Ormai sono numerosissimi gli studi che mostrano gli straordinari effetti della curcuma, Curcuma longa, nella cura e soprattutto nella prevenzione delle patologie degenerative.
In commercio esistono diverse
preparazioni sotto forma di estratti secchi titolati. Tuttavia non
sempre questi prodotti sono formulati in modo da garantire un
assorbimento ottimale della curcumina, principale ed importantissimo
fattore attivo della curcuma.
Per quanto riguarda l’utilizzo della
sola polvere, è bene osservare alcune accortezze per aumentarne la
biodisponibilità. Prima di entrare nei dettagli, vi ricordo che le
spezie che provengono dai Paesi orientali sono sempre più contaminate
con pesticidi ed erbicidi e quindi si impone la necessità di usare
quanto più è possibile spezie di coltivazione biologica.
Bene, adesso passiamo alla pratica. Per
rendere attiva la nostra polvere di curcuma, dobbiamo utilizzare
dell’olio di cocco (per le sue proprietà antinfiammatorie) e del
pepe nero macinato fresco (non quello acquistato già in polvere). Il
veicolo oleoso aumenta la biodisponibilità della curcumina, essendo
questa molecola liposolubile. Anche il pepe ha la funzione rendere più
efficace la curcuma, dato che la piperina, presente nel pepe nero,
aumenta l’assorbimento della curcumina di 20 volte.
Dosaggi e formulazione:
- per gli adulti la dose standard è di 1,5 g al giorno (circa un cucchiaino), suddivisi in 2-3 parti. Il medico, fatte le debite valutazioni, potrà decidere di prescrivere anche dosaggi molto più alti. Nei bambini le dosi devono essere aggiustate in base all’età;
- mescolate 1 cucchiaino di olio di cocco con ½ cucchiaino di polvere di curcuma e 1/8 di cucchiaino di pepe nero appena macinato. Assumete questa quantità mattina e pomeriggio, con la colazione e lo spuntino.
Non è necessario prendere grosse
quantità di curcuma tutte in una sola volta, l’assorbimento sarà
migliore assumendo piccole dosi ripetute.
Tradizionalmente la curcuma è utilizzata
nei disturbi della digestione di vario tipo, nel diabete, nell’anemia,
nei raffreddamenti invernali, nelle emorroidi e nelle parassitosi
intestinali. Negli ultimi anni è stata messa evidenza la sua notevole
azione antinfiammatoria e antitumorale (Il consumo regolare della curcuma può prevenire numerose patologie degenerative).
Attenzione: la curcuma è una droga
particolarmente attiva. Le persone che assumono farmaci per il diabete,
l’ipertensione e per problemi legati alla coagulazione del sangue, così
come le donne in gravidanza e coloro che hanno affezioni biliari e
calcoli renali o biliari, prima di prendere la curcuma a dosaggi
terapeutici è bene si consultino prima con il medico.
Francesco Perugini Billi©copyright
fonte: http://www.dottorperuginibilli.it/ayurveda1/4862-come-aumentare-lassorbimento-della-curcuma
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