lunedì 1 luglio 2013

La Troika flagella la Grecia: 7000 prossimi licenziamenti e salari di 350 euro

Per sbloccare gli aiuti dell'Ue, la Grecia dovrà licenziare fino a 7000 dipendenti del settore pubblico e modificare la normativa sul lavoro. Gli stipendi minimi scenderanno a 350 euro. Confermata inoltre la chiusura degli ospedali.
La Troika flagella la Grecia: 7000 prossimi licenziamenti e salari di 350 euro
Parlano di ripresa, ma intanto la Grecia muore sotto il peso della crisi. Una recessione senza precedenti, che la sta devastando: il neoministro della Funzione pubblica Mitzotakis ha annunciato una nuova falciata al popolo.

La troika ha accettato di inviare nuovi aiuti al paese. Questi dovrebbero arrivare ad agosto, ma, per riceverli, anche la Grecia dovrà fare la sua parte e, ovviamente, a farne le spese, saranno i cittadini. Proprio per questo sono previsti licenziamenti nel settore pubblico.


Un'emorragia di circa 7000 dipendenti, i quali si ritroveranno improvvisamente senza lavoro. Di sicuro la sforbiciata toccherà il settore della giustizia, dove le vittime saranno almeno 1500, e poi sarà la volta di quello sanitario: il ministro Adonis Gheordiadis ha infatti confermato l'intenzione di chiudere gli ospedali del paese.

Come se non bastasse, la Troika sta effettuando pressioni anche per convincere il governo ellenico a compiere qualche modifica in merito alla normativa sul lavoro. Secondo quanto richiesto, il salario minimo del Paese dovrà scendere a 350 euro mensili, con la creazione di una nuova tipologia contrattuale chiamata “mini posto di lavoro”. Inoltre, i creditori internazionali vorrebbero offrire al datore di lavoro il diritto di rifiutarsi di fornire servizi per conto di dipendenti precedentemente in sciopero.

Un panorama dunque terribile, quello che si prospetta alla Grecia, che, nel frattempo deve fare i conti anche con gli evasori fiscali. Dopo la bufera scatenata dalla pubblicazione della Lista Lagarde, un nuovo elenco in arrivo da Bruxelles minaccia di far tremare l'economia. La “lista Junker”, che contiene informazioni circa individui e aziende che presentano conti in Lussemburgo, arriverà nel paese ai primi di settembre e i dati in essa contenuti saranno immediatamente analizzati e valutati.

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