunga e priva di malattie. Come dichiara il Prof. Giovanni Scapagnini
Il raggiunto stato di benessere e le scoperte della scienza e della medicina hanno via via aggiunto anni all’aspettativa media di vita delle persone. E questa è una notizia positiva. Il problema è che esse invecchiano male: vivono più a lungo, ma sono più malate. E si tratta di patologie cronico-degenerative. Oggi sappiamo che un elemento comune a tutte queste patologie è una disregolazione dei processi infiammatori. Possiamo combattere questi processi degenerativi con quello che mangiamo: gli alimenti sono sostanze in grado di ‘dialogare’ con i ricettori delle nostre cellule, cambiando, di conseguenza, l’espressione dei nostri geni direttamente collegati con la sopravvivenza delle cellule stesse, con la sopravvivenza dei tessuti e, di conseguenza, con il benessere dell’intero organismo.
Quindi diamo importanza a ciò che introduciamo nel nostro tempio. Le bacche Maqui ci vengono in aiuto per riportare rinforzare e mantenere la salute delle cellule che compongono il nostro corpo.


Dioni

fonte: http://www.dionidream.com/maqui-patagonia-bacca-potente/

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