E’ un termine moderno che riscrive, adeguandosi ai tempi attuali i passi fondamentali di una metodologia antica: il pranayama.
Lo ha coniato negli anni 70, un ricercatore americano di nome Leonard Orr.
Re- birthing vuol dire : ri-nascita attraverso lo strumento della respirazione.
La tecnica in se stessa è davvero semplice: si tratta di una respirazione continua circolare connessa.
Il rebirthing si avvale del supporto di un Grande Maestro: il nostro respiro.
La qualità del nostro modo di respirare condiziona la qualità della nostra vita, ma è vero anche il contrario. Possiamo cambiare il nostro modo di vivere modificando il nostro modo di respirare.
I contenuti mentali depotenzianti attraverso il rebirthing vengono portati alla luce e nel respiro si attenuano fino a sciogliersi. Non lasciano un vuoto energetico ma aprono le porte a un diverso e nuovo ‘punto di visione’ della realtà che viviamo nel quotidiano.
Per esempio io sono sempre stata una persona molto timida e non avrei mai pensato che un giorno avrei trovato il coraggio di parlare in pubblico. La prima volta che ho sostituito il mio insegnante a una lezione di yoga, davanti a tutte quelle persone non c’era verso di articolare un suono. (A quei tempi non conoscevo il rebirthing ma ho utilizzato le parole del mio insegnante di yoga che davanti ai miei problemi spesso si limitava dire “quando ti va male respiraci dentro”) Ho fatto un sorriso, , ho indicato la pancia che si riempiva e si svuotava, e al termine di qualche minuto mi è uscito un filo di voce che diceva “ Bene ! Bello! Adesso facciamo il saluto tradizionale e iniziamo con animo contento” La mia voce bassa, tenera e un po’ tremula mi ha segnalato all’improvviso la grande verità contenuta nei criptici, antichi testi di yoga che trattano del pranayama.
Ho incontrato il rebirthing, grazie a un amica che mi ha consigliato di seguire un ciclo di 10 ‘respiri’ con uno psicologo americano, che trasferitosi in Italia per conoscere il paese della sua famiglia d’origine, assieme al bagaglio ha portato anche le sue competenze non solo di psicologo, ma anche di studioso di teologia e delle religioni, filosofo, e amante della cultura dei nativi Lakota. Mix esplosivo!!!
Dopo i primi incontri, dimentico tutte le letture fatte sul rebirthing e sul pranayama, dimentico anche qualche precedente seduta di rebirthing individuale non particolarmente felice con un terapeuta e comincio a ‘respirare ‘ secondo la filosofia eccellente di Alexander che si conclude spesso con il suo motto preferito: ‘questo è molto buono per te di fare’.
Grazie al rebirthing ho visto emergere blocchi cristallizzati, rigidità di ogni genere, vecchi traumi, il rapporto conflittuale con i miei genitori, con l’autorità, con la sessualità e il mio essere donna nel mondo. La matassa ha cominciato a dipanarsi. Si sono aperte nuove possibilità: talenti sepolti hanno cominciato a mettersi in mostra per essere utilizzati.
Respiro dopo respiro, scopro che il lungo viaggio da percorrere nel mondo è quello che va dalla testa al cuore: biglietto gratuito di andata e ritorno, validità permanente, sempre puntuale all’orario prescelto con un respiro circolare connesso consapevole.
Alexander mi lascia un’eredità preziosa: l’arte di imparare a dedicare un tempo della propria vita per passare dal FARE all’ESSERE. Poi ritorna negli USA.
Il mio filo di Arianna necessita ulteriori approfondimenti, per dipanarsi ancora di più, per farmi uscire dal labirinto e proseguire il mio viaggio.
Conosco Antonio Valmaggia, personalità di spicco nel mondo del rebirthing in Italia. Inizio a respirare con lui. Lo conosco in un periodo particolarmente impegnativo e difficile della mia vita. Antonio, mi trasmette qualcosa di molto importante. Il suo modo di essere, quando conduce i respiri, è intriso di dolcezza, amorevolezza, delicatezza comprensione verso tutti gli aspetti della personalità, inclusi quelli poco graditi ai miei occhi.
Quando rivesto il ruolo di rebirther che accompagna in un percorso di cambiamento, ho la fortuna e l’onore di testimoniare come l’essere, lo spirito, agiscono nel praticante conferendogli, al momento giusto, la possibilità e la capacità effettuare il passaggio
dall’ansia alla tranquillità, dall’ attacco di paura, all‘adesso, scelgo di agire’, dal subire una situazione che non si può cambiare all’accettazione della stessa, utilizzando al meglio le risorse disponibili.
Dal ‘non valgo niente o quasi’ al ‘Io sono quello che scelgo di essere e con quale atteggiamento vivere le sfide e le difficoltà della vita’
Le prime sessioni di rebirthing sono spesso molto intense. Si accompagna il processo del respiro (reberthing) per facilitare il rilascio dei contenuti mentali depotenzianti. Si procede dolcemente in uno spazio sacro che, respiro dopo respiro, ancora lo spirito al corpo e TRASFORMA.
Si acquisisce la maestria e la sicurezza, necessarie per continuare da soli a casa, aumentano le risorse disponibili e diminuisce lo stress, nutre ed ossigena le cellule, crea armonia tra corpo mente respiro.
Citazioni da Valmaggia Antonio:
Secondo Leonard Orr, il fondatore del rebirthing le cinque maggiori cause di infelicità sono:
Il trauma della nascita
La disapprovazione parentale
Le negatività specifiche
La pulsione inconscia di morte
L’ipotesi dell’influenza di vite precedentiTratto da Valmaggia Antonio
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Alexander Berlonghi aggiunge a queste cinque cause anche la sessualità.
Appunti personali tratti dagli incontri di rebirthing con Alexander Berlonghi.
‘Il respiro è quell’attività che richiama il tuo spirito e lo incarna. Blocchi di energia non permettono allo spirito di incarnarsi. L’esperienza del rebirthing, può anche essere un’esperienza molto energetica che si manifesta con sensazioni quali: formicolio (è energia che sta fluendo), rigidità alle mani e ai piedi e gambe pesanti (sono blocchi di energia). Le sensazioni che emergono sono già presenti dentro di te ma sono come anestetizzate. Alcuni hanno sensazioni fisiche altri visive, altri ancora evocano ricordi ed esperienze vissute – fantasie – sogni – esperienze mistiche- emozioni (ognuno ha le sue). Quale che sia l’espressione che vivi durante il respiro continua a respirare, non giudicarti, non valutarti, lascia andare, fidati del tuo corpo che è uno strumento meraviglioso. Tu sei uno spirito su questa terra e stai solo vivendo un’esperienza umana. Sei spirito sulla terra che genera esperienza umana. Uno spirito incarnato su questa terra che diventa parte della terra’
NOTE VARIE:
– Quello che vivi è quello che stai sanando soprattutto quando fai fatica a respirare.
– Non opporre resistenza.
– Usa il respiro per far fluire ogni cosa.
– La tua resistenza aumenta la tua sofferenza.
– PANICO: Gli attacchi di panico sono resistenza alla paura.
– EMOZIONI: tutto quello che provi sono espressioni del respiro , non sono il respiro.
– Noi siamo energia al 98% e corpo fisico al 2%.
– Fra un respiro e l’altro c’è movimento :guarda quello che emerge.
– Fai il respiro in modo consapevole e sii presente a quello che stai facendo.
– Permettiti di essere consapevole e presente a quello che stai facendo.
– Certe persone a causa di un lutto non si permettono di essere gioiose. Il lutto è un processo energetico e un cammino dello spirito. Quando ti permetti l’accettazione del lutto come conseguenza emergono tante emozioni e dopo lo spirito che ha la tendenza a seguire il congiunto allontanandosi dal corpo, si RAFFORZA. L’elaborazione del lutto è un cammino dello spirito dove grazie a quella persona tu ti ritrovi nel tuo tempio: il corpo.
– Il respiro è ogni volta diverso. Quindi lascia andare le aspettative. Ogni volta corpo e respiro ti guidano in modo nuovo
- Chiedi di essere il più aperta possibile.
- Non permetterti di essere sopraffatta dalla tua razionalità
- Non hai più bisogno delle abitudini che avevi quando eri bambina (esempio: essere lodata gratificata o protetta).
- Quando fai il respiro permettiti di fare i fatti tuoi.
- Quando fai il respiro segui il piacere.
- Se vuoi fare pace con il tuo rammarico devi consacrare il tuo corpo: Amare il tuo corpo come sacro.Preghiere iniziali
Ripeti se vuoi all’inizio del respiro “Il mio spirito è la mia guida. Il mio corpo è intimamente sposato con il mio spirito. Io mi permetto di lasciar andare”. Fai l’invocazione con tutto il tuo desiderio e intenzione di lasciar andare. Chiedi di essere il più aperta possibile.
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Definizione di rebirthing secondo un altro pionere BOB Mandel:
Il rebirthing è un processo di respirazione sicuro potente e sottile, che aiuta a realizzare una più grande pace interiore, salute e felicità, specialmente durante i periodi di transizione e potenzialmente stressanti.
Antonio Valmaggia:
“Il rebirthing è un approccio centrato sulla persona, non sul problema, un approccio che da tutto il valore e il potere al cliente. Non ha bisogno di complicate terapie quanto piuttosto di dissolvere con la respirazione e la nuova consapevolezza acquisita, le limitazioni apparenti che non gli permettono di manifestare le attitudini creative che possiede naturalmente!
Con la respirazione del rebirthing, il Cliente apre la comunicazione tra la sua mente conscia e inconscia.
Può accedere così agli elementi disfunzionali che turbano la sua armonia e che sono la causa delle sue difficoltà. Questi elementi hanno spesso la loro origine nel suo vissuto prenatale.”
Frida Ceresa
Per Informazioni:
Frida Ceresa
Clicca qui: http://www.ilgiardinodanzante.it/eventi/eventorebirthing.html
fonte: http://www.visionealchemica.com/rebirthing-rinascita-attraverso-la-respirazione/
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