Guardate queste foto, un ufficiale nazista e truppe della Wehrmacht,
giusto? Sbagliato. Un rapido sguardo non ingannerebbe gli appassionati
di storia militare. Si verrebbe perdonati pensando che si tratti
dell’esercito imperiale giapponese (IJA) addestrato dai tedeschi. Ma non
c’è nulla di più lontano dalla verità, infatti sono soldati
dell’Esercito Nazionale Rivoluzionario (NRA) cinese addestrati dai
nazisti, destinati a combattere gli invasori giapponesi. L’ufficiale
della Wehrmacht è Chiang Wei-Kuo, figlio adottivo del generalissimo Chiang Kai-shek. Chiang Wei-Kuo comandò un panzer tedesco durante l’Anschluss, venendo promosso tenente della Wehrmacht in previsione del Fall Weiss,
prima di essere richiamato in Cina.
Come è possibile che il figlio di
un capo di Stato alleato della Seconda Guerra Mondiale fosse dal lato
sbagliato della guerra, vi chiederete? Sappiamo tutti che la Cina fu la
‘prima a combattere’ il Giappone imperiale nel 1931, quando la Manciuria
fu annessa formando il Manchukuo fantoccio del Giappone, solo per
essere seguita dall’invasione del 1937.
Di fronte a un nemico di gran
lunga superiore tecnologicamente ed organizzativamente, con un’economia
da guerra industrializzata, la Cina cercò naturalmente aiuto militare
estero da chiunque fosse disponibile. Ironia della sorte, uno di questi
partner fu la Germania nazista, il prossimo alleato del Giappone.
Il supporto nazista fu motivato da due ragioni: la necessità economica
delle materie prime della Cina e l’anticomunismo del partito
nazionalista di Chiang Kai-shek, o Kuomintang (KMT). Assai
sorprendentemente, personalmente Hitler non considerò mai cinesi o
giapponesi inferiori, escludendo i cinesi dall’antagonismo razziale
nazista nelle relazioni con l’estero. Tale partnership inaspettata tra
Germania e KMT in realtà precedette l’ascesa di Hitler
al potere nel 1933.
Dopo che il governo cinese di Beiyang dichiarò
guerra alla Germania imperiale nel 1917, la cooperazione cino-tedesca si
stabilì dopo la sconfitta tedesca. Se la Cina in realtà non combatté
mai contro la Germania (contribuì con manodopera cinese per gli alleati
con il Corpo del Lavoro cinese), oltre al fatto che la Germania di
Weimar rinunciò alle rivendicazioni territoriali in Cina, la partnership
rinnovata uscì dalla prima guerra mondiale in gran parte indenne. Con
la firma del trattato di pace cino-tedesco nel 1921, furono poste le
basi per la cooperazione: la Cina offrì accesso alle materie prime
necessarie per la ricostruzione tedesca del dopoguerra, mentre la
Germania di Weimar offrì materiale moderno e consulenza militare a una
Cina minacciata.
Nel mercato redditizio della guerra civile cinese tra
signori della guerra, la Germania aveva un vantaggio. A differenza
dell’altro importante sostenitore estero del KMT prima di Pearl Harbour,
l’URSS, la Germania di Weimar non aveva alcuna agenda politica. Mentre i
sovietici usarono l’assistenza militare per inserire politicamente i
compagni del Partito Comunista Cinese (PCC) nel KMT, i tedeschi erano
inizialmente interessati ad affari e anticomunismo, essendo stati
privati della capacità o volontà d’imporre piani imperiali alla Cina.
Attraverso ufficiali del KMT istruiti dai tedeschi come Chu Chia-hua,
soldati di ventura come Max Bauer furono reclutati dalla Cina negli anni
di Weimar, evitando il divieto sugli investimenti militari stranieri
del Trattato con la Germania. Per lo più gli ufficiali della prima
guerra mondiale, che condividevano i sentimenti anticomunisti con la
fazione di destra del KMT guidata da Chiang Kai-shek (Bauer fu
personalmente coinvolto nel putsch di Kapp), erano più che felici di
consigliare il KMT. La famosa Whampoa Military Academy, equivalente
cinese di Sandhurst/West Point, fu notevolmente rafforzata alla fine
degli anni ’20 nell’intelligence e nell’addestramento militari da 20
alti ufficiali tedeschi reclutati da Bauer.
Lo sviluppo delle
infrastrutture industriali del KMT avvenne sotto la guida tedesca. La
presenza di personale fu accoppiata alle esportazioni clandestine di
armi tedesche, pari a oltre il 50% delle importazioni di armi della Cina
nel 1925, mentre i vincitori democratici della Prima guerra mondiale
esclusero la Germania dall’embargo sulle armi contro la Cina nel 1919.
Alla vittoria nazista nelle elezioni del 1932 in Germania e successiva
presa del potere di Hitler, i legami cino-tedeschi si rafforzarono con
la rimozione degli obblighi della neutralità di Weimar. Su invito di
Chiang, i fanatici della Hitlerjugend visitarono anche la Cina.
Hans von Seeckt, il generale responsabile delle vittorie sul fronte
orientale del maresciallo von Mackensen, fu inviato come consigliere di
Chiang nella lotta al PCC. Il suo ‘Piano delle 80 divisioni’ era la
chiave per sostenere una piccola ma altamente centralizzata, mobile e
ben attrezzata forza modernizzata, contrariamente alla maggior parte
degli eserciti delle fazioni cinesi contemporanee.
