lunedì 14 ottobre 2013

Enigmatici tesori emergono dal fondo del Lago Titicaca

Un gruppo di archeologi subacquei ha scoperto sul fondo del Lago Titicaca, in Bolivia, un vero e proprio tesoro composto da pezzi d'oro e d'argento, ossa e ceramiche antiche di 1500 anni. 

Posto a quasi 4 mila metri sul livello del mare, il Lago Titicaca, con i suoi 8 mila chilometri quadrati di estensione, è il più grande lago del Sud America. E’ talmente esteso che metà delle sue acque appartengono al Perù, mentre l’altra metà alla Bolivia.

Si tratta di un lago molto importante per la mitologia e la storia dei nativi sudamericani, e numerose sono le leggende che narrano di città sommerse nelle acque del Titicaca. Tuttavia, alcuni sorprendenti ritrovamenti fanno pensare che le leggende affondino le radici in avvenimenti realmente accaduti.

Un gruppo di archeologi subacquei, infatti, circa due mesi fa ha partecipato ad una spedizione sul fondo del lago Titicaca, grazie alla quale è stato possibile recuperare numerose reliquie appartenenti a epoche diverse, sia del periodo Inca che pre-Inca.

“Abbiamo trovato circa 2 mila oggetti e frammenti”, racconta Christophe Delaere, archeologo belga e codirettore del Progetto Huinaimarca. “Ci sono ceramiche e urne antiche di 800 anni”. I sommozzatori hanno esplorato varie parti del lago, trovando oggetti di epoche diverse.

Tra gli oggetti sono stati rinvenuti anche alcuni vasi di pietra, contenitori per l’incenso e figure di animali come il puma. I sommozzatori hanno portato in superficie anche 31 frammenti d’oro.

Gli archeologi sono convinti che questi oggetti siano solo l’inizio di altre scoperte che potrebbero rivoluzionare lo studio della civiltà Inca e pre-Inca. Il progetto è iniziato solo due mesi fa sul lato boliviano del lago e la maggior parte dei ritrovamenti è avvenuta nei pressi dell’Isola del Sol, dove secondo la leggenda i mitici fondatori dell’Impero Inca emersero dalle profondità del lago.

Secondo la mitologia Inca, l’Isla del Sol è il luogo della creazione. Dopo la grande alluvione, il dio Viracocha emerse dalle acque e creò il sole, la luna e le stelle. Poi si diresse verso Tiahuanaco per creare i primi esseri umani, Mallku Kapac e Mama Ocllo (la versione Ica di Adamo ed Eva).

Il fascino enigmatico del Perù e della Bolivia
Non è solo il lago Titicaca ad esercitare il proprio fascino enigmatico sui ricercatori di tutto il mondo. Non c’è dubbio che l’intera regione circostante il grande specchio d’acqua sia avvolta dal mistero.

A poca distanza, infatti, si trova l’antica città di Tiahuanaco, uno dei più grandi enigmi archeologici di tutti i tempi, situata a circa 800 metri sopra il livello del lago Titicaca. Certamente si tratta di una delle città più importanti dell’antico Sud America, essendo tramandata come il luogo dove sono stati creati i primi esseri umani.

Gli archeologi hanno dimostrato che la città, in un passato remoto, avesse addirittura un porto. Le strutture ritrovate nel lago Titicaca mostrano che il livello delle acque è drasticamente cambiato nel corso della storia.

Il dibattito sulla datazione delle rovine è molto acceso tra i ricercatori. Alcuni sostengono che la città debba essere collocata al 14 mila a.C., un periodo molto più antico rispetto a quello attualmente ritenuto come l’inizio della civiltà umana.

Uno dei ruderi più enigmatici del sito di Tiahuanaco è rappresentato dalla “Porta del Sole”, un’immensa opera architettonica scolpita da un unico blocco di pietra.


Le figure che decorano la pietra si ritiene abbiano connotazioni astronomiche. Altre, invece, somigliano molto a esseri umani muniti di ali e di caschi rettangolari.

Il rilievo centrale mostra una figura armata di due scettri a forma di serpente, attorniata da altre 48 figure alate, di cui 32 con volto umano e 16 recanti la testa di un condor.

La Porta del Sole venne così chiamata perché posizionandosi davanti ad essa all’inizio della primavera si può osservare che il sole sorge esattamente sopra la metà della porta. Una teoria sostiene che le 48 figure ricavate nella pietra rappresentino lo schema base di un calendario che sarebbe servito a determinare ulteriori riferimenti astronomici.

Lo “Stargate” di Hayu Marca
Quasi a 1300 chilometri a sud-est di Lima, in Perù, presso le rive del lago Titicaca, si trova l’enigmatica Puerta de Hayu Marca. A vederla, si rimane perplessi: una porta gigantesca, scavata nella solida roccia. Sembra davvero un accesso, ma non porta da nessuna parte!

Il sito si trova letteralmente in mezzo al nulla, ad oltre 4000 metri di altezza. La porta è larga sette metri e presenta una rientranza più piccola di circa 2 metri. Al centro presenta una piccola depressione circolare.


I nativi chiamano questa zona “Città degli Dei”, benchè non sia presenta nessun agglomerato urbano. Secondo le leggende, gli eroi del passato utilizzavano la porta per soddisfare i desideri degli dèi. Passando attraverso la porta, ottenevano l’immortalità.

Si narra di uomini che fecero ritorno sulla Terra attraverso la porta, in compagnia degli dèi, al fine di ispezionare i loro regni. Il cancello, di fatto, era il passaggio che conduceva al mondo delle divinità.

La depressione circolare al centro della porta serviva come alloggio di un dispositivo d’oro con il quale si apriva il passaggio dimensionale. Secondo Philip Coppens, autore e giornalista investigativo, “sembra una storia di moderna fantascienza.

Si racconta che il congegno fosse fatto tutto d’oro e di varie altre pietre preziose. Chiunque ne fosse in possesso poteva far funzionare la porta, stabilendo un contatto con gli dei”.

Ma esisteva davvero un congegno capace di attivare questa porta? E se sì, dove conduceva il passaggio? Secondo i teorici degli “antichi astronauti”, la porta degli dei è all’estremità di un tunnel spazio-temporale, una sorta di portale che collega ad un altra parte dell’universo o ad un altra dimensione.



fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2013/10/14/enigmatici-tesori-emergono-dal-fondo-del-lago-titicaca/

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SCOPERTO STARGATE PERUVIANO
 



Settembre 1996
Una enorme misteriosa struttura simile ad una porta è stata scoperta recentemente sulle montagne Hayu Marca nel Perù meridionale. Hayu Marca, 35 chilometri dalla città di Puno, è stata riverita a lungo dagli indiani locali come la "Città degli dei", e non è mai stata completamente esplorata a causa del terreno montagnoso accidentato. Benché nessuna città sia stata ancora scoperta, molte delle formazioni rocciose della regione assomigliano a edifici e a strutture artificiali. La porta di Aramu Muru, o "Puerta de Hayu Marca" (Portale degli dei/spiriti) è stata in qualche periodo del lontano passato intagliata in una parete di roccia ed in tutto misura esattamente sette metri di altezza per sette metri di larghezza con una nicchia più piccola nel centro alla base, che misura un po' meno di due metri d'altezza. Jose Luis Delgado Mamani è incappato nella struttura mentre faceva trekking sulle colline  circostanti cercando di familiarizzare con la zona, dal momento che il suo lavoro è fare la guida per alpinisti.

"Quando ho visto la struttura per la prima volta, sono quasi svenuto..." ha detto Mamani in un'intervista con la stampa locale. "Ho sognato una tale costruzione ripetutamente per molti anni, ma nel sogno il tragitto verso la porta era pavimentato con marmo rosa, e con statue di marmo rosa allineate sui due lati del percorso. Nel sogno vedevo anche che la porta più piccola era aperta e c'era una luce brillante blu proveniente da quello che sembrava un tunnel luccicante. Ho parlato molte volte con la mia famiglia di questi sogni, e così quando finalmente ho guardato fissa la porta, era come una rivelazione di Dio. Come si fa a spiegare un avvenimento così strano?"


In alto, dettaglio della porta di Aramu Muru.


Sotto un ingrandimento della nicchia al centro della porta, che potrebbe rappresentare un possibile ingresso.
  
  Photos courtesy of  Expeditions Magazine

AUTORITA' ARCHEOLOGICHE
Dopo aver scoperto la porta agli inizi di quest'anno (1996), Mamani ha contattato le autorità archeologiche di Puno, La Paz e Lima, e in poco tempo l'area è stata assediata da archeologi e storici degli Inca. Si è scoperto che gli indiani nativi della regione avevano una leggenda che parlava di "un ingresso verso le terre degli dei", ed in quella leggenda era narrato che in tempi remoti, grandi eroi erano andati a congiungersi con i loro dei e passarono attraverso la porta per una gloriosa nuova vita di immortalità, ed in rare occasioni quegli uomini tornavano con i loro dei per "ispezionare tutte le terre del regno" attraverso la porta. Un'altra leggenda narra del tempo in cui i conquistadores spagnoli giunsero in Perù, e saccheggiarono oro e pietre preziose dalle tribù Inca - ed un prete Inca del tempio dei sette raggi di nome Aramu Maru fuggì dal suo tempio con un disco sacro d'oro conosciuto come "La chiave degli dei dei sette raggi", e si nascose sulle montagne di Hayu Marca. Egli raggiunse infine la porta che era sorvegliata dai preti sciamani.

Mostrò loro la chiave degli dei e fu celebrato un rituale a conclusione del quale ci fu un evento magico scatenato dal disco d'oro che aprì il portale, e, secondo la leggenda, da un tunnel interno fuoriuscì della luce blu. Il prete Aramu Maru diede il disco d'oro allo sciamano e quindi passò attraverso il portale "e non sarebbe più stato visto". Gli archeologi hanno trovato una depressione circolare della dimensione di una mano sul lato destro del piccolo ingresso, e hanno teorizzato che è lì che un piccolo disco poteva essere piazzato e sostenuto dalla roccia.

 

Photo courtesy of  Expeditions Magazine

VISIONI DI STELLE
Secondo alcuni individui che hanno posato le loro mani sulla piccola porta, si parla di un senso di energia fluente, e anche di strane esperienze come visioni di stelle, colonne di fuoco e il suono di una musica ritmica insolita. Altri hanno detto che hanno percepito tunnel all'interno della struttura, sebbene nessuno abbia ancora trovato una fessura che mostri la possibilità di apertura della porta, al contrario l'opinione professionale è che non c'è nessuna porta reale, dal momento che la cornice e l'ingresso ed il retro della nicchia sono tutti scolpiti nella medesima roccia. E' interessante notare che la struttura assomiglia innegabilmente alla porta del sole di Tiahuanaco e a cinque altri siti archeologici che si collegano tra loro mediante linee rette, una croce con le linee che si incrociano tra loro nel punto in cui si trovano l'altopiano e il lago Titicaca. Notizie che arrivano da quella regione, degli ultimi venti anni, indicano una notevole attività UFO in tutte quelle zone, specialmente sul lago Titicaca. La maggior parte delle segnalazioni descrivono sfere blu luminescenti e oggetti bianchi brillanti a forma di disco. La leggenda menzionata sopra si conclude con la profezia che la porta degli dei un giorno si aprirà "molte volte più grande di quanto sia ora..." e permetterà agli dei di ritornare nelle loro "navi solari...". Questo mi suona familiare!!


La nicchia nella porta

Paul Damon

fonte: http://mmmgroup2.altervista.org/i-door.html 

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