venerdì 30 ottobre 2015

Il segreto è una donna che tesse la tela


Realizzare sè stessi attraverso la saggezza delle donne

Il segreto è nelle donne

Quando ho rischiato la vita per una gravidanza extrauterina e aver perso un figlio ho iniziato a domandarmi seriamente: “cosa significa realizzarsi nella vita?”

Una domanda che nasce quando accogli le tue ferite, le coccoli e le trasformi in un trampolino di lancio, come ho fatto io. Nella nostra vita tocchiamo con mano questi vissuti umani nelle situazioni più diverse. 

Attraverso il corpo ci comunicano i nostri bisogni non consapevoli che, non potendo trovare spazio, cercano di manifestarsi ad ogni costo. Le ferite quindi sono chiavi universali e preziose che ci consentono di aprirci ad un nuovo sentire che è ciò che la “Madre” ci insegna attraverso il potere dell’accoglienza, dell’amore e della fiducia.

La mia insegnante(1) ci diceva sempre che “il cambiamento è automatico, è il miglioramento che va allenato!”. Con questo intendeva dire che la vita ci porrà sempre di fronte a sfide (anche dette “opportunità”) e sta a noi coglierle nel loro potenziale evolutivo. La vita in un modo o nell’altro ci fa cambiare e a volte nel modo più duro. Cambiare è l’unica costante per il fatto stesso di vivere per evolvere, ed è la trasformazione che deriva dal ciclo di creazione e distruzione che la Madre per sua natura simboleggia. Diverso è il caso del miglioramento, che scegliamo solo noi. Scegliere di cambiare positivamente attrae molte ricompense e include una nuova consapevolezza di ciò che si è e una nuova energia in ciò che si fa. Le scelte che spesso ci troviamo a dover fare sono il senso di colpa, che implica il giudizio, e l’autoresponsabilità, che implica amore e impegno.

Certo, ci vuole coraggio… ma anche scelta.

statuettaCi vuole la scelta di essere felici e quindi autoresponsabili per ciò che si è e fa per migliorare, e oggigiorno scegliere di vivere sani e appagati a lungo non è così scontata. Negli anni ho studiato le donne nei loro aspetti di antiche dee ed eroine del nostro tempo, di guaritrici e artiste, di insegnanti e cuoche, di sante e streghe, di guerriere e scienziate, di nonne e madri(2). Donne che curano, donne che ascoltano, donne che insegnano. Le “mie donne” sono state fin da sempre un esempio da seguire ed energia propulsiva per i momenti di rinascita e vigore, anche quando la strada si faceva dura. Attingere alla loro sapienza ci riporta in contatto con l’altra metà della creazione, con la nostra parte femminile e quindi apre alle donne e agli uomini nuove possibilità di vivere un’esistenza meno stressata, più creativa e appagante. Ecco a voi alcune cose importanti che le donne mi hanno insegnato.

humanmandala1) La rete della vita
C’è una realtà non visibile agli occhi che opera a tutti gli effetti, nonostante non la vediamo (ad occhio nudo) o non ci crediamo. Conoscere e sfruttare il campo dell’invisibile diventa una cosa buona e piacevole perchè possiamo cogliere e accogliere intuizioni, sensazioni e idee da applicare alle faccende della nostra vita, in primis le esigenze del corpo, le scelte da fare in famiglia, gli investimenti favorevoli, le persone a noi affini, gli studi da intraprendere e così via. Ciò che è invisibile non significa che è inesistente! Diversi ricercatori hanno indagato la provenienza di queste informazioni e in molti sostengono che si tratti di un campo morfogenetico, ovvero di una fitta rete di interconnessioni mosse da una matrice (madre) che ci unisce gli uni con gli altri e alla quale attingiamo in ogni istante per poter funzionare.(3) 

Il concetto di campo energetico (o Ki, prana, matrix, etc nelle diverse culture) è un concetto non nuovo, e sebbene scienze antiche e moderne abbiano ampiamente documentato l’esistenza e gli effetti di questa struttura, il mondo si divide in credenti e miscredenti, come se dovesse essere un fatto di religione. In realtà questa energia è un concetto della fisica moderna che ci tocca fin dal concepimento, e non deve metterci timore poichè è stata nostra fin dall’inizio nel nostro Dna. Ed è proprio il nostro Dna che ci mette in contatto con tutti gli esseri viventi e ci permette di vivere la bellezza della vita in tutte le sue sfumature.

Alla luce di questo, la famosa legge di attrazione permetterebbe al campo energetico umano di essere potenzialmente ricettivo ai doni che la vita offre. Come i raggi del sole, la legge di attrazione rimane invisibile all’occhio umano, ma si fa sentire sulla pelle (pensa a quando i raggi ti colorano la pelle), nel cuore (pensa a quando ti lasci baciare felicemente dal sole), e nelle sensazioni viscerali che ci guidano istante per istante. La legge di attrazione non è (solo) qualcosa di mentale, è piuttosto qualcosa che abbraccia i sentimenti umani e i piaceri del corpo fisico. Questo è un pensiero tipicamente femminile e olistico, e per questo le donne danno un contributo maggiore quando entrano in contatto con la loro vera natura emozionale e corporea.

tesse22) Il piacere che libera
Sebbene molti sostentitori della legge di attrazione sfruttino il potere della mente tramite pensieri e affermazioni positive, i benefici più duraturi e profondi si ottengono nutrendo i piaceri del corpo: sensazioni, colori, gesti, canti, contatto fisico, esercizi, cibo, ascolto della parte istintiva,etc. I nostri cinque sensi diventano così una risorsa da sfruttare a nostro vantaggio. Lo sapevano bene i nostri antenati, che adoravano il corpo della donna per il solo fatto di ricordare con le sue forme e la sua grazia la meraviglia della vita.(4)

Quindi in che modo possiamo recuperare la capacità di accedere alla saggezza innata dei sensi e dell’intuizione ed essere protagonisti dellla nostra vita?.(5)

Un primo passo è quello di lasciare spazio al piacere corporeo anziché al dovere imposto o autoimposto, in modo che le cellule di tutto il corpo inizino ad emettere frequenze di gioia, che è una delle frequenze più alte per attrarre ciò che è meglio per noi e chi ci circonda. Se provo piacere in me stesso e in quello che faccio, trasformo me stesso e il mondo attorno a me, divento più sereno, sano e bello. Il mondo attorno a me si accorge che valgo e l’anima si espande. Tramite il corpo l’anima si libera e nella libertà noi raggiungiamo noi stessi e chi amiamo.

IMG_42473) Onorare la gioia
Il sentire è tanto potente quanto invisibile, ma è nei suoi aspetti quotidiani e semplici che si rende materia viva. Quelli che erano problemi e paure diventano verità e bellezza e nell’esperienza vivida delle ferite troviamo risorse concrete per amarci e realizzare noi stessi. E in un mondo che cambia in continuazione, diventa necessario sviluppare la propria energia e saggezza personale. Conoscere i doni delle 5 ferite, ad esempio, mi ha aiutato a ricostruire e ricreare ciò che desideravo, ad emergere nel lavoro, a sentire i miei bisogni, ad interagire meglio con gli altri, a nutrirmi bene e a fare le cose con più energia.(6) Onorare la gioia è un profondo atto di ribellione al pessimismo che circola sempre più e un atto di fiera responsabilità nei confronti di chi amiamo. E se viviamo così, è chiaro che la legge di attrazione funziona, e la vita va meglio!

4) Creazione continua
L’archetipo della Madre è qualcosa che ci tocca tutti prima o poi, donne e uomini, perchè il principio ricettivo della creazione è una risorsa che ognuno di noi ha. E ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte con i talenti e le risorse che ha a disposizione. Creare è uno dei doni più entusiasmanti che la vita offre, e ci esorta ad uscire dal guscio della routine per fare qualcosa di grande per noi stessi e gli altri. Creare è l’unica costante della vita perchè senza movimento non c’è vita! Un chiaro esempio di creatività in azione è la sessualità: smuove il cuore e il corpo, ci conduce lontano, ci unisce e ci trasforma. E’ così potente che nei secoli ci hanno abituato a reprimerla attraverso pregiudizi, sensi di colpa e tabù. Per questo dobbiamo domandarci: “in che modo stiamo bloccando il nostro flusso creativo?” e lasciamo spazio al corpo di trovare le giuste soluzioni.

Lo sapevano bene i nostri avi, in particolar modo le donne(7), anche chiamate streghe (il cui significato etimologico, pensate, è “donne saggia”….). Esse conoscevano i segreti del corpo, della natura e della vita, e per questo motivo sono state accusate di essere pazze e pericolose. Oggi possiamo riscoprire i loro preziosi insegnamenti che si ritrovano nei racconti, nelle tradizioni mediche e mitologiche e in ciò che ogni giorno facciamo, come seguire la luna per coltivare un orto……

La Donna Ragno, archetipo femminile della creazione presente in molte culture aborigene(8), ci esorta a ricordare che facciamo parte di una rete di fili interconnessi che comunicano tra loro anche su grandi distanze.


Come la tela del ragno…
tesse3A fondamento di ciò, l’ipotesi Gaia(9) sostiene che il pianeta Terra e gli esseri umani sarebbero una cosa sola, affondando quindi la convinzione che siamo esseri separati gli uni dagli altri e rinforzando invece l’idea che ognuno di noi è chiamato ad essere responsabile per ciò che è e fa. Ed è per questo che la Donna Ragno, essendo un esempio educativo, ci insegna l’importanza di tessere la tela della nostra vita con le nostre mani. E’ come comporre una poesia o un quadro, una musica o una torta, perchè è nell’atto di creare che ritroviamo la responsabilità e la gioia di essere noi stessi.

donnaConcludendo….
Ritroviamo quindi la legge di attrazione fin dagli albori dell’umanità e questo ci dà la spinta a riconoscere che siamo esseri umani che interagiscono continuamente e attraverso le nostre azioni ed emozioni quotidiane diventiamo persone proattive al servizio dell’umanità. Uomini e donne sono chiamati a ritrovare il loro lato femminile e a comunicare tra loro con amore. 

L’idea secondo cui siamo separati sta diventando obsoleta. Quando uomini e donne si riconcilieranno la legge di attrazione avrà maggiore effetto con effetti benefici per tutti noi. E allora creiamo, incontriamoci, costruiamo gruppi e reti di persone, intessiamo conoscenze ed esperienze, nutriamoci di cose belle e facciamo crescere le persone con il nostro esempio.

Questo è il vero spirito della Madre!
“Non devi lasciarti opprimere da ciò che gli altri pensano, giacchè fra qualche anno questo tipo di pensiero sarà modificato. Tu devi vivere adesso ciò che gli uomini vivranno solo nel futuro. Cosa desideri tu? Di certo non puoi voler essere felice perchè è facile e noioso. Non puoi desiderare solo di amare, perchè è impensabile. Cos’è che vuoi, eh? Vuoi giustificare la tua vita, viverla nel modo più intenso possibile. E questo è, al tempo stesso, una trappola e un’estasi. Guardati dal pericolo e vivi la gioia, l’avventura di essere la Donna che si trova al di là dell’immagine riflessa nello specchio” Paolo Coelho, La strega di Portobello


IMG_4098 (1) Biografia di Giulia Pedrotti
Il mio primo amore è stato l’antropologia pubblicando nel 2007 la tesi “Donne che curano”. Natura, alimentazione e antiche tradizioni delle donne sono da sempre il mio interesse. Il secondo amore è stato lo studio decennale del Metodo Kinergia che integra le ricerche più recenti in fisica quantistica con metodi innovativi di ispirazione occidentale e orientale. Unito dal filo conduttore del mio amore per la ricerca e il cibo, ho integrato tutto questo e ho sviluppato le attività FOOD’N’MORE – CUCINA CON AMORE e il relativo blog www.foodnmore.it

Dopo aver lavorato come esperta in alimentazione naturale per un noto tour operator alle Maldive, ho messo a punto il mio originale metodo. Proprio quest’esperienza mi ha permesso di capire che mangiare bene stando a contatto con la natura è uno dei doni più belli offerti dalla vita!

Note:
1.Maria Rosa Fimmanò (Istituto Kinergia).
2. Donne che curano, Giulia Pedrotti – Tesi di laurea in Filosofia della Medicina.
3. Vedi i lavori di Jung e Pauli nel bel libro di Massimo Teodorani “Sincronicità” ed. Macro, oppure nel saggio “Campo di Punto Zero” della dott.ssa McTaggart ed. Macro.
4. Vedi gli studi dell’archeomitologa Maria Gimbutas nel suo saggio “Il linguaggio della dea” ed. Venexia.
5. Vedi il documentario Burning Times di Donna Red.
6. Le cinque ferite sono: rifiuto, abbandono, ingiustizia, tradimento, umiliazione. Vedi il bel libro “Risolvere le Cinque ferite” di Maria Rosa Fimmanò, Ed. Mental Publishing.
7. Sofia-Maria. Una visione olistica della creazione. T. Schipflinger, ed. Estrella de oriente.
8. On the trail of spider woman, C. Patterson-Rudoplh, Ancient City press.
9. J.E. Lovelock, Gaia. Nuove idee sull’ecologia, Boringhieri
e a sostegno di ciò: F. Capra, Il punto di svolta: scienza, società e cultura emergente, Feltrinelli.


1 commento:

  1. Bel blog. Pieno di spunti interessanti. Trovo pure io che le cinque ferite sono dei doni e che possono essere trasformati. Grazie per aver pubblicato quest'articolo, abbiamo bisogno di diffondere questi concetti.

    RispondiElimina