Adottando le idee
tedesche, come la formazione di brigate di élite e l’eliminazione del
regionalismo tra le diverse divisioni, i metodi di von Seeckt si
materializzarono parzialmente nelle otto divisioni d’élite del KMT
addestrate dai tedeschi (80000 uomini), tra cui la famosa 88.ma,
destinate ad opporre la più feroce resistenza all’IJA nella famosa
difesa dei magazzini Sihang di Shanghai. Alexander von
Falkenhausen, comandante appena pensionato della scuola di fanteria di
Dresda, fu incaricato di attuare il piano di von Seeckt. Von
Falkenhausen ridimensionò l’ambiziosa visione di von Seeckt adattandosi
alle capacità industriali limitate della Cina, che secondo von Seeckt
era obsoleta all’80%, nel 1930, per una moderna produzione militare.
Invece di 80 divisioni complete, von Falkenhausen spinse per la
costruzione di una piccola forza mobile sufficientemente specializzata
in armi tattiche di piccolo calibro, similmente alle Sturmtruppen della
fine della Prima guerra mondiale, col compito d’infiltrarsi.
Per tutto
il tempo, la modernizzazione delle armi fu accelerata. Fu revisionato
l’arsenale di Hanyang per la produzione di armi Maxim, tanto necessarie per il tiro di supporto automatico, così come il fucile Tipo 24 Chiang Kai-shek
(copia del Mauser M1924, antenato della carabina 98K), mentre nuovi
stabilimenti furono istituiti per la produzione di moderne attrezzature
progettate dai tedeschi, come le MG-34 e anche qualche autoblindo che la
Cina acquistò dal Reich. Fu ordinata l’importazione di armi, tra cui i
caratteristici elmetti M35 e le pistole automatiche Mauser C96 Broomhandle così come artiglieria fabbricata da Rheinmetall e Krupp fu ordinata in grandi quantità per integrare la produzione locale.
Von Falkenhausen consigliò Chiang di scatenare una guerra di
logoramento contro i giapponesi, ritirandosi lentamente dal nord della
Cina, evitando di attaccare a nord del Fiume Giallo. Sostenne le
tattiche d’infiltrazione della guerriglia per completare l’approccio
della difesa in profondità, rendendo costosa ai giapponesi ogni
avanzata. Certamente, Chiang l’ascoltò e l’avanzata giapponese fu
rallentata per mesi prima della caduta di Nanchino, permettendo al
governo del KMT di spostare forze e industria bellica nell’interno del
Sichuan. Ancora più importante, le riuscite azioni dilatorie prima della
Seconda Battaglia di Shanghai e della Battaglia di Nanchino, infine,
dimostrarono che l’NRA poteva rispondere ai giapponesi più
tecnologicamente e organizzativamente avanzati.
L’ultima ammirevole
resistenza di Shanghai, per 76 giorni, nonostante le pesanti perdite,
sollevò il morale cinese continuando la lotta, portando alle famose
vittorie di Taierzhuang nel 1938, contro la fanteria giapponese
supportata da blindati, e a Suixian-Zaoyang nel 1939, molto prima delle
prime vittorie degli alleati occidentali o anche dello scoppio della
guerra europea. Quindi la decisione di Chiang Kai-shek d’inviare Wei-Kuo
ad istruirsi nella Wehrmacht non dovrebbe sorprendere. In
effetti, i legami personali di Chiang con la Germania erano tali che,
anche dopo lo scoppio della guerra cino-giapponese del 1937, una
significativa ambasciata cinese rimase a Berlino, chiedendo il
ripristino integrale dei rapporti nazi-cinesi nonostante il Patto di non
aggressione cino-sovietico.
Quando furono finalmente richiamati, von
Falkenhausen e colleghi consiglieri tedeschi promisero di non
condividere alcuna informazione sui piani di guerra cinesi con i nuovi
alleati giapponesi. Quando il Patto tripartito del 1941 formalizzò
l’asse Germania-Italia-Giappone, l’aiuto tedesco alla Cina cessò
completamente, ma le basi militari che la partnership pose contribuirono
alla vittoria finale cinese. Von Falkenhausen, da parte sua, mantenne
la parola e continuò a scrivere a Chiang, scambiandosi doni anche molto
tempo dopo la fine della guerra.
Norton Yeung, War History online, 31 marzo 2016
Riferimenti
Kennedy, M., Il dimenticato Corpo del lavoro cinese della Prima guerra mondiale viene riconosciuto infine
Kirby, WC, Germania e Cina repubblicana, 1984, Stanford University Press.
Sawyers, M., La partecipazione del Soccorso unito cinese al Fondo Nazionale di Guerra degli Stati Uniti d’America
Taipei Times, Il generale nazionalista Sun Yuan-liang muore a 103 anni
Wikipedia, Alexander von Falkenhausen
Wikipedia, Chiang Wei-Kuo
Wikipedia, Ariani onorari
Wikipedia, Esercito Nazionale Rivoluzionario
Kennedy, M., Il dimenticato Corpo del lavoro cinese della Prima guerra mondiale viene riconosciuto infine
Kirby, WC, Germania e Cina repubblicana, 1984, Stanford University Press.
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Taipei Times, Il generale nazionalista Sun Yuan-liang muore a 103 anni
Wikipedia, Alexander von Falkenhausen
Wikipedia, Chiang Wei-Kuo
Wikipedia, Ariani onorari
Wikipedia, Esercito Nazionale Rivoluzionario
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